La Verità e l'Illusione
NOTA: questo articolo esprime gli stessi concetti dell'articolo più vecchio intitolato "La discendenza: il particolare dimenticato". Lo scopo di questo articolo è in parte ribadirlo ed in parte vederlo da più angolazioni possibili
"Santificali per mezzo della verità: la tua parola è verità" - Giovanni 17:17
L'umanità è sempre vissuta sospesa tra due dimensioni: la Verità immutabile della Parola di Dio e le illusioni della mente umana.
Queste illusioni, per quanto elaborate e convincenti, si rivelano sempre fragili costrutti destinati a crollare quando si scontrano con la realtà.
L'Impero Romano "Eterno" (27 a.C. - 476 d.C.)
"Roma Aeterna" - Roma Eterna. L'Impero Romano si considerava destinato a durare per sempre. Virgilio nell'Eneide fece dire a Giove: "A loro ho dato un impero senza confini di tempo".
Per quasi mezzo millennio, questa convinzione sembrò giustificata: le legioni erano invincibili, le strade collegavano il mondo conosciuto, il diritto romano governava dalla Britannia all'Egitto.
Poi, nell'arco di pochi decenni, l'impero "eterno" si sgretolò sotto i colpi di tribù barbariche che i Romani consideravano primitive. L'illusione dell'eternità imperiale si dissolse nelle fiamme di Roma saccheggiata.
La Saggezza di Atlantide (Tradizione Platonica)
Platone raccontò di una civiltà tanto avanzata da sfidare gli dei stessi. Gli Atlantidei avevano raggiunto vette di conoscenza tecnica e potere militare che li rendevano, ai loro occhi, superiori a qualsiasi altra nazione.
"Siamo i padroni del mare e della terra" credevano. In una sola notte e un solo giorno, l'intera isola sprofondò nell'oceano, inghiottita dalle acque. Che si tratti di storia o allegoria, il messaggio è chiaro: l'illusione di eternità non è cosa nuova.
L'Inaffondabilità del Titanic (1912)
"Nemmeno Dio può affondare questa nave" - dichiararono con orgoglio gli ingegneri della White Star Line. Il Titanic era il simbolo dell'ingegno umano che sfidava le leggi della natura. Quattro giorni dopo il viaggio inaugurale, 1500 persone morirono nelle acque gelide dell'Atlantico. Se ciò avvenne per incidente o per sabotaggio il concetto non cambia: l'illusione della superiorità tecnologica si infranse rovinosamente.
La Linea Maginot (1930-1940)
La Francia costruì la fortificazione più sofisticata della storia militare, convinta di aver reso impossibile qualsiasi invasione tedesca.
"La Linea Maginot è impenetrabile" ripetevano i generali francesi.
I tedeschi semplicemente la aggirarono attraverso il Belgio, conquistando Parigi in sei settimane. L'illusione della sicurezza assoluta si dissolse davanti alla realtà della guerra moderna.
Il Terzo Reich Millenario (1933-1945)
Hitler promise un impero che sarebbe durato mille anni, basato sulla "superiorità razziale" scientificamente provata, secondo lui. Dodici anni dopo, Berlino era in macerie e il Führer morto in un bunker. L'illusione della supremazia umana si rivelò essere il delirio di una mente malata.
Le Illusioni Religiose Antiche
I Profeti di Baal sul Monte Carmelo
1 Re 18:20-40
Quattrocentocinquanta profeti di Baal erano certi del loro potere. Avevano costruito un intero sistema religioso, con rituali elaborati, gerarchie sacerdotali e il sostegno della casa reale.
"Baal, rispondici!" gridarono per ore, tagliandosi con coltelli fino a versare sangue.
La loro illusione era totale: credevano sinceramente di servire una divinità reale, di avere autorità spirituale, di poter competere con il Dio d'Israele.
Poi Elia fece una semplice preghiera, e il fuoco del Signore consumò l'olocausto, la legna, le pietre, la polvere e prosciugò l'acqua nel fosso. In un solo momento, quattro secoli di illusioni religiose si dissolsero. I profeti di Baal scoprirono che stavano servendo il nulla…. Poco prima di essere sgozzati.
Gli Indovini di Faraone
Esodo 7-8
I maghi d'Egitto erano considerati i più sapienti del mondo antico. Possedevano conoscenze segrete, praticavano arti occulte, godevano del rispetto di una delle più grandi civiltà della storia. Quando Mosè trasformò il bastone in serpente, essi fecero altrettanto con i loro incantesimi. Incredibile, non è vero?
"Possiamo competere con il Dio degli Ebrei" probabilmente pensarono.
Ma quando arrivarono alle zanzare, dovettero ammettere: "Questo è il dito di Dio" (Esodo 8:19).
La loro illusione di potere soprannaturale si infranse contro la realtà della potenza divina. Alla fine delle dieci piaghe l’Egitto, protetto da innumerevoli “dei”, dovette fare i conti con la realtà: era vissuti in un’illusione.
I Costruttori di Babele
Genesi 11:1-9
"Venite, edifichiamoci una città e una torre la cui cima giunga fino al cielo; acquistiamoci fama, perché non siamo dispersi sulla faccia di tutta la terra." L'umanità post-diluviana credeva di poter costruire una via per raggiungere Dio con le proprie forze, di poter sfidare il cielo stesso.
L'illusione dell'autosufficienza umana durò fino al momento in cui Dio confuse le loro lingue. In un istante, il progetto più ambizioso dell'umanità primitiva divenne un cumulo di pietre abbandonate e gli uomini si dispersero esattamente come avevano cercato di evitare.
Esiste però una differenza fondamentale tra le prime illusioni umane che abbiamo esaminato e queste ultime...
Il Titanic, in teoria, poteva completare il suo viaggio.
La Linea Maginot, in teoria, poteva resistere a un attacco frontale.
L'Impero Romano in teoria, poteva durare molti altri secoli.
Il Terzo Reich poteva, in teoria, vincere la guerra.
Queste si dimostrarono illusioni basate su calcoli sbagliati, arroganza, o semplice sfortuna.
La realtà le ha smentite, ma non erano impossibili in senso assoluto.
I profeti di Baal, invece, non potevano competere con Elia, il vero profeta.
Non potevano far scendere fuoco dal cielo - mai, in nessuna circostanza, per nessuna ragione. I maghi di Faraone non potevano competere indefinitamente con l'Onnipotente. I costruttori di Babele non potevano raggiungere il cielo con le loro forze.
Perché questa differenza assoluta?
Perché queste ultime sfidavano direttamente la Parola di Dio, e Dio è la Roccia.
La Sua Parola è più stabile della creazione stessa:
"Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno" - Matteo 24:35
"Per sempre, o Eterno, la tua parola è stabile nei cieli" - Salmo 119:89
Dio non può mentire:
"Dio non è un uomo, da poter mentire, né un figlio d'uomo, da doversi pentire. Quando ha detto una cosa non la farà? Quando ha parlato non manterrà la parola?" - Numeri 23:19
"È impossibile che Dio menta" - Ebrei 6:18
E Dio è Onnipotente:
"Io so che tu puoi tutto e che nessun tuo disegno può essere impedito" - Giobbe 42:2
“così è della mia
parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto,
senza
aver compiuto ciò che io voglio e condotto a buon fine ciò per cui
l'ho mandata” -
Isaia 55:11
"Poiché nulla è impossibile presso Dio" - Luca 1:37
Ecco perché le illusioni che sfidano la Parola di Dio sono destinate al fallimento totale.
