Cinque vergini sagge. Cinque stolte
Cinque vergini sagge.
Cinque stolte.
Questo
articolo cercherà di rispondere alle seguenti domande.
Chi
sono le vergini?
Perché
si addormentano?
Cosa
rappresentano le lampade?
L'olio?
Cosa
significa per noi?
Anche
questo articolo ritoccherà in parte l'intendimento dello
schiavo fedele e discreto in particolare la parte relativa
all'olio.
Aggiornamento del mese di aprile, anno 2020.
Visti i nuovi intendimenti relativi all'identità del popolo di Dio, all'ordine e della durata degli avvenimenti riguardanti il tempo della fine e altre cose ancora, questo articolo sarà ritrattato in futuro senza alcun riferimento alle pubblicazioni di una qualsiasi organizzazione religiosa.
Articoli che trattano parte degli argomenti citati si trovano nei seguenti links
https://attenzioneallaprofezia.blogspot.com/2019/03/il-ripristino-della-vera-adorazione.html
https://attenzioneallaprofezia.blogspot.com/2019/03/il-ripristino-della-vera-adorazione_21.html
https://attenzioneallaprofezia.blogspot.com/2018/12/rivelazione-capitolo-10-e-le.html
https://attenzioneallaprofezia.blogspot.com/2018/12/comprendendo-lordine-degli-avvenimenti.html
https://attenzioneallaprofezia.blogspot.com/2018/01/benvenuto-ai-fratelli-che-prestano.html
Le vergini sagge e
quelle stolte (dal libro "Il più grande uomo che sia mai esistito")
Gesù sta rispondendo agli
apostoli che hanno chiesto un segno della sua presenza col potere del
Regno. Ora, mediante tre parabole o illustrazioni, descrive altre
caratteristiche di quel segno.
Chi sarebbe vissuto
durante la sua presenza avrebbe potuto osservare l’adempimento di
tutte e tre le illustrazioni. Gesù inizia la prima con le parole:
“Allora il regno dei cieli diverrà simile a dieci vergini che,
prese le loro lampade, andarono incontro allo sposo. Cinque di esse
erano stolte e cinque erano discrete”.
Con l’espressione “il
regno dei cieli diverrà simile a dieci vergini” Gesù non vuole
dire che metà di coloro che ereditano il Regno celeste sono stolti e
metà sono discreti! No, ma vuole dire che in relazione al Regno dei
cieli vi è un aspetto simile a questo o a quello, oppure che
questioni relative al Regno saranno simili a una certa cosa o a
un’altra.
Le dieci vergini
rappresentano tutti i cristiani che hanno o professano di avere la
prospettiva di far parte del Regno celeste. Fu alla Pentecoste del 33
E.V. che la congregazione cristiana venne promessa in matrimonio allo
Sposo risuscitato e glorificato, Gesù Cristo. Ma il matrimonio
doveva aver luogo in cielo nel futuro, in qualche tempo imprecisato.
Nell’illustrazione, le
dieci vergini escono per accogliere lo sposo e unirsi al corteo
nuziale. Quando egli arriverà, illumineranno il percorso del corteo
con le loro lampade, onorandolo in tal modo mentre condurrà la sua
sposa alla casa preparata per lei. Gesù però spiega: “Le stolte
presero le loro lampade ma non presero con sé l’olio, invece le
discrete presero l’olio nei loro recipienti, con le loro lampade.
Mentre lo sposo tardava, tutte sonnecchiarono e si addormentarono”.
Il prolungato ritardo
dello sposo indica che la presenza di Cristo come Re al potere deve
aver luogo nel lontano futuro. Egli sale infine al trono nel 1914.
Durante la lunga notte che precede questo avvenimento, tutte le
vergini si addormentano. Ma non sono condannate per questo. Le
vergini stolte vengono condannate perché non hanno olio per i loro
recipienti. Gesù spiega come le vergini si svegliano prima che
arrivi lo sposo: “Proprio nel mezzo della notte si levò un grido:
‘Ecco lo sposo! Uscitegli incontro’. Allora tutte quelle vergini
si alzarono e misero in ordine le loro lampade. Le stolte dissero
alle discrete: ‘Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade
stanno per spegnersi’. Le discrete risposero dicendo: ‘Forse non
ce n’è abbastanza per noi e per voi. Andate piuttosto da quelli
che lo vendono e compratevelo’”.
L’olio simboleggia ciò
che permette ai veri cristiani di risplendere di continuo come
illuminatori. Si tratta dell’ispirata Parola di Dio, sulla quale i
cristiani mantengono una salda presa, e dello spirito santo, che li
aiuta a comprendere questa Parola. L’olio spirituale mette le
vergini discrete in grado di diffondere luce per accogliere lo sposo
lungo il tragitto del corteo sino alla festa nuziale. Ma la classe
delle vergini stolte non ha in sé, nei propri recipienti, il
necessario olio spirituale. Perciò Gesù descrive ciò che accade:
“Mentre [le vergini
stolte] andavano a comprarne [a comprare l’olio], arrivò lo sposo,
e le vergini che erano pronte entrarono con lui alla festa nuziale; e
la porta fu chiusa. Più tardi venne anche il resto delle vergini,
dicendo: ‘Signore, signore, aprici!’ Rispondendo, egli disse: ‘Vi
dico la verità: Non vi conosco’”.
Dopo che Cristo è
arrivato nel suo Regno celeste, la classe delle vergini discrete,
composta di veri cristiani unti, si desta in quanto al proprio
privilegio di diffondere luce in questo mondo coperto di tenebre per
acclamare lo Sposo ora tornato. Ma quelli raffigurati dalle vergini
stolte non sono preparati per acclamarlo in tal modo. Perciò, quando
arriva il momento, Cristo non apre loro la porta di accesso alla
festa nuziale in cielo. Li lascia fuori nell’oscurità della più
profonda notte di questo mondo, onde periscano insieme a tutti gli
altri operatori d’illegalità. “Siate vigilanti dunque”,
conclude Gesù, “perché non sapete né il giorno né l’ora” (fine della citazione).
Chi sono le vergini?
Anche qui, come altrove, è
necessario saper leggere tra le righe per comprendere l'importanza
della parabola nonché della spiegazione sopra riportata.
Le vergini stolte
rappresentano forse i “falsi cristiani”, cioè il clero della
cristianità e i suoi aderenti, e magari per estensione è anche un
avvertimento a tutti noi?
Include tutti coloro che
semplicemente professano di essere destinati a regnare con Cristo o è
rivolta esclusivamente al popolo di Dio?
Può sembrare una
sottigliezza ma non è così anche a motivo della tendenza umana a
pensare che gli avvertimenti o le riprensioni si applichino sempre
agli altri.
Proviamo a fare una serie
di ragionamenti.
Può la cristianità,
colei che ha tradito il Signore Gesù facendo alleanze politiche con
il mondo di Satana e insegnando falsità, essere paragonata ad una
vergine?
Possono veramente sperare
di regnare con Cristo se la maggioranza di loro non ci ha mai neppure
creduto?
Si può dire che essi
stanno aspettando davvero il Regno di Dio se hanno riposto tutte le
loro speranze nelle Nazioni Unite?
Hanno davvero con loro “le
lampade” se hanno sostituito gli insegnamenti biblici con ogni
sorta di filosofia umana?
La risposta è no a tutte
e quattro le domande.
Per una volta proviamo a
dimenticarci dell’esistenza stessa della cristianità.
Come riporta anche il
libro “Più grande uomo”… “Le dieci vergini
rappresentano tutti i cristiani che hanno o professano di avere la
prospettiva di far parte del Regno celeste” - Confronta
Rivelazione 14:4
Quindi questa parabola è
rivolta esclusivamente ai cristiani.
Questo insegnamento
specifica chiaramente che tra i veri cristiani ci saranno quelli
saggi e quelli stolti.
Applichiamo quindi le
parole di Cristo a noi stessi e cerchiamo di discernere la differenza
tra le lampade e l’olio.
In 2 Samuele 22:29 Geova
stesso viene paragonato ad una lampada che permette di dissipare le
tenebre dell’uomo.
Proverbi 6:23 dice "Poiché
il comandamento è una lampada, e una luce è la legge, e le
riprensioni della disciplina sono la via della vita" e 2 Pietro
1:19 applica particolarmente questo concetto alla profezia dicendo…
"Quindi abbiamo la parola profetica [resa] più sicura; e voi
fate bene prestandole attenzione come a una lampada che risplende in
luogo tenebroso, finché spunti il giorno e sorga la stella
mattutina, nei vostri cuori".
Ci sono anche altre
scritture ed in genere la lampada è associata alla conoscenza, alla
verità, alla salvezza, alla protezione nonché all’ispezione da
parte di Geova – Vedi Sofonia 1:12
Quindi si capisce molto
bene che si sta parlando della Parola stessa di Dio la quale, tra le
altre cose, “è utile per riprendere, per correggere, per
disciplinare nella giustizia” - 2 Timoteo 3:16. 17; Salmo 119:105
Quindi, secondo queste
scritture, se la lampada è la Parola di Dio non può esserlo
anche l’olio.
Tutti i veri cristiani
hanno con se questa lampada e hanno usufruito della sua luce in
quanto, per diventare tali, hanno dovuto studiare la Bibbia.
Il tempo passa… forse
passa più tempo di quanto ognuno di noi aveva pensato.
Forse ci siamo tutti
addormentati, nel frattempo.
Abbiamo sempre questa
meravigliosa lampada con noi ma… insomma ci siamo un po’ stancati
di aspettare, diciamoci la verità.
Tra l’altro Gesù non
menziona alcun rimprovero da parte dello Sposo per il fatto che le
vergini si siano addormentate (forse riconoscendo implicitamente
questa debolezza umana – confronta Matteo 26:40, 41; Ebrei 12:1)
Il fattore che distingue
nettamente le vergini sagge da quelle stolte non è tra chi possiede
le lampade e chi no. Ogni vero cristiano possiede una Bibbia (o una
parte d’essa) e la utilizza nella sua adorazione formale.
La distinzione vera, che
farà la differenza tra la salvezza o la condanna, è tra chi
possiede l’olio e chi non lo possiede.
Cos’è dunque l’olio,
secondo la Bibbia?
Salmo 141:5 mette in
relazione l’olio con la piacevolezza anche se si sta parlando di
disciplina e del “colpo del giusto”.
Proverbi 21:20 dice che il
saggio ha in casa sua “un tesoro desiderabile e olio” e fa un
contrasto con lo stupido che l’inghiotte.
Ecclesiaste 9:8 ci ricorda
di mantenere le vesti bianche e che l’olio non manchi mai sulle
nostre teste.
Isaia 1:6 ci ricorda che
l’olio era un balsamo lenitivo e curativo per le ferite –
Confronta Luca 10:24
Quindi l'olio è messo in relazione con l'abbondanza, la
piacevolezza, l'amorevole disciplina, qualcosa che il saggio apprezza
e lo stolto disprezza.
In particolare l’olio è associato al riconoscerne il valore e
chi ne riconosce il valore ne nutre il desiderio.
Le vergini stolte non sono tali in quanto "addormentate"
(come abbiamo visto si sono addormentate tutte) ma perché non hanno
più olio.
Forse hanno perso il loro desiderio di comprendere davvero la Parola
di Dio e non credono (o non credono più) che Dio interverrà sugli
affari di questo mondo – Sofonia 1:12
Forse l’hanno letta e studiata in passato ma a distanza di anni,
vedendo che ciò che credevano non si è avverato, non provano più
piacere in Essa.
Non considerano più questo olio un balsamo curativo.
