Seme di Abraamo o compagnia mista?

"E cessate di conformarvi a questo sistema di cose, ma siate trasformati rinnovando la vostra mente, per provare a voi stessi la buona e accettevole e perfetta volontà di Dio" – Romani 12:2


Fin da quando Satana sviò la prima coppia umana, l'Iddio Onnipotente mostrò d'avere tutto sotto controllo e stabilì la soluzione definitiva ai problemi che l'oppositore avrebbe causato – Genesi 3:15
Anche se buona parte dell'umanità avrebbe seguito i propri desideri egoistici guidati dal proprio dio, il vero Dio, Yahweh, avrebbe avuto persone sincere che l'avrebbero amato e che avrebbero lottato per fare ciò che è giusto – confronta Giobbe 1:8
Abele fu il primo tra questi ma poi ci furono Enoc, Noè, Abraamo e tanti altri.
In armonia con la profezia di Genesi 3:15 si sarebbe presto creata una notevole contrapposizione tra la donna e il suo seme e tra il serpente e il suo seme.
Satana si diede presto da fare per compattare le forze e distruggere la donna e il suo seme ma questo non fu possibile per cui si mosse per confondere le acque – 2 Corinti 11:14
Si sarebbe dato da fare, insomma, per nascondere le differenze tra questi due gruppi.
A cominciare da Nimrod, Satana ha sempre cercato di buttare tutto in confusione facendo credere che "una religione valga l'altra" o che "un seme valga l'altro", che ci sono molti modi diversi per adorare Dio, che esistono molti dèi, che basta la sincerità e via discorrendo – Genesi 10:8-10
Ovviamente il suo scopo principale è sempre stato quello di divorare, distruggere completamente la donna e il suo seme – confronta Rivelazone 12:15-17
Non riuscendo nel suo intento cerca di sviare più persone possibili dalla via della verità confondendole e ingannandole in ogni modo possibile – Atti 28:22
Anche coloro che hanno acquistarono conoscenza della verità della Parola di Dio non poterono dirsi al sicuro dagli attacchi di Satana perché la "verità" non è qualcosa che si può possedere – Giovanni 17:17
Essi dovettero continuare ad accertarsi della verità e fare ogni premuroso sforzo per non perdere quello per cui avevano lottato – 2 Pietro 1:5-8; 2 Corinti 13:5
Su questo importante concetto torneremo più avanti.
Yahweh scelse la nazione d'Israele a motivo della sua amicizia con Abraamo ed essi ebbero, come popolo, l'opportunità e l'inestimabile privilegio di comporre il seme della donna.
Purtroppo come ben sappiamo questa relazione si dimostrò problematica fin dall'inizio – Numeri 11:4-6
E' vero che proprio da questo popolo vennero fuori persone come Davide, Isaia, Giovanni il Battezzatore... ma per la maggioranza si dimostrò di testa dura e di cuore duro – Ezechiele 3:7
Sicuramente Satana, oltre a provare gioia nel vedere come "il popolo di Dio" si sviava, mise molto di suo nello sfruttare le debolezze umane.
Comunque Yahweh distinse sempre le persone che lo amavano da coloro che semplicemente appartenevano al Suo poplo per diritto di nascita – confronta ad esempio Giosué 6:17
 
 Coloro che amano Dio sopravvivono

Prestiamo attenzione a questa affermazione.
Per "diritto di nascita", molti ebrei si illusero che avrebbero avuto una protezione speciale, sempre, a prescindere da quello che avrebbero fatto o non fatto – Isaia 28:14-19
Questa idea errata era ed è tuttora così diffusa che molti secoli dopo lo stesso apostolo Pietro cadde in quest'errore, nonostante egli avesse visto in prima persona lo Spirito Santo scendere su una persona delle nazioni – Atti 10:34, 35; Galati 2:11-14
Molti giudei mostrarono semplicemente di non aver compreso la personalità e la superiore giustizia di Dio.
Egli fece da un solo uomo ogni uomo – Atti 17:26
Se è così, per quale motivo Egli dovrebbe mostrare parzialità nei confronti di un'etnia o cultura particolare? - Isaia 55:8, 9
L'orgoglio nazionale o razziale è un qualcosa che appartiene agli uomini, certo non all'Iddio Onnipotente il quale, anzi, è ben conscio della realtà delle cose – Salmo 103:14; Romani 3:23
E' evidente che l'apparente parzialità ha a che fare esclusivamente con il patto fatto con Abraamo e la sua discendenza e, tra questi, esclusivamente che lo amano e si sforzano di ubbidirgli.
Questa priorità non è fine a se stessa: serve per benedire tutta l'umanità. 
Così avvenne che, quando il popolo di Israele non comprese davvero cosa Yahweh richiedeva da loro ma continuarono a crogiolarsi sul fatto che "erano il popolo di Dio", Egli li punì.
Prima di far questo li avvertì, attraverso i Suoi profeti, innumerevoli volte – confronta Matteo 21:33-44
Il loro "diritto di nascita" non li preservò dalla punizione – Luca 21:22
Certo essi non si limitarono a crogiolarsi in un falso senso di sicurezza in quanto arrivarono al punto di uccidere gli stessi profeti di Dio, ma il tutto partì da lì – Giovanni 16:2
Il giusto giudizio di Dio influì cambiò forse l'identità della "donna e il suo seme"?
Assolutamente no.
Anche quando Israele fu punito e disperso Dio continuò a prestare attenzione al Suo popolo – Ebrei 12:11
Non lo sosituì con nessun altro. 
In effetti Dio continuò ad avere persone che lo amavano anche durante il periodo più buio della storia umana; quello in cui non ci sarebbe stata più pura adorazione nè si sarebbe più distinto il grano dalle zizzanie – Matteo 13:24-30
Satana "confuse le acque" in maniera magistrale ma questa fu solo un'apparente vittoria perché sarebbe arrivato il momento in cui la distinzione tra i due gruppi sarrebbe stata nuovamente evidente – Malachia 3:18
Ovviamente Satana spostò l'attenzione sulla "religione" deviandola dal popolo: si era o non si era popolo di Dio in base a quella o quell'altra religione.
In pratica egli fece credere che non era necessario essere parte di un'etnia, popolo o cultura particolare, ma solo di quella religione piuttosto che quell'altra.
