Rallegriamoci per quello che impariamo

Gli ultimi versetti del capitolo 30 di Geremia* parlano espressamente del giudizio di Geova sulle nazioni nonché del raduno di Israele che era disperso nelle più distanti parti della terra.
Comprendere questo è importante non solo perché è l'ennesima indicazione che il raduno di Israele sarà letterale ma conferma anche l'ordine degli avvenimenti.
L'ira di Geova che "turbinerà sulla testa dei malvagi" coincide con il radunamento del Suo popolo e dice che l'avremmo preso in considerazione "nella parte finale dei giorni" – Geremia 30:23, 24
Più avanti si parlerà anche del "bassopiano dei cadaveri" e delle "ceneri grasse" che sarebbero i nemici del popolo di Dio ridotti in cenere per cui non vedere l'adempimento futuro di questa profezia significa semplicemente farsi guidare dai propri preconcetti – Germia 31:40 (confronta Gioele 3:1, 2, 12-17 e Rivelazione 19:15). 

Rallegriamoci di ciò che impariamo!
  
Anche in questo caso dovremmo chiederci perché, se la guerra di Armaghedon sarà letterale, il radunamento verso Israele dovrebbe essere simbolico visto che Geremia - ma non solo - parla di entrambe le cose nello stesso contesto.
Che il radunamento sia letterale è anche la cosa più logica che deve accadere perché cosa ne sarebbe di tutti quei fratelli sparsi nel mondo una volta che il sistema mondiale fosse distrutto?
Se, come dice l'intendimento ufficiale, Armaghedon distruggesse tutte le nazioni e tutte le persone, come farebbero a sopravvivere quei fratelli sparsi nel mondo trovandosi in poche migliaia o anche poche decine una volta che tutto intorno è stato distrutto?**
Nelle bellissime illustrazioni che abbiamo sempre visto in riferimento al Regno Millenario o al Nuovo Mondo, ci sono sempre stati mostrati fratelli che si incontrano, si abbracciano, si salutano... ed è anche la cosa più ovvia da immaginare dal momento che la gioia piena si ottiene solo quando la si condivide con i nostri simili.
Geova ci ha poroprio creati con questo desiderio di riunirci e di condividere – Salmo 133:1
Questa è una di quelle (tante) cose che abbiamo preso per scontate perché se non ci fosse un radunamento in un punto specifico della terra, e questo non avvenisse ovviamente prima di Armaghedon, come farebbero i fratelli ad incontrarsi, salutarsi, abbracciarsi, stringersi... dal momento che siamo appena otto milioni e dispersi in tutto il pianeta?
Come farebbero anche solo ad immaginare dove dirigersi per incontrare altri fratelli quando non ci sarà più nessun modo per comunicare ed intere nazioni potrebbero assomigliare ad aridi deserti?
Ovviamente la risposta è sempre la stessa: "Geova ci illuminerà... confidiamo in Geova... lasciamo le cose nelle mani di Geova" ma l'Iddio Onnipotente ci ha già spiegato, attraverso la Sua Parola, cos'ha intenzione di fare ed è studiando attentamente la Bibbia che dimostriamo di ricercarlo e di confidare in Lui.
Non abbiamo alcun bisogno d'aspettare una rivelazione miracolosa e magari immaginare che milioni di angeli ci prenderanno per mano, come nel caso di Lot, per condurci verso il luogo di salvezza.
Cosa accadrà nel prossimo futuro non è soltanto la cosa più logica ma è anche sostenuto da innumerevoli scritture.
Neanche a dirlo, questo rende ancor più logico e profondo perché i componenti del popolo di Dio sono chiamati "figli di Israele". Semplicemente perché, benché presi e radunati da ogni parte della terra, torneranno a far parte di Israele.
Vediamo dunque come il capitolo 31 di Geremia spiega cosa accadrà dopo che Egli avrà distrutto i nemici del Suo Popolo.

31“In quel tempo”, è l’espressione di Geova, “io diverrò Dio per tutte le famiglie d’Israele; e in quanto a loro, diverranno il mio popolo”.

2 Geova ha detto questo: “Il popolo formato dei superstiti dalla spada trovò favore nel deserto, quando Israele camminava per ottenere il suo riposo”. 3 Da lontano mi apparve Geova stesso, [dicendo:] “E ti ho amato con un amore a tempo indefinito. Perciò ti ho attratto con amorevole benignità.

