Quattro Armaghedon o uno soltanto?
In questo articolo riprendiamo le bestie descritte in Daniele
cercando di esaminare le obiezioni, anche legittime, che potrebbero
far pensare che il principale soggetto del capitolo 8 non c’entri
nulla con quello descritto nel capitolo 7.
Comprendere questo non è una piccolezza o un semplice gioco mentale
perché se la bestia del capitolo 8 non ha nulla a che vedere con ciò
che viene descritto nel capitolo 7, allora molte applicazioni
(comprese le nostre aspettative per il futuro) sono errate.
Prima di far questo, però, è indispensabile andare a vedere ciò
che è già stato scritto in merito a questo argomento perché
l’attuale trattazione non ripeterà inutilmente gli stessi
concetti.
Gli articoli sono i seguenti
http://attenzioneallaprofezia.blogspot.it/2017/07/la-bestia-che-giovanni-vide-in-visione.html
Chi sono i "santi del Supremo" che prendono il potere?
Partendo dal presupposto che l’autore di questo articolo non si
considera infallibile (e quindi tutto è discutibile purché si
faccia con la Bibbia), qualsiasi obiezione che dimostrasse di non
aver letto o compreso gli articoli precedenti, non sarà presa in
considerazione.
Isoliamo dunque alcune obiezioni in merito a queste bestie simboliche
e vediamo perché si possa arrivare a pensare, legittimamente, chi si
stia parlando di due soggetti e periodi ben distinti.
1) Nel capitolo 8 questo “piccolo corno” spunta da uno dei
quattro corni del capro peloso che rappresenta la Grecia (e quindi
dovrebbe spuntare in un periodo in cui il re di Grecia è vivo
ed attivo e quindi non può applicarsi ai giorni nostri)
2) E’ evidente che il capro peloso, a prescindere da quante corna o
“corna figlie di altre corna” ha, non è “la bestia
spaventevole e terribile” che si vede nel capitolo 7. E’ un’altra
bestia.
3) Nella Bibbia si menzionano vari termini del sistema di cose per
cui supporre che il termine del sistema di cose menzionato in Daniele
8 sia proprio quello che stiamo aspettando (cioé Armaghedon,
concetto che sposterebbe l’applicazione al nostro tempo) sia miope
e un po’ egocentrico.
Proviamo dunque a rispondere a queste obiezioni cercando di essere
più ragionevoli possibile senza forzare le scritture e senza tifare
per una visione piuttosto che un’altra.
Non perdiamo di vista, inoltre, le cose più importanti: soggetti che
possono tenerci ancorati in un mare in burrasca fatto di ipotesi e
contro-ipotesi.
Cominciamo ad individuare uno di questi soggetti “pesanti” che
dovrebbero trovarci tutti d’accordo.
Chi è il Principe dei principi, il gran Principe, il Principe
dell’esercito dei cieli o Michele? - Daniele 8:11; 10:21
E chi sono i “santi del Supremo” che ricevono un regno di durata
indefinita? - Daniele 7:17
In che periodo di tempo riceve il potere Michele, confrontando anche
ciò che si legge in Rivelazione 12?
Quest’ultimo argomento l’abbiamo visto in uno degli articoli
sopra menzionati comunque dovremmo conoscere sia i soggetti sia il
tempo di riferimento.
Il Gran Principe è Gesù Cristo* (vedi nota in calce)
e i santi del supremo sono i 144.000 che riceveranno un regno in data
“x” ma che sicuramente non riguarda il passato.
Quindi facciamo un ragionamento.
Se nel capitolo 7 siamo arrivati al punto in cui i Santi ricevono il
dominio a tempo indefinito, la visione del capitolo 8, dal momento
che parla ancora di potenze e di guerre, non può applicarsi dopo
la visione del capitolo 7, non è vero?
I Santi del supremo prendono possesso del governo a tempo indefinito
quindi non possono esserci altri regni successivi.
Ne consegue che la visione del capitolo 8 menzioni avvenimenti che si
svolgono prima o, al limite, in contemporanea al capitolo 7 fino al
limite di tempo concesso ai regni umani.
Per comprendere le dinamiche dei corni e i loro "comportamento" studiamo attentamente i precedenti biblici.
Quando il corno notevole si rompe Daniele 8:8 dice che “invece
d’esso ne crescevano notevolmente quattro, verso i quattro venti (o
direzioni) dei cieli”
Ciò significa che la Grecia prese tutto il dominio non
una parte del dominio, un terzo o un quarto di dominio.
Tutto.
Questo è in armonia con le parole
di Daniele 2:39 che, parlando proprio di questa potenza, disse che
avrebbe governato l’intera terra.
Se l’intero
dominio è stato dato
alla potenza macedone
è chiaro e addirittura
scontato che tutte
le eventuali potenze successive (rimanendo sempre in tema di “re
del nord”) sarebbero spuntate, sorte da quest’unico
enorme impero che si
suddivise principlamente in quattro regni.
La scrittura dice che da uno di essi
(cioé da uno di questi quattro regni) “spuntò un altro corno,
piccolo, e si faceva grandissimo verso il sud e verso levante e verso
l’Adornamento” - Daniele 8:9
Sappiamo che Roma si è
effettivamente fatta grande verso il sud e verso l’Adornamento ma
la domanda che dovremmo farci è “La profezia termina con Roma o
menziona una potenza sorta da Roma esattamente come Roma sorse
dall’impero macedone?”
Ovviamente dovremmo anche chiederci “La profezia sta parlando
ancora dell’impero macedone (e quindi escludendo Roma) o sta
parlando di un’altra potenza?”
Quando la Siria diventa provincia romana (particolare fondamentale
per comprendere chi veste i panni del successivo re del nord) in
questa particolare profezia sarebbe vista come un altro corno o
semplicemente come uno dei quattro corni?
La domanda sembra sciocca invece è legittima perché anche se
sappiamo che il corno che ci interessa è quello relativo a Seleuco I
Nicatore, la Siria non viene combattuta né conquistata (le corna,
finora, abbiamo visto che sono belligeranti, si scontrano. Le corna,
sugli animali con le corna, hanno un solo scopo: scontrarsi
con gli altri animali).
La Siria viene semplicemente inglobata.
Usando un termine un po' banale potremmo dire che c’è un
cambio di gestione nella scena mondiale ma non c’è alcuno scontro
(non c’è alcuno scontro per prendere il dominio come re del nord;
non si parla di eventuali scontri successivi con quello che rimase di
queste potenze) a differenza di quello che abbiamo visto finora con i
precedenti re del nord.
La media-persia si scontra con Babilonia per diventare il successivo
re del nord.
L’impero macedone si scontra con la media-persia ed esso diventa il
successivo re del nord ma Roma non si scontra con l’impero
seleucide per diventare il successivo re del nord.
E quindi, tornando alla domanda precedente, nella visione Roma è un
corno che spunta da uno dei quattro corni oppure prende semplicemente
il posto di uno dei quattro corni?
Dal punto di vista di Dio... Roma è un’altro corno oppure
il fatto che siano sopraggiunte sì altre persone ma sullo
stesso dominio e senza colpo ferire è
sempre lo stesso corno?
Proviamo anche a farci questa domanda.
Se Alessandro Magno fosse morto di vecchiaia riuscendo a mettere uno
dei suoi figli sul suo immenso impero, avremmo visto il corno
spezzarsi sostituito da un altro corno (il figlio) o non avremmo
visto proprio nulla, cioé nessun cambio fisico nel capro?
Invece i quattro generali dividono il potere dividendo
poi, a tutti gli effetti, l’impero.
Come abbiamo detto quello che passa dall’impero seleucide a Roma è
l’unico passaggio di potere in cui nessuno si è scornato
con nessuno e nessuno ha diviso nulla in quanto la Siria (l’unico
punto di riferimento biblico che abbiamo per stabilire l’identità
del re del nord) è stata semplicemente inglobata.
Se queste riflessione sono degne di attenzione, il corno che spunta
da uno dei quattro corni non può essere la Grecia né Roma, semmai una delle tante
potenze che si divisero da Roma (potenza che prese il posto
dell’impero seleucide).
Potremmo anche chiederci perché la visione non potrebbe
semplicemente saltare tutte le eventuali potenze sorte “nel mezzo”
ed arrivare al tempo della fine – Daniele 8:17** (vedi nota in calce)
Ci sono molti particolari su cui si può e si dovrebbe ragionare.
Sicuramente ci sono molti aspetti interessanti e implicazioni che
ancora non comprendiamo ma significa questo che non possiamo
comprendere il significato fondamentale della visione, il tempo di
riferimento e le implicazioni per noi?
No perché, come abbiamo detto, abbiamo dei punti fermi importanti.
Se abbiamo stabilito che la visione non può adempiersi nel primo
secolo e Daniele 8:25 dice che “sorgerà contro il Principe dei
principi, ma sarà infranto senza mano” quando è avvenuto questo?
Quando è intervenuto direttamente il Principe dei principi per porre
fine ad uno dei re del nord o qualsiasi altro impero?
La risposta è mai, né nel primo secolo, né prima di allora,
né dopo.
Questo ci porta inevitabilmente in un periodo futuro e a meno che non
stiamo aspettando due Armaghedon differenti in periodi differenti,
ciò deve avvenire nell’unico Armaghedon descritto nella Bibbia.
Questo implica che “il tempo della fine” di Daniele 8:17 è
esattamente il tempo in cui “i santi del Supremo riceveranno il
regno, e prenderanno possesso del regno a tempo indefinito, sì, a
tempo indefinito di tempi indefiniti’” - leggi Daniele 7:17, 18
A questo punto, però, dobbiamo prendere atto che la stessa potenza
venga vista prima come un corno, poi come una bestia a sé.
Per quale motivo?
Ogni parte del libro di Daniele aggiunge particolari utili alla
comprensione del quadro generale; in pratica ogni visione mette in
risalto qualcosa.
Ammettendo la possibilità che Roma sia uno dei quattro corni e non
il quinto corno (abbiamo ipotizzato questo ma anche che saltasse le
varie potenze fino al tempo della fine) essa divenne comunque una
potenza a sé, una “bestia” diversa da tutte le altre bestie –
Daniele 7:7
Anche se l’impronta macedone era evidente (ed è evidente tutt’ora
negli stati occidentali) politicamente e militarmente Roma e tutti
gli imperi che si suddivisero da essa non ebbero più nulla a che
fare con i seleucidi e quindi sembrerebbe che Daniele capitolo 8 stia
mettendo in risalto l’origine o la nascita geografica
della potenza successiva (il corno spunta da uno dei
quattro corni) mentre Daniele capitolo 7 si concentri sulle
particolarità di questa bestia; particolarità che non potevano
essere spiegate attraverso l’immagine di un corno – vedi Daniele
7:7
Proviamo ad immaginare anche un'altra cosa.
A differenza di quando due potenze sorte dallo stesso impero si scontrano tra di loro per cui non è necessario vedere più bestie (confronta Daniele 7:8) immaginiamo che uno dei quattro corni del capro si fosse scontrato con un altro impero, un impero al di fuori del vecchio dominio macedone, ad esempio la Cina o l'Australia (stiamo viaggiando con la fantasia ma le situazioni ad absurdo ci aiutano a riflettere).
Se uno dei corni, ad esempio l'impero seleucide, si fosse scontrato con l'Australia, cosa avremmo visto nella visione?
Avremmo forse visto uno dei quattro corni staccarsi, prendere il volo e cozzare con un'altra bestia?
Ovviamente no, non si è mai vista una cosa del genere nelle Scritture.
Avremmo forse visto il capro scontrarsi con la bestia australiana o cinese?
Assolutamente no perché una visione del genere avrebbe indicato che tutti gli imperi sorti dal regno di Alessandro Magno avrebbero partecipato alla guerra.
Ma abbiamo ipotizzato che solo uno dei quattro domini partecipi alla guerra.
Allora cosa avremmo visto?
Pensiamoci attentamente.
La risposta è semplice: avremmo visto un'altra bestia, magari una bestia con particolarità uniche e distintive, scontrarsi con l'ennesimo impero (anch'esso rappresentato da una bestia).
Non è difficile immaginare che, in base alle circostanze o a quello a cui la visione intende dar risalto, lo stesso impero venga visto sia come un corno che come una bestia.
Proviamo ad immaginare anche un'altra cosa.
A differenza di quando due potenze sorte dallo stesso impero si scontrano tra di loro per cui non è necessario vedere più bestie (confronta Daniele 7:8) immaginiamo che uno dei quattro corni del capro si fosse scontrato con un altro impero, un impero al di fuori del vecchio dominio macedone, ad esempio la Cina o l'Australia (stiamo viaggiando con la fantasia ma le situazioni ad absurdo ci aiutano a riflettere).
Se uno dei corni, ad esempio l'impero seleucide, si fosse scontrato con l'Australia, cosa avremmo visto nella visione?
Avremmo forse visto uno dei quattro corni staccarsi, prendere il volo e cozzare con un'altra bestia?
Ovviamente no, non si è mai vista una cosa del genere nelle Scritture.
Avremmo forse visto il capro scontrarsi con la bestia australiana o cinese?
Assolutamente no perché una visione del genere avrebbe indicato che tutti gli imperi sorti dal regno di Alessandro Magno avrebbero partecipato alla guerra.
Ma abbiamo ipotizzato che solo uno dei quattro domini partecipi alla guerra.
Allora cosa avremmo visto?
Pensiamoci attentamente.
La risposta è semplice: avremmo visto un'altra bestia, magari una bestia con particolarità uniche e distintive, scontrarsi con l'ennesimo impero (anch'esso rappresentato da una bestia).
Non è difficile immaginare che, in base alle circostanze o a quello a cui la visione intende dar risalto, lo stesso impero venga visto sia come un corno che come una bestia.
Se ben ci pensiamo è la stessa cosa che si vede in Daniele capitolo
7 e poi in Rivelazione 13.
I libri di Daniele e Rivelazione
sono in effetti un unico libro.
Nell’unico racconto ispirato dall’Unico Autore si vede prima una
bestia da cui spuntano delle corna, quindi ci si concentra su un
particolare corno, quindi si vede nuovamente una bestia – Confronta
Daniele 7:7, 8 con Daniele 8:9 e quindi Rivelazione 13:1, 2
Di tutti questi “tre” si dice che vengono distrutti
definitivamente e non attraverso esseri umani o mezzi umani – Vedi
Daniele 7:26 quindi Daniele 8:25 e Rivelazione 19:20
Quindi cosa dovremmo dedurne?
Dovremmo dedurre che si stiano menzionando tre giudizi differenti su
tre imperi differenti (hanno tutti caratteristiche diverse) in tre
periodi differenti e che tutti e tre vengano distrutti direttamente
da Cristo o che si stia semplicemente dando particolari diversi ed
utili relativi ad un unico soggetto e avvenimento?
Proviamo ad usare ragionevolezza.
Questo ovviamente non significa che tra i vari particolari qui messi
in risalto (qui come altrove) non ci sia qualcosa che non abbiamo
ancora compreso o qualche implicazione importante.
Sicuramente è così ma questo non tocca minimamente i
soggetti implicati e il tempo di riferimento della visione.
Sullo stesso ragionamento non pensiamo che la distruzione dei piedi
della statua del sogno di Nabucodonosor si applichi ad un altro
impero ancora e ad un altro tempo solo perché è stato descritto in
maniera differente.
In quel caso dovremmo pensare che gli Armaghedon futuri siano almeno
quattro.
Anche l’eventuale obiezione che asserisce che il piccolo corno che
spunta dai quattro non può avere a che fare con una potenza dei
nostri giorni perché ciò avverrebbe quando il capro è ancora in
vita, non tiene conto del contesto né di altri versetti riferiti
alla stessa potenza.
In Daniele 2:44 si dice che l’Iddio dei cieli avrebbe stabilito un
regno che non sarebbe mai stato ridotto in rovina “ai giorni di
quei re”.
E’ un plurale. Quali re?
Esattamente Babilonia, Media-persia, Grecia e Roma ovvero i re (o
bestie) descritti nella statua.
Questi re sono tutti in vita nel tempo della fine, compreso il
capro, ed infatti prima che il regno porrà loro fine, ad una parte
di questi verrà concesso un “prolungamento di giorni”
addirittura dopo Armaghedon – Daniele 7:12
Abbiamo visto questo nel seguente link
In conclusione.
Con buona probabilità Roma prende il posto del “corno seleucide”
del capro peloso e deduciamo questo dal fatto che non c’è stato
alcuno scontro nella conquista di Siria.
L’unico metro che abbiamo per giungere a questa conclusione è
comprendere il ruolo primario delle corna (lo scontro, appunto) e
fare un contrasto con i precedenti passaggi di potere avvenuti tutti
attraverso guerre più o meno cruenti – possiamo vedere la
sequenza e la fondamentale differenza che passa tra le
prime bestie e l’ultima in Daniele 8:3-12
Questa è ovviamente solo un’ipotesi ma indipendentemente da questo e dai
particolari che sarà interessante ricavare, questo non può
spostarci da quel “tempo della fine” che ha a che fare con il
“popolo dei Santi del Supremo” che ricevono il regno a tempo
indefinito nonché il tempo in cui questa bestia sarà infranta
“senza mano” dal Principe dei principe - vedi Daniele 7:27 e
Daniele 8:19, 25
Dal momento che nessun impero, finora, è stato distrutto
direttamente da Dio o da Cristo, questo “particolare” ci fa
compendere che Daniele 8 non può riferirsi ad alcun altro sistema di
cose o tempo della fine.
Tutte le potenze descritte in Daniele, partendo da Babilonia, sono
presenti anche nel tempo della fine e quindi il fatto che l’ultimo
corno spunti “sul capro” o abbia origine dal capro non dimostra
che la profezia non si applichi nei nostri giorni né che la Grecia
debba essere una potenza attiva in quel momento – confronta Daniele
7:7, 8
Indipendentemente dall’origine politico-geografica da cui rinasce
l’ultimo re, esso riceve il dominio nel tempo della fine e quindi
è ragionevole vederlo sia come un corno che come una bestia –
confronta Rivelazione 13:2 – a seconda dei particolari a cui si
vuole dar risalto.
Note in calce
* La discussione secondo cui il "Principe dei principi" sia in realtà Geova non cambia i concetti espressi. Se anche tale titolo si applicasse esclusivamente a Geova, Egli ha incaricato Suo Figlio per distruggere queste nazioni e questo non è ancora avvenuto.
**Come abbiamo visto in articoli successivi, finalmente riusciamo a comprendere il perché di questo "salto temporale" nella profezia di Daniele.
Avendo compreso il ruolo di Israele è chiaro perché la profezia faccia un salto temporale molto lungo.
Questo avviene perché i rispettivi re ricompaiono semplicemente con la ricomparsa di Israele.
A questo riguardo si veda l'articolo intitoalto "Ricontiamo il numero dei re e comprendiamo la profezia".
Avendo compreso il ruolo di Israele è chiaro perché la profezia faccia un salto temporale molto lungo.
Questo avviene perché i rispettivi re ricompaiono semplicemente con la ricomparsa di Israele.
A questo riguardo si veda l'articolo intitoalto "Ricontiamo il numero dei re e comprendiamo la profezia".
Possiamo quindi vedere la visione dell'ultimo corno del capro e quindi le 2300 sere riportate in Daniele capitolo 8 come un ulteriore dettaglio per identificare il re del Nord. Eccezionale lavoro Israeli! Continua con questa accuratezza! Un Abbraccio.
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