Identifichiamo Babilonia la Grande – 1 parte
Questo è l'ennesimo articolo dedicato a Babilonia la Grande e sarà,
con buona probabilità, anche l'ultimo.
Il motivo per cui si è
deciso di trattare nuovamente questo soggetto è perché i
precedenti, quale più quale meno, nacquero soprattutto per far
riflettere i testimoni di Geova1 ed infatti tutto il
fulcro della questione verteva sui motivi per cui, questo soggetto,
non potesse essere un astratto "impero mondiale della falsa
religione" né una religione in particolare.
I testimoni di Geova che
sono davvero interessati a comprendere perché Babilonia la Grande
non possa in alcun modo essere l'impero mondiale della falsa
religione, sono incoraggiati a leggere l'articolo originale (il link
si trova nella seconda nota in calce2).
Questo articolo tratterà il
soggetto a livello generale, cioé partendo dalle diverse
interpretazioni e ponendole sotto il vaglio della Sola Scrittura.
Purtroppo, a motivo delle
tante – troppe - interpretazioni proposte dalla cristianità e non
solo, non è possibile scendere nei dettagli di ogni singola
religione o setta per cui si farà questo menzionando solo le
interpretazioni più comuni.
Anche se non sarà possibile
scendere nei dettagli di molte interpretazioni, l'autore di questo
articolo è ragionevolmente convinto che, accettando la Bibbia come
Sola Autorità e spogliandosi da tutti i condizionamenti ricevuti,
non potrà che arrivare alla conclusione più logica e scritturale.
La prima parte di questo
articolo menzionerà le diverse interpretazioni che girano su questo
soggetto e vedremo quale, tra queste, rimane in piedi alla luce della
Scrittura – 2 Timoteo 3:16, 17
Le diverse interpretazioni
che seguono sono state prese da wikipedia al link
https://it.wikipedia.org/wiki/Babilonia_la_Grande
ROMA
La maggior parte degli
esegeti
interpreta l'Apocalisse alla luce del contesto storico in cui essa fu
composta. L'interpretazione prevalente identifica Babilonia la Grande
con l'antica Roma,
centro del potere pagano con cui i primi cristiani si scontrarono. Si
osservi che nell'Antico Testamento l'idolatria è costantemente
identificata con la prostituzione, in quanto tradimento del rapporto
"coniugale" fra l'umanità e Dio. In quest'ottica le sette
teste del mostro su cui siede la prostituta sarebbero i sette
colli su cui Roma poggia e sette imperatori romani.
Nell'ipotesi prevalente
secondo cui l'Apocalisse fu composta o almeno terminata ai tempi di
Domiziano i
sette re potenti potrebbero essere Augusto,
Tiberio,
Caligola,
Claudio, Nerone,
Vespasiano e
Tito,
mentre l'ottavo re sarebbe stato Domiziano,
che una leggenda romana identificava come "Nero redivivus".
Non c'è, però, accordo fra gli esegeti sulla scelta e nemmeno su
quale imperatore considerare per primo.
Un’antica tradizione vuole
che Babilonia, città del peccato e dell’Anticristo,
sia identificata in Roma, capitale dell’impero.
Questa identificazione trova alimento nella lettera di Pietro e in un
discusso passo dell’Apocalisse, l’episodio dei due
testimoni: Farò in modo che i miei due testimoni,
vestiti di sacco, compiano la loro missione di profeti, per
milleduecentosessanta giorni. (…) E quando poi avranno compiuto la
loro testimonianza, la bestia che sale dall’abisso farà guerra
contro di loro, li vincerà e li ucciderà. I loro cadaveri
rimarranno esposti sulla piazza della grande città, che
simbolicamente si chiama Sodoma ed Egitto, dove appunto il loro
Signore fu crocefisso (Ap 11, 3.7-8). Chi sono i due testimoni?
Per alcuni, ed è l’ipotesi più suggestiva, l’identificazione è
con Pietro e Paolo. Essi furono martirizzati a Roma
sotto Nerone. E potrebbe allora essere Nerone
l’apocalittica “bestia che sale dall’abisso”, il grande
persecutore dei cristiani, l’incarnazione dell’Anticristo. E
Babilonia, “la grande città”, è allora Roma, chiamata anche
“Sodoma ed Egitto” a causa dei suoi due delitti più gravi:
l’impudicizia e l’oppressione dei fedeli del Cristo. Si può così
ipotizzare che la distruzione di Babilonia con il fuoco corrisponda
al grande incendio di Roma ordinato da Nerone. E le rovine
archeologiche che formano le quinte degli inferni di molti pittori,
sono forse le rovine della Roma classica, simbolo ammonitore
dell’impero del male ormai distrutto.
Molti tra quanti si sono
scontrati con il potere temporale del papato hanno adottato
un'interpretazione diacronica dell'Apocalisse identificando la
meretrice con la chiesa cattolica corrotta.
Chiesa cattolica?
Prima della Pace
di Costanza, ad esempio, Federico
Barbarossa scrisse al Papa
Alessandro III riferendosi alla sua Chiesa come alla Grande
meretrice e a lui come Anticristo. Nel XV
secolo il domenicano
Girolamo
Savonarola si scagliò contro la sua Chiesa definendola meretrice
di Babilonia perché disapprovava la politica sociale e la
corruzione morale del papato del suo tempo e venne in seguito
accusato d'eresia e scomunicato. Anche Dante
Alighieri fece riferimento alla Roma papale corrotta dalla
simonia con
questi versi:
«Di
voi pastor s'accorse il Vangelista, quando colei che siede sopra
l'acque puttaneggiar coi regi a lui fu vista»
|
(Divina
Commedia, Inferno,
XIX, 107-117)
|
Ancora
oggi alcuni cattolici
tradizionalisti e sedevacantisti
che non accettano quanto emerso dal Concilio
Vaticano II credono che l'odierna Chiesa Cattolica Romana, dopo
l'elezione di Papa
Giovanni XXIII possa essere effettivamente identificata con la
grande Babilonia.[6]
Interpretazioni protestanti
Copertina dell'edizione del
1919 di "Le
due Babilonie" del teologo protestante Alexander Hislop
I
fondatori delle Chiese
riformate, da Martin
Lutero (che scrisse il trattato teologico Sulla cattività
babilonese della Chiesa) a Giovanni
Calvino e John
Knox identificarono la Chiesa Cattolica romana con la meretrice
di Babilonia[7].
La Confessione
di fede di Westminster del 1646 arrivò a identificare il papa
con l'anticristo e l'analogia tra Babilonia e la Chiesa cattolica
venne ripresa dal pastore
evangelico
Cyrus Scofield
nella sua Bibbia annotata e da Emanuel
Swedenborg nella sua Apocalisse Rivelata. Nel 1853 tornò
sull'argomento il pastore scozzese Alexander Hislop in un libro, Le
Due Babilonie[8],
che ebbe molte ristampe. Queste opinioni sono ancora oggi accreditate
da alcuni fedeli protestanti e da figure controverse come quelle di
Ian Paisley e
Jack
Chick. Le teorie cospiratorie di Hislop vengono oggi considerata
frutto di un rimescolamento di "conoscenze schematiche del
Vicino Oriente antico con una fervida immaginazione"[9]
I sostenitori di questa
teoria cercano analogie tra la descrizione biblica della Grande
prostituta e alcune caratteristiche della Chiesa romana e
sottolineano, ad esempio:
- che la donna era ammantata di porpora e di scarlatto evidenziando che questi stessi sono i colori dell'abito corale dei cardinali e del papa.
- che con lei si sono prostituiti i re della terra e gli abitanti della terra si sono inebriati del vino della sua prostituzione e sottolineano che la Santa Sede ha propri ambasciatori in tutti gli Stati del mondo e ha buoni rapporti coi potenti della terra si pensa nel destino che l'umanità deve ritornare alla nascità di Gesù il 25 di Dicembre per l'eterno ritorno per espiare i peccati dell'uomo sulla terra.
L'ecumenismo come Grande Babilonia
Una delle interpretazioni
evangelicali
più diffuse su Babilonia la Grande è che possa trattarsi
dell'ecumenismo,
come ha dichiarato il leader battista
Tim LaHaye nel
libro "Il principio della fine", interpretazione condivisa
anche da Billy
Graham nel suo libro "Avviso di tempesta".[senza fonte]
Gli
USA
Il paragone tra gli Stati
Uniti d'America e Babilonia può trovare fondamento nel
parallelismo tra l'Impero
americano e l'Impero romano quali superpotenze militari egemoni
nei confronti della altre nazioni. Varie organizzazioni religiose
fondamentaliste statunitensi[10][11][12][13]
vedono il loro Paese come decadente, corrotto e anti-cristiano e
richiamano quindi l'immagine della Grande meretrice associata agli
Stati Uniti o alla città di New
York[14].
Alcuni, come lo scrittore Richard Coombes[15]
pensano che la Statua
della Libertà abbia significative somiglianze con la Grande
prostituta biblica. Innanzitutto è stata modellata sulla dea romana
Libertas, che si suppone derivi dalla divinità babilonese Ishtar,
il cui culto promuoveva la completa libertà personale e uno stile di
vita edonistico e disinibito. La caratteristica di sedere su molte
acque, inoltre, potrebbe attagliarsi tanto agli Stati Uniti, che si
estendono dal Pacifico
all'Atlantico,
quanto alla Statua stessa, la cui corona rappresenta i sette oceani e
continenti del mondo[16].
L'impero Ottomano
Esiste
una teoria che collega la meretrice di Babilonia a un risorgente
Impero Ottomano e all'Islam
militante. Costantinopoli,
l'odierna Istanbul,
è infatti nota per essere stata costruita su sette colli, come Roma.
Inoltre, come vuole la metafora, siede su molte acque (si
estende sullo stretto del Bosforo,
che unisce il Mar
Nero al Mar
di Marmara) e regnò sia sull'Impero
Romano che su quello
Ottomano perché fu capitale di entrambi[17].
URSS, Gran Bretagna e Terzo Reich
Durante la Guerra
Fredda, la cultura popolare negli Stati Uniti era portata a
vedere l'URSS
come una sorta di mostro da annientare e le attribuiva i caratteri
della Grande Babilonia, sottolineando la simbologia che potevano
richiamare i sette
colli di Mosca. Gli studi dispensazionalisti
della Bibbia e i commentari (come la Bibbia annotata di Scofield)
identificarono inoltre nell'Unione Sovietica e nella Russia la figura
del malvagio gigante biblico Gog.
Varie analogie possono essere rintracciate tra la potenza sovietica e
le caratteristiche attribuite alla Grande Babilonia ma simili
parallelismi furono del resto tracciati in precedenza anche con
l'Impero
britannico e la Germania
nazista.
Dopo questa carrellata di
interpretazioni la nebbia sembrerebbe tutt'altro che dissipata.
È evidente che, qualunque
idea abbiate, queste interpretazioni non possono essere tutte
contemporaneamente corrette.
Sì dovrà onestamente
concludere, alla luce delle Scritture, che buona parte di queste
interpretazioni sono errate?
È chiaro, però, che essere
"di mente nobile" significa quantomeno ammettere la
possibilità di essere in errore.
Se non si accetta almeno
questa possibilità, allora non esisterà ragionamento o Scrittura
che possa farci cambiare idea e anzi... si cercherà, più o meno
consciamente, di piegare le Scritture alla nostra dottrina o alla
nostra idea preconcetta.
"Onesto è colui che
cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è
colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero".
Il libro "Le due Babilonie" mostrò d'essere pieno di forzature. A questo libro si ispirano tuttora molte religioni protestanti |
NON PUO' ESSERE ROMA
Il primo assunto spiegato da
wikipedia che dovrebbe portarci verso Roma è errato perché Giovanni
spiega molto bene di trovarsi "nel giorno del Signore" –
Rivelazione 1:10
Quindi interpretare
l'Apocalisse "alla luce del contesto storico", benché
apparentemente logico e d'effetto, semplicemente non tiene conto
della Scrittura.
Anche volendo accettare
l'idea di alcuni secondo cui "il giorno del Signore"
sarebbe iniziato nel primo secolo, non avrebbe avuto alcun senso, da
parte di Giovanni, specificare di trovarsi in quel particolare tempo
se davvero era cosa risaputa.
È solo lui a trovarsi "nel
giorno del Signore" e nessun altro e ciò avviene "mediante
ispirazione".
Se il giorno del Signore
giunse all'epoca, allora tutti si sarebbero ritrovati in quel giorno,
Giovanni non avrebbe dovuto specificarlo e soprattutto non sarebbe
stato necessario arrivarci mediante ispirazione.
Anche se il libro inizia con
le parole "le cose che devono accadere tra breve" è
sufficiente leggere il contesto per capire che quel lasso di tempo –
breve – ha a che fare con la durata del tempo della fine o,
appunto, giorno del Signore.
Dal momento in cui Giovanni
entrò nel "giorno del Signore", egli vide che quasi tutto
si sarebbe svolto in un breve lasso di tempo.
Noi abbiamo visto, infatti,
che dal momento in cui il giorno del Signore inizierà, passeranno
circa sei anni e mezzo al momento della risurrezione (particolare
molto importante per Giovanni) e altri tre e anni e mezzo alla fine
del sistema mondiale3.
Ci sono comunque altri
aspetti che dovrebbero convincerci che Roma non può essere Babilonia
la Grande.
Se i sette re menzionati
fossero Augusto, Tiberio, Caligola, Claudio, Nerone, Vespasiano e
Tito, allora essa (Roma) sarebbe dovuta essere distrutta
completamente in quel periodo.
Intanto per coloro che
ancora sono convinti che dal nome di "Cesare Nerone" si
arrivi al famoso numero "666" farebbero bene a riflettere
su cosa si basa, realmente, questa loro convinzione.
Chi fosse interessato a
conoscere il vero significato di questo numero, forse troverà
interessante l'articolo linkato nella quarta nota in calce4.
Eliminando dalla discussione il 666, il problema è che Rivelazione dice che essa viene
completamente bruciata col fuoco per indicarne la completa ed eterna
distruzione, non per indicare un semplice incendio – vedi
Rivelazione 18:8; 19:3
Cosa significa, dunque, che
il "fumo di lei continua ad ascendere per i secoli dei secoli"?
Se questo ancora non fosse
sufficiente Rivelazione 18:21 dice molto chiaramente "E
un forte angelo alzò una pietra simile a una grande macina da mulino
e la scagliò nel mare, dicendo: “Così, con rapido lancio,
Babilonia la gran città sarà scagliata giù, e non sarà più
trovata".
Con questo vogliamo dire una
sola cosa.
Anche
tralasciando l'evidente e
vergognosa
forzatura che vorrebbe intestare a Nerone il numero della bestia, non
pare proprio che dopo questo famoso incendio Roma smise di esistere
per sempre.
Non pare proprio che, dopo
tale incendio, Roma non fu più trovata o magari si trasformò in
qualcosa di migliore.
NON PUO' ESSERE LA CHIESA
CATTOLICA
Con buona pace delle
interpretazioni classiche di alcuni cattolici nonché di molte
religioni protestanti, Babilonia la Grande non può essere neppure la
chiesa cattolica.
Come
abbiamo letto all'inizio "Federico
Barbarossa scrisse al Papa
Alessandro III riferendosi alla sua Chiesa come alla Grande
meretrice e a lui come Anticristo...
e nel XV secolo
il domenicano
Girolamo
Savonarola si scagliò contro la sua Chiesa definendola meretrice
di Babilonia
perché disapprovava la politica sociale e la corruzione morale del
papato del suo tempo".
Ovviamente
concludere che la chiesa cattolica non possa essere Babilonia la
Grande non significa affatto sminuirne la corruzione e le malefatte
ma, anche qui, dobbiamo
giungere
ad
una
conclusione attraverso le Scritture.
Intanto chi ha studiato la
Bibbia con attenzione avrà anche compreso che, alla morte
dell'ultimo apostolo, sarebbe sorto "l'uomo dell'illegalità"
– vedi Atti 20:29, 30; 1 Giovanni 2:18
E' molto facile mischiare
"anticristo" con "Babilonia la Grande" tanto per
riuscire a far collimare ogni cosa alla propria organizzazione
religiosa ma la Bibbia distingue questi due soggetti.
Per citare una sola di
queste differenze, mentre Babilonia la Grande verrà distrutta dalla
bestia selvaggia a motivo del fatto che "Dio ha messo nei
loro cuori di eseguire il suo pensiero", l'illegale sarà invece
distrutto "con lo spirito della sua bocca (di Cristo) e ridurrà
a nulla mediante la manifestazione della sua presenza" – vedi
Rivelazione 17:17 e fai un contrasto con 2 Tessalonicesi 2:8
Con questo cosa vogliamo
dire?
Anche ammesso che la chiesa
cattolica possa essere quell'uomo dell'illegalità indicato nella
Scrittura (e noi crediamo di no, almeno non solo lei) essa verrebbe
distrutta direttamente da Cristo ad Har-maghedon, a differenza di
Babilonia la Grande che verrà distrutta prima e tramite uno
strumento umano, politico-militare – confronta Rivelazione 19:20
Ed ovviamente ci sono molti
altri motivi che ci portano ad escludere la chiesa cattolica, come
del resto le altre religioni, come Babilonia la Grande.
Lo
stesso vale per le interpretazioni
protestanti
le quali, quasi tutte, fondano la loro credenza su quel libro
intitolato "Le due Babilonie" menzionato sopra, di cui si può vedere l'immagine.
È stato ampiamente
dimostrato che quel libro conteneva delle grandi forzature eppure fu
talmente suggestivo da ispirare diverse confessioni.
Tanto per cominciare le
analogie, anche quando non sono vere e proprie forzature, non hanno
alcun titolo nell'identificare il soggetto.
Non
ha alcuna base logica far notare che "la
donna era ammantata di porpora
e di scarlatto
evidenziando che questi stessi sono i colori dell'abito
corale dei cardinali
e del papa" perché bisogna vedere tale significato alla luce
delle Scritture.
Intanto questi colori non
sono esclusiva di una religione o di un popolo.
I soldati dell'Esercito
inglese hanno vestito uniformi rosso scarlatto fino al 1914
(da cui il soprannome di "giubbe rosse"). Alcune unità
degli eserciti britannico
e di paesi del Commonwealth
adottano tuttora uniformi da parata di questo colore.
La Polizia
a cavallo canadese Royal Canadian Mounted Police (RCMP)
indossa una giubba scarlatta nella classica uniforme da cerimonia.
Il corpo della aeronautica
statunitense degli United States Air Force Combat Controllers
indossa un basco scarlatto al termine del corso presso la Combat
Control School della Pope
Air Force Base. Scarlatto è il colore della United
States Army Field Artillery Corps e andando avanti si troveranno
ben altri popoli, culture o religioni identificabili con questo
colore.
La porpora
era inoltre il colore dominante in tutti gli ornamenti del Sommo
Sacerdote; colorava il rocchetto dell’Efod e i cordoni del
pettorale quindi... perché la chiesa cattolica sì e l'ebraismo no?
Come detto all'inizio,
comunque, queste analogie non hanno alcun titolo nell'identificare il
soggetto in quanto la cosa importante non è il colore ma il
significato di quel colore.
Diversamente, se diamo
valore al colore per trovare una similitudine e non al significato
di quel colore, dovremmo per correttezza anche cercare una
donna vera, una prostituta.
Per quale motivo il colore
dovrebbe essere letterale mentre la donna è simbolica?
I colori porpora e scarlatto
identificano non solo il lusso ma anche il potere regale –
confronta Giovanni 19:2, 3 – confronta Rivelazione 18:7
Di tale colore, infatti, è
la stessa bestia che ella cavalca e nessuno vorrà negare che tale
bestia, qualunque significato gli si voglia dare, non identifichi un
potere politico, regale, geografico, territoriale – Rivelazione
17:3
Questo
ci riporta prepotentemente verso una nazione letterale (e
salta anche l'interpretazione dell'ecumenismo) nazione che, tuttavia, non può essere Roma...
Dunque chi resta?
NON POSSONO ESSERE GLI USA,
LA GRAN BRETAGNA O IL TERZO REICH
Partire dal principio che
gli USA possano essere Babilonia la Grande per il semplice fatto di
essere un impro mondiale perdipiù corrotto è un errore banale.
Intanto avrebbe avuto un
minimo di senso fare un parallelo tra la bestia selvaggia e gli USA,
se ammettessimo la possibilità che essa (la bestia selvaggia) fosse
la Roma del primo secolo.
Se invece Babilonia la
Grande fosse la Roma del primo secolo (e quindi, nel tempo della
fine, diventare gli USA) chi è che la distrugge, la brucia
completamente col fuoco?
C'è un altro particolare
tutt'altro che secondario che ci spinge ad escludere gli USA tra i
candidati ed ha a che fare con la sua prostituzione.
È vero che la prostituzione
può avere a che fare con gli scambi commrciali ma la prostituta
domina con il suo ascendente, con le sue pratiche spiritiche, non con
la forza.
Questo significa che non si
deve partire dal principio che, per dominare sulle nazioni, sia
militarmente più forte delle altre.
Questo è evidente dal suo
tragico epilogo nel momento in cui essa viene colpita e distrutta.
Se Babilonia la Grande
dominasse le nazioni con la forza, anche ammesso di non poter
combattere da sola contro tutti... perché non si menziona alcuno
scontro tra i due antagonisti?
Perché non si legge di
alcuna battaglia o resistenza, anche minima, da parte della stessa?
Se fosse davvero così
potente, come mai la sua fine giunge "in una sola ora"? -
vedi Rivelazione 17:10,
17, 19
E' evidente, dunque, che
considerare Babilonia una potenza militare mondiale solo perché
"siede su molti popoli" è un errore.
Per
lo stesso motivo possiamo eliminare la Gran Bretagna, il Terzo Reich
e anche l'impero Ottomano... e
perché non scegliere a caso, oggi, tra Cina, Russia, India e
Pakistan?
Mosca è stata costruita su
sette colli (in maniera simile a Roma) e chi più dell'India è un
connubio di migliaia se non milioni di religioni diverse?
Da
quello che abbiamo capito, dunque, Babilonia deve essere una
nazione ma
non necessariamente una potenza militare mondiale e deve essere
presente quando la vide Giovanni, ovvero "nel tempo della fine".
A questo punto sembra che
nessuna delle nazioni proposte abbia retto al severo vaglio della
Scrittura.
Forse tale prostituta non si
è ancora rivelata?
Siete
invitati a leggere la seconda e ultima parte di questo articolo
perché, se
essa è
stata
definita "un mistero", forse dovreste guardare dove non vi
aspettereste mai di guardare.
Note in calce
1 Inizialmente il blog era dedicato in particolare ai Testimoni di Geova per cui molti dei primi articoli nacquero sotto quell'ottica.
Comprendendo successivemente che i Testimoni altro non sono che una delle tante denominazioni religiose sparse nel mondo, il blog venne poi dedicato a tutte le persone sensibili nel confronti della Parola di Dio a prescindere dalla propria educazione religiosa.
2 Qui l'articolo originale su babilonia la Grande https://attenzioneallaprofezia.blogspot.com/2017/05/un-nome-un-mistero-babilonia-la-grande.html?q=un+mistero
3 Si veda l'articolo "Comprendendo l'ordine degli avvenimenti non saremo nelle tenebre" https://attenzioneallaprofezia.blogspot.com/2018/12/comprendendo-lordine-degli-avvenimenti.html
bonsoir israeli,
RispondiEliminaje me suis moi aussi penché sur ce sujet pour identifier Babylone la Grande et si tu veux je peux te faire parvenir le résultat de mes recherches
Un indice intéressant que fournit la Bible en Révélation ch 18 verset 19 ????
je suis disposé à t'en dire plus sur ton adresse mail
fraternellement
Eh bien, mon adresse e-mail est israeli.bar.avaddhon@gmail.com
EliminaEcris-moi