Stai ancora cercando Dio?

 

Raccoglietevi, rientrate in voi stessi, gente spudorata, prima che si esegua il decreto e quel giorno passi come la pula; prima che vi piombi addosso l'ardente ira del SIGNORE, prima che vi sorprenda il giorno dell'ira del SIGNORE!
Cercate il SIGNORE, voi tutti umili della terra, che mettete in pratica i suoi precetti!
Cercate la giustizia, cercate l'umiltà!
Forse sarete messi al sicuro nel giorno dell'ira del SIGNORE – Sofonia 2:1-3


Non c’è niente di meglio in giro…”: queste parole le abbiamo sentite dire e ripetere da alcuni religiosi i quali, pur scoprendo delle cose spiacevoli inerenti alla propria organizzazione religiosa e pur non risparmiando una critica aperta alla stessa, trovano la scusa per non fare alcun cambiamento.

In particolare il mantra del “non c’è niente di meglio in giro” sarebbe l’adeguata giustificazione per non uscire dalla propria organizzazione religiosa.

In teoria, ad una lettura superficiale, sembrerebbe proprio così.

Perché uscire da dove si è se “non c’è niente di meglio in giro”?

Perché lasciare gli amici, i parenti, i conoscenti e magari le proprie abitudini per fare “un salto nel buio”?

E se anche ne uscissi… usciresti per andare dove?


Prima di rispondere a queste domande proviamo a fare una serie di riflessioni.

Forse dovremmo tornare con la mente al passato e ricordare quali furono i motivi che ci spinsero ad entrare in quella religione o gruppo.

Quali furono i motivi che spinsero, alcuni di noi, a fare dei cambiamenti anche profondi, sconvolgenti, anche contro tutti i nostri interessi immediati?

Chiunque abbia preso una decisione così determinante non può averlo fatto per motivi futili, non è vero?

Servono dei motivi profondi per cambiare completamente il proprio stile di vita.

Alcuni sicuramente ricorderanno che il motivo per cui fecero quello che fecero fu la sicurezza di “aver trovato la verità” – confronta Giovanni 17:17

All’inizio ci dicevano, e noi ci ripetevamo, “Abbiamo trovato la verità!” - confronta Giovanni 1:40, 41; 4:24

Forse non tutti avevano lo stesso livello di sincerità: alcuni erano cresciuti semplicemente in quel contesto, ritrovati in quella religione a motivo dei genitori… altri avevano trovato il ragazzo o la ragazza – diciamoci la verità - e si erano semplicemente adeguati alla situazione.

A parte questi – che secondo la narrativa dominante avrebbero capito la verità “strada facendo” e non per forza maggiore - sicuramente molti di coloro che provenivano da contesti diversi e fecero dei cambiamenti notevoli per adeguarsi non lo fecero semplicemente perché “non c’era (in teoria) nulla di meglio in giro”.

Lo fecero perché convinti di aver trovato la verità – confronta Matteo 13:45, 46

Non è questione di meglio o peggio: o sei nella verità oppure non lo sei.

Nell’immenso mare delle falsità ci saranno anche vari livelli di “meglio e peggio” ma sempre falsità restano.

Anziché ripeterci a cantilena “non c’è niente di meglio” (e magari convincerci che sia vero) non dovremmo semmai chiederci “siamo davvero nella verità”?

Perché la religione è un problema

In teoria far parte di un gruppo religioso che si sforza di far del bene non dovrebbe essere un problema.

Almeno… non dovrebbe essere un problema più di quanto non dovrebbe esserlo fare parte di una associazione di volontariato come Emergency o Save the Children.

Anzi, “fare del bene” è sicuramente parte integrante della pura adorazione – confronta Giacomo 1:27

In realtà, però, a differenza di queste organizzazioni laiche che non vantano alcun “mandato divino”, le religioni sono un problema principalmente perché allontanano dalla verità della Parola di Dio.

Esse, oltre ad essere in difetto proprio a motivo della loro autoreferenzialità, impediscono la libera conoscenza scritturale e questo include il proposito di Dio per la terra e per ognuno di noi. Conoscenza fondamentale per la salvezza – Giovanni 17:3

Ai credenti si insegna, più o meno subdolamente, di non prendere in considerazione alcun insegnamento contrario alla propria fede perché commetterebbe peccato o, come minimo, “perderebbe la salvezza”.