Il fatto che un gruppo di persone si riunisca per adorare Dio (e quindi formino un'organizzazione a prescindere dalle dimensioni) e anche ammettendo che, queste persone, lo facciano inizialmente con "spirito", non significa che avranno al Verità o che basti questo affinché Dio li consideri Suo Popolo – Giovanni 4:23, 24
E' innegabile che durante gli anni bui, molte persone si organizzarono per adorare Dio in sincerità.
Non sarebbe ragionevole pensare che nell'arco di duemila anni ci siano state soltanto persone in malafede.
Gruppi come i Lollardi o i Catari o i Valdesi o altri gruppi "dissidenti", per arrivare al punto di rischiare la propria vita, dovettero credere fermamente in quello che facevano.
All'epoca non arrivò il tempo affinché la vera adorazone fosse ripristinata (come non è arrivato oggi) e l'errore che fecero fu quello di credere di aver "posseduto la verità" per aver trovato o creato "l'organizzazione giusta".
E l'errore di tutti i persecutori come anche gli indolenti fu quello di non accettare neppure lontanamente la possibilità che Dio, il vero Dio, non approvasse la loro forma di adorazione.
Proviamo a farci un onesto autoesame.
A chi assomigliamo tra questi?
Ci preoccupiamo di "accertarci di ogni cosa" e, tra queste cose, riconoscere il patto eterno fatto da Dio verso la progenie di Abraamo, o ci limitiamo a chiederci quale sia "l'organizzazione giusta"?
Siamo consci del fatto che l'Onnipotente non cambia idea noché che non abbia mai avuto due popoli? - Luca 19:38-40
I cristiani, pur accentando i "gentili delle nazioni", non dimenticarono l'importanza della discendenza: i goym delle nazioni non erano altro che efraimiti o appartenenti al regno settentrionale di Israele disperso settecento anni prima.
Eppure quello che era inizialmente partito come popolo di Dio, divenne una trappola per coloro che smisero di accertarsi di ogni cosa.
In effetti è la stessa osservazione che fanno molti cattolici ricostruendo un'improbabile ordine genealogico partendo dagli apostoli fino a "sant'Agostino".
Il discorso è semplice: noi siamo la verità perché veniamo da lì.
Abbiamo già visto come il ripopolamento letterale della terra di Israele abbia aperto la porta a molte implicazioni importanti.
Abbiamo visto che ciò che accadrà sarà simile, sotto molti aspetti, a quello già accaduto in passato.
Quindi non ci resta che vedere cos'è accaduto, confrontarlo con quello che sappiamo, e fare le nostre valutazioni alla luce delle Scritture.
L'esodo che ci porterà ai confini di Israele ci ricorda l'esodo degli israeliti quando uscirono dall'Egitto, non è vero?
Il collegamento è appropriato perché quello sarà il momento in cui il popolo di Dio uscirà davvero "dal mondo" (ovvero l'Egitto) in quanto quelli saranno anche gli ultimi atti del mondo di Satana – Rivelazione 16:16
Fu soltanto Israele ad uscire dall'Egitto?
No.
Con loro ci fu anche “una numerosa compagnia mista” di non israeliti, egiziani inclusi - Esodo 12:38

