La Watchtower e le altre
“Come
un giglio tra erbacce spinose, così è la mia compagna tra le
figlie” - Cantico dei Cantici 2:2
Il
giorno in cui ci siamo innamorati, tutte le persone attorno a noi
sono diventate più belle.
Il
mondo stesso diventò un bel posto in cui vivere.
I
problemi, almeno per un certo periodo di tempo, divennero una
splendida opportunità per dimostrare la genuinità del nostro
sentimento – confronta Genesi 29:20
Per
la persona di cui ci siamo innamorati avremmo fatto di tutto e
l’avremmo fatto anche solo per vedere un suo flebile sorriso, uno
sguardo di approvazione presente, a volte, solo nella nostra
immaginazione.
L’unica
cosa a renderci felici era la sua felicità.
Per
lei avremmo rinunciato a tutto senza accorgercene – confronta
Matteo 13:44
Nella
speranza di esser ricambiati e di fare la cosa giusta, il giorno in
cui ci siamo innamorati abbiamo iniziato a fare molti sacrifici.
Forse
siamo partiti per un viaggio mai finito in giro per il mondo e ci
siamo adattati ad usi e costumi molto diversi dai nostri.
Forse
abbiamo imparato un’altra lingua e fatto molte altre cose… per
amore.
Ma
il tempo è passato e, guardandoci indietro, forse abbiamo iniziato a
chiederci se tutto ciò che abbiamo fatto è servito davvero a
qualcosa.
Chi
ama senza ipocrisia non tiene conto dei sacrifici fatti per amore e
neppure li considera tali… ma se non c’è una chiara risposta ad
un certo punto diventa lecito chiedersi se la persona a cui abbiamo
dedicato la vita abbia mai ricambiato il nostro amore.
Diventa
lecito chiedersi se questa persona è stata sincera con noi così
come noi lo siamo stati con lei – confronta Giudici 16:15-21
E’
doloroso scoprire d’essere stati ingannati e più abbiamo amato
quella persona più la ferita è profonda.
Questo
perché un inganno non è paragonabile ad un difetto.
Dietro
un inganno c’è una volontarietà e spesso si nasconde qualcosa di
più grande.
Se
scoprissimo d’essere stati ingannati, anche solo una volta, non
diventerebbe scontato chiedersi quante volte era già successo?
Non
è così strano che alcuni preferiscano far finta di credere ad una
menzogna piuttosto che affrontare una realtà troppo dolorosa.
Alcuni
preferiscono ingannarsi.
Tutti
coloro che si sono innamorati e hanno amato in maniera completa
possono capire i sentimenti espressi in queste parole: “E tu stessa
hai commesso prostituzione con molti compagni; e ci dev’essere un
ritorno a me?” è l’espressione di Geova. “Alza i tuoi occhi ai
sentieri battuti e vedi. Dov’è che non sei stata violata? (…)
Essa va su ogni alto monte e sotto ogni albero lussureggiante, per
commettervi prostituzione. E dopo che essa aveva fatto tutte queste
cose io continuai a dire che tornasse pure a me, ma non tornò” -
Geremia 3:1, 2, 6, 7
Anche
se queste similitudini possono aiutarci a capire la delusione che
provò Dio nel vedere la sua amata prostituirsi, non potremmo
comunque afferrarne la pienezza – Salmo 78:41
Anche
se siamo stati ingannati e traditi di certo nessuno di noi può
asserire di non avere mai sbagliato, di essere stato una persona
perfetta – Geremia 2:5
Anche
se il nostro amore è stato genuino e puro, non possiamo illuderci di
non aver mai mancato in qualcosa.
Dio,
invece, non sbagliò mai e non fece mai mancare nulla a quel popolo
paragonato prima ad una fidanzata e poi ad una moglie.
Egli
l’aveva abbellita ed esaltata in mezzo agli altri popoli –
Geremia 2:2
Per
tutta risposta la sua donna diventò una sfacciata e vergognosa
prostituta – Geremia 2:33
Ad
ogni amorevole richiamo, anziché cambiare condotta, ella tentò di
utilizzare il suo ascendente per continuare a fare quello che voleva
– confronta Ester 1:9-12
Il
nostro amorevole e perfetto Creatore, comunque, non abbassò mai i
Suoi giusti principi pur di accontentare i capricci di quella donna
ingrata.
Che
dire di noi?
L’articolo
dedicato alle sette congregazioni* ha lasciato senza dubbio alcuni
lettori con l’amaro in bocca.
Già
l’articolo dedicato al ripristino della vera adorazione** ci aveva
fatto scendere parecchio dalle nuvole ma si pensava comunque che
fosse possibile trovare del “grano” in qualsiasi organizzazione
cristiana.
