La generazione che non passerà
La
generazione che non passerà
"Così anche voi,
quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, alle
porte. Veramente vi dico che questa generazione non passerà affatto
finché tutte queste cose non siano avvenute" – Matteo 24:33,
34
A quale generazione si
riferiva, il Signore, quando disse le parole riportate sopra?
Rispondere a questa
domanda, diventata quasi ossessiva negli ultimi anni, è tutt'altro
che di secondaria importanza perché rientra in quelle profezie che
potrebbero cambiare, e di molto, la nostra situazione e il nostro
punto di vista.
È vero che a questo
riguardo sono state sprecati fiumi di parole e, spesso e volentieri,
si è detto più del dovuto.
Al punto che oggi alcuni
provano addirittura un certo imbarazzo a dover trattare questa parte della
Parola di Dio.
Imbarazzo che non si prova, normalmente,
verso altre scritture.
Oggi, davanti ad una
persona che chiedesse spiegazioni in merito a questa affermazione
del Signore, alcuni si dovranno cimentare in un'astrusa spiegazione di una
fantomatica "generazione multipla"... e cioé gruppi di
persone (e periodi) che si incrociano con altri gruppi di persone...
E questo non sarebbe
neppure il problema più grande se non fosse che, questa, non è
altro che l'ennesima versione/modifica al significato di
"generazione".
Mantre prima si prendeva il 1914 e si chiedeva "Quanto anni hanno, ormai, quelli che hanno visto la prima guerra mondiale?" adesso prenderanno a modello la famiglia di Giacobbe e diranno qualcosa del tipo "Non avevano tutti la stessa età, giusto? Tutte le loro vite, con differenti età, coprirono una generazione".
Una generazione, insomma, non è più SOLO una generazione. Forse sono due o tre.
Mantre prima si prendeva il 1914 e si chiedeva "Quanto anni hanno, ormai, quelli che hanno visto la prima guerra mondiale?" adesso prenderanno a modello la famiglia di Giacobbe e diranno qualcosa del tipo "Non avevano tutti la stessa età, giusto? Tutte le loro vite, con differenti età, coprirono una generazione".
Una generazione, insomma, non è più SOLO una generazione. Forse sono due o tre.
Siamo arrivati ad una
situazione tale che, inutile negarlo, sembra quasi colpa del Signore
per non essere stato più preciso.
Forse per qualcuno è più
facile pensare che il Signore sia stato volutamente enigmatico
piuttosto che ridiscutere l'anno di partenza di quella
generazione.
Se leggiamo solo quello
che c'è scritto, però, sembra proprio un discorso semplice e
diretto.
La generazione che avrebbe
visto l'inizio della guerra e degli altri aspetti del segno non
sarebbe passata affatto.
Se per sbaglio leggessimo
solo quello che c'è scritto risulterebbe evidente che quella
"generazione" non può essere quella del 1914 qualunque
prolunga gli volessimo attaccare.
L'articolo dedicato al
1914 si trova al seguente link:
Fatta questa premessa,
però, le parole del Signore rimangono ed essendo parte della Parola
di Dio dobbiamo esaminarle senza pregiudizio, dimenticando il nostro
passato.
La domanda, in fondo, è
molto semplice.
Quale periodo di tempo
avrebbe abbracciato il segno che i cristiani avrebbero riconosciuto e
per cui avrebbero dovuto “levare in alto la testa”? - Luca 21:28
Come abbiamo visto dallo
studio del libro Rivelazione, dopo gli avvertimenti alle sette
congregazioni e l’apertura dei sette sigilli, al capitolo otto
iniziano gli squilli di tromba.
Questi squilli di tromba
sono messaggi di giudizio e veri e propri giudizi contro il mondo di
Satana.
Al capitolo nove di
Rivelazione si parla delle ultime tre trombe le quali sono diverse
dalle precedenti perché includono i “guai” dichiarati
dall’aquila.
Si capisce che tra questi
guai c’è la guerra infatti i cavalli, ovvero i due eserciti di
cavalleria, rappresentano la guerra.
Fermiamoci un attimo.
Il Signore, nella sua
descrizione relativa agli ultimi giorni, menzionò la guerra come una
di quelle cose che i suoi seguaci avrebbero potuto vedere e
comprendere.
Quindi parla di
tribolazione e persecuzione e così via.
La guerra descritta in
Rivelazione è quella a cui si riferiva Gesù?
Sembra proprio di sì
perché questi avvenimenti ci conducono allo scenario di Rivelazione
capitoli undici, dodici e tredici.
Qualunque cosa è
successa prima, ovvero qualunque interpretazione si voglia
dare a questi eserciti di cavalleria, fatto sta che dal capitolo
tredici in poi si vede chiaramente che c’è una sola potenza
dominante – Rivelazione 13:2
Per
essere rimasta una sola potenza (tra l’altro, ferita a morte),
qualcosa dev’essere pur successo nei capitoli precedenti, non è
vero?
Se
confrontiamo questo con Daniele 11:40 capiamo che quel “qualcosa”
ha a che fare con la guerra: l’unica cosa che potrebbe
giustificare la sparizione del re antagonista ed un’unica bestia a
cui Satana dà tutto il suo dominio, trono
e autorità.
Quindi
possiamo presumere che quando Cristo disse che loro avrebbero udito
di guerre e di notizie di guerre, in
riferimento agli ultimi giorni,
si riferisse proprio a questa grande guerra (che coinvolgerà una nazione dopo l'altra).
Non
sappiamo quando sarebbe scoppiata questa guerra e neppure quanto
sarebbe durata però, confrontando altre scritture riferite a questo
periodo di tempo, sempre nel libro di Daniele, possiamo comprendere i
limiti di questa generazione.
Da
Daniele capitolo otto abbiamo visto che il “piccolo corno” che si
sarebbe fatto grandissimo non può essere altri che il re del nord il
quale avrebbe fatto cadere tre re.
L’articolo
dedicato a questo si trova in questo link
Per ora non possiamo stabilire la data di inizio della
generazione a cui fece riferimento il Signore ma questo è assolutamente
indipendente nello stabilire la durata della generazione a
cui si riferiva.
Sappiamo
che quando scoppierà prossima grande guerra, fino alla fine della predicazione dei 2 testimoni vestiti di sacco
passeranno
2300 sere e mattine.
Questo
significa poco più di sei anni (queste 2300 sere e mattine includono i primo 1260 giorni di predicazione dei due testimoni) - Rivelazione 11:1, 2
Dal
momento che arriviamo alla “condizione giusta” del Tempio,
avvenimento descritto nel capitolo 11 di Rivelazione e quindi
successivo alle prime sei trombe, sappiamo che la guerra tra nord e
sud deve rientrare in questo periodo (in un altro articolo abbiamo visto che la guerra termina prima dell'inizio della predicazione dei due testimini per cui deve durare meno di 1040 gioni).
Poco
dopo l’uccisione dei due testimoni e la loro risurrezione “scoppia
la guerra in cielo” che, come abbiamo visto confrontando
Rivelazione con Daniele 12:11,
durerà trenta giorni o meno.
Quindi
fa la sua comparsa il falso profeta il quale calpesterà il popolo di
Dio per quarantadue mesi.
Facendo due conti, ecco che abbiamo tutta la generazione che avrebbe
visto i segni della fine del sistema di cose che “non sarebbe
passata affatto”.
Dall’inizio
del giorno del Signore fino allo scoppio della guerra di Armaghedon,
passano circa 10 anni.
Non
sembra decisamente più logico far rientrare questi 10 anni in
un’unica generazione e dire “non passerà affatto”?
Non
abbiamo alcun bisogno di forzare il significato della parola
generazione, di chiederci cosa il Signore volesse dire veramente,
di chiederci quanto può durare una generazione, se c’è qualcuno
ultracentenario ancora in
vita o
quante accezioni può
avere la parola “generazione” in greco etc etc…
Comprendendo
che gli avvenimenti descritti in Matteo come in altri libri biblici
si sarebbero susseguiti nell’arco di circa 14 anni, allora possiamo
leggere semplicemente quello che c’è scritto.
Ci
proviamo?
"Così
anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è
vicino, alle porte. Veramente vi dico che questa generazione non
passerà affatto finché tutte queste cose non siano avvenute" –
Matteo 24:33, 34
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