L'Apocalisse è scritto in ordine cronologico?

 

Il Grande Dilemma Teologico...

"Il libro dell'Apocalisse non è scritto in ordine cronologico."

Questa affermazione, ripetuta come un mantra in innumerevoli commentari, predicazioni e studi biblici, è diventata uno degli assiomi fondamentali dell'interpretazione profetica moderna.

Cattolici, protestanti storici, evangelici, testimoni di Geova - pur divergendo su quasi tutto il resto - convergono miracolosamente su questo punto: l'Apocalisse va riorganizzato.

Le tecniche sono varie ma il risultato è sempre lo stesso: spezzettare il libro e ricucirlo secondo le necessità dottrinali.

Alcuni sostengono che i capitoli 12-14 siano una "parentesi" che torna indietro nel tempo.

Altri affermano che le trombe e le coppe descrivano gli stessi eventi da prospettive diverse.

Altri ancora collocano alcune visioni nel passato (70 d.C.), altre nel presente, altre nel futuro remoto - il tutto mescolato liberamente secondo convenienza.

Ma prima di gridare all'eresia, fermiamoci un attimo.

Dopotutto è vero che non tutti i racconti seguono un ordine cronologico lineare.

Esistono narrazioni legittime dove il tempo viene manipolato per scopi narrativi o didattici.

Quando il disordine cronologico è... logico!

Prendiamo la Genesi, esempio perfetto di interruzione cronologica che non crea confusione:

Genesi 1:27 - "Dio creò l'uomo a sua immagine... maschio e femmina li creò"
Genesi 2:7-22 - Dio forma l'uomo dalla polvere, poi crea la donna dalla sua costola

Genesi 1 presenta la creazione come evento conclusivo del sesto giorno.

Poi Genesi 2 torna indietro per raccontare i dettagli della formazione di Adamo ed Eva.

È un flashback evidente, segnalato dal cambio di stile narrativo e dalla formula "Queste sono le origini..." che introduce una nuova sezione.

Nessuno si confonde. Il testo stesso segnala la pausa narrativa.

Oppure consideriamo l'Odissea di Omero: Ulisse inizia il racconto già naufragato sull'isola dei Feaci, poi torna indietro per narrare le sue avventure precedenti. È una scelta letteraria consapevole e dichiarata - il personaggio stesso dice "vi racconterò cosa mi è accaduto".

O i Vangeli: Luca esplicitamente dichiara (Luca 1:3) di aver "investigato ogni cosa accuratamente fin dal principio" per scrivere "un resoconto ordinato".

Quando i Vangeli divergono nell'ordine degli eventi, è perché ciascun autore segue un ordine tematico o stile diverso - e questo è evidente dal confronto tra i testi.

Il punto cruciale è questo: non siamo irragionevolmente rigidi su una posizione e dobbiamo riflettere attentamente sul contesto per capire quando e se un racconto può essere scritto anche non in ordine cronologico.

Ma che dire dell'Apocalisse?

Il caso reale: Come si spezzetta l'Apocalisse

Non ci stiamo fissando su problemi inventati. Vediamo come realmente viene manipolato il testo.

Prendiamo ad esempio il libro “Rivelazione il suo culmine”, pubblicato dalla Watchtower Society nel 1988.

Non entriamo nella discussione dell’interpretazione in sé della tromba: non è il tema dell’articolo ma seguiamo la logica della progressione.

Al capitolo 21 intitolato “Le piaghe di Geova contro la cristianità”, dopo aver spiegato che “Lo scenario di questa piaga rivela che il terzo della terra relativo alla cristianità viene bruciato dal cocente calore della disapprovazione di Geova” (paragrafo 17) afferma che quel messaggio viene annunciato “in maniera notevole al secondo storico raduno del popolo di Dio, tenuto a Cedar Point (Ohio, USA) il 10 settembre 1922”.

E’ evidente che dire “in maniera notevole” è un modo per dire e non dire e lascia intendere che la tromba potrebbe aver suonato prima, magari in maniera “meno notevole”, ma di fatto, al di là dello schema che apparirà più avanti e darà l’idea di un ordine cronologico (fasullo), il paragrafo sta dicendo che la prima tromba suonò nel 1922… e ovviamente continuerebbe fino ad oggi.

Al paragrafo 31 dello stesso capitolo, parlando della terza tromba, ovvero quella che parla della stella che cade dal cielo, troviamo scritto “Quando il clero della cristianità apostatò dal vero cristianesimo, cadde dall’elevata posizione ‘celeste’”.

Ora, anche volendo giocare con le parole… qui si sta dicendo che questa tromba suonò in una data imprecisata tra la fine del primo secolo e l’inizio del secondo perché è questo che la WT ha sempre insegnato.

Dopo la morte dell’ultimo apostolo, Giovanni, inizia la grande apostasia e nasce la cristianità.

Quindi la prima tromba suonerebbe nel 1922 (o volendo anche qualche anno prima visto che la frase è volutamente ambigua) ma la terza tromba suona nel lontano passato visto che “la cristianità” non è certo nata cento anni fa.

E così faranno grossomodo con il resto delle trombe ignorando completamente la logica della numerazione.

Ecco il metodo: prendere eventi del libro, estrarli dal loro contesto sequenziale, e incollarli su eventi storici del proprio movimento religioso.

Alcune cose saranno passate (magari accadute 100 anni fa in una qualche assemblea) e il resto dell'Apocalisse è "ancora futuro". O forse "già passato nel 70 d.C.". O "simbolico e atemporale". Dipende da quale versetto serve per sostenere quale dottrina.

Altri esempi dal panorama evangelico:

I dispensazionalisti classici sostengono che dopo Apocalisse 4:1 ("Sali quassù") la Chiesa sia rapita in cielo, quindi i capitoli 6-19 descrivono un periodo in cui la Chiesa non è più sulla terra.

Ma poi, quando arrivano ai capitoli 12-14, devono ammettere che sono una "parentesi" che torna indietro, perché altrimenti la donna che partorisce (cap. 12) verrebbe DOPO la bestia che regna (cap. 13), il che crea problemi logici insormontabili.

I preteristi collocano quasi tutto l'Apocalisse nel 70 d.C. con la distruzione di Gerusalemme, ma poi devono saltare misteriosamente avanti di duemila anni quando arrivano alla Nuova Gerusalemme. Come? Perché? Il testo non lo dice, ma la dottrina lo richiede.

Notate lo schema? Non si legge l'Apocalisse per POI sviluppare una dottrina. Tutti partono con una dottrina e POI riorganizzano l'Apocalisse per farla coincidere.

A cosa?

Alle loro dottrine, ovviamente.

La domanda semplice e scomoda

Dovremmo iniziare a chiederci: il libro richiede davvero questa riorganizzazione, o siamo noi che la imponiamo?

Se ci spogliamo da preconcetti dottrinali e leggiamo il testo così com'è scritto, vediamo davvero segnali di flashback, salti temporali, ripetizioni?

Prima di rispondere, consideriamo questo: l'Apocalisse è già il libro più simbolico e complesso della Bibbia. È denso di immagini, metafore, riferimenti alle scritture ebraiche.

È oggettivamente difficile da interpretare.

Ma c'è UNA cosa che è assolutamente chiara, oggettiva, impossibile da fraintendere: i numeri.

Primo, secondo, terzo, quarto...

Se anche questo diventa "interpretabile", se anche la sequenza numerica può essere riorganizzata a piacimento, allora l'Apocalisse può significare letteralmente qualsiasi cosa.

Ed è esattamente questo il punto.

Quando un testo può significare qualsiasi cosa, in realtà non significa nulla: diventa uno specchio che riflette le dottrine che ognuno vuole vederci.

Ma Giovanni ha scritto una rivelazione e, per quanto complessa possa essere, quella rivelazione è numerata.

Domande elementari

Facciamo un esperimento di logica base. Roba da scuola elementare.

Domanda 1: Il numero 2 viene prima o dopo l'1?

Risposta ovvia: dopo.

Domanda 2: Quando un testo scrive "primo... secondo... terzo..." sta descrivendo una sequenza o eventi casuali?

Risposta ovvia: una sequenza.

Domanda 3: Se qualcuno ti dice "prima fai questo, poi fai quello", tu fai prima "quello" e poi "questo"?

Risposta ovvia: no, segui l'ordine dato.

Bene. Teniamo a mente queste ovvietà mentre leggiamo l'Apocalisse.