Infatti
si pensava che i singoli fedeli presenti nelle sette congregazioni
dei primi tre capitoli di Rivelazione fossero persone sincere,
componenti sparsi in varie denominazioni della cristianità.
Oggi
comprendiamo, invece, che la cristianità non è neppure mai stata
presa in considerazione nel proposito di Dio (se escludiamo,
ovviamente, tutte le accezioni negative riferite all’uomo
dell’illegalità).
Anche
il grano, dunque, non ha a che fare con la cristianità e non può
trovarsi lì, a prescindere dalla sincerità dei singoli.
E
se siamo veramente onesti sappiamo, dentro di noi, che è logico che
sia così.
Se
il Signore è il seminatore eccellente, il grano sono coloro che sono
stati istruiti dal Signore e quindi conoscono e mettono in pratica
tale insegnamento – Matteo 13:38
Ma
come può esserci del grano in seno alla cristianità che, oltre ad
essere completamente autoreferenziale, è divisa in migliaia di sette
e dottrine discordanti?
Se
il grano sono semplicemente “le persone sincere”, allora sono
grano anche coloro che adorano la madonna e i vari idoli, che credono
nel limbo o nel purgatorio, nella trinità o altro?
Non
ci sono persone sincere in ogni denominazione?
Quindi
per alcuni dev’essere stato senz’altro doloroso comprendere
queste informazioni ma il punto è decidere, dentro di noi, cosa
faremo adesso.
Possiamo
fare quello che fanno molte persone quando scoprono di essere state
ingannate e tradite.
Possiamo
“far finta di niente”, non parlarne affatto, e illuderci che
tutte le voci fuori dal coro siano “tutta invidia e falsità”.
Possiamo
chiudere gli occhi anche davanti alla più eclatante evidenza.
Possiamo
decidere di credere ad una menzogna rassicurante piuttosto che ad una
verità scomoda… ma più a lungo faremo questo, più duro sarà il
risveglio.
Perché
il risveglio, prima o poi, ci sarà – Matteo 4:21-23
Il
proposito di Dio si adempirà a prescindere dai nostri desideri e
dalla nostra personale educazione per cui, forse, anziché impuntarsi
come bambini sarebbe meglio cercare di comprendere la Sua volontà
per sapere cosa dobbiamo fare piuttosto che imporre la nostra visione
delle cose – confronta Matteo 11:16-19
I
discepoli di Cristo erano giudei messianici e nel primo secolo non
esisteva alcuna denominazione “cristiana”.
Con
questo ovviamente non si vuole insinuare che le attuali “sinagoghe
messianiche” presenti nel mondo stiano rispecchiando il modello di
sane parole insegnato dal Signore (2 Timoteo 1:12-14) ma di certo non
è neppure ipotizzabile che essi debbano convertirsi a qualche
religione “cristiana” autoreferenziale per fare la volontà di
Dio.
Essi
dovranno per forza riformarsi, sotto molti aspetti, ma dovranno
rimanere giudei messianici perché giudei messianici erano i veri
cristiani – Rivelazione 2:26-28
Come
abbiamo accennato nell’articolo precedente, adesso molte altre
scritture diventano più chiare e comprensibili.
Queste
scritture le vedremo man mano che andremo avanti negli articoli ma
adesso possiamo prenderne una particolarmente significativa.
In
più di un’occasione il Signore disse “sarete oggetto di odio da
parte di tutti a causa del mio nome” - Matteo 10:22
Abbiamo
sempre applicato queste parole, lette molte volte, alla generica
persecuzione subita dai cristiani nell’arco dei secoli ma adesso
capiamo che “qualcosa non tornava” in quell’intendimento.
Intanto
tutti coloro che si considerano parte della Watchtower dovrebbero
chiedersi come, quelle parole, li distinguerebbero dagli altri
“cristiani” i quali pure conoscono e usano il nome di Gesù.
La
scrittura infatti non sta parlando del “nome di Geova”,
interpretazione che vorrebbe intestare la persecuzione
ad un unico popolo, ma del nome di Gesù.
Finché
applicavamo queste parole all’adempimento relativo al primo secolo
ci era facile capire.
Gli
scribi e i farisei e in generale i capi principali di Gerusalemme non
poterono proprio sopportare quel nome (confronta Atti 5:27, 28) ma
quando dobbiamo applicarlo nel tempo della fine l’intendimento
diventa stranamente e improvvisamente più macchinoso.
Oggi
ci sono migliaia di denominazioni che si definiscono cristiane le
quali conoscono e usano il nome di Gesù anche nella forma ebraica
Yahshuà, e di certo non vengono perseguitati o odiati per questo.