Non è questione di probabilità, strategia, o circostanze favorevoli. È questione di impossibilità totale.
"L'Eterno annulla i disegni delle nazioni, rende vani i pensieri dei popoli. Il consiglio dell'Eterno sussiste per sempre, i disegni del suo cuore durano d'età in età" - Salmo 33:10-11
Le illusioni impossibili moderne
Un tema apparentemente scollegato dalle illusioni storiche che abbiamo esaminato rivela invece la più grande illusione religiosa della storia moderna: l'idea che Dio abbia abbandonato Israele e trasferito le Sue promesse alla Chiesa cristiana. Oppure l’idea che Dio abbia creato un “popolo parallelo” ad Israele.
Le Origini (II-IV Secolo d.C.)
Nei primi decenni dopo la resurrezione di Cristo, la questione non esisteva.
Gli apostoli erano ebrei, la chiesa primitiva era ebraica, e il messaggio cristiano era visto come il compimento delle promesse fatte a Israele, non la loro sostituzione - vedi Atti 1:6
Ma dopo la distruzione di Gerusalemme nel 70 d.C., iniziò una graduale separazione:
La storia ufficiale della Chiesa Cattolica presenta una contraddizione così evidente da risultare imbarazzante per chiunque sappia fare calcoli elementari.
I fatti secondo la tradizione:
Papa Lino verrebbe eletto nel 67 d.C. e governerebbe fino al 76 d.C.
L'apostolo Giovanni vive fino al 90-100 d.C. (secondo la stessa tradizione cattolica)
Giovanni è universalmente riconosciuto come l'ultimo apostolo vivente
La contraddizione logica: Nel 70 d.C., mentre Gerusalemme viene distrutta e la cristianità attraversa la sua crisi più grave, la Chiesa avrebbe ignorato completamente l'apostolo Giovanni - l'unico testimone oculare di Cristo ancora in vita - per seguire invece un tale Lino di cui la Storia non sa praticamente nulla.
Quel Giovanni, tra l'altro, che nelle sue ultime lettere parlerebbe dell'apparizione di anticristi e dell'importanza di rimanere fermi nella verità della Parola - 1 Giovanni 2:18-27
L'ossessione di Giovanni nel ripetere "rimanete" indica forse qualcosa? - 1 Giovanni 2:24, 27; 2 Giovanni 9
Giustino Martire (100-165 d.C.) fu tra i primi a sostenere che i cristiani erano diventati il "vero Israele", mentre gli ebrei che rigettavano Cristo avevano perso questo status.
Origene (185-254 d.C.) sviluppò il metodo dell'interpretazione allegorica delle Scritture, spiritualizzando le promesse fatte a Israele fisico per applicarle alla Chiesa.
Giovanni Crisostomo (349-407 d.C.), chiamato ironicamente "Bocca d'Oro", pronunciò i sermoni più velenosi contro gli ebrei nella storia cristiana: "Contro i Giudei". Secondo lui, Dio aveva definitivamente rigettato Israele a causa del rigetto di Cristo.
Agostino di Ippona (354-430 d.C.) codificò teologicamente la dottrina: la Chiesa aveva sostituito Israele come popolo di Dio. Gli ebrei rimanevano come "testimoni" del loro stesso rigetto divino.
Con l'ascesa del potere temporale della Chiesa, la teologia della sostituzione divenne dottrina ufficiale:
Concilio di Calcedonia (451 d.C.): consolidò l'idea che la Chiesa fosse il "nuovo Israele"
Medioevo: gli ebrei divennero oggetto di persecuzioni sistematiche giustificate teologicamente
Crociate: si sviluppò l'idea che recuperare la "Terra Santa" fosse compito dei cristiani, non degli ebrei
La Chiesa Cattolica: L'Infallibile... Errore
Il Concilio Vaticano I (1869-1870) proclamò l'infallibilità papale in questioni di fede e morale. Ironicamente, proprio mentre si dichiarava infallibile, la Chiesa Cattolica insegnava da oltre un millennio una delle eresie più devastanti della storia cristiana.
Dottrina ufficiale: "La Chiesa è il nuovo Israele. Gli ebrei sono stati rigettati da Dio per aver crocifisso Cristo. Le promesse dell'Antico Testamento si sono trasferite alla Chiesa."
Conseguenze pratiche: Secoli di persecuzioni, ghetti, conversioni forzate, e infine l'indifferenza durante l'Olocausto. Papa Pio XII, pur sapendo dello sterminio, mantenne il silenzio diplomatico.
La Chiesa Ortodossa: La Tradizione... sbagliata
Le Chiese Ortodosse orientali, che rivendicano di aver conservato la "vera tradizione apostolica", perpetuarono la stessa illusione con particolare veemenza.
Giovanni Crisostomo, venerato come santo e "Dottore della Chiesa" in Oriente, aveva insegnato: "I giudei sono i più miserabili di tutti gli uomini... la sinagoga è peggio di un bordello... è la dimora dei demoni."
Per oltre 1500 anni, queste parole sono state considerate tradizione sacra dalla Chiesa Ortodossa. L'illusione era così radicata che criticarla equivaleva a sfidare la tradizione apostolica stessa.
Il Protestantesimo Storico: La Riforma... falsa
La Riforma del XVI secolo aveva l'opportunità di correggere questa eresia fondamentale. Invece, la perpetuò con nuovo zelo:
Martin Lutero (1483-1546): Inizialmente scrisse "Gesù Cristo è nato ebreo" (1523), mostrando simpatia per gli ebrei. Ma quando non si convertirono in massa al protestantesimo, la sua posizione cambiò radicalmente. Nel 1543 scrisse "Degli ebrei e delle loro menzogne", un trattato di odio che Hitler stesso avrebbe citato:
"Le sinagoghe dovrebbero essere bruciate... le loro case distrutte... i loro libri di preghiera e talmud confiscati... ai rabbini dovrebbe essere proibito di insegnare... dovrebbero essere costretti ai lavori forzati."
Giovanni Calvino (1509-1564): Più moderato nei toni ma ugualmente fermo nella dottrina. Insegnò che Dio aveva trasferito l'alleanza da Israele carnale alla Chiesa spirituale. Gli ebrei rimanevano "un ramo tagliato" dall'albero di Abraamo.
I Puritani inglesi: Si identificavano letteralmente come il "nuovo Israele". Leggevano l'Antico Testamento sostituendo "Israele" con "Inghilterra" nelle profezie. Questa mentalità si trasferì in America, dove i Padri Pellegrini si vedevano come il popolo eletto che fondava la "nuova Terra Promessa".
Nel XVI secolo si giunse ad una situazione paradossale:
Cattolici: "Noi siamo la vera Chiesa che ha sostituito Israele"
Ortodossi: "Noi siamo la vera Chiesa che ha sostituito Israele"
Protestanti: "Noi siamo la vera Chiesa che ha sostituito Israele"
Tre correnti di "vere Chiese" in conflitto mortale tra loro, ma tutte unite nell'insegnare che Dio aveva abbandonato il Suo popolo originale. Tre tradizioni che si accusavano reciprocamente di eresia, ma condividevano la stessa eresia fondamentale.
Ma questa dottrina, per quanto elaborata e universalmente accettata, inclusi anche coloro che si considerano un "popolo parallelo a Israele", conteneva un problema fatale: contraddiceva direttamente la Parola di Dio.
E come abbiamo visto nella prima parte, le illusioni che sfidano la Parola di Dio appartengono alla categoria delle "impossibili" - non possono reggere, non importa quanto siano sofisticate o popolari.
"Così dice l'Eterno: Se i cieli di sopra si potessero misurare e le fondamenta della terra di sotto scandagliare, allora anch'io rigetterei tutta la progenie d'Israele per tutto quello che hanno fatto, dice l'Eterno." - Geremia 31:37
"I doni e la vocazione di Dio sono senza pentimento" - Romani 11:29
"Ha forse Iddio rigettato il suo popolo? Così non sia!" - Romani 11:1
La Verità
Mentre le denominazioni cristiane costruivano elaborate teologie per spiegare l'abbandono di Israele, la Parola di Dio proclamava l'esatto contrario.
Come abbiamo visto nella prima parte, le illusioni che contraddicono la Scrittura appartengono alla categoria delle "impossibili" - destinate al fallimento assoluto perché sfidano la Roccia immutabile.
Quaranta giorni dopo la resurrezione, i discepoli posero a Gesù la domanda che rivela la loro aspettativa più profonda ed ovvia: "Signore, è in questo tempo che ristabilirai il regno a Israele?" - Atti 1:6
Notate cosa NON rispose Gesù:
Non disse: "Il regno di Israele è finito"
Non disse: "Ora il regno passa alla Chiesa"
Non disse: "Israele è stato sostituito"
Non disse: "Quella è una domanda sbagliata"
Quello che disse effettivamente: "Non spetta a voi sapere i tempi o i momenti che il Padre ha riservato alla propria autorità" - Atti 1:7
Gesù non corresse la loro aspettativa sulla restaurazione di Israele, ma solo sulla tempistica. Gli apostoli avevano ragione nel credere che il regno sarebbe stato ristabilito a Israele - semplicemente non dovevano sapere quando.
L'apostolo Paolo, che scriveva direttamente sotto ispirazione divina, demolisce la teologia della sostituzione con una serie di dichiarazioni inequivocabili:
"Dico dunque: Ha Dio rigettato il suo popolo? Non sia mai! Anch'io infatti sono Israelita, della discendenza di Abraamo, della tribù di Beniamino" - Romani 11:1
La risposta di Paolo è l'equivalente greco del più forte diniego possibile: "μὴ γένοιτο" (me genoito) - "Che non sia mai!" o "Assolutamente no!"
È la stessa espressione che usa quando respinge le eresie più gravi.
"I doni e la vocazione di Dio sono senza pentimento" - Romani 11:29
La parola greca "ἀμεταμέλητα" (ametameleta) significa "irrevocabili", "senza cambiamento di mente". Dio non si pente delle Sue promesse a Israele, non cambia idea, non le trasferisce ad altri.
Il Futuro Certo di Israele
"E così tutto Israele sarà salvato, come sta scritto: 'Il liberatore verrà da Sion e allontanerà l'empietà da Giacobbe'" - Romani 11:26
Non è una spiritualizzazione della Chiesa, non dice "Israele" intendendo "Chiesa" o "Canicattì": è una profezia letterale su Giacobbe/Israele.
Giacomo e le Dodici Tribù
Mentre la Chiesa insegnava che rimanevano solo due tribù (Giuda e Beniamino), l'apostolo Giacomo scriveva: "Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù che sono nella dispersione, salute" - Giacomo 1:1
Dodici tribù, non due. Giacomo sapeva qualcosa che la teologia della sostituzione dimenticò troppo facilmente: le "tribù perdute" non erano perdute per Dio.
L'apostolo Pietro, scrivendo ai credenti della diaspora, usa una parola rivelatrice: "Eravate come pecore erranti, ma ora siete tornati al pastore e custode delle vostre anime" - 1 Pietro 2:25
"Tornati" - non "arrivati per la prima volta", ma tornati. Pietro parla a persone che avevano una relazione precedente con il Pastore di Israele e che stavano ritornando a Lui.
La Parola di Dio presenta una logica cristallina che demolisce ogni teologia della sostituzione:
Dio non mente (Numeri 23:19)
Le Sue promesse a Israele sono eterne (Geremia 31:35-37)
I Suoi doni sono irrevocabili (Romani 11:29)
Tutto Israele sarà salvato (Romani 11:26)
Le dodici tribù esistono ancora (Giacomo 1:1)
Qualsiasi dottrina che insegni l'abbandono di Israele o un suo “doppione” è necessariamente falsa. Non importa quale linguaggio aulico venga usato, non importa chi la insegni, con quanta convinzione la si insegni o per quanto tempo sia stata creduta. È falsa.
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Dio, la Roccia, distruggerà le illusioni umane |
L'illusione impossibile moltiplicata per mille: i protestanti moderni
Se le denominazioni storiche - Cattolicesimo, Ortodossia, e Protestantesimo originale - hanno vissuto per secoli nell'illusione fondamentale dell'abbandono di Israele, quanto più vivono nell'illusione tutti quelli usciti dopo!
È una progressione matematica del falso: se le fondamenta sono marce, ogni edificio costruito sopra sarà ancora più instabile. Se le radici sono avvelenate, ogni ramo che ne spunta sarà ancora più malato.
Dal XVIII secolo in poi, il protestantesimo è esploso in migliaia di denominazioni, ognuna convinta di aver finalmente "riscoperto la vera fede":
Metodisti, Battisti moderni, Quaccheri avanzati, Avventisti, Testimoni di Geova, Mormoni, Pentecostali primitivi, Assemblies of God, Church of the Nazarene, denominazioni carismatiche, Chiese emergenti, movimenti neo-apostolici, mega-chiese non-denominazionali
Ogni gruppo proclama la stessa cosa: "Noi abbiamo la verità che gli altri hanno perso!"
Ma qui emerge il problema fatale: su che autorità?
Cos'hanno in comune i vari fondatori di queste denominazioni più moderne?
Nessuna autorità apostolica - Non furono mai inviati da Cristo
Nessuna successione legittima - Interruppero tradizioni esistenti per crearne di nuove
Autoreferenzialità assoluta - "Dio mi ha rivelato...", "Ho scoperto che...", "La vera interpretazione è..."
Un unico obiettivo unificante: Contestare le religioni più vecchie
Metodisti, Testimoni di Geova e Pentecostali insegnano cose diametralmente opposte - tranne questo: "Quelli prima di noi avevano torto".