Insomma in maniera più evidente o più velata non solo queste religioni insegneranno falsità allontanando dalla personalità e dal proposito di Dio, ma faranno anche leva sull’orgoglio, sul “senso di appartenenza”, sul tifo di squadra, sul becero “nazionalismo religioso”.

Questa è la mia religione… nel bene e nel male

Non importa quanto possa essere “imperfetta” questa organizzazione… non importa quanto può aver sbagliato Tizio o Caio… non importa quanti insegnamenti sbagliati ci sono… è la mia religione.

In ultima analisi le religioni impediscono l’avvicinarsi a Dio perché faranno credere al credente di averLo già trovato.

Non devi più cercare.

A cosa serve studiare, meditare, pregare per avvicinarsi a Lui… se sei già “nella verità”?

Basta restare dove sei, no?

Ed inoltre si può davvero asserire di studiare, pregare e meditare se le conclusioni a cui devi arrivare non possono e non devono, in nessun caso, smentire o trovarsi in contrasto con la religione di appartenenza?

Da quando ci siamo separati dall’influenza religiosa, nel nostro percorso di studio biblico abbiamo imparato diverse cose veramente importanti.

Ad esempio la centralità di Israele: esso non è mai stato veramente abbandonato come insegnano invece le religioni della cristianità – confronta Geremia 31:35-37

Anche la scrittura guida di questo articolo leggiamola bene…

I versetti successivi parleranno di Gaza, di Ascalon, di Asdod, di Ecron…

E’ evidente che la scrittura si sta riferendo ad un gruppo specifico di persone, ad una nazione specifica, la quale subirà una severissima punizione da parte di Dio.

Anche in questi versetti è rimarcata la centralità di Israele e fino al tempo della fine.

Nessun rimpiazzo, nessun altro popolo in sostituzione o in aggiunta.

Abbiamo imparato che esiste un Israele sparso tra le nazioni… per cui il principio del “ricercare Dio” vale anche per loro ma questo, ovviamente, non ci sposta dalla questione.

Israele è al centro del proposito di Dio e se lo è... la cristianità ha mentito e mente da migliaia di anni.

Non è certo una piccolezza spostare l’attenzione da Israele per incanalarla su se stessi.

Non è una piccolezza identificarsi come popolo di Dio distraendo dal vero popolo di Dio.

Non dovrebbe già questo essere un motivo sufficiente per abbandonare la propria religione?

 

Quando hai smesso di cercare Dio?


Cercare Dio è importante

Possiamo davvero fare un discorso di “meglio o peggio” quando parliamo di queste organizzazioni fondate sulla menzogna?

La “migliore” delle organizzazioni false sarà distrutta come tutte le altre – confronta Apocalisse 8:10, 11; 19:20

Quando hai lasciato la tua vecchia religione o stile di vita per abbracciarne un’altra lo hai fatto, sicuramente, perché hai creduto di aver trovato la verità.

Hai cercato Dio, sicuramente con sincerità di cuore, ma sei finito nelle maglie di un’altra religione.

Forse all’inizio non avevi alcun dubbio ma il tempo è passato e, piano piano, sono venute alla luce tante incongruenze, cose strane, incomprensioni, strani insegnamenti che non trovavano riscontro nella Scrittura.

Hai deciso di rimanere dove sei a prescindere da tutto?

Stai ancora cercando Dio o adesso sei stanco e preferisci ripeterti che “non c’è niente di meglio in giro”?

Hai lo stesso spirito di ricerca e curiosità che avevi all’inizio o la religione di cui fai parte, in maniera strisciante, ti ha cambiato?

È vero… noi abbiamo imparato che la pura adorazione è in attesa di essere ripristinata: non è sempre esistita e di certo non la troverai tra la cristianità.

Se lasciassi la tua religione non lo faresti per “abbracciare la verità”, almeno non ancora.

Di fatto però non puoi pensare che abbandonare la religione di appartenenza sia “un salto nel buio” perché staresti agendo secondo coscienza.

Se agisci coerentemente secondo coscienza, Dio non ne terrà conto? - Genesi 4:7

Noi non abbiamo la verità: stiamo aspettando l’adempiersi delle profezie… ma non dovremmo essere trovati nella condizione giusta quando ciò avverrà? - Salmo 42:5

Perché ciò avverrà… è scritto nella Parola di Dio.

Può essere “un salto nel buio” aver deciso di abbandonare la falsità, qualunque essa sia, ed essersi sforzati di avvicinarsi a Lui tramite la Scrittura e senza condizionamenti?

E’ un salto nel buio solo se non abbiamo fiducia in Dio e nella Sua Giustizia.

Da quando ci siamo separati da quella religione che asseriva di essere “la verità” abbiamo perso quella presunta “fratellanza mondiale” ma siamo stati benedetti con una notevole conoscenza.

Ci siamo sentiti amati e presi in considerazione.

A volte siamo un po’ ansiosi… è vero!

Non vediamo l’ora di vedere le profezie adempiersi e ci chiediamo spesso “chi siamo” e perché siamo ancora così pochi!

Ma questi pensieri, ovviamente, sono pensieri umani: noi non siamo in luogo di Dio e non possiamo sapere i tempi nè cos’altro deve ancora succedere prima che tutto inizi.

Stiamo studiando e continuando ad imparare.

Rimane il fatto che siamo stati grandemente benedetti per aver cercato Dio senza le “lenti” delle religioni!

Se fosse stato davvero un “salto nel buio” potremmo anche decidere di tornare da dove siamo usciti... ma non lo faremo mai.

Non torneremo mai più da dove siamo usciti.

Non riusciremmo più a sopportare una tale falsità e superficialità nello studio della Scrittura.

Non ci convinceremmo più, con dei giochi di parole, che “Dio sistemerà le cose”… intendendo “attraverso quella organizzazione”.

No, non ci torneremo più e nonostante una certa narrativa che racconta che alcuni non tornano “per orgoglio”, la verità è che non ci torneremo più perché non vogliamo più immergerci in quel mare di falsità, a prescindere dall’ingenuità e sincerità dei singoli lì dentro.

Non ci torneremo più perché abbiamo imparato che per Dio non è indifferente se ne facciamo parte oppure no – Isaia 28:1-4

Noi abbiamo cercato Dio, stiamo continuando a cercarLo studiando, pregando, meditando e, com’è giusto che sia, Lo aspettiamo.

Che dire di te?

Sei ancora coerente con ciò che eri all’inizio, quando cercasti Dio con cuore completo?

Stai ancora cercando Dio?



Nota in calce.

Tutte le affermazioni riportate in questo articolo come la centralità di Israele, la fine della pura adorazione e successivo suo ripristino e altro sono state trattate approfonditamente in singoli articoli.

Sei curioso di sapere quali?

Commenti

  1. Complimenti. Articolo breve ma molto deciso e diretto. È opportuno distanziarsi da ogni organizzazione religiosa . Le parole della scrittura guida dell articolo sono più che appropriate e facciamo bene a tenere in mente.

    RispondiElimina
  2. Cmq la Bibbia fa capire che ci sarebbero state organizzazioni religiose anche se imperfette che sarebbero state esaminate da Gesù, e all'interno di esse ci sarebbero stati veri cristiani che cercavano di fare ciò che era giusto. Anche se le organizzazioni di appartenenza sarebbero state trovate in condizioni pessime. Vedi le 7 congregazioni della Rivelazioni che possono ben rappresentate le odierne organizzazioni che si autodefiniscono cristiane

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per il commento. Quello che scrive è ciò che credevo anch'io all'inizio.
      Più avanti capii che la cristianità e qualsiasi altra religione autoreferenziale non ha alcuna parte con queste chiese le quali sono state incaricate direttamente dal Signore e sono ovviamente giudaiche.
      Questo lo vediamo chiaramente dalla riprensione che Gesù fa a "coloro che dicono d'essere giudei e NON lo sono" - Apocalisse 2:9; 3:9
      E ovviamente quando si parla di "giudei" non ci si riferisce a nulla di simbolico o astratto.
      Tutto questo è spiegato negli articoli intitolati "Le sette congregazioni: un punto di svolta" e " Le sette congregazioni e la Donna"

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Aspetta Dio, anima mia

ULTIMI POST PUBBLICATI, CHI SIAMO, INDICE ARGOMENTI

Il Nome di Dio e il ripristino della pura adorazione - 2° parte

Video

Immagine1

Immagine2


Immagine3


Immagine4


Immagine5


Immagine6


Vuoi saperne di più? Scrivimi

Nome

Email *

Messaggio *