Nell’arco
dei trascorsi duemila anni i cosiddetti cristiani si sono
perseguitati e uccisi a vicenda per svariati motivi: da quelli
strettamente dottrinali a quelli per bramosia di denaro e potere ma
di certo nessuno di loro fu mai perseguitato per il fatto che
conoscessero e usassero il nome del Figlio di Dio.
Anzi,
molti lo usarono a sproposito proprio per giustificare i propri
crimini.
A
parte il periodo relativo al primo secolo, gli stessi ebrei non
diedero particolare importanza a quello che facevano quei pagani
gentili.
Essi
potevano anche adorare Gesù o Mitra e gli idoli in generale e fare
qualsiasi altra cosa… purché non interferissero con loro e la loro
religione.
Probabilmente
essi hanno sempre pensato che questi cristiani fossero null’altro
che pagani, come tutti gli altri, degni di disprezzo ma
non in maniera particolare rispetto a tutti gli altri.
Quindi
a parte le diatribe religiose interne ed esterne, nessuno di loro fu
mai odiato per il semplice fatto di conoscere e usare il nome di
Gesù.
Questo
dovrebbe far quantomeno pensare che le persone a cui si stava
rivolgendo il Signore, anche in relazione al tempo della fine,
fossero persone specifiche e non chiunque avesse asserito di credere
in Gesù.
Proviamo
a cambiare soggetto.
Che
dire, infatti, se le persone che asserissero di credere in Gesù e
nel Suo ruolo fossero di cultura ebraica e questi diventassero un bel
numero?
Che
dire se questi non c’entrassero proprio nulla con le religioni
della cristianità (e cioè non fossero semplicemente degli ebrei
convertiti) ma asserissero di poter dimostrare che Gesù di Nazaret
fosse davvero il Messia predetto nelle Scritture? - vedi Isaia 53
Ecco
che essi sarebbero immediatamente odiati perché la loro stessa
esistenza metterebbe in dubbio molte interpretazioni su cui gli ebrei
ortodossi basano la loro fede.
Finora
i religiosi ebrei hanno sempre scimmiottato i cosiddetti “cristiani”
forti della loro cultura millenaria.
Essi
conoscono le Scritture indubbiamente meglio di molti ministri della
cristianità e soprattutto conoscono la loro stessa storia (cosa che
la cristianità può solo inventare ricostruendo improbabili linee
genealogiche fino all’apostolo Pietro).
Tutti
i ministri della cristianità sono autoreferenziali e gli ebrei lo
sanno benissimo.
Essi
vedono inoltre che queste religioni sono un miscuglio di dottrine
pagane, filosofie greche e idee personali. Dovrebbero forse dar
credito a qualcuno di loro e fare “mea culpa” soprattutto
conoscendo la loro storia di violenza e ipocrisia?
Quindi
c’è un disprezzo… ma non un particolare odio.
Non
più di quanto odino i musulmani, scientology, i buddisti, gli indù
o le religioni tribali.
Tuttavia
se fossero gli ebrei stessi a parlare del
Signore come del Messia, le cose cambierebbero e di molto.
Essi
diventerebbero ben presto un fastidioso imbarazzo perché anche gli
ortodossi ebrei non potrebbero più appellarsi alla scusa della
mancanza di conoscenza della Torah o della cultura ebraica.
Essi
sono ebrei!
Come
conseguenza del fatto di non far parte né dell’ebraismo
tradizionale (che non riconosce il Signore) e neppure della
cristianità… ecco che l’odio si allargherebbe anche a questi
ultimi.
Queste
persone non sono “ebrei convertiti” a qualche religione
cristiana, come essi vorrebbero.
Non
sono ebrei diventati evangelici o testimoni di Geova o cattolici.
Sono
ebrei e restano tali ma sono… messianici!
Essi
sono un’altra cosa e questo è un imbarazzo
per tutti perché gli stessi ministri della cristianità non
riuscirebbero a negare che i discepoli di Cristo erano ebrei.
Nessuno
di loro riuscirebbe a dimostrare, neppure giocando con le Scritture
come sono soliti fare, che tutti gli apostoli fossero ebrei, che i
primi cristiani fossero ebrei e che i gentili si aggiunsero per
immeritata bontà di Dio come ramo selvatico innestato per
partecipare alla grassezza dell’olivo – confronta Romani 11:17,
18
I
gentili avrebbero potuto partecipare alle benedizioni di Dio essendo
sostenuti dalla radice ebraica e non viceversa.
Quindi
l’esistenza stessa dei giudei messianici delegittimerà tutte
queste altre religioni e questo causerà facilmente un profondo e
generalizzato odio.
la Donna di Dio non sarà l'una né l'altra cosa; questo causerà odio generalizzato - Matteo 10:22 |
Cosa
dovrebbero fare le persone delle nazioni che hanno cercato Dio con
sincerità in tutti questi anni e sono stati ingannati, loro
malgrado, dall’uomo dell’illegalità?
Innanzitutto
dovrebbero continuare a studiare la Bibbia con costanza e sincerità
abbandonando tutte le false dottrine imposte dalla loro falsa
religione cercando le risposte solo nelle Scritture e poi dovrebbero
aspettare la rivelazione dei 144.000 i quali avranno il compito di predicare e ripristinare la vera adorazione.
Noi
non sappiamo se il giorno del Signore è già iniziato o se inizierà
più o meno a breve perché esso non inizia propriamente con la guerra (anche se noi lo riconosceremo dalla guerra).
La
guerra tra i due re antagonisti sarà la dimostrazione evidente di
trovarci ormai in tale giorno (confronta Daniele 11:40) ma in realtà
esso deve iniziare un certo periodo prima.
Periodo
di lunghezza sconosciuta.
In
qualunque periodo ci troviamo, oggi, dovremmo iniziare a studiare la Bibbia senza condizionamenti religiosi.
Al
momento tra quelle che si definiscono "congregazioni giudeo-messianiche" c’è molta confusione e alcune di queste sono
“messianiche” solo di nome.
Alcune
di loro non sono altro che evangelici mascherati e questo si riflette in alcune
o molte delle loro dottrine.
Alcune
di queste credono nella trinità e altre no.
Alcune
mischiano le tradizioni con il puro insegnamento scritturale.
Alcune
fanno addirittura pagare i propri sermoni… .
C’è
molto lavoro da fare e gli avvertimenti riportati in Rivelazione sono
chiari: si passa da quella che è completamente “morta” a quella
che ha “serbato la Parola”. Per noi, in qualità di aspirante e futuro seme della Donna non sarebbe prudente avvicinarsi a loro adesso.
Quando la vera congregazione messianica sarà purificata, si stupirà lei stessa di avere così tanti “figli” -
confronta Isaia 60:8-10
Non
è escluso che verrà messa alla prova l’umiltà di alcuni di
questi attraverso le persone delle nazioni – confronta Isaia 49:22,
23
Non
sappiamo se siamo già entrati nel giorno del Signore né quanto
tempo passerà ancora ma sappiamo per certo che, verso la fine della
guerra, una parte di queste congregazioni sarà stata purificata e
l’altra completamente rigettata – Daniele 11:34, 35
Dopo
aver apposto il suggello agli eletti celesti (probabilmente
provenienti da una parte di queste congregazioni) dall’altra parte
dei “vincitori”, ovvero coloro che avranno serbato la Parola e
fatto la volontà del Signore, verrà costituita la Donna, ovvero la
madre, la dirigenza per tutto il popolo di Dio sulla terra (il quale
dovrà predicare durante gli ultimi tre anni e mezzo del sistema
satanico).
Approfittiamo
dell’immeritata bontà di Dio che ci ha fatto conoscere queste cose
con largo anticipo e iniziamo a staccarci dall’uomo
dell’illegalità, ovvero dalle religioni autoreferenziali.
Facciamolo
prima che Satana prepari il suo più grande inganno.
Facciamocene
una ragione: colei che abbiamo amato non era la donna per noi –
confronta Daniele 11:37
Abbiamo
passato dei bei momenti e non era “tutto falso” ciò che diceva…
ma semplicemente non era chi asseriva di essere.
Adesso
possiamo scegliere di capirlo oppure ingannare noi stessi.
Non
permettiamo che la delusione offuschi il nostro giudizio e non
diventiamo neppure insensibili.
Anche
se abbiamo scoperto di essere stati ingannati dal nostro grande
amore, non convinciamoci che non sarà più possibile innamorarsi
perché Dio sta preparando una Donna bellissima – Cantico dei
Cantici 2:6
Possiamo
osservare l’orizzonte con fiducia perché sta per arrivare un amore
così grande che adesso non riteniamo possibile.
Se
il dolore che abbiamo passato o che stiamo passando è tanto grande…
quanto grande sarà la gioia quando ci innamoreremo di nuovo! -
Cantico dei Cantici 6:13
Ed
Ella non ci ingannerà, non mentirà.
Se
ci è sembrato bello il nostro primo e non appropriato amore, presto
vedremo e sentiremo dentro il cuore una profonda differenza.
Solo
se lo vorremo e non ci chiuderemo in noi stessi potremo accogliere il
nostro prossimo amore e dimenticare tutto.
Lei
sarà così aggraziata e bella che non crederemo ai nostri occhi, al nostro cuore.
In
confronto a lei, tutte le altre appariranno per quello che sono sempre state: erbacce spinose.
Confidiamo
in Dio.
Dio sta preparando un giglio tra le erbacce spinose |
Complimenti!
RispondiEliminaTutto si fa più chiaro!