L'Ossimoro della "Sola Scriptura"
Il paradosso più grottesco è che molte di queste denominazioni proclamano il principio della "Sola Scriptura" - solo la Scrittura come autorità.
Ma questo è un ossimoro logico.
Se davvero si attenessero solo alla Scrittura:
Non esisterebbero denominazioni separate (anzi, non esisterebbero proprio)
Non avrebbero bisogno di fondatori umani
Non creerebbero nuove dottrine distintive
Non si distinguerebbero le une dalle altre
Il fatto stesso che esistano migliaia di gruppi "Sola Scriptura" che si contraddicono reciprocamente dimostra che nessuno di loro si attiene realmente alla sola Scrittura.
Ognuno aggiunge le proprie interpretazioni, le proprie enfasi, le proprie rivelazioni.
La "Sola Scriptura" diventa in realtà "La Sola Presunzione".
Ma c'è un problema ancora più profondo: anche se per assurdo qualcuno si attenesse perfettamente alla Scrittura, questo non creerebbe automaticamente il popolo di Dio.
È Dio che elegge, non l'uomo che si elegge.
Nell'Antico Testamento, un egiziano poteva:
Conoscere la Legge di Mosè
Osservarla scrupolosamente
Vivere secondo i suoi precetti
Essere più giusto di molti israeliti
Ma questo non lo rendeva automaticamente parte del popolo eletto di Dio.
Ci voleva un atto sovrano di Dio - come con Raab la meretrice, o Rut la moabita, che furono specificamente innestate nel popolo d'Israele per volontà divina.
Lo stesso principio vale oggi: nessun gruppo può dichiararsi "popolo di Dio" semplicemente perché studia la Bibbia o segue certe pratiche. È necessaria una chiamata divina specifica, reale e non immaginaria.
Eppure, ogni denominazione protestante moderna fa esattamente questo: si auto-proclama come "la vera chiesa" o "il rimanente fedele" o "coloro che hanno riscoperto la verità".
Battisti: "Noi seguiamo il battesimo biblico!" Pentecostali: "Noi abbiamo i doni dello Spirito!" Avventisti: "Noi osserviamo il Sabbath!" Testimoni di Geova: "Noi usiamo il nome Geova!" Presbiteriani: "Noi abbiamo la dottrina della grazia!"
Tutti hanno ragione su qualche dettaglio. Tutti dimenticano la questione fondamentale: chi dà loro l'autorità di esistere come entità separate dal piano di Dio per Israele?
Il risultato è un'anarchia teologica completa:
45.000 denominazioni cristiane nel mondo (stima World Christian Encyclopedia)
Dottrine contraddittorie su quasi ogni argomento
Pratiche incompatibili tra loro
Rivendicazioni multiple di essere "la vera chiesa"
Qual è la verità?
Quello che abbiamo è un gigantesco, enorme, incommensurabile castello di carte.
Primo livello: Le denominazioni storiche (Cattolicesimo, Ortodossia) basate sull'illusione dell'abbandono di Israele
Secondo livello: Il Protestantesimo originale (Luteranesimo, Calvinismo) che mantenne la stessa illusione
Terzo livello: Centinaia di denominazioni che si staccarono dalle precedenti per "correggerle"
Quarto livello: Migliaia di sotto-denominazioni che si staccarono dalle precedenti per "correggerle" ulteriormente
Ogni livello è costruito su quello precedente, e tutti sono costruiti sulla stesso fondamento illusorio: l'idea che Dio abbia abbandonato il Suo piano originale per Israele o che abbia creato un popolo parallelo ad esso.
Ebbene… sorpresa!
Basta leggere la Bibbia per capire che Dio non ha mai abbandonato Israele.
L'Umanità nella Bolla
La realtà scomoda che emerge da questo studio è devastante ma innegabile: la stragrande maggioranza dell'umanità vive in una bolla di illusioni.
Non parliamo solo degli ovvi inganni del mondo secolare - l'illusione del progresso infinito, della tecnologia salvifica, del potere umano.
Parliamo di qualcosa di molto più profondo e serio: le religioni che pretendono di seguire Dio mentre contraddicono sistematicamente la Sua Parola.
Per quasi duemila anni miliardi di persone hanno creduto, adorato, vissuto e sono morte dentro sistemi religiosi fondati su una premessa falsa.
Hanno costruito cattedrali, scritto teologie, combattuto guerre, creato istituzioni, formato identità - tutto basato su un'illusione che la Scrittura demolisce in poche righe.
Gesù stesso, parlando alle chiese dell'Asia Minore, aveva profetizzato questo inganno con precisione chirurgica:
"Conosco... la calunnia di quelli che dicono di essere Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana" - Apocalisse 2:9
"Ecco, io ti do alcuni di quelli della sinagoga di Satana, i quali dicono di essere Giudei e non lo sono, ma mentono" - Apocalisse 3:9
Chi sono questi che "dicono di essere Giudei e non lo sono"?
Non può trattarsi di una semplice questione etnica - nessuno si condanna per aver mentito sulla propria nazionalità. Il problema è molto più serio: si tratta di rivendicazione di autorità spirituale illegittima.
Sono coloro che:
Pretendono di essere i "veri eredi" delle promesse fatte ad Israele
Si arrogano il diritto di interpretare le Scritture date a Israele
Rivendicano di essere il "nuovo popolo eletto" al posto di quello originale
Insegnano dottrine che contraddicono la Parola di Dio pur affermando di servirLo
Vi viene in mente qualcuno?
Di fronte a questa realtà, Dio stabilisce un criterio semplicissimo e inflessibile:
Non conta la convinzione
sincera - i profeti
di Baal erano sinceramente convinti (voi avreste sfidato Elia?)
Non
contano le dottrine elaborate
- i farisei avevano teologie sofisticatissime
Non
contano i millenni di tradizione
- l'Impero Romano durò cinque secoli
Non
contano le istituzioni imponenti
- Babele era un progetto pazzesco
Non
conta il numero di seguaci
- "Larga è la porta e spaziosa la via che mena alla perdizione,
e molti sono quelli che entrano per essa" (Matteo 7:13)
Conta solo una cosa: l'allineamento con la Parola di Dio e il Suo incarico diretto.
"Santificali nella verità: la tua parola è verità" - Giovanni 17:17
"Ogni parola di Dio è pura... Non aggiungere nulla alle sue parole, perché egli non ti riprenda e tu non sia trovato bugiardo" - Proverbi 30:5-6
Il Risveglio Inevitabile
Arriverà il momento in cui Dio, che è paziente ma non indifferente, che è misericordioso ma non compromissorio, riporterà tutti con i piedi per terra.
Le illusioni, per quanto radicate, per quanto popolari, per quanto difese, crolleranno davanti alla Sua Parola immutabile.
Come i profeti di Baal scoprirono che stavano pregando il nulla, come i maghi di Faraone dovettero ammettere "questo è il dito di Dio", come i costruttori di Babele videro la loro torre ridotta a macerie - così tutte le costruzioni religiose umane che contraddicono la Scrittura si dissolveranno.
Il momento della verità arriverà e sarà doloroso per molti.
Gesù stesso profetizzò questo momento con parole tutt'altro che allegre...
"Molti mi diranno in quel giorno: 'Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo, e in nome tuo cacciato demòni, e fatto in nome tuo molte opere potenti?' E allora dichiarerò loro: 'Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi che operate l'iniquità!'" - Matteo 7:22-23
Molti, non pochi, scopriranno che Gesù non li ha mai conosciuti.
Perché? Perché "operavano l'iniquità" - la parola greca "ἀνομία" (anomia) significa letteralmente "senza legge", "contro la Parola".
Potrebbero dire "Signore, Signore".
Potrebbero fare opere potenti.
Potrebbero essere straconvinti fino alla fine.
Ma...
Ogni denominazione legge Matteo 7:22-23 e pensa:
I Cattolici: "Sicuramente parla dei Protestanti che non hanno i sacramenti"
Gli Ortodossi: "Ovviamente sono i Cattolici che hanno aggiunto il Filioque"
I Luterani: "Sono i Cattolici che vendevano le indulgenze"
I Pentecostali: "Sono le chiese 'morte' che non hanno i doni"
I Battisti: "Sono quelli che battezzano i bambini"
I Testimoni di Geova: "Sono quelli che non usano il nome Geova"
Nessuno pensa che possa riferirsi alla propria organizzazione.
È come i farisei che ascoltavano Gesù condannare l'ipocrisia religiosa e pensavano: "Quanto ha ragione! Parla proprio di quei sadducei!"
L'umanità si trova quindi davanti a una scelta inevitabile:
Continuare a vivere nell'illusione - nelle denominazioni, nelle tradizioni, nelle dottrine umane che contraddicono la Scrittura, aspettando il momento terribile in cui la verità gli piomberà addosso come una valanga, o abbandonare le religioni aspettando che Dio faccia la Sua parte per ognuno di noi.
"La tua parola è una lampada al mio piede e una luce al mio sentiero" - Salmo 119:105
Conclusione
Le illusioni umane, dalle più antiche alle più moderne, dalle più secolari alle più religiose nascono dall'arroganza umana, crescono nella tradizione, si consolidano nell'istituzione e crolleranno quando incontreranno la Verità.
La Parola di Dio è quella Verità immutabile contro cui si infrangeranno tutte le illusioni.
Atlantide sprofondò nell'oceano… ma in teoria poteva restare.
Roma crollò sotto i barbari… ma in teoria poteva sopravvivere.
Il Titanic affondò nell'Atlantico… ma in teoria poteva restare a galla.
Ma quando si sfida Dio e la Sua parola non c’è possibilità neppure teorica, neppure ipotetica, neppure infinitesimale.
Tutte le denominazioni religiose oggi esistenti scopriranno, loro malgrado, di aver costruito sulla sabbia del proprio orgoglio e della propria presunzione piuttosto che sulla Roccia della Parola divina.
"Poiché ogni carne è come l'erba, e ogni sua gloria come il fiore dell'erba; l'erba si secca e il fiore cade; ma la parola del Signore rimane in eterno" - 1 Pietro 1:24-25
Alla luce di tutto questo c'è una sola cosa che puoi e dovresti fare se davvero ami Dio e lo cerchi in Spirito e Verità.
USCIRE dal sistema e aspettare Dio.
O preferisci esserci dentro quando questo castello di carte verrà annichilito, distrutto dalla Roccia Onnipotente?
Salve, lei o voi , siete nella verità o illusione? Si invita ad uscire dall illusione e dove andare?
RispondiEliminaGrazie per la risposta
Grazie a lei per la domanda. Una volta compresa questa verità, che d'altronde era chiara in tutta la Bibbia se studiata senza condizionamenti, abbiamo abbandonato ogni forma di religione. Attenzione: abbandonare la religione non significa crearne un'altra. Noi non ci identifichiamo come "ministri di Dio", non battezziamo, non fondiamo "chiese" nè nulla di tutto questo. Siamo semplici studiosi della Bibbia consci d'essere stati benedetti con una conoscenza notevole, ma nulla di più. Dove andare? Da nessuna parte: aspettiamo che sia Dio, tramite un Suo incaricato (vero) a ripristinare la pura adorazione mentre continuiamo a studiare la Bibbia con cuore completo e comprendendo, Dio volendo, quello che dovrà succedere. All'inizio di questo articolo c'è un link che riporta ad un articolo più vecchio ("La discendenza, il particolare dimenticato") il quale, verso la fine, spiega chi aspettiamo e perché
EliminaAbbandonare ogni forma di religione potrebbe essere in contrasto con i Primi capitoli dell'apocalisse dove le chiese, le congregazioni, le religioni vengono esaminate da Gesù...qualcuna è in buono stato le altre sono piene di menzogne, ma all'interno di esse ci sono alcuni che sono approvati da Gesù nonostante l'organizzazione di appartenenza sia in uno stato pietoso ....non trovi? Con questo voglio dire che non è necessario abbandonare la propria organizzazione religiosa....ma all'interno di essa fare ciò ch'è giusto.
EliminaGrazie per aver espresso sinceramente la sua opinione. Purtroppo però la questione non è così semplice. Le chiese di cui si parla in Apocalisse sono comunque fondate dal Signore: non sono alcuni che, di proprio iniziativa, hanno fondato una chiesa. A questo punto perché non i mormoni, i buddisti, gli scintoisti, l’Islam. Questo significa che noi, o chiunque altro, può alzarsi un bel mattino, definirsi “chiesa”, iniziare a battezzare etc ed automaticamente entrare a far parte di queste sette chiese? Questo avverrebbe indipendentemente dall’insegnamento, dalle dottrine etc e con l’unico vincolo di farsi chiamare “cristiani”? Non c’è qualcosa che non torna? Le chiese di cui si parla in Apocalisse saranno rifondate da Gesù tramite un Suo rappresentante (ebreo, torniamo sempre lì), che dimostrerà di non essere autoreferenziale o semplicemente “convinto” tramite segni inoppugnabili dello Spirito Santo come avvenne con Mosè e con Gesù stesso (e non “presunti segni” ma davvero sovrannaturali e inoppugnabili). Quando queste chiese, vere, saranno rifondate, avranno anche una certa persecuzione e diversi singoli si svieranno: per questo il Signore li avverte di pentirsi o di tornare alle opere iniziali. Tra l’altro come l’articolo spiegava, all’interno di queste chiese entreranno diversi “che diranno di essere giudei” ovvero faranno quello che fa la cristianità oggi: asserirà d’essere mandata, incaricata, d’essere i legittimi eredi delle promesse… e ovviamente questi dovranno essere cacciati per presentarsi puri davanti al Signore quando tornerà. Quindi non confondiamoci: un conto è una chiesa VERA, fondata da Gesù, che poi si svia (o almeno alcuni all’interno si sviano) altro conto è una chiesa autereferenziale FALSA che non potrebbe mettersi a posto a prescindere. Un conto era il popolo di Israele che si sviava (avvisati e anche puniti) altro erano gli adoratori di Baal. Questi non sono semplicemente “traviati” ma infiltrati e la chiesa, quella fondata da Cristo, viene a mancare nel momento in cui vengono a mancare gli incaricati veri (gli apostoli) continua...
Elimina(segue) Quelli di cui parla Giovanni nelle sue ultime lettere portano un altro spirito, sono di un’altra sorta. Quindi a prescindere dai singoli sinceri sviati (ovviamente imprigionati in queste chiese false) la chiesa in sé è autereferenziale. Lì non c’è nulla da riformare e farà la fine descritta nell’articolo. Noi non siamo usciti dalle religioni per aspettare il nulla: aspettiamo il ripristino della pura adorazione
EliminaLe religioni odierne che si definiscono cristiane sono tutte autoreferenziali e questo lo trovo quasi sottolineo, quasi, normale perché Gesù non è ancora tornato, perché gli apostoli non ci sono più...ma nonostante questo sono la conseguenza del comando di Gesù riportato in Matteo 28,19-20.
EliminaOggi io e te possiamo studiare la Bibbia , le profezie e cercare di carci qualcosa perché qualcuno ha portato avanti il comando di Gesù...poi è stato travisato , corrotto adattato...ora sta ad ognuno di noi cercare la verità pur essendo parte di un'organizzazione...che cmq deriva dal primo cristianesimo...fino a quando Cristo non verrà e vaglierà coloro che si definiscono tali
in Apocalisse 2-3 Gesù esamina delle chiese, alcune le loda, altre riprende. Ma la differenza sta in un dettaglio fondamentale: quelle comunità erano state fondate dagli apostoli sotto incarico diretto del Signore. Non erano iniziative private, non nascevano perché “qualcuno era convinto di avere la verità”, ma avevano radici apostoliche.
EliminaPer capire quanto la situazione odierna sia diversa basta fare un rapido elenco:
• Agostino d’Ippona (354–430) – considerato il padre della teologia cattolica, difese la persecuzione degli “eretici” e gettò le basi della dottrina della sostituzione di Israele.
• Jan Hus (1369–1415) – ribelle al cattolicesimo, condannato al rogo.
• Martin Lutero (1483–1546) – iniziò la Riforma, ma alla fine scrisse un trattato violentissimo contro gli ebrei (“Degli ebrei e delle loro menzogne”).
• Ulrich Zwingli (1484–1531) – teologo riformato, morì in battaglia come condottiero armato, non proprio come un apostolo del Principe della pace.
• John Calvin (1509–1564) – giustificò la condanna al rogo di Serveto.
• John Wesley (1703–1791) – fondatore del metodismo, di nuovo un uomo, non un inviato con segni dall’alto.
• William Miller (1782–1849) – annunciò il ritorno di Cristo nel 1844 (che non avvenne), dando origine al movimento avventista.
• Joseph Smith (1805–1844) – fondatore dei mormoni, assassinato in una rissa armata, ma venerato dai suoi come profeta.
• Ellen G. White (1827–1915) – guida profetica avventista, con visioni soggettive mai confermate da segni biblici.
• Charles Taze Russell (1852–1916) – iniziatore dei Testimoni di Geova, coinvolto in dispute giudiziarie e profezie non realizzate.
Ora la domanda è inevitabile:
Questi sono forse le “stelle” che Gesù tiene nella sua mano destra (Apocalisse 1:20)?
Queste organizzazioni nate da iniziative personali, spesso in conflitto tra loro e tra i loro stessi fondatori, sono davvero le chiese esaminate dal Signore?
Se accettiamo questo ragionamento, allora dovremmo ammettere che basta qualunque leader religioso convincente affinché la sua comunità diventi automaticamente “una delle chiese di Apocalisse”.
La verità è che:
• In Apocalisse Gesù parla a chiese fondate sotto autorità divina, non a iniziative autoreferenziali.
• Oggi abbiamo denominazioni create da uomini, spesso su dottrine contraddittorie, senza alcun segno inoppugnabile che vengano da Dio e spesso senza neppure la minima conoscvenza biblica.
E quindi la domanda resta:
Se davvero quelle di oggi sono le chiese di Apocalisse… allora dobbiamo credere che Agostino, Lutero, Zwingli, Miller, Smith, White e Russell siano stati tutti “stelle nella mano di Gesù”?
E lei e io… domani fondiamo una chiesa nuova di zecca: la chiamiamo “i restaurazionisti dispersi”, insegniamo che Gesù verrà con un’astronave, ci identifichiamo cristiani e iniziamo a predicare e battezzare… Diventiamo una delle chiese descritte nell’Apocalisse? Funziona così?
Premetto che sono d’accordo con te (diamoci del tu ,se me lo permetti)con il fatto che le chiese odierne sono tutte autoreferenziali, sono d’accordo sul fatto che molti suoi esponenti/fondatori siano stati personaggi alquanto dubbi e sono d’accordo sulla centralità di Israele nel proposito di Dio (la Bibbia è chiara al riguardo). Ciò che non mi convince è l’identità delle chiese ispezionate da Gesù di Rivelazione che tu dai. Perché secondo me potrebbero essere proprio le religioni di questo mondo che si definiscono cristiane? Consideriamo la scrittura di Matteo 28:19,20 qui Gesù dice ai suoi discepoli “ io sono con voi tutti i giorni fino alla conclusione del sistema di cose”. Gesù sarebbe stato con loro senza un interruzione temporale, ma insieme a chi? Gesù sapeva che i suoi apostoli sarebbero morti, quindi sarebbe stato insieme a coloro che avrebbero continuato l’opera che avevano iniziato Gesù, i suoi apostoli e i suoi discepoli. Qual’ è quest’opera? Il versetto 19 e 20 lo spiega chiaramente “fare discepoli nelle nazioni, battezzarle, insegnare i comandi di Gesù “. Chi lo ha fatto dopo la scomparsa degli apostoli? I primi cristiani organizzati in chiese, congregazioni. Chi ha continuato a farlo fino ai ns giorni e lo farà fino alla fine di questo sistema di cose senza interruzioni? Le chiese che si sono prese la responsabilità di dire :” noi siamo la vera religione”.
EliminaLo hanno fatto nel modo corretto? No! Gesù in Rivelazione le esamina e le trova mancanti.
Quando Gesù pronuncia le parole riportate mi Matteo 28:19,20 sapeva benissimo che sarebbero sorti uomini che avrebbero insegnato cose sbagliate, ma promise che sarebbe rimasto insieme a coloro che continuavano a portare il suo nome. Che si sarebbero trovati immancabilmente all’ interno di queste chiese. Non disse che il suo appoggio sarebbe terminato con la morte degli apostoli e non disse nemmeno che a un certo punto ci si doveva fermare nel battezzare ed insegnare. Infatti è grazie anche a personaggi come quelli che tu hai descritto sopra che oggi possiamo conoscere molti insegnamenti basilari. La mia non vuole essere un attacco ma un confronto con una persona che ragiona fuori dagli schemi delle chiese odierne. Grazie
E ti ringrazio molto, ho visto subito la tua gentilezza ed educazione ed hop capito che non vuoi “attaccare a prescindere” ma avere un confronto onesto.
EliminaNel blog troverai alcuni articoli che trattano la frase “sono con voi tutti i giorni” e spiega, almeno ipotizza, cosa volesse dire il Signore in quell’occasione.
Comunque procediamo con ordine partendo dal presupposto che la pura adorazione sia sempre esistita. Noi non siamo d’accordo ma ipotizziamo che tu abbia ragione.
Intanto come facciamo, noi, a stabilire quali, tra quelle elencate, sia quella “mai terminata” di cui parlerebbe Gesù?
Come vedi nell’articolo, il passaggio tra gli apostoli e “papa Lino” è molto dubbio… per usare un eufemismo.
Eppure in teoria la chiesa cattolica è la prima di cui abbiamo notizia (dopo i primi cristiani) e, almeno in teoria, dal loro punto di vista, essa ha predicato la buona notizia (tra roghi, torture, invasioni, corruzioni, menzogne…).
Oppure gli ortodossi… o una o l’altra.
Poi ci sono i “protestanti storici” (luterani, hussiti…).
Queste sono stelle nella mano del Signore o rientrano in quei “personaggi dubbi” che hai menzionato? Suppongo che con “personaggi dubbi”, intendi dire che forse non sono le stelle di cui parla Gesù… giusto?
Arriviamo al 18° secolo… spuntano migliaia di profeti e nuove religioni con nuove dottrine, nuovi intendimenti, nuove concezioni di cristianesimo…
Tra questi ci sono le stelle di cui parla Gesù?
Quali sono, innanzitutto, e come si risolve il problema della discendenza?
Ti è capitato di leggere l’articolo, citato all’inizio di questo, “La discendenza, il particolare dimenticato”? Se non l’hai fatto, ti suggerirei di darci un’occhiata per vedere almeno la logica che presenta.
Ammettiamo che religione “X” sia la verità o almeno qualcosa che si avvicini ovvero una di queste stelle… dovrebbe esserci “il passaggio di testimone” o basta uno che si sveglia un mattino e fonda la sua chiesa?
Perché sempre in teoria… questi “riformisti” che credono nella continuità della pura adorazione, devono trovare sempre e comunque una linea univoca (ad esempio da Pietro a Lutero… per fare solo un esempio).
Chi è il predecessore di Lutero (che avrebbe portato avanti la verità) o il predecessore di Huss… per citarne solo due?
Perché almeno la chiesa cattolica questo elenco ce l’ha (fasullo, ovviamente, ma ce l’ha).
Almeno cattolici e ortodossi hanno compreso la logica del “passaggio di testimone”… e infatti se lo sono inventato.
Ma è logico… se loro derivano dalla chiesa primitiva devono avere una linea univoca che li porta lì.
Invece i protestanti “dimenticano la questione” ma attenzione…
Se dici che la pura adorazione finisce, allora ci sta, in teoria, che Dio un bel giorno comunichi con Tizio o Caio (Miller, Russell, Ellen White…) per fargli portare avanti la verità (la questione si sposterebbe sui fondatori, appunto…) ma per la maggioranza di questi la pura adorazione NON finisce mai… e quindi?
Devi pur rispondere alla domanda “chi era il luterano prima di Lutero” o no? Chi era il millerita prima di Miller o no?
Loro saltano la questione ma non è una questione marginale. Diranno che ci sono sempre stati… da qualche parte…
Potrei farlo anch’io, no?
Potremmo fondare una chiesa: qualcosa di giusto ci sarà tra tutto quello che abbiamo imparato… perché dovrebbe essere peggio del metodismo o dei quaccheri o di chi? Potrei fondarne una… predicare la “buona notizia” e voilà. Divento una stella descritta in Apocalisse?
Perché se può farlo Miller… o Tizio o Caio… perché non posso farlo io?
“Chi mi ha incaricato” è una domanda indifferente oppure l’incarico è implicito nel semplice desiderio di farlo?
Se è implicito nel semplice desiderio di farlo… allora sono tutti stelle e la “Verità” non esiste più.
Chi è “santificato tramite la Verità” (Giovanni 17:17) se una verità vale l’altra?
Non c’è neppure bisogno che Cristo sia con loro tutti i giorni… perché tanto “linea o non linea” ognuno può iniziarne una nuova (continua...)
(...segue) Torniamo alla centralità di Israele.
EliminaMi scrivi “la Bibbia è chiara a riguardo”… Io non so di che religione tu sia ma alcuni con questa frase schivano una questione fondamentale.
Se Israele è centrale e Dio non cambia idea… allora da Israele (nazione o discendenza) riparte la pura adorazione.
Sì perché siamo in un vicolo cieco.
Se la pura adorazione esiste da sempre, allora c’è una linea univoca (e dobbiamo trovarla) e anche ammesso che ci sia… i moderni “apostoli” devono essere ebrei.
I primi cristiani erano ebrei, gli apostoli erano ebrei, le promesse furono fatte ad Israele.
Loro, gli apostoli, erano la primizia santa che avrebbe santificato la massa (i gentili che si aggiunsero)… quindi se la pura adorazione è finita, deve ripartire da una primizia ebraica.
Se invece è continuata… continua con la dirigenza ebraica. Non si scappa.
Alcuni di coloro che dicono che Israele è centrale ma fanno parte di una queste religioni elencate si contraddicono. Se Israele è centrale, allora la Chiesa è sempre Israele… non un’altra cosa.
Secondo loro Dio avrebbe creato un altro popolo, parallelo ad Israele, con altra “destinazione”?
Quindi Israele rimane centrale ma i “cristiani” (che non sarebbero israeliti) sarebbero più centrali di loro?
Gli ebrei, con cui Dio stringe un patto eterno, diventano sudditi di “perfetti sconosciuti” venuti dopo?
Comunque per farla breve (ci sono gli articoli che trattano punto per punto le affermazioni fatte in questo commento) nota cosa dice Giovanni nell’ultimo periodo della sua vita terrena (a proposito di pura adorazione sempre esistita) “Ragazzi, è l'ultima ora (ultima ora di cosa?) Come avete udito, l'anticristo deve venire, e di fatto già ora sono sorti molti anticristi. Da ciò conosciamo che è l'ultima ora. Sono usciti di mezzo a noi, ma NON ERANO DEI NOSTRI; perché se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma ciò è avvenuto perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri” – 1 Giovanni 2:18-19 ““Quanto a voi, dimori in voi quello che AVETE UDITO DAL PRINCIPIO. Se quello che avete udito dal principio dimora in voi, anche voi dimorerete nel Figlio e nel Padre. E questa è la promessa che egli ci ha fatto: la vita eterna.” (quindi è possibile ipotizzare che la maggioranza stava deviando, non stava rimanendo nella cose udite dal principio, non dimorava più nel Figlio e nel Padre? È possibile che essi fossero gli ultimi rappresentanti della pura adorazione e questo è il motivo per cui Giovanni si preoccupa tanto?). “Badate a voi stessi, affinché non PERDIATE quello che abbiamo operato, ma riceviate piena ricompensa. Chi va oltre e non rimane nella dottrina di Cristo non ha Dio; chi rimane nella dottrina, ha il Padre e il Figlio.” – 2 Giovanni 9 (quindi è possibile che, dopo Giovanni, si sia PERSO quello per cui i primi avevano operato? Viceversa… se la pura adorazione esiste ancora allora c’è ancora qualcuno che “rimane nella dottrina”, giusto? Chi?)
Le stelle delle chiese di Apocalisse vengono riprese per aver permesso l’ingresso di persone/dottrine errate… ma si suppone che esse sappiano qual è la verità! Altrimenti non potrebbero neppure essere riprese né potrebbero, in alcun modo, sapere come ripulirsi (continua...)
(segue) Queste stelle dovrebbero fare il lavoro che faceva Paolo, ad esempio, quando ammoniva le congregazioni di non cadere nell’immoralità o di non seguire i falsi apostoli… ma di certo quelle erano chiese fondate dagli apostoli!
EliminaLe chiese di oggi sono fondate da uomini: la differenza è notevole. Queste “stelle” sanno poco o nulla di Bibbia… come potrebbero mettersi a posto o, peggio, essere state scelte da Gesù?
Quindi è evidente. Qualcuno, incaricato sul serio, fonderà queste chiese ed esse saranno legali, vere, ma avranno il tempo di corrompersi… un po’ per persecuzione, un po’ per negligenza… e Gesù le avverte di mettersi a posto prima che Egli arrivi. Queste non c’entrano nulla con le chiese odierne che sono, semmai, annoverate tra i falsi profeti e anticristi (e che Apocalisse condanna a partire dalla stella Assenzio).
Come dicevo in un commento precedente, un conto era il popolo di Israele anche disubbidiente/infedele, altro conto erano gli adoratori di Baal.
Oggi queste chiese hanno solo preso il nome di Cristo… ma lo denaturano con filosofie e pratiche che ricalcano i vecchi adoratori di Baal o Astarte o Dagon o altri. Si sono infiltrati, e ovviamente hanno “catturato” sinceri fedeli che cercano Dio (infatti non è un attacco a singoli). Ma deve arrivare il momento in cui si distinguerà davvero chi serve Dio da chi non lo serve
Buongiorno....eppure Romani 11:15 parla d'Israele dicendo che "sono stati ripudiati"..
RispondiEliminaQuindi il versetto 15 è in contraddizione con i versetti 1 e 2 che dicono "Dico dunque: Dio ha forse ripudiato il suo popolo? No di certo! Perché anch'io sono israelita, della discendenza di Abraamo, della tribù di Beniamino. 2 Dio non ha ripudiato il suo popolo, che ha preconosciuto"? Sarebbe strano che Paolo si contraddicesse addirittura nella stessa lettera giusto? Noti cosa dice il versetto 15, completo: " Infatti, se il loro ripudio è stato la riconciliazione del mondo, che sarà la loro riammissione, se non un rivivere dai morti?". Cosa significa questo? E' una distrinzione tra i cristiani (i primi furono giudei, che accettarono Gesù come Messia) e il popolo in generale che invece non lo riconobbe. Da quel momento nella congregazione cristiana entrano i gentili (che sappiamo essere i dispersi delle tribù del regno settentrionale). Cosa succede nel momento in cui entrano i gentili? Essi provano (e proveranno) gelosia... questa gelosia li spingerà a ricercare il Dio dei loro Padri con Spirito e Verità e di conseguenza a comprendere, a suo tempo, la figura di Gesù Cristo. Arriverà il momento anche per i giudei in generale (che tutt'ora non riconoscono Gesù come Messia) che ci sarà "la loro riammissione", come massa. Quindi non è un ripudio definitivo e rimane un fatto: "Se la primizia è santa, anche la massa è santa; se la radice è santa, anche i rami sono santi". Chi era la primizia santa? Ovviamente gli apostoli, giudei, i quali avrebbero potuto "innestare" i gentili delle nazioni e renderli santi ma anche "re-innestare" i rami tagliati (i singoli giudei che non avevano accetato il Messia). La primizia non erano certo i gentili. La primizia è giudaica, la pura adorazione è giudaica (non quella traviata di oggi ovviamente) e il ripristino della pura adorazione avverrà tramite una primizia giudaica in quanto "Dio non cambia idea". Il popolo di Dio sono gli ebrei ma ovviamente non tutti entrano nel favore di Dio solo a motivo della discendenza. La pura adorazione ripartirà esattamente com'è nata e attraverso il popolo (una parte scelta) tramite cui è nata
EliminaAndrea:
RispondiEliminaScusate se intervengo nella discussione
L "anonimo" amico vuole sostenere che comunque una verità esiste ed è perdurata nel secoli..
Alcune verità sono perdurate sicuramente nei secoli, essendo nella Bibbia, ma a prescindere da questo, si trovavano o si trovano ancora, ma un po' qua un po' là, nelle migliaia di chiese e sette.
Inoltre, ammettendo che sia sempre esistita la verità piena, dove era e dov'è oggi? Sicuramente c'è una verità frammentata, e dunque non è esistita più la pura adorazione, al massimo come in Israele in Giuda esistevano dei singoli....Quindi dovremmo parlare di una adorazione impura come in Israele del nord., che ha corrotto e tenuto prigionieri i sinceri..vedi 2:Pietro 2:1-3
È un argomento complesso e se non si capisce la completa centralità di Israele, non si riesce ad accettare che non ci sia più questa piena verità o paura adorazione.
La frase "Io sarò con voi ..... questo è uno scoglio durissimo da capire, ma non può diventare l' unico motivo per rigettare il fatto che potrebbe esserci stata un i interruzione della pura adorazione.
Anche il fatto che in Isaia 54, si veda la donna di sopra chiamata sterile che produce figli nel tempo della fine e li raduna, potrebbe indicare questa interruzione secolare, altrimenti se li avesse prodotti sempre, perché chiamarla sterile e perché Isaia lo dice in relazione al raduno finale e al patto ?
La dichiarazione di Gesù, dunque, non esclude un interruzione...Come sei io dicessi a mia figlia... quando sarai in difficoltà, io ci sarò sempre
Ma non sempre sarebbe stata in difficoltà, o i discepoli unti non ci sarebbero stati sempre, ma una volta rivelatisi o partoriti dalla Donna il Signore sarebbe stato con loro
Oppure è sempre stato con il grano..che non sono semplicemente gli unti cristiani, ma gli ebrei in generale sinceri e attratti dalla figura Gesù a prescindere dall' appartenenza religiosa e in qualche modo li avrebbe protetti
Se Gesù ha ogni autorità in cielo e in terra, a lui è stato dato il compito di salvaguardare il grano a prescindere se cristiano o meno
E torna sempre la centralità di Israele..
Di Gerusalemme, ecc ecc ..
I discepoli o apostoli erano il vero Israele..
Chi tra gli ebrei avrebbe avuto fame o sete nei secoli, Gesù in qualche modo lo avrebbe salvaguardato...
Come?
Non lo so..Ma sicuramente la Donna partorisce i figli nel primo secolo e pii alla fine, non si vede nulla durante i secoli nelle profezie..Vedi anche i santi che appaiono solo alla fine dei tempi in Daniele 7 e 8