L'impero mondiale della falsa religione è davvero Babilonia la Grande?

L'impero mondiale della falsa religione è davvero Babilonia la Grande?

In quel giorno l’uomo terreno getterà ai topiragno e ai pipistrelli i suoi inutili dèi d’argento e i suoi dèi d’oro senza valore che avevano fatto perché egli si inchinasse davanti ad essi, per entrare nelle buche delle rocce e nelle fenditure delle rupi, a causa del terrore di Geova e davanti alla sua splendida superiorità, quando egli sorgerà per scrollare la terra – Isaia 2:20, 21

Secondo l'intendimento ufficiale Babilonia la Grande è l'impero mondiale della falsa religione.
Questo impero verrà distrutto dalle Nazioni Unite segnando l'inizio della grande tribolazione – Matteo 24:21, 22; Daniele 12:1
La grande tribolazione non è Armaghedon, ovvero la guerra del gran giorno dell'Iddio Onnipotente, ma sarà un periodo di tempo intermedio che porterà a tale guerra.
Sempre secondo l'intendimento attuale, Armaghedon sarà il "culmine" della grande tribolazione.
Partendo da questo assunto diventa chiaro che, durante la grande tribolazione, questo fantomatico impero della falsa religione non esisterà più.
Per questo motivo, in riferimento alla scrittura di Rivelazione 6:15-17, la quale parla chiaramente del giudizio da parte di Geova e dell'Agnello, il libro "Rivelazione il suo culmine" dice: "L’apertura del sesto sigillo mostra che qualcosa di simile accadrà durante il veniente giorno dell’ira di Geova. Allo scrollamento finale di questo sistema di cose terreno, i suoi sostenitori cercheranno disperatamente un nascondiglio, ma non lo troveranno. La falsa religione, Babilonia la Grande, li avrà già abbandonati miseramente. Né le spelonche dei monti letterali né le organizzazioni politico-commerciali paragonabili a monti offriranno sicurezza economica o aiuto d’altro genere" (opera citata, pagina 112, paragrafo 29).
E' ovvio che, parlando di monti, il libro non menzioni la religione come possibile istituzione in cui cercare rifugio perché, come abbiamo detto, questa sarebbe ormai stata distrutta all'inizio della grande tribolazione (e qui siamo già ad Armaghedon).
È interessante notare come lo stesso libro menzioni Osea 10:8 il quale dice... "E gli alti luoghi di [Bet-]Aven, il peccato d’Israele, saranno realmente annientati. Spine e triboli stessi cresceranno sui loro altari. E la gente in effetti dirà ai monti: ‘Copriteci!’ e ai colli: ‘Cadeteci sopra!’" ma non menzioni il contesto di questa scrittura.
Il paragrafo 27 del libro già menzionato dice semplicemente che "quando Samaria cadde nelle mani dei crudeli assiri nel 740 a.E.V., non ci fu nessun posto in cui gli israeliti potessero fuggire. Le parole di Osea esprimono il senso di impotenza, assoluto terrore e abbandono che il popolo vinto provava. Né i colli letterali né le istituzioni di Samaria paragonabili a monti potevano proteggerli, anche se in passato erano parsi così stabili".
Peccato che "queste istituzioni" altro non erano che la loro falsa religione, motivo principale per cui avveniva proprio quel giudizio.
Se leggiamo infatti il versetto 5 esso dice... "I residenti di Samaria si spaventeranno per [l’idolo del] vitello di Bet-Aven; poiché su di esso certamente farà cordoglio il suo popolo, come pure i suoi sacerdoti di dèi stranieri [i quali] ne gioivano, a motivo della sua gloria, perché sarà andato in esilio lontano da esso".
Quindi il parallelo che viene fatto con Rivelazione è quantomeno parziale perché, a differenza dei Samaritani del tempo di Osea, questi non potrebbero cercare rifugio nella religione.
Tra l'altro, se andiamo avanti nella lettura dello stesso libro, un altro parallelo viene fatto con le parole del Signore quando disse "“Vengono i giorni in cui si dirà: ‘Felici le sterili, e i seni che non hanno partorito e le mammelle che non hanno allattato!’ Allora cominceranno a dire ai monti: ‘Cadeteci sopra!’ e ai colli: ‘Copriteci!’” - Luca 23:29, 30
Quindi il libro dice "I giudei rimasti nella Giudea non trovarono alcun nascondiglio".
Ora ci sarebbe da chiedersi... "Dove avranno mai cercato rifugio, i giudei, in quelle drammatiche e terribili ore?"
La risposta è evidente.
Nel Tempio e nella loro religione.
Religione o "forma di adorazione" che ormai aveva smesso d'avere l'approvazione di Dio.
Abbiamo visto, in un articolo precedente, che quando nella Bibbia si parla di monti o "alti luoghi", questi hanno spesso a che fare con la falsa religione come possiamo vedere, ad esempio, da Ezechiele 6:1-5
E' scontato asserire che se non avessimo l'assoluta certezza che l'impero mondiale della falsa religione dev'essere caduto prima, leggendo Rivelazione 6:15-17 verrebbe da pensare che gli uomini cercheranno rifugio nelle istituzioni politiche e religiose esattamente come avvenne in passato tutte le volte che Geova portò un giudizio.
Tra l'altro riflettendo sulla distruzione di Gerusalemme, soggetto su cui facciamo sempre decine di paralleli, vediamo come il giudizio di Geova coincise con la distruzione del Tempio (il Signore disse chiaramente "questi sono giorni per fare giustizia" – Luca 21:22).
La distruzione del Tempio segnò la fine della religione giudaica, almeno in maniera fortemente simbolica, anche dal punto di vista di un qualsiasi estraneo.
Se volessimo cercare un parallelo perfetto con quello che crediamo di sapere in merito alla Rivelazione, allora avremmo dovuto vedere la distruzione del Tempio e poi, dopo un certo numero di anni, la distruzione di Gerusalemme e dei suoi abitanti.
Se la distruzione di Gerusalemme raffigura ciò che avverrà a livello globale durante la guerra di Armaghedon, cosa raffigura la distruzione del Tempio?
Lasciando alla sensibilità di ognuno le proprie valutazioni e cercando di non creare forzature, vediamo cosa può insegnarci tutto ciò che "è stato scritto anteriormente" – Romani 15:4
Come possiamo vedere dalla scrittura guida di questo articolo, ad un certo punto le persone "getteranno ai topiragno e ai pipistrelli i loro inutili dèi".
Quando?
"In quel giorno" dice la scrittura, ovvero "quando egli sorgerà per scrollare la terra" – Isaia 2:20, 21
A questo punto abbiamo un problema.
Se "quel giorno" è il giorno di Armaghedon, è cioé ben oltre il momento in cui la falsa religione è stata distrutta, come possono essi avere ancora idoli d'argento e d'oro?
Se leggiamo dal versetto 10 possiamo isolare alcune espressioni importanti tra le quali "Geova solo dev’essere innalzato in quel giorno. Poiché è il giorno che appartiene a Geova degli eserciti", Egli è "su tutti i cedri del Libano che sono alti ed elevati e su tutti i massicci alberi di Basan; e su tutti gli alti monti e su tutti i colli che sono elevati; e su ogni alta torre e su ogni muro fortificato".
Non c'è alcun dubbio: si sta parlando del giudizio di Armaghedon come lo stesso libro "Profezie di Isaia" riconosce (vedi il libro "Profezie di Isaia, Volume 1, pag. 53, 54).
Ma se si sta parlando di Armaghedon... "in quel giorno" è lo stesso giorno in cui le persone, ormai disilluse, getteranno e all'ultimo momento i loro dei d'argento e d'oro.
Quindi esiste ancora la religione?
Immaginando le obiezioni di chi cerca sempre di far quadrare le cose anche quando le cose non quadrano, possiamo vedere cosa dice lo stesso libro un po' più avanti.
Qualcuno potrebbe dire "La religione non esisterà più come istituzione... ma esisteranno sempre dei credenti".
Questa obiezione non avrebbe motivo d'esistere dal momento che una religione (o setta o comunque la vogliamo chiamare) esiste nel momento in cui ci sono due esseri umani che credono la stessa cosa e si organizzano per adorare ma vediamo cosa dice Isaia 19:3.
"E lo spirito d’Egitto deve divenire perplesso in mezzo a esso, e io confonderò il suo proprio consiglio. E di sicuro ricorreranno agli dèi senza valore e agli incantatori e ai medium spiritici e a quelli che per mestiere predicono gli avvenimenti".
A questo riguardo, sempre il libro "Profezie di Isaia" dice... "Similmente, nel giorno del giudizio, la falsa religione sarà incapace di salvare questo sistema corrotto".
A questo punto non abbiamo un problema ancora più serio in riferimento al nostro intendimento attuale?
Se l'Egitto raffigura il mondo di Satana nel suo insieme (infatti al versetto 2 la scrittura dice che Geova metterà "egiziano contro egiziano"), è un ulteriore riferimento al giudizio di Armaghedon e, proprio in questo frangente, il libro dice "nel giorno del giudizio, la falsa religione sarà incapace di salvare questo sistema corrotto".
Quindi non stiamo più parlando di "singoli credenti isolati che confidano negli idoli" ma di persone che vanno da coloro che per mestiere predicono gli avvenimenti.
Se c'è il mestiere, c'è anche un'istituzione oppure no?
Torniamo a parlare di "quel giorno" citando le parole del Signore quando disse "Molti mi diranno in quel giorno: ‘Signore, Signore, non abbiamo profetizzato in nome tuo, e in nome tuo espulso demoni, e in nome tuo compiuto molte opere potenti?’ E allora io confesserò loro: Non vi ho mai conosciuti! Andatevene via da me, operatori d’illegalità" – Matteo 7:22, 23
Di quale giorno stava parlando il Signore?
Ebbene, se leggiamo il contesto lì Gesù menziona i falsi profeti i quali vengono citati anche successivamente, ovvero capitolo 24, quando Egli sta parlando degli ultimi giorni del sistema di cose – Confronta Matteo 24:24
E' evidente, quindi, che "quel giorno" è il giorno in cui l'umanità si presenta davanti a Cristo per il giudizio.
Alcuni di questi, o molti di questi, all'ultimo momento diranno... "Non abbiamo profetizzato in nome tuo e in nome tuo espulso demoni, e in nome tuo compiuto molte opere potenti?"
Ma com'è possibile che dicano questo se partiamo dal principio che la falsa religione è stata eliminata?
A meno che non vogliamo applicare questa scrittura al popolo di Dio, ovvero gli unici che hanno continuato a tenersi stretti all'ultima religione rimasta, dobbiamo per forza supporre che fino all'ultimo momento ci saranno adoratori di qualche tipo.
Anzi... ci saranno adoratori che crederenno, fino all'ultimo momento, di fare la volontà di Dio! - Confronta Giovanni 16:2
Chi saranno mai, questi adoratori, e da dove saranno saltati fuori?
Se confrontiamo Matteo 24:23, 24 con 2 Tessalonicesi 2:4, 5 e con Rivelazione 13:11-15, essi sono gli adoratori della bestia selvaggia con le corna d'agnello (o falso profeta) il quale si spaccerà per Dio e svierà "quelli che dimorano sulla terra".
Questa bestia, infatti, rimane in vita fino all'ultimo momento del giudizio divino e tutte le persone che l'adoreranno faranno la sua stessa fine – Rivelazione 19:20
La religione, quindi, continuerà ad esistere fino all'ultimo momento del giudizio divino anche se subirà un notevole cambiamento.
Rispondendo al titolo del post, dunque, "l'impero mondiale della falsa religione è davvero Babilonia la Grande?"
Evidentemente no, se prendiamo per assodato che essa verrà distrutta prima di Armaghedon.
Invece la falsa religione sarà distrutta all'ultimo momento, quando ormai sarà chiaro chi è il Vero Dio, purtroppo per tutti coloro che non hanno ritenuto degno conoscerLo prima del Suo giudizio – Matteo 13:14, 15; 2 Tessalonicesi 2:8: Rivelazione 19:20
Chi è dunque Babilonia la Grande e come e quando sarà distrutta?
Chi è davvero interessato ad approfondire questo soggetto, forse troverà utile l'articolo riportato nel seguente link


Lasciamo che sia sempre la Scrittura a parlare e non i nostri pregiudizi.
Non cerchiamo scritture nel tentativo di avvalorare i nostri preconcetti.
Al contrario, scaviamo nelle Scritture con l'obiettivo di imparare rimettendoci completamente in discussione – Proverbi 3:1-6; Matteo 11:25, 26
Preghiamo incessantemente.
Confidiamo in Dio.

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