1. I Sigilli: Contare fino a sette

Apocalisse 6 e 8 presentano sette sigilli, aperti uno dopo l'altro:

  • "Quando l'Agnello aprì il primo sigillo..." (6:1)

  • "Quando aprì il secondo sigillo..." (6:3)

  • "Quando aprì il terzo sigillo..." (6:5) e così via.

È davvero necessario spiegare che questa è una progressione cronologica? Che il secondo sigillo viene aperto DOPO il primo? Che il settimo viene DOPO il sesto?

A quanto pare sì, perché c'è chi sostiene che questi sigilli potrebbero descrivere eventi simultanei o ripetuti – o addirittura invertiti - non in sequenza.

Allora facciamo così: la prossima volta che qualcuno vi dà istruzioni tipo "primo gira a destra, secondo vai dritto, terzo gira a sinistra", voi fate tutto insieme contemporaneamente e vedete dove arrivate.

2. Le Trombe: La Stessa Numerazione

Apocalisse 8-11 presenta sette trombe, suonate in sequenza:

  • "Il primo angelo sonò la tromba..." (8:7)

  • "Il secondo angelo sonò la tromba..." (8:8)

  • "Il terzo angelo sonò la tromba..." (8:10) e così via.

Stesso schema. Stessa numerazione ordinale. Stesso ordine evidente.

Ma qui le cose si complicano per alcune dottrine, perché la settima tromba dichiara: "Il regno del mondo è divenuto il regno del Signore nostro e del suo Cristo" (11:15).

Se questa è davvero la settima tromba nella sequenza, e se arriva DOPO sei trombe di giudizi terribili, allora molte teorie sul rapimento della Chiesa crollano semplicemente in mille pezzi.

Ne parleremo tra poco… ora continuiamo a contare.

3. Tre "Guai" e un colpo di grazia

Ma forse la prova più devastante per chi sostiene il disordine cronologico viene da una sequenza ancora più esplicita: i tre "guai" annunciati dall'aquila.

Apocalisse 8:13 - Un'aquila vola nel cielo gridando: "Guai, guai, guai agli abitanti della terra, a causa degli altri suoni di tromba che tre angeli stanno per sonare!"

Quindi ci aspettiamo tre guai. E infatti:

Apocalisse 9:12 - Dopo la quinta tromba: "Il primo guai è passato. Ecco, vengono ancora due guai dopo queste cose"

Pausa. Leggiamo di nuovo. 

"Il primo guai È PASSATO. Due guai DOPO queste cose."

È passato = tempo passato. È finito. È avvenuto.
Dopo = tempo futuro. Verrà successivamente.

È banale?

Andiamo avanti:

Apocalisse 11:14 - Dopo la sesta tromba: "Il secondo guai è passato; ecco, il terzo guai viene presto"

Di nuovo: il secondo È PASSATO. Il terzo VIENE dopo.

È una progressione temporale esplicita, dichiarata, impossibile da fraintendere.

E poi arriva il terzo guai:

Apocalisse 12:12 - "Guai alla terra e al mare, perché il diavolo è sceso a voi con grande ira"

Tre guai. In sequenza. Primo passato, secondo passato, terzo arriva.

Come si può, di fronte a questo, sostenere che l'Apocalisse non segue un ordine cronologico?

L'unica risposta possibile è: ignorando il testo.

 

Stai spezzettando e ricucendo l'Apocalisse?

 

 

4. Le Coppe: "Queste sono le ULTIME"

Quando arriviamo alle sette coppe (Apocalisse 16), il testo fa una dichiarazione esplicita:

Apocalisse 15:1 - "Poi vidi nel cielo un altro segno grande e meraviglioso: sette angeli che avevano le ultime sette piaghe, perché con esse si compie l'ira di Dio"

"Le ULTIME piaghe."

Se esistono piaghe "ultime", logicamente devono esistere piaghe "precedenti". Altrimenti la parola "ultime" non ha senso.

E infatti le piaghe precedenti sono proprio quelle dei sigilli e delle trombe.

Questa singola parola - "ultime" - conferma che:

  1. C'è una sequenza (altrimenti non ci sarebbero "ultime")

  2. Le coppe vengono DOPO sigilli e trombe

  3. Con le coppe la sequenza si COMPLETA

Non è interpretazione religiosa: è logica.