Quindi la lampada rappresenta la Parola di Dio (Salmo 119:105) mentre
l'olio rappresenta la propria cura e il proprio desiderio di
comprenderla. Rappresenta quanto valore diamo, e continuiamo a
dare, ad essa.
Non è neppure l’opera di predicazione perché, se come abbiamo
visto questa parabola si applica esclusivamente ai cristiani, tutti i
cristiani partecipano all’opera di predicazione.
Le lampade della parabola, infatti, non servono per “risplendere
come illuminatori del mondo” ma per illuminare i propri passi, per
riuscire a vedere e correre incontro allo Sposo.
Se l’accezione fosse stata quella di “illuminatore del mondo”
allora le stolte non sarebbero dovute andare “a comprarne
dell’altro” perché avrebbero potuto usufruire dell’illuminazione
delle altre cinque.
A quale dei due gruppi assomigliamo davvero?
Abbiamo ancora la curiosità, il desiderio, la voglia di scavare e
comprendere nonostante la notte sia inoltrata e lo Sposo abbia
tardato tanto? - Abacuc 2:3
Crediamo ancora che la Bibbia abbia tanto da dirci e quindi
riconosciamo la necessità di scavare oppure ci limitiamo a ripetere
a pappagallo quello che ci hanno preparato altri? - Proverbi 2:1-6
Le vergini sagge "si addormentano" e quindi cadono nel
sonno spirituale ma non perdono il loro amore per la Parola di Dio,
il loro desiderio di scavare e comprendere (portano con se l'olio).
Non smettono di dare importanza ad Essa e neppure si limitano ad
accettare tutto per partito preso ma, a somiglianza dei bereani,
ricevano la Parola con la massima premura di mente - Atti 17:12;
2 Corinti 13:5
Le vergini stolte, invece, avevano con loro le lampade (la Parola di
Dio) ma oltre ad addormentarsi perdono fiducia nella Bibbia stessa,
nel suo potere curativo e illuminante, non danno più ad Essa il
giusto valore.
Le stolte non sono così in grado di vedere lo Sposo quando Egli
arriva e non possono corrergli incontro.
Non si tratta di “spandere luce per gli altri” ma per se stesse.
La parabola non è riferita all’opera di fare discepoli o al
proprio comportamento irriprovevole (sono tutte formalmente
irriprovevoli in quanto vergini) ma della loro condizione di cuore –
Matteo 24:42
Proviamo
dunque a
rimetterci in discussione perché… - Luca 11:35
Questo post è un ottimo spunto di riflessione. Tutti noi dovremmo mantenere l'entusiasmo della ricerca perché la bibbia è un tesoro che parla solo a cuori ricettivi. Purtroppo se all'inizio si studia con spirito bereano, nel tempo si rischia di abituarci alla "pappa pronta" smettendo di continuare a ragionare e valutare personalmente. Ricordiamo che ciascuno renderà conto di se stesso a Dio e non potremo dirgi: "noi abbiamo solo obbedito agli ordini.." Anche a Norimberga non funzionò. .
RispondiEliminaio ho sempre pensato che l'olio fosse il riferimento allo spirito santo che unge il prescelto da Geova.
RispondiEliminaIl fatto che oggi tutte le vergini dormono è la chiara descrizione delle realtà: il cibo spirituale solido è sparito, non ci sono più trattazioni dettagliate delle profezie che devono avvenire, ci si limita ad andare avanti per inerzia con i soliti video emozionali e basta.
Mentre per quello che riguarda le vergini stolte, è chiaro che troppi prendendo gli emblemi asseriscono di avere una chiamata celeste e al momento oppurtuno sarà chiaro a tutti che non è così.
Naturalmente è un pensiero personale, ho apprezzato quanto scritto nel post.
Ti ringrazio Samgar, e non farti proprio problemi a contestare perché per questo motivo ho aperto il blog.
EliminaIn un artuicolo precedente ho spiegato che la distinzione tra "unti" ed "eletti" e come le due cose non combaciano necessariamente.