Fin dai primi versetti possiamo notare il profondo amore che Geova nutre per il Suo popolo; popolo che è stato disperso tra le nazioni.
Al tempo di Mosè gli israeliti trovarono favore nel deserto e una situazione simile accadrà quando il popolo di Dio si preparerà ad abitare nuovamente la Terra Promessa.

4 Tuttavia ti riedificherò e tu sarai realmente riedificata, o vergine d’Israele. Ti adornerai ancora con i tuoi tamburelli e realmente uscirai nella danza di quelli che ridono. 5 Pianterai ancora vigne sui monti di Samaria. I piantatori certamente [le] pianteranno e cominceranno a far[ne] uso.

Geova dice "ti riedificherò" e questo fa comprendere che c'è stata una distruzione.
La nazione d'Israele, dunque, non è rimasta semplicemente disabitata ma è stata distrutta.
È vero che la riedificazione può avere a che fare semplicemente con il ripristino della vera adorazione ma in questo contesto possiamo vedere che il "riedificare" indichi un'azione letterale.
Specificare che sui monti di Samaria si sarebbero piantate ancora vigne, indica che c'è stata una distruzione letterale ed è proprio quello che sappiamo.
La "vergine d'Israele" sarà riedificata nel momento in cui la sua controparte, la prostituta che si spacciava per sposa, sarà eliminata.

6 Poiché esiste un giorno in cui le vedette realmente grideranno nella regione montagnosa di Efraim: ‘Levatevi, e saliamo a Sion, a Geova nostro Dio’”.

Questa scrittura sembra far eco alle parole di Isaia 2:2, 3 che dicono "E deve avvenire nella parte finale dei giorni [che] il monte della casa di Geova sarà fermamente stabilito al di sopra della cima dei monti, e sarà certamente innalzato al di sopra dei colli; e a esso dovranno affluire tutte le nazioni. 3 E molti popoli certamente andranno e diranno: “Venite, e saliamo al monte di Geova, alla casa dell’Iddio di Giacobbe; ed egli ci istruirà intorno alle sue vie, e noi certamente cammineremo nei suoi sentieri" e questo invito continuerà un certo periodo dopo la guerra di Armaghedon come abbiamo visto nell'articolo intitolato "Quali nazioni scompaiono ad Armaghedon?".
Comunque, nello specifico, sembra che l'invito di queste vedette sia riferito alle persone in procinto di riabitare Israele perché infatti si parla del popolo che già conosce, almeno in parte, l'Iddio di Israele (essi lo chiamano "nostro Dio") mentre nella scrittura di Isaia quelli che "accorrono" sono persone che hanno bisogno d'essere istruite (e infatti lo chiamano "l'Iddio di Giacobbe").
Saremo tra coloro che accetteranno l'invito di queste vedette?

7 Poiché Geova ha detto questo: “Gridate forte a Giacobbe con allegrezza, e strillate al capo delle nazioni. Proclamate[lo]. Rendete lode e dite: ‘Salva, o Geova, il tuo popolo, il rimanente d’Israele’. 8 Ecco, li conduco dal paese del nord, e di sicuro li radunerò dalle parti più remote della terra. Fra loro ci saranno il cieco e lo zoppo, la donna incinta e quella che partorisce, tutti insieme. Torneranno qui come una grande congregazione. 9 Verranno con pianto, e li condurrò con le [loro] suppliche di favore. Li farò camminare verso valli di torrenti d’acqua, in una via retta nella quale non saranno fatti inciampare. Poiché io son divenuto per Israele un Padre; e in quanto a Efraim, è il mio primogenito”.

Leggiamo e rileggiamo questi versetti ed emozioniamoci di tanta bellezza.
Geova salverà il rimanente di Israele "dal paese del nord" e li radunerà dalle più remote parti della terra!
Tra loro ci saranno ciechi, zoppi, donne incinte... senza alcuna distinzione.
Il viaggio sarà certamente difficoltoso ma sapere che è Geova a radunarci, e non qualche uomo, ci darà una grande forza.
Ci aiuteremo l'un l'altro e saremo una grande congregazione.
Questa sarà una grandissima dimostrazione che l'unico che può definirsi veramente Buono, ha ascoltato le nostre suppliche e ha visto le nostre lacrime – Marco 10:18
Non avremo bisogno di aspettare mille anni per essere definiti figli di Dio, anche se saremo ancora imperfetti e gravemente limitati, perché per allora Egli sarà "divenuto per Israele un Padre; e in quanto a Efraim (sarà il Suo) primogenito”.

