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Visualizzazione dei post da maggio, 2018

Pura adorazione e chiamata celeste: l’ultimo tassello

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Gli articoli dedicati alla “chiamata celeste” e “numero degli unti” hanno toccato e profondamente rivisto, alla luce delle Scritture , argomenti delicati. Questo perché proprio su questi assunti è basata la fede non solo dei testimoni di Geova ma anche di altre confessioni religiose cristiane. Rivedere queste dottrine significa ridiscutere tutta l’impalcatura dell’autorità nonché della speranza di migliaia di persone e altre cose importanti tra cui la definizione stessa di popolo di Dio. Nell’articolo intitolato “Chi deve prendere gli emblemi?” abbiamo visto che non sono solo gli “unti” a doverlo fare ma tutti i cristiani e quindi qualsiasi eventuale conteggio dei “partecipanti” è antiscritturale oltre che inutile. Abbiamo visto che Dio non sceglie e non esclude delle persone a priori ma riserva il premio a coloro che si spingono in avanti e si sforzano con vigore. Infine abbiamo anche visto che il conteggio è inutile a motivo del fatto che coloro che regneranno con Cristo

Rispettiamo il contesto e il significato delle Scritture

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“ E ho altre pecore, che non sono di questo ovile; anche quelle devo guidare, e loro ascolteranno la mia voce, e diventeranno un solo gregge con un solo pastore” - Giovanni 10:16 Secondo qualcuno queste parole indicherebbero il gruppo di cristiani con la “speranza terrena”, identificata anche come quella “grande folla” che si vede in Rivelazione 7:9. Intanto è necessario specificare che i componenti della grande folla sono quelli “che vengono dalla grande tribolazione”, cioè sopravvivono ad essa, e quindi non è corretto identificare quelli “con la speranza terrena” con questo termine perché molte persone saranno risuscitate per vivere sulla terra e questo li distingue dalla grande folla che invece sopravvive . Tutti coloro che vivranno sulla terra avevano evidentemente “la speranza terrena” ma non tutti quelli con la speranza terrena possono essere identificati con la grande folla di Rivelazione. Comunque se questa distinzione può essere considerata “una piccolezza”, di c

Soffrire per Dio è un onore

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A nessun essere umano sano di mente piace la sofferenza. Questa è una cosa ovvia. Tutte le creature senzienti voglio no vivere in pace ed essere felici e questo è uno dei motivi principali per cui esistiamo. Il nostro amorevole Padre, nella sua immensa bontà, pur non avendo bisogno di niente e di nessuno, decise di creare l’universo affinché le Sue creature fossero felici. Provate ad immaginare l’Iddio Onnipotente che, nella Sua irraggiungibile altezza, si rallegra vedendo la felicità delle Sue creature! Sappiamo tutti come sono andate le cose. I nostri primogenitori, i quali avrebbero potuto provare davvero ogni forma di felicità, scelsero volontariamente di disubbidire a Dio e questo ha portato molto male all’uomo e, più o meno indirettamente, alla creazione in generale. In particolare per il fatto che tutto il mondo giace nel potere del malvagio, siamo ben lontani dall’essere felici – 1 Giovanni 5:19 Dobbiamo anche convenire che non sono sempre gli altri a causar

Predichiamo che: Babilonia la Grande è Israele. 2° Parte

“ E i re della terra che han commesso fornicazione con lei e han vissuto nel lusso sfrenato piangeranno e si batteranno con dolore per lei, quando vedranno il fumo del suo incendio, mentre staranno a distanza per timore del suo tormento e diranno: ‘Sventura, sventura, la gran città, Babilonia la città forte, perché in una sola ora è arrivato il tuo giudizio!’” - Rivelazione 18:9, 10 Se Babilonia la Grande è una nazione, perché il libro Rivelazione dice che “i re della terra han commesso fornicazione con lei”? Ovviamente l’obiezione nasce dal fatto che identificando due controparti, ovvero due soggetti distinti, Babilonia la Grande dev’essere qualcos’altro rispetto ad una nazione. Anche in questo caso, proviamo a valutare le scritture senza pregiudizi. È sufficiente che Babilonia commetta fornicazione con i re della terra per distinguerla dalle nazioni? Non se ci atteniamo a quanto dice la Bibbia. Riferendosi ad una nazione letterale la Bibbia, oltre a chiamarla “prostit

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