Ti incollo una parte della trattazione (puoi leggere tutto l'articolo integralmente a questo link http://attenzioneallaprofezia.blogspot.it/2017/05/gliemblemi-della-commemorazione-devono.html )
"Inoltre anche il termine "unto", così com'è utilizzato oggi, è erroneo.
Se sappiamo che Dio non preordina nessuno per essere Re e sacerdote (altrimenti sarebbe ingiusto dire di "spingersi avanti" se i giochi fossero già fatti) non possiamo accettare la credenza che alcuni siano già unti.
Inoltre se l'unzione, nella Bibbia, ha a che fare con l'incarico di Re o con lo Spirito Santo, noi sappiamo che nessuno è Re tra di noi (Matteo 23:8-12) e nessuno, al giorno d'oggi, è unto con lo Spirito (I Corinti 13:8).
Non si capisce neppure tutta la distinzione che passerebbe tra "l'essere ispirati" e "l'essere guidati dallo Spirito" e come "essere guidati dallo Spirito" significhi essere unti.
Oltretutto nel passato Dio versò il Suo spirito su molte persone che non avevano la speranza celeste.
Noi sappiamo che dalla morte dell'ultimo apostolo i doni dello Spirito sono cessati e quindi... in che senso "gli unti" sono unti? Se essi non sono preordinati (non si sa se regneranno in cielo fino alla fine), non hanno alcun dono dello Spirito (questi sono cessati nel primo secolo) e non sono neppure ispirati... cosa distingue un "unto" da un altro?" (fine della citazione)
Proprio perché non c'è alcun "prescelto" ma Gesù stesso disse che avrebbe afferrato il regno "colui che si fosse spinto in avanti" (Matteo 11:12) l'olio della parabola di Gesù, almeno in questo contesto, non può applicarsi all'unzione dello Spirito Santo.
Inoltre si parla delle 5 vergini che "non portarono con se" l'olio, e quindi questo cosa significherebbe? Non si dice che esse non avevano mai avuto quest'olio (il semplice fatto che le lampade, inizialmente, erano accese... significa che l'avevano avuto) ma vengono punite NON perché si addormentano ma perché "non hanno portato con se l'olio".
Come potremmo applicare quest'espressione all'unzione dello Spirito Santo?
Tutte e dieci, invece, sono invitate dallo sposo e tutte e dieci, potenzialmente, potevano "entrare nella gioia del loro Signore" ma, ahimé, 5 di loro hanno dimenticato qualcosa.
Lo Spirito Santo? Non è possibile perché avere o non avere lo Spirito Santo non dipende mica dalla nostra volontà (è Geova a darlo). Quindi dipendeva solo da loro fare scorta di questo olio.
E' stato trattato anche chi deve prendere gli emblemi e chi no e quindi non riguarderebbe neppure coloro che prendono gli emblemi se sono troppi o pochi ma proprio coloro che nutrono il desiderio di regnare con Cristo.
Tra tutti quelli che nutrono questo desiderio, è evidente che Gesù avverte di non "vivere di rendita" o, come hai scritto tu, "non andare avanti per inerzia".
Chi comincia a perdere il rispetto per la Bibbia, chi "non crede più" al suo valore profetico o salvifico, non può asserire di essersi "spinto avanti per afferrare il Regno" e di conseguenza, nonostante il desiderio o la speranza che si nutrono, Cristo sceglierà solo coloro che davvero hanno dimostrato di meritarlo (pur essendo deboli e imperfetti, come tutti)
Perdonami Israeli, nel post c'è un versetto sbagliato a un certo punto dici: Isaia 1:6 ci ricorda che l’olio era un balsamo lenitivo e curativo per le ferite – Confronta Luca 10:24.....in realtà volevi digitare Luca 10:34?
RispondiEliminaAhahah accidenti... dovrò fare più attenzione (tra tante cose scritte e per la testa mi scappa spesso qualcosa)! Grazie Will Turner, hai di nuovo ragione. Volevo dire Luca 10:34
Elimina