 
10 Udite la parola di Geova, o nazioni, e annunciate[la] fra le isole lontane, e dite: “Colui che disperde Israele, egli stesso lo radunerà, e certamente lo custodirà come un pastore custodisce il suo branco. 11 Poiché Geova realmente redimerà Giacobbe e lo reclamerà dalla mano di chi è più forte di lui.

Dopo il periodo di disciplina che per il popolo di Dio in generale consisterà nella grande tribolazione, Geova ci reclamerà dalla mano di chi è più forte di noi – Rivelazione 11:2; 13:5
Benché la disciplina sia stata pesante e necessaria per raggiungere una condizione approvata, adesso è il momento di divenire "raggianti per la bontà di Geova".

12 E certamente verranno e grideranno di gioia sull’altura di Sion e diverranno raggianti per la bontà di Geova, per il grano e per il vino nuovo e per l’olio e per i piccoli del gregge e dei bovini. E la loro anima semplicemente diverrà come un giardino irriguo, e non languiranno più”.

13 “In quel tempo la vergine si rallegrerà nella danza, anche i giovani e i vecchi, tutti insieme. E certamente cambierò il loro cordoglio in esultanza, e li conforterò e li farò rallegrare dalla loro mestizia. 14 E certamente saturerò l’anima dei sacerdoti col grasso, e con la mia bontà il mio proprio popolo sarà saziato”, è l’espressione di Geova.

Andando avanti nello studio di Geremia tratteremo anche i versetti successivi.
Per il momento concentriamoci su quello che abbiamo imparato o rimarcato e accresciamo la nostra fiducia nella Parola di Dio.
Anche se la disciplina si avvicina e sarà dura, ricordiamoci che Dio non ci abbandonerà.
Qualunque cosa accada, tieniamoci stretti a Colui che può davvero asciugare la nostre lacrime e farci gridare dalla gioia come dei bambini.
Lodiamo e ringraziamo Geova, sempre.


Nota in calce.
*Anche se questo articolo menziona il capitolo 30, il libro di Geremia sarà comunque esaminato dall'inizio alla fine.
** Noi sappiamo che Armaghedon non distrugge in realtà tutte la nazioni e tutte le persone del mondo ma in ogni caso non ci si può esimere dal cancetto di raduno letterale.
In entrambi i casi dovremmo chiederci come potrebbero, i fratelli isolati, ubbidire alle direttive del Regno Millenario (se c'è un Regno, ci sono anche delle leggi, non è vero?).
Se, come abbiamo detto, nelle illustrazioni dello "schiavo" abbiamo sempre visto fratelli riuniti, significa che abbiamo preso per scontato che ad un certo punto una specie di radunamento dev'esserci anche se non abbiamo mai discusso sul luogo, sul modo e sul tempo di adempimento.
Ora ipotizziamo che Geova scelga un qualsiasi altro luogo - non necessariamente Israele - affinché i fratelli si incontrino per praticità ma anche per accrescere la loro gioia.
Prendiamo la cartina o il mappamondo e scegliamo un luogo qualsiasi.
Come faranno i fratelli ad avere notizia degli altri fratelli che si stanno radunando e sapere dove e come arrivarci se questo non accade prima di Armaghedon?
Come faranno i fratelli che sono in Alaska o in Sudafrica a raggiungere quel luogo?
Prendiamo ad esempio il rapporto mondiale dell'anno 2016 e osserviamo quelle nazioni che hanno solo poche decine o centinaia di proclamatori in una nazione enorme.
Come faranno, queste persone, a comunicare tra loro dopo Armaghedon?
E come faranno a decidere dove riunirsi?
Salvo ipotizzare che dopo Armaghedon ci sarà ancora radio, televisione e internet e che il "corpo direttivo" avrà ancora accesso a tali mezzi (cosa molto difficile da immaginare) è evidente che il radunamento, o le istruzioni per tale radunamento, deve avvenire prima.
Questo è proprio ciò che dice la Bibbia e ci indica anche quale sarà la nazione di destinazione per tutti: Israele. 

Fonte dell'immagine: Reader Digest's, Great People of the Bible and How They Lived

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