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Il Nome di Dio e il ripristino della pura adorazione - 1° parte

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  E Dio proseguì, parlando a Mosè e dicendogli: “Io sono Geova. E apparivo ad Abraamo, Isacco e Giacobbe come Dio Onnipotente, ma rispetto al mio nome Geova non mi feci conoscere da loro – Esodo 6:2,3 Cominciamo a fare una serie di riflessioni sulla scrittura guida di questo articolo. Ovviamente il Nome di Dio è importantissimo ed egli E’ (o fa divenire) a prescindere dalla creazione, da Israele, la pura adorazione e tutto il resto. Dio, ovviamente, esiste da prima di Israele, da prima degli angeli e prima di tutto: prima ancora del Suo figlio primogenito. Quindi è ovvio che il Suo Nome sia più importante di tutto il resto… tuttavia… perché la Scrittura dice che Egli non si fece conoscere ad Abraamo, Isacco e Giacobbe con questo Nome? Perché solo dopo molti anni, e in quel momento particolare, Egli si fece conoscere, appunto, come “Colui che è” o “Fa divenire” o meglio “porta a compimento” tutto ciò che si propone? Lo vediamo dal contesto ed in particolare dal versetto success

Aspetta Dio, anima mia

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Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse Dio: «Abiterò e camminerò in mezzo a loro, sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.  Perciò uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d'impuro; e io vi accoglierò. E sarò per voi come un padre e voi sarete come figli e figlie», dice il Signore Onnipotente - 2 Corinti 6:16-18 Ed egli mi disse: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione. Essi hanno lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell'Agnello. Perciò sono davanti al trono di Dio e lo servono giorno e notte, nel suo tempio; e colui che siede sul trono stenderà la sua tenda su di loro. Non avranno più fame e non avranno più sete, non li colpirà più il sole né alcuna arsura; perché l'Agnello che è in mezzo al trono li pascerà e li guiderà alle sorgenti delle acque della vita; e Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi» - Apocalisse 7:14-17 Il profeta Osea è uno dei pochi che furono usati

Giuseppe: un modello dello schiavo fedele

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Qual è mai il servo fedele e prudente che il padrone ha costituito sui domestici per dare loro il vitto a suo tempo? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà così occupato! Io vi dico in verità che lo costituirà su tutti i suoi beni – Matteo 24:45-47 Nell’articolo del 2018 intitolato “ Comprendiamo l’identità dello schiavo fedele ediscreto ” si mettevano in luce le ragioni di due “schieramenti”, se così vogliamo dire, ovvero coloro che sostengono l’esistenza di questo schiavo fedele come figura letterale e specifica e chi, invece, asserisce che non sia da prendere alla lettera in quanto tutti i cristiani dovrebbero essere “schiavi fedeli e saggi” (vedi la nota in calce) . Per questi ultimi non ci sarebbe stato alcun “corpo governante”, figura umana di riferimento o qualsivoglia altra definizione. Con qualche giro di parole e versione più o meno articolata, essi sostengono che tutti danno cibo, tutti lo ricevono, tutti insegnano, tutti imparano, tutti sono alternativa

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