5. L'Ultima Tromba di Paolo: Lo scoglio insormontabile

Ed eccoci al punto più controverso, quello che dovrebbe far tremare le fondamenta di intere scuole teologiche se avessero un minimo di onestà intellettuale.

1 Corinzi 15:52 - "in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili"

Paolo parla di una "ultima tromba" al cui suono i morti risuscitano e i vivi vengono trasformati.

Domanda semplice: quale tromba è "l'ultima"?

Beh, l'Apocalisse menziona sette trombe. La settima è matematicamente l'ultima.

"Ma no!" diranno alcuni. "Paolo non sta parlando delle trombe dell'Apocalisse! Sta parlando di un'altra tromba completamente diversa!"

Davvero? Davvero gli angeli di Dio sono diventati membri di un orchestra filarmonica a più riprese?

Vediamo cosa dice il testo dell'Apocalisse quando suona la settima tromba:

Apocalisse 11:15-18 - "Il settimo angelo sonò la tromba... [le voci del cielo dicono:] 'Il regno del mondo è divenuto il regno del Signore nostro e del suo Cristo, ed egli regnerà nei secoli dei secoli'... 'Le nazioni si erano adirate, ma è giunta la tua ira e il tempo di giudicare i morti, di dare il premio ai tuoi servi, ai profeti, ai santi e a quelli che temono il tuo nome'"

Leggiamo bene: alla settima tromba è giunto "il tempo di dare il PREMIO ai tuoi servi, ai profeti, ai santi".

Ora, una domanda banale: qual è il premio promesso ai santi?

Un viaggio alle Hawaii? Un attestato di partecipazione? Un "bravo" divino?

Non prendiamoci in giro.

Il premio è la RISURREZIONE.

Filippesi 3:20-21 - "aspettiamo come Salvatore il Signore Gesù Cristo, che trasformerà il nostro umile corpo rendendolo conforme al suo corpo glorioso"

1 Giovanni 3:2 - "quando egli sarà manifestato saremo simili a lui"

Quindi:

  • Paolo dice: “all’ultima tromba" c'è la risurrezione (1 Cor 15:52)

  • Apocalisse dice: alla settima tromba (l'ultima) si dà il "premio" ai santi (Ap 11:18)

  • Il premio dei santi è la risurrezione

Qualcuno sostiene che stiano parlando di due trombe diverse?

Allora facciamo questa domanda: quante "ultime trombe" esistono?

Per definizione, di "ultima" ce n'è UNA. Se ce ne fossero due, allora nessuna delle due è davvero l'ultima.

È matematicamente, logicamente e semanticamente impossibile avere due "ultime trombe" separate. Una sarà penultima e l'altra ultima, oppure sono la stessa tromba.

Ma ecco il vero problema per molte dottrine: se la risurrezione avviene alla settima tromba dell'Apocalisse, e se le sette trombe vengono DOPO i sette sigilli (cosa che abbiamo dimostrato essere innegabile), allora...

La teoria del "rapimento pre-tribolazione" va in frantumi..

Perché la "grande tribolazione" è menzionata già al sesto sigillo:

Apocalisse 7:14 - "Questi sono quelli che vengono dalla grande tribolazione"

Se la grande folla viene dalla grande tribolazione già al sesto sigillo, e se la risurrezione/rapimento avviene alla settima tromba (che viene DOPO tutti i sigilli), allora i santi devono passare la tribolazione.

Non c'è scappatoia, se ci atteniamo al libro.

Ed è esattamente per questo che l'ordine cronologico DEVE essere negato. Non per vero studio esegetico ma per necessità dottrinali.

L'effetto domino: Quando cade una tessera...

Ma c'è di più.

Se accettiamo l'ordine cronologico dell'Apocalisse, non è solo la teoria del rapimento pre-tribolazione che crolla.

È l'intera struttura dell'escatologia moderna che inizia a scricchiolare.

Consideriamo la "grande tribolazione".

Tutti i sistemi teologici concordano (per una volta) che ci sarà un periodo finale di tribolazione intensa prima del ritorno di Cristo.

Il dibattito è QUANDO i credenti vengano "rapiti" rispetto a questa tribolazione: prima (pre-trib), a metà (mid-trib), o dopo (post-trib).

Ma c'è un dettaglio che tutti questi sistemi ignorano ostinatamente:

La "grande tribolazione" nell'Apocalisse compare in DUE momenti distinti della sequenza cronologica.