Yahweh radunerà anche una compagnia mista
 
Durante le piaghe che Dio mandò sull'Egitto, alcuni ebbero l'opportunità di riflettere.
Le persone riflessive compresero chi era il vero Dio e qual era la Sua volontà - Esodo 9:20
Questi erano o divennero tutti adoratori di Dio.
Infatti furono pronti a partire insieme a Israele mentre gli egiziani seppellivano i loro morti.
Egli diede istruzioni permanenti circa i requisiti dei residenti forestieri e degli schiavi in quanto a mangiare la pasqua quando Israele sarebbe entrato nella Terra Promessa - Esodo 12:25, 43-49.
Una cosa simile accadde quando gli Israeliti uscirono da Babilonia per tornare a vivere in Israele.
Notiamo come anche questo parallelo è appropriato.
Abbiamo visto che Babilonia la Grande è la moderna nazione dell'Israele apostata.
Anche in questo caso possiamo vedere come, nel parallelo moderno, il popolo di Dio è libero di ripopolare Israele solo una volta che questa nazione viene liberata da Babilonia – confronta Zaccaria 5:9-11
Abbiamo visto inoltre che la distruzione di Babilonia la Grande precede appunto la guerra di Armaghedon.
La folla di persone che uscì da Babilonia, anche in questo caso, fu mista.
Grazie allo studio della Bibbia abbiamo appreso dei Gabaoniti e di come divennero parte del popolo.
Alcuni di questi divennero addirittura dei "netinei" e cioé ebbero incarichi importanti in relazione al Tempio e alla vera adorazone.
In vari articoli precedenti abbiamo visto che la morte e risurrezione dei due testimoni vestiti di sacco segnerà il ripristino della vera adorazione dopo l'apparente vittoria della "bestia che ascende dall'abisso" – Rivelazione 11:7
Quindi tutti coloro che saranno riconducibile al "seme della donna" dopo quell'avvenimento saranno indiscutibilmente il popolo di Dio – Rivelazione 14:6, 7
Dal momento che quello sarà anche il momento in cui Cristo prenderà davvero le redini del Suo popolo, possiamo immaginare che sarà anche un momento di grandi cambiamenti.
Ciò significa che il popolo di Dio, per allora, sarà stato purificato da tutti gli eventuali errori dottrinali e organizzativi per conformarsi maggiormente alla volontà di Dio – confronta Isaia 60:15-17
E' scontato asserire che i "cristiani" solo di nome per allora non ci saranno più.
Per contro, alcuni "gabaoniti" o "egiziani" potrebbero rimpinguare le fila del popolo di Dio alla fine del sistema di cose – Matteo 24:13, 14
Nelle scritture abbiamo molti esempi di persone delle nazioni che mostrarono più amore e fede degli stessi giudei (anche se, con buona probabiltà, essi erano israeliti d'origine) – vedi ad esempio Matteo 8:10
Notate le belle parole riportate in Isaia 56:1-8.
"Geova ha detto questo: “Osservate il diritto, e fate ciò che è giusto. Poiché la mia salvezza sta per venire, e la mia giustizia per essere rivelata. Felice è l’uomo mortale che fa questo, e il figlio del genere umano che vi si attiene, osservando il sabato per non profanarlo, e osservando la sua mano per non fare nessun genere di male. E lo straniero che si è unito a Geova non dica: ‘Senza dubbio Geova mi dividerà dal suo popolo’. Né dica l’eunuco: ‘Ecco, sono un albero secco’”.
Poiché questo è ciò che Geova ha detto agli eunuchi che osservano i miei sabati e che hanno scelto ciò di cui mi son dilettato e che si attengono al mio patto: “Sì, certamente darò loro nella mia casa e dentro le mie mura un monumento e un nome, qualcosa di meglio che figli e figlie. Un nome a tempo indefinito darò loro, uno che non sarà stroncato.
E gli stranieri che si sono uniti a Geova per servirlo e per amare il nome di Geova, per divenire suoi servitori, tutti quelli che osservano il sabato per non profanarlo e che si attengono al mio patto, anch’io certamente li condurrò sul mio santo monte e li farò rallegrare dentro la mia casa di preghiera. I loro olocausti e i loro sacrifici saranno per l’accettazione sul mio altare. Poiché la mia propria casa sarà pure chiamata casa di preghiera per tutti i popoli”.
L’espressione del Sovrano Signore Geova, che raduna i dispersi d’Israele, è: “Radunerò presso di lui altri, oltre a quelli dei suoi già radunati”

Geova radunerà altri, oltre a quelli già radunati!
Non è una notizia meravigliosa?
Giacomo stesso cita una parte del libro di Amos in Atti 15:13-19 per spiegare che Geova avrebbe preso anche da persone delle nazioni - Amos da 9:11 in poi
Questo avverrà anche nei nostri giorni.
Non ci riempie il cuore di gioia sapere che Geova, nella sua superiore giustizia, attirerà molte altre persone prima della fine? - Isaia 60:22
Anche se questi saranno, sicuramente in maggioranza, mariti o mogli che hanno sposato uno di loro (ovvero un appartenente alla discendenza), questi entreranno comunque nel regno millenario a somiglianza della compagnia mista che si unì all'esodo passato. 
Di qualunque gruppo faremo parte, facciamo ogni sforzo per comprendere già oggi la volontà di Dio.
Solo comprendendo queste informazioni, e non impuntandosi su visioni preconcette, che potremo sperare di far parte di quel popolo che Lo amerà e Lo loderà per sempre - Salmo 150:1-6; 2 Corinti 6:18

Commenti

  1. Ciao Israeli, nel tuo articolo esprimi un concetto biblico importantissimo e che ognuno di noi deve avere bene in mente e cioè che abbiamo la speranza e non la certezza di entrare nel regno di Dio! Ricordo un discorso di cui mi è rimasto in mente una frase "non credete di avere il pacchetto della vita eterna"! Bisogna essere sempre saldi e svegli!

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