La meravigliosa coerenza della Parola di Dio
L’articolo
che segue non vuole essere un’autocelebrazione del blog, tantomeno
dell’autore – Romani 3:23
Lo
scopo non è neppure fare una carrellata degli eventuali errori
interpretativi del Corpo Direttivo.
Le
scritture che seguiranno serviranno a mettere in luce, semmai, la
meravigliosa coerenza e profondità della Parola di Dio – Romani
11:33
Ciò
verrà fatto anche attraverso oculati contrasti.
Alcuni
passi scritturali, infatti, se letti alla luce di ciò che crediamo
di sapere, risulteranno ambigui, “interpretabili” se non
addirittura incomprensibili.
Invece
riprendendo queste stesse scritture senza alcun preconcetto ma solo
alla luce dell’autorità delle scritture stesse, vedremo comporsi
un quadro coerente, credibile, meraviglioso.
L'aspetto regolare, ordinato e coerente rende un diamante bello e prezioso. Allo stesso modo il messaggio biblico, più di qualsiasi diamante, è armonioso e di immenso valore |
“Non
completerete affatto il giro delle città d’Israele finché arrivi
il Figlio dell’uomo” - Matteo 10:23
Diciamo subito che
questa scrittura non è in contraddizione con Matteo 24:14 la quale
parla di testimonianza a “tutte le nazioni”.
Tutte le nazioni,
ovviamente, non include ogni singola persona.
Il corpo direttivo
dei testimoni di Geova non ha ancora spiegato cosa implicherebbe il
fatto che questa testimonianza, essendo la base per il giudizio
(confronta Giovanni 3:19) non completi il giro d’Israele.
Questa parte di
“Israele” che non sarà raggiunta dalla buona notizia fino
all’ultimo giorno del sistema satanico, che fine farà?
In genere la
risposta è “Geova vede il cuore… quindi sarà Lui a pensare a
queste persone”.
Una risposta così
generica non fa che mettere in luce la mancanza di una vera risposta
scritturale.
Ma davvero non c’è
una risposta specifica ad una domanda così importante?
La risposta non c’è
solo se prendiamo per assodato che Armaghedon distrugga tutte le
nazioni e tutte le persone.
Come abbiamo visto
nell’articolo intitolato “Quali nazioni scompaiono ad
Armaghedon?”
la guerra del Gran
Giorno dell’Iddio Onnipotente non distruggerà tutte le persone del
mondo ma solo il sistema satanico.
Alcune nazioni e
persone saranno risparmiate dalla guerra e queste avranno
l’opportunità di “accorrere al monte di Geova” per un certo
numero di anni dopo Armaghedon.
In questo modo
l’Israele rimasto, sparso per il resto del mondo e non raggiunto
dalla predicazione pre-Armaghedon, avrà il tempo e l’opportunità
d’avvicinarsi all’Iddio di ogni conforto e raggiungere il Suo
popolo – Isaia 2:2-4
“Dopo molti
giorni ti si presterà attenzione. Nella parte finale degli anni
verrai al paese [del popolo] ricondotto dalla spada, radunato da
molti popoli, ai monti d’Israele, che sono stati di continuo un
luogo devastato; sì, [un paese] che è stato tratto dai popoli,
[dove] hanno dimorato al sicuro, tutti quanti. E sarai costretto a
salire. Verrai come una bufera. Sarai come nuvole per coprire il
paese, tu e tutte le tue schiere e molti popoli con te” - Ezechiele
38: 8, 9
Alla fine di mille
anni di pace e prosperità, molti mostri “fratelli” si stuferanno
di vivere in tali condizioni, si armeranno fino ai denti e
desidereranno “predare” la parte del popolo di Dio rimasto
fedele.
Questo è grossomodo
l’intendimento attuale in merito a Gog di Magog.
In armonia con
l’articolo citato prima, invece, conseguenza del fatto che
Armaghedon non distrugga tutte le persone o nazioni sarà che molti
di questi (che non sono mai diventati nostri fratelli) dopo "molti giorni" si
organizzeranno per predare proprio Israele e “prendere molte
spoglie”.
Si veda anche
l’articolo seguente
Rende anche logica
l’affermazione scritturale secondo cui Satana, alla fine dei mille
anni, andrà a sviare quelle “nazioni ai quattro angoli della
terra”.
“Veramente vi
dico: Nel Giorno del Giudizio sarà più sopportabile per il paese di
Sodoma e Gomorra che per quella città” - Matteo 10:15
“Io vi dico che
di ogni parola non profittevole che gli uomini avranno detto
renderanno conto nel Giorno del Giudizio” - Matteo 12:36
Secondo
l’intendimento attuale, dopo precedenti rivedimenti, in questa
scrittura Gesù avrebbe utilizzato un’iperbole per mettere in
risalto “quanto fossero insensibili e colpevoli la maggioranza
degli abitanti di Corazin, Betsaida e Capernaum” - (vedi “Domande
dai lettori” della Torre di Guardia 01/06/88)
A conferma di ciò
la rivista menziona varie iperbole che il Signore avrebbe utilizzato
durante la sua vita terrena (il cammello e la cruna dell’ago, il
cielo e la terra che passano a differenza delle parole del Signore
etc.).
Ma la domanda
legittima dovrebbe essere... “Gesù, in quell’occasione, stava
insegnando qualcosa? Stava facendo un’illustrazione o stava
semplicemente condannando qualcuno?”
Non è forse la
nostra trincerata convinzione che alla morte il peccato venga
definitivamente estinto che ci spinge a trovare altre spiegazioni
oltre a quello che c’è semplicemente scritto?
Cercando di essere
il più diplomatici possibile… ammettiamo che Gesù abbia voluto
utilizzare un’iperbole (un po’ strana e di difficile comprensione
se paragonata a quella del cammello e della cruna dell’ago) che
dire di Matteo 12:36?
Anche qui utilizzò
un’iperbole? E per insegnare cosa?
Non c’è alcun
motivo, invece, di cercare iperbole e leggere quello che non è
scritto se comprendiamo che alla risurrezione le persone
risponderanno degli errori che hanno commesso quando erano in vita.
Questo l’abbiamo
visto nell’articolo intitolato “La morte cancella davvero i
peccati?”
Questo include, tra
le altre cose, che la risurrezione avvenga alla fine del millennio e
non durante – vedi Rivelazione 20:5
Tra l’altro anche
il termine “risurrezione di giudizio” significa molto
semplicemente “risurrezione per subire un giudizio” - vedi
Giovanni 5:29
Babilonia la
Grande sarebbe l’impero mondiale della falsa religione che verrà
distrutto dalle Nazioni Unite.
Ma la Bibbia dice
che l’uomo dell’illegalità (che sarebbe il clero della
cristianità e quindi parte principale di Babilonia la Grande) verrà
soppresso “con lo spirito della sua bocca” - 2 Tessalonicesi 2:8
Sono le Nazioni
Unite oppure è lo spirito di Cristo a distruggere la falsa
religione? - confronta Rivelazione 17:16
Perché, inoltre,
l’impero mondiale della falsa religione cavalcherebbe le Nazioni
Unite?
Perché, se la falsa
religione viene distrutta dalle Nazioni Unite all’inizio della
grande tribolazione, nel momento in cui tutte le persone del mondo si
trovano davanti a Cristo molti diranno ancora… “non abbiamo
profetizzato in nome tuo, e in nome tuo espulso demoni, e in nome tuo
compiuto molte opere potenti?” - Leggi Matteo 7:22, 23
Queste e altre
scritture si armonizzano comprendendo che Babilonia la Grande non
è l’impero mondiale della falsa religione.
Abbiamo visto questo
nei seguenti articoli.
Questi articoli
aiuteranno anche a comprendere “dove è andata a finire” la falsa
religione perché, se non è Babilonia la Grande, sarà pure da
qualche parte no?
“...quando
vedrete Abraamo e Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di
Dio, ma voi stessi gettati fuori. Inoltre, verranno da luoghi
orientali e occidentali, e dal settentrione e dal meridione e
giaceranno a tavola nel regno di Dio” - Luca 13:28, 29
Ecco un’altra
scrittura decisamente problematica per l’intendimento attuale.
Abraamo, Isacco e
Giacobbe riceveranno la risurrezione celeste?
Come possono essi
giacere a tavola nel Regno di Dio?
Dal momento che
questo non è possibile (lo dovremmo sapere ma possiamo trovare
l’articolo dedicato ai 144.000 in questo link
http://attenzioneallaprofezia.blogspot.it/2017/05/i144.html
) si dice che essi sono “simbolicamente” a tavola nel Regno di
Dio.
Simbolicamente, cioé
cosa significa?
E che differenza ci
sarebbe con gli altri abitanti del Nuovo Mondo che sono stati
considerati degni di vivere ma che non sono Abraamo, Isacco e
Giacobbe e neppure alcuno dei profeti?
La spiegazione è
davvero sorprendente e, per quanto incredibile, assolutamente logica.
Anche in questo caso
non abbiamo bisogno di leggere quello che non è scritto.
L’articolo
dedicato alla Gerusalemme Celeste armonizza queste e altre scritture.
“E scoppiò la
guerra in cielo: Michele e i suoi angeli guerreggiarono contro il
dragone, e il dragone e i suoi angeli guerreggiarono … Ed essi lo
vinsero a motivo del sangue dell’Agnello e a motivo della parola
della loro testimonianza, e non amarono la loro anima neppure di
fronte alla morte” - Rivelazione 12:7, 11
La spiegazione
ufficiale dice che non furono gli eletti risuscitati a combattere
questa guerra ma altri angeli.
Questa spiegazione
appare strana se si legge quello che viene descritto nel versetto 11…
“Ed essi lo vinsero a motivo del sangue dell’Agnello e a motivo
della parola della loro testimonianza, e non amarono la loro anima
neppure di fronte alla morte”.
Chi ha usufruito del
sangue dell’Agnello? Gli angeli o gli eletti?
Chi ha dato
testimonianza fino alla morte? Gli angeli o gli eletti?
Chi dovrà eliminare
i demoni e l’influenza satanica dal mondo? Gli angeli o gli eletti
insieme a Cristo?
Questa scrittura è
molto chiara ma diventa difficile se siamo convinti che questa guerra
sia avvenuta tra il 1914 e il 1918 e la risurrezione nel 1919.
In questo caso gli
angeli che combattono e vincono scacciando Satana e i demoni sulla
terra, non possono essere gli eletti risuscitati.
“Guai alla
terra e al mare, perché il Diavolo è sceso a voi, avendo grande
ira, sapendo che ha un breve periodo di tempo” - Rivelazione 12:12
Secondo
l’intendimento ufficiale questo breve periodo di tempo sarebbe
iniziato nel 1914 (e quindi sarebbero già passati 103 anni).
La spiegazione
afferma che “da un punto di vista spirituale” 103 anni non sono
nulla.
Tra l’altro presso
Geova mille anni sono come un giorno – 2 Pietro 3:8
Ciò significa che
se ne passassero altri duecento, da un punto di vista spirituale
sarebbe comunque “un breve periodo di tempo” e la scrittura non
verrebbe meno.
Ci sarebbe da
chiedersi perché gli angeli avrebbero usato l’espressione “breve
periodo di tempo” dal momento che si stavano rivolgendo alla terra
e al mare (cioé a noi).
Comunque Rivelazione
fa comprendere che il breve periodo di tempo ha a che fare con gli
ultimi tre anni e mezzo, ovvero 42 mesi, nel quale egli potrà
utilizzare la sua bestia politico-militare – vedi Rivelazione 13:5
Anche in questo caso
non abbiamo bisogno di cercare spiegazioni particolari e neppure
chiederci “da quale punto di vista” leggere l’informazione
perché tre anni e mezzo sono davvero un breve periodo di tempo sia
da un punto di vista spirituale che da uno umano.
Si veda, ad esempio,
l’articolo “1290 e 1335 giorni”
http://attenzioneallaprofezia.blogspot.it/2017/05/1290-e-1335-giorni.html
“E dalla sua
bocca il serpente vomitò dietro alla donna acqua simile a un fiume,
per farla annegare nel fiume. Ma la terra venne in aiuto della donna,
e la terra aprì la sua bocca e inghiottì il fiume che il dragone
aveva vomitato dalla sua bocca. E il dragone si adirò contro la
donna, e se ne andò a far guerra contro i rimanenti del seme di lei,
che osservano i comandamenti di Dio e hanno il compito di rendere
testimonianza a Gesù” - Rivelazione 12:15-17
Dal momento che la
donna sarebbe un’organizzazione celeste composta da fedeli creature
spirituali (cherubini, serafini e generici angeli) il dragone non può
farla annegare vomitando dietro essa “acqua simile a un fiume”
(sia esso un fiume letterale o una fiumana di persone inferocite).
Quindi questo
attacco avverrebbe, in realtà, contro “il seme di lei” (vedi il
libro “Rivlazione il suo culmine” a pagina 183 paragrafo 23).
Anche questa
spiegazione appare strana perché la scrittura specifica molto bene
due fasi distinte.
Nella prima se la
prende con la donna cercando di farla annegare e poi, nella
seconda, vedendo come il suo tentativo di far
annegare la donna fallisce, se
ne va
a far guerra contro i “rimanenti del seme di lei”.
Anche in questo caso è sufficiente comprendere che la donna che si
vede nel capitolo 12 di Rivelazione non è un’organizzazione
celeste per dare un senso logico a questa descrizione.
L’articolo è stato trattato nel seguente link
“Veramente vi
dico che questa generazione non passerà affatto finché tutte queste
cose non siano avvenute” - Matteo 24:34
Ecco una delle scritture più “controverse” di tutta la Bibbia…
almeno per alcuni.
Dal momento che la fine non è arrivata nel 1874, non è arrivata nel
1914, non è arrivata nel 1918, nel 1922 o 1925, non è arrivata nel
1975 e non è ancora arrivata… abbiamo cercato tutti i significati
possibili e immaginabili alla parola “generazione”.
Abbiamo cercato tutte le accezioni possibili.
Ci siamo chiesti, e ci stiamo ancora chiedendo, cosa volesse dire il
Signore veramente… ci siamo chiesti quanti
ultracentenari possono essere ancora vita sulla terra e ultimamente
la “generazione che non passerà” sono diventate due o una e
mezza.
Senza voler essere troppo polemici, vi sembra onestamente
un’atteggiamento ragionevole?
Abbandonado i nostri preconcetti forse scopriremo che il termine
“generazione” vuol semplicemente dire generazione, che il Signore
volesse dire veramente solo quello che disse e se
esaminiamo gli avvenimenti che si susseguono dalla prima tromba
dell’Apocalisse fino alla settima coppa dell’ira di Dio,
scopriamo che passano al massimo 14 anni.
Possiamo trovare questo argomento nei seguenti link
Rispondiamo sinceramente a questa domanda: cos’è più ragionevole?
Ipotizzare che ciò che è stato detto sul 1914 sia sbagliato o che
si sia sbagliato il Signore?
Alla luce di quanto
è stato trattato finora e a prescindere se condividete tutte le
spiegazioni qui riportate oppure no, non si intravede onestamente un
quadro più coerente e completo?
Non è forse stata
utilizzata soltanto la Bibbia per armonizzare certe
espressioni apparentemente strane e contraddittorie? - 2 Timoteo 3:
16, 17
E non è forse vero
che sono spesso i nostri preconcetti ad impedirci di comprendere
delle scritture anche molto semplici e dirette?
Molti cercano di
spiegare la Bibbia utilizzando la propria personale sapienza…
cercando ogni accezione possibile per confermare le idee preconcette
imposte dalla propria educazione religiosa… menzionando come
autorità un certo studioso, un certo erudito biblico.
Pensiamo onestamente
che gli apostoli di Cristo facessero così?
Non erano forse gli
scribi e i farisei a menzionare i loro saggi e i loro intellettuali e
non considerarono forse la loro autorità superiore o pari a quella
biblica? - confronta Matteo 15:5, 6
Non dovrebbe essere
così tra veri cristiani.
Crediamo davvero che
la Bibbia sia la Parola di Dio?
Rifacciamoci la
domanda.
Crediamo davvero che
sia la Parola di Dio e che sia superiore ad ogni altro scritto sulla
terra? - 1 Corinti 3:19
Se ci crediamo
davvero allora non daremo eccessivo valore a documenti come la
Didache o tutto quello che verrà disseppellito da qui a qualche anno
(cerca l’articolo intitolato “Il progetto Blue Beam e la nuova
religione mondiale”).
Ovviamente si sta
parlando di valore come guida per il popolo di Dio; non si sta
sminuendo il valore storico di certi reperti e neppure il ruolo utile
della scienza.
Noi cristiani
abbiamo tutto quello di cui abbiamo bisogno per l’edificazione
della nostra fede e per la comprensione dei tempi in cui stiamo
vivendo.
Se l’apprezziamo
veramente e non solo a parole, allora cercheremo lì e con costanza
le risposte che ci servono.
Ci sono molte altre cose che “vanno a posto” se abbiamo la
pazienza, l’umiltà di rimetterci in discussione e la costanza di
scavare.
Possiamo armonizzare perché, ad esempio, in riferimento addirittura
al Regno Millenario si parli ancora di Israele dicendo che sarà
riabitata.
Possiamo identificare la differenza che passa tra coloro che “hanno
lasciato il patto santo” e coloro che “agiscono malvagiamente
contro il patto”.
Tutte spiegazioni che, almeno per il momento, non arrivano dal canale ufficiale.
Possiamo
trovare gemme spirituali se predisponiamo il cuore e la mente e
chiedendo aiuto a Geova –
Proverbi 2:1-6
Ognuno di noi ha la
personale responsabilità di scavare nella Parola di Dio perché solo
questo dimostra che l'amiamo e che siamo “di mente nobile”.
Ci dondoliamo forse
nella comoda e rassicurante idea che “sono altri ad avere questa
responsabilità”?
Ovviamente non si
sta affatto insinuando che gli articoli qui citati siano infallibili,
che non presentino errori e che non ci sia altro da scoprire.
Al contrario.
L’autore riconosce
umilmente che ci sono tantissime cose ancora da scoprire e che molti
articoli potrebbero essere rivisti alla luce degli avvenimenti che si
verificheranno.
Detto questo, però,
già oggi possiamo scoprire molte verità e dimostrare quanto amiamo
la Parola di Dio e la Sua meravigliosa coerenza.
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