Primo momento - Apocalisse 7:14 (durante i sigilli): "Questi sono quelli che vengono dalla grande tribolazione"

Secondo momento - Apocalisse 12:12 (al terzo guai, molto più avanti): "Guai alla terra e al mare, perché il diavolo è sceso a voi con grande ira, sapendo di aver poco tempo"

Se l'Apocalisse è in ordine cronologico, allora ci sono due possibilità:

  1. Esistono DUE "grandi tribolazioni" separate

  2. Esiste UNA grande tribolazione che viene INTERROTTA nel mezzo

La seconda opzione sembra più logica e improvvisamente, una parola di Gesù assume un significato completamente diverso:

Matteo 24:22 - "Se quei giorni non fossero abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a motivo degli eletti, quei giorni saranno abbreviati"

Tutti leggono "abbreviati" immaginando che finisca prima o, al limite, che inizi più tardi del previsto..

Ma se la grande tribolazione venisse letteralmente SPEZZATA in due parti creando un periodo di pausa nel mezzo, allora "abbreviati" significa esattamente quello: INTERROTTI.

Quindi abbreviati, sì, ma perché interrotti nel mezzo.

I giorni della tribolazione iniziano, poi vengono messi in pausa, poi riprendono alla fine. Questo è l'unico modo in cui il testo dell'Apocalisse, letto cronologicamente, ha senso.

Ma se questo è vero, allora…

Ma ci fermiamo qui. 

Lasciamo al lettore il compito di seguire il filo e vedere quante altre dottrine iniziano a vacillare quando si accetta semplicemente che Giovanni abbia scritto i numeri nell'ordine in cui vanno letti.

La "Sola Scriptura"

Per cinque secoli, dal 1517 ad oggi, il protestantesimo ha brandito il principio della "Sola Scriptura" come vessillo contro il cattolicesimo: "Solo la Scrittura è autorità, non la tradizione umana!"

Bellissimo. Nobile. Giusto.

Peccato che sia rimasto solo uno slogan.

Perché quando la Scrittura scrive "primo, secondo, terzo" e voi leggete "possono essere in qualsiasi ordine", non state seguendo la Sola Scriptura. State seguendo la "Sola Interpretatio Conveniens" - solo l'interpretazione conveniente.

Quando Paolo dice "ultima tromba" e voi dite "no, è una serie diversa, ce ne sono altre dopo", non state seguendo la Sola Scriptura. State seguendo la vostra visione preconcetta.

Quando Giovanni numera una sequenza dall'uno al sette per tre volte consecutive, e voi dite "ma non è cronologico", non state seguendo la Sola Scriptura. State seguendo la necessità teologica.

La vera Sola Scriptura richiede una cosa semplicissima e terribilmente difficile: leggere quello che c'è scritto.

Non quello che il vostro pastore vi ha insegnato.
Non quello che il commentario biblico dice.
Non quello che la vostra denominazione sostiene.
Non quello che serviva che ci fosse scritto per sostenere una certa dottrina.

Solo quello che C'È SCRITTO.

E quello che c'è scritto nell'Apocalisse è cristallino:

Primo sigillo, secondo sigillo, terzo sigillo...
Prima tromba, seconda tromba, terza tromba...
"Il primo guai è passato... il secondo guai è passato... il terzo guai viene"...
"Le ultime piaghe"...
"L'ultima tromba"...

Un bambino di sette anni capirebbe la sequenza ma migliaia di teologi, carichi di titoli accademici e secoli di tradizione, insistono che sia "complesso", "simbolico", "non letterale", "da riorganizzare".

Forse è ora di iniziare a contare.

In quel tempo Gesù prese a dire: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai savi e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli. Sì, o Padre, perché così ti è piaciuto” – Matteo 11:25-26

 

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Commenti

  1. Absolument d'accord avec toi mon frère et puis si tout est symbolique alors impossible de comprendre quoique se soit et la porte est grande ouverte à des milliers d'interprétations donc le brouillard total
    Non la Bible est clair si on la lit objectivement sans influence
    bon courage à toi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Merci beaucoup pour vos compliments. Bonne chance à vous aussi, et n'hésitez pas à me contacter quand vous voulez.

      Elimina

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