METTIAMO IN ORDINE CIO’ CHE SAPPIAMO E RINGRAZIAMO DIO
Ogni cosa che respira, lodi Iah. Lodate Iah! - Salmo 150:6
C’è stato un tempo, non troppo lontano, in cui credevamo che “Babilonia la Grande” fosse un fantomatico e non meglio definito “impero mondiale della falsa religione”.
Anche solo la definizione era ambigua e diverse cose non tornavano… tanto per cominciare perché se questo soggetto avesse racchiuso tutti i tipi di adorazione mal riposta… beh, in Apocalisse non si vedevano forse persone adorare la bestia selvaggia, la bestia con due corna d’agnello nonché la bestia scarlatta finale? - Apocalisse 13:4, 8; 17:8
Anche applicando questo al “nazionalismo”… ebbene il nazionalismo non è una forma di adorazione?
Essendo chiaramente soggetti distinti dalla prostituta, avremmo forse dovuto considerare Babilonia la Grande “l’impero mondiale della falsa religione ad esclusione del nazionalismo e del culto dell’uomo”?
In realtà questo aspetto non era l’unica cosa che non tornava, anzi… comunque per anni non ce ne siamo mai accorti.
Un bel giorno abbiamo imparato che, pur avendo senz’altro una valenza religiosa com’era logico aspettarsi, questa prostituta non fosse altro che la nazione di Israele apostata – confronta Isaia 1:21; Ezechiele 16:15
Da quel momento in poi la nostra visione generale delle cose ha iniziato ad allargarsi e altre cose si sarebbero presto chiarite.
Un tempo credevamo che la “grande tribolazione”* avesse una durata indefinita, inconoscibile… ed in passato ci saremo chiesti, anche con una certa ansia, “chissà quanto durerà…”.
Un bel giorno abbiamo appreso che questo periodo, senz’altro terribile, non durerà più di tre anni e mezzo.
Adesso che queste cose le sappiamo appaiono così scontate… ma all’epoca?
Cerchiamo di non dimenticare chi eravamo e in cosa credevamo perché adesso è facile dimenticare la meravigliosa ed esponenziale crescita che abbiamo avuto.
Un tempo credevamo che il “tempo della fine” fosse iniziato nel 1914 ed eravamo convinti che questa data fosse indicata nelle Scritture.
Ci sarà capitato di difendere questa data, almeno una volta nel “servizio di campo”, contro chi la contestava, non è vero?
È addirittura possibile che abbiamo noi stessi troncato la conversazione perché quella persona era “polemica” o apostata… perché metteva in dubbio “il canale scelto da Dio”.
Un bel giorno, senza alcuno spirito critico, abbiamo semplicemente imparato che questa data semplicemente non esisteva nella Bibbia e che tutte le spiegazioni atte a dimostrarlo erano semplicemente delle forzature logiche e scritturali – confronta Daniele 4:20-22
Per continuare a sostenere questa dottrina dopo quasi 110 anni, dopo decine di revisioni precedenti, qualcuno ha continuato ad impegnarsi cambiando regolarmente il significato - nonché l’arco temporale - del termine “generazione”, arrivando al punto di sostenere che la “generazione” indicata da Gesù fossero in realtà due o magari una e mezza.
L’esserci liberati da queste catene, diventate ancora più strette negli ultimi anni, non è stato un grande privilegio?
Adesso è facile ripetersi “quale sciocchezza fosse”... ma allora?
La Parola di Dio è un tesoro di immenso valore. Questo tesoro aumenta se lo condividiamo |
Un tempo credevamo che Israele avesse fatto il suo tempo, cioè che fosse stato in passato il popolo di Dio ma che poi fosse stato “abbandonato” – confronta Geremia 31:35-37
Non solo… ma abbiamo creduto che nei tempi moderni Egli avesse scelto un gruppo di americani perché “sinceri studiosi delle Scritture”… persone che evidentemente Egli non trovò nel resto del mondo.
Ci sarà senz’altro capitato di difendere questa dottrina davanti a chiunque la mettesse in dubbio magari aggiungendo le parole… “Meno male che ha scelto loro! Così si è sparsa in tutta la terra!”
Il fatto che Dio potesse scegliere anche persone povere dall’ultimo dei paesi insignificanti, non sembrava farci riflettere più di tanto – confronta 1 Corinti 2:3-5; 2 Corinti 11:30; 12:9, 10
Dio aveva abbandonato Gerusalemme e aveva scelto “Pittisburgh”: stop.
Un bel giorno abbiamo appreso che “a tempo indefinito” significava semplicemente “a tempo indefinito” e quindi Dio non avrebbe mai potuto abbandonare il suo popolo in maniera definitiva.
Anzi… la disubbidienza era stata prevista e con essa erano state messe nero su bianco le condizioni per il ritorno: il pentimento – Deuteronomio 30:1-5
Abbiamo anche appreso che lo stesso regno settentrionale di Israele, disperso tra le nazioni e scomparso dalla storia secolare da 2700 anni, sarebbe stato radunato nel tempo della fine – Genesi 48:19; Apocalisse 7:9
Adesso è facile prenderlo per scontato ma ricordiamoci che all’epoca questa credenza ci aveva anche portato alla convinzione che tutti gli altri sarebbero stati distrutti. E a proposito…
Un tempo credevamo che la guerra di Har-maghedon avrebbe significato la distruzione di tutti gli abitanti della terra ad eccezione di quelli della nostra religione (e al limite qualcuno che “studiava” all’interno della nostra religione).
Non solo… ma neppure ci chiedevamo come avrebbero fatto, questi, ad incontrarsi… visto che alcuni Testimoni vivono in zone isolate, poche centinaia in mezzo a milioni e milioni di persone.
Nelle illustrazioni si vedevano sempre i “fratelli” abbracciarsi, stringersi e piangere dalla gioia per essere sopravvissuti alla distruzione totale… e spesso in queste immagini si vedevano persone di diverse etnie.
Adesso è facile farsi questa domanda ma all’epoca?
Beh, all’epoca ci accontentavamo di un “Dio lo sa… saprà lui come fare”… senza neppure immaginare che la risposta fosse presente nella Bibbia da migliaia di anni.
Un bel giorno abbiamo imparato che, proprio perché il Paese Splendido non è mai stato abbandonato, Dio ci avrebbe ricondotto proprio lì.
Adesso è così logico e quasi banale comprendere che Dio avrebbe condotto il Suo popolo in un punto specifico della terra!
Provate ad immaginare di trovarvi soli, in una nazione sperduta, mentre tutto attorno a voi è stato distrutto…
Voi siete sopravvissuti perché “siete un membro del popolo di Dio”… bene. E adesso?
Come vivrete?
Con chi?
Come sopravvivrete?
Cosa farete quando tutto attorno a voi sarà solo terra bruciata, per migliaia di chilometri in tutte le direzioni, senza nessuno al vostro fianco?
La fine del sistema satanico sarebbe una cosa bellissima o sembrerebbe la scena di un film dell’orrore?
Che meraviglia imparare che il popolo di Dio, ovunque esso si trovi e per quanto isolato, sarà radunato in un unico punto della terra e quel “punto”, guarda un po’, sarà sempre lo stesso! - confronta 2 Re 21:7
Un tempo credevamo che Gog di Magog fossero i nostri fratelli sopravvissuti o risuscitati nel Nuovo Mondo… che dopo mille anni di pace, prosperità e felicità… sarebbero diventati cattivi, si sarebbero armati e ci avrebbero attaccati…
Credevamo che sulla terra fossero rimasti circa 8.000 “unti”, tutti molto vecchi (numero che in teoria doveva diminuire man mano che passava il tempo ma che, stranamente, negli ultimi anni stava aumentando… ).
Credevamo che i 144.000 fossero “spalmati” in duemila anni di storia.
Credevamo che lo “schiavo fedele e discreto” un bel giorno ci avrebbe illuminato con “istruzioni strane” a cui avremmo dovuto ubbidire prontamente.
Credevamo che Guglielmo I e Hitler fossero i re del nord del passato.
Credevamo che la Lega delle Nazioni fosse la bestia selvaggia pre-abisso.
Credevamo che le “altre pecore” fossero i cristiani “con la speranza terrena” – Giovanni 10:16
Credevamo che “stabilire fermamente la buona notizia” significasse combattere nei tribunali per far valere i propri diritti – Filippesi 1:7
Credevamo che il piccolo corno fosse l’impero anglo-americano.
Credevamo che lo schiavo malvagio non fosse da prendere alla lettera (esisteva solo quello fedele e discreto e ce l’avevamo noi) – Matteo 25:24-30
Credevamo che diverse trombe dell’Apocalisse riguardassero assemblee dei testimoni di Geova, risoluzioni o pubblicazioni.
Credevamo che Rutherford e i suoi collaboratori fossero “i due testimoni vestiti di sacco” – Apocalisse 11:3, 4
Credevamo che la donna del capitolo 12 di Apocalisse fosse “l’organizzazione celeste di Dio” – Apocalisse 12:1, 2
Credevamo che la scrittura che dice “lo spirito rende testimonianza col nostro spirito che siamo figli di Dio” segnasse la distinzione tra gli “unti” e la altre pecore – Romani 8:16
Credevamo che i risuscitati sarebbero stati giudicati da quello che avrebbero fatto dopo, nel Nuovo Mondo, e non in base a ciò che essi avevano fatto quand’erano in vita – Apocalisse 20:12, 13
Credevamo tante e tante cose… e aspettavamo con ansia la successiva pubblicazione o assemblea perché “chissà quali nuovi intendimenti, quali perle spirituali ci avrebbe dato”…
Nel frattempo non sapevamo cosa intendesse dire Gesù quando, parlando ai suoi discepoli disse chiaramente “Da ora in poi non berrò di nuovo del prodotto della vite finché non arrivi il regno di Dio” (Luca 22:18) e non sapevamo quali fossero le “notizie provenienti dal levante e dal nord” che avrebbero turbato l’ultimo re dominante – Daniele 11:44
Non sapevamo la durata del tempo della fine anzi… questo non si poteva sapere! - Daniele 12:11, 12
La Gerusalemme che “scende dal cielo” era simbolica – Apocalisse 21:2, 10
Abraamo, Isacco e Giacobbe nel regno di Dio era simbolico – Luca 13:28
Il tempio di Ezechiele, descritto nei particolari fino all’esasperazione, era simbolico – Ezechiele capitoli 47 e 48
Sodoma e Gomorra che “si sarebbero alzate in giudizio” contro la generazione del primo secolo in Israele la quale non aveva ascoltato la testimonianza di Gesù era simbolico – Matteo 10:15
La strada maestra che, dall’Assiria e dall’Egitto, avrebbe portato molte persone a sottomettersi al regno millenario di Cristo era simbolica – Isaia 19:23-25
La terra “custodita per il fuoco” che avrebbe portato gli elementi a diventare intensamente caldi fino a fondersi era simbolica – 2 Pietro 3:10-13
Tante altre cose erano simboliche e noi ci credevamo… ma un bel giorno abbiamo imparato la verità in merito a questi e ad altri soggetti e siamo stati liberati.
Liberati e privilegiati.
Paradossalmente adesso sappiamo di avere ancora tante cose da imparare mentre prima credevamo di aver imparato praticamente tutto… e che gli eventuali nuovi intendimenti avrebbero rivisto solo piccolezze, cose marginali.
Riconosciamo dunque di avere tante cose da imparare e ammettiamo la possibilità di dover ritrattare, anche completamente, qualcosa a cui al momento crediamo fermamente… ma rimane il fatto che la nostra conoscenza non è lontanamente paragonabile a quella che avevamo fino a pochi anni fa.
Ormai sembra tutto o quasi tutto scontato… ma era così all’epoca?
Questo viaggio nei ricordi è stato fatto per crogiolarci in quello che sappiamo?
No, affatto, perché qualunque cosa abbiamo imparato l’abbiamo ricevuta – 1 Corinti 4:6, 7; Giacomo 1:16, 17
Non è merito nostro e saremmo ancora dove eravamo se Dio non ci avesse privilegiati.
Probabilmente adesso staremmo dando dