Chi cerca Dio con tutto il cuore?

 “Quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello spirito, servite il Signore” – Romani 12:11



Nicodemo era un maestro in Israele, membro del sinedrio e, come tale, uomo rispettato e ammirato.

Da quel poco che si legge di lui nelle Scritture, sembra essere una persona sincera.

Questo lo si evince dal fatto che cercò di conoscere meglio Gesù, da ciò che fece durante la sepoltura del Signore e altri particolari meno evidenti – Giovanni 2:23; 3:1-21; 19:38-40

Una certa tradizione racconta che egli diventò effettivamente un discepolo di Cristo, che fu espulso dal sinedrio e che infine morì da martire… ma stando alla Sola Scrittura, non sappiamo se egli diventò mai “seguace della Via” – Atti 9:1, 2

La Bibbia non dice molto di lui ma ciò che dice è illuminante per ognuno di noi.

Famoso è l’episodio in cui egli va a trovare Gesù “di notte” – Giovanni 3:2

Perché la Bibbia specifica una cosa del genere?

Potrebbe essere casuale?

Alcuni asseriscono che questa specificazione non abbia, in realtà, un significato particolare.

Dal momento che Nicodemo era un membro del sinedrio, impegnato nel suo ruolo come maestro e in molte funzioni religiose, egli sarebbe andato da Gesù “di notte” semplicemente perché gli sarebbe stato impossibile in qualsiasi altro momento della giornata.

Insomma egli andò a trovare Gesù di notte perché era un uomo molto impegnato.

Se questo fosse il motivo… allora potremmo davvero dire che è un particolare “inutile” o non particolarmente rilevante.

Tuttavia ci sarebbe da chiedersi perché, una cosa del genere, non sarebbe stata specificata, mai, per nessun’altra persona che andò ad incontrare Gesù.

Le persone, ad esempio, che lavoravano nei campi, non erano forse estremamente impegnati?

Non lavoravano, essi, tutto il giorno fino a tardi e lo stesso i falegnami o i pescatori?

Davvero Nicodemo lavorava più degli altri, tanto da dover specificare una cosa del genere a differenza di tutti?

Ed inoltre, davvero egli non avrebbe mai avuto un giorno libero, uno solo, tanto da essere “costretto” ad andare da Gesù di notte?

Evidentemente Giovanni non specificò questo per nulla o per un motivo futile: la risposta si trova, con tutta probabilità, nella scrittura di Giovanni 12:42.

Sembra evidente che Nicodemo andò “di notte” da Gesù per non essere visto dai suoi colleghi, amici o conoscenti.

Il timore dell’uomo, evidentemente, ebbe la priorità sui suoi pensieri e le sue azioni.

Sicuramente non era una cattiva persona e non era il classico arrogante contestatore del Signore.

Se così fosse stato, non sarebbe mai andato a trovarlo e non gli avrebbe mai fatto domande sincere – confronta Giovanni 3:9

Nicodemo era senz’altro una brava persona.

Tuttavia riusciamo ad evincere qualche differenza tra lui e i discepoli del Signore?

I discepoli del Signore andarono incontro al disprezzo, alla perdita degli amici, all’isolamento sociale e a ben altro - confronta Giovanni 16:2

Per loro le parole d’amore e Verità che provenivano dal Figlio di Dio furono di gran lunga superiori agli affetti, alle abitudini o alla “vita tranquilla” che forse potevano avere avuto prima – Matteo 10:35-38

Seguire Gesù non era una religione, una moda, un capriccio o una comodità… ma era la cosa più naturale, giusta, vera, sincera.

Il suono della Verità, per loro, fu chiaro.

Che dire di noi, oggi?

Beh, oggi siamo circondati da religioni autoreferenziali e presunti cristiani i quali si sono creati, o scelti, una religione su misura e a proprio uso e consumo.

Forse molti di loro l’avranno fatto sinceramente, all’inizio... ma “messi alla prova” davanti alla Scrittura, hanno preferito voltarsi dall’altra parte.

Questi “credenti” hanno trovato la loro zona di comfort: stanno bene così.

Lasciando perdere coloro che neppure provano a rimettersi in discussione e per i quali “la propria religione è la verità” a prescindere dalle falsità che insegna, alcuni hanno compreso che, davanti alla Bibbia, qualcosa non torna.

Da sinceri studiosi della Bibbia forse si sono resi conto che gli insegnamenti della propria organizzazione, almeno una parte di questi insegnamenti, non sono in armonia con la stessa.

Forse tra questi c’è anche qualche lettore del blog.

Da quando abbiamo iniziato questo percorso di studio profondo della Scrittura senza condizionamenti, per noi è stata la cosa più naturale dissociarci dall’organizzazione religiosa di cui facevamo parte.

Sia ben chiaro: nessuno ci ha detto nulla, nessuno ci ha obbligati e neppure ci ha suggerito di farlo.

Anziché abbonarci al falso luogo comune del “non c’è niente di meglio sul mercato” come scusa per rimanere dove eravamo, è stato solo normale, per noi, decidere di non far più parte di un’organizzazione falsa ed autoreferenziale.

Ripeterci all'infinito “questa è la verità” non l’avrebbe resa la verità e la Bibbia sarebbe sempre rimasta lì, come pietra di paragone e di giudizio, a dimostrazione del fatto che possiamo sognare e desiderare, possiamo “cantarcela e suonarcela quanto vogliamo” ma le pretese resteranno sempre a zero contro l’insegnamento biblico – Giovanni 17:17

Quando ci siamo dissociati non abbiamo pensato a quanti amici o vantaggi avremmo perduto: non abbiamo fatto tanti calcoli.

È stato semplice e piacevole come bere un bicchier d’acqua in un deserto perché le cose che stavamo imparando (e all’epoca avevamo forse un cinquantesimo della conoscenza che abbiamo oggi) erano di gran lunga superiori, belle, vantaggiose in confronto a tutto ciò che avremmo perduto.

E poi era la cosa giusta, no?

Vogliamo essere adoratori di Dio o della nostra religione?

Ovviamente noi non crediamo affatto di aver afferrato la pienezza della Verità: per ciò bisognerà aspettare lo Spirito e il ripristino della pura adorazione – Giovanni 16:12, 13; Efesini 3:18, 19

Ci sono tante cose che dobbiamo imparare e aspettiamo la volontà e i tempi di Dio: noi non pretendiamo affatto che gli articoli di questo blog siano “la verità” e neppure lontanamente paragonabili all’insegnamento del Signore.

Tuttavia è indiscutibile che, da quando ci siamo separati dalle religioni e abbiamo ricominciato a cercare Dio con cuore sincero, la nostra conoscenza è aumentata in maniera esponenziale.

Questo ormai lo abbiamo scritto e ribadito in diversi articoli e chi ha seguito il blog dall’inizio non può onestamente negarlo.

Alcuni, però, anziché gioire di questa meravigliosa conoscenza crescente, hanno abbandonato il blog.

Forse l’articolo dedicato al “ripristino della pura adorazione” o altri articoli simili li hanno feriti e delusi – confronta Salmo 119:165

Finché si contestavano varie interpretazioni di profezie e dottrine “tutto andava bene” e anzi… si possono ancora trovare commenti di lettori, negli articoli più vecchi, esprimere sincero apprezzamento per le ricerche fatte.

Ad un certo punto, però, questi sono scomparsi. Perché?

Evidentemente perché nel loro cuore c’era il desiderio di sentirsi rassicurare che la propria religione, benché in errore e contestabile sotto diversi aspetti, fosse comunque “la verità”.

Forse anelavano ad una riforma.

In effetti ci sono alcune persone che, pur contestando apertamente e severamente la propria religione, sperano in qualche “miracolo”, qualche riforma seria che possa in qualche modo rassicurarli che questo sia solo un “periodo nero” che la verità starebbe passando.

Ma le cose non possono stare così e lo capirebbe anche un bambino: tutti i paralleli fatti con “Saul che perseguitava Davide” o simili lasciano il tempo che trovano.

La “verità”, come essi la chiamano, non può insegnare falsità e qualsiasi riforma, improbabile tra l’altro, avrebbe il solo scopo di salvare l’apparenza e rassicurare emotivamente la massa dei fedeli ma non ne cambierebbe la sostanza.

Anche il cattolicesimo subì una serie di riforme, alcune serissime, ma non cambiò la sostanza del cattolicesimo.

Oggi forse non mettono più al rogo le persone ma, se vogliamo parlare di cristianesimo e non di ruoli sociali o altro, autoreferenziali erano prima e autoreferenziali sono oggi.

Adoperarsi per le riforme sarà uno sforzo inutile e addirittura dannoso.

Tutto questo impegno porterà a delusione quando arriverà il giudizio di Dio.

Altri, pur avendo capito benissimo che l’organizzazione di cui fanno parte non può definirsi la verità e non diventerebbe la verità a prescindere dalle riforme, hanno comunque timore delle conseguenze e stanno dove stanno per opportunismo.


Apprezzi davvero ciò che hai trovato?


Con questo articolo vorremmo fare un piccolo appello a quei lettori che seguono regolarmente il blog ma restano nell’ombra.

Dal numero dei lettori si capisce che ci sono diversi che seguono regolarmente.

Anche se, come abbiamo detto, non ci permetteremmo mai di paragonare gli articoli di “attenzioneallaprofezia” all’insegnamento di Gesù, puoi dire tu lettore, in onesta coscienza, che tra tutti gli articoli che hai letto non ce n’è stato almeno uno che ti ha fatto riflettere?

Di qualunque religione tu faccia parte, puoi dire in onesta coscienza di non aver trovato e condiviso nel tuo cuore alcune informazioni che si scontrano con la dottrina della tua chiesa?

Ammettiamo che tu non abbia condiviso l’articolo sul ripristino della pura adorazione e sei ancora convinto che la tua religione sia la verità. Bene (vedi la nota in calce).

Forse ciò che hai imparato, finora, non è stato sufficiente o abbastanza serio da spingerti ad uscire dalla tua religione.

Bene: come è stato scritto, questa è stata una decisione libera e personale.

Tuttavia avrai senz’altro trovato un articolo, forse su Babilonia, forse su Israele, forse sul millennio, forse sugli efraimiti, forse su Harmaghedon o forse su altro, che ti ha convinto, non è vero?

Se così non fosse non continueresti a seguire, no?

Se stai leggendo, adesso, è perché c’è qualcosa, almeno qualcosa, che ti è piaciuto e questo, evidentemente, è qualcosa che la tua chiesa non insegna.

Ne hai parlato con i tuoi anziani o pastori?

Hai condiviso ciò che hai imparato?

Se l’hai condiviso nel tuo cuore eppure non ne hai parlato… perché?

Forse perché, come Nicodemo, hai paura delle conseguenze e sarebbe come gettare un sasso nello stagno?

Se impari qualcosa di diverso che sai provenire dalla Bibbia… puoi considerarti cristiano se hai paura di parlarne? - 1 Giovanni 4:18, 19

Sei “fervente nello spirito”, come dice la scrittura guida di questo articolo, o forse la tua zona di comfort è davvero troppo comoda per fare qualcosa che potrebbe rompere la tua quiete e le tue abitudini?

Stai ancora cercando Dio con tutto il cuore o la tua religione ti ha fatto smettere di cercare?

Se all’inizio hai cercato Dio ma sei approdato in una religione, qualunque essa sia, allora forse devi continuare a cercare – Ebrei 7:13-20


Questo articolo non vuole giudicare o mettersi al di sopra di nessuno: tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio.

Questo vuole essere solo un blando tentativo di rimetterci in discussione, alla luce delle Scritture e alla lode di Dio.

Possa il mondo vergognarsi di noi e delle nostre scelte – confronta Matteo 5:11, 12

Possa il mondo aborrirci e odiarci ma non sia il Signore Gesù a vergognarsi di noi quando compariremo davanti al tribunale di Dio – Marco 8:38

 

Nota in calce

Noi restiamo sempre disponibili a confrontarci onestamente davanti alle Scritture. Chi lo desidera, può contattarci tramite il modulo di contatto del blog o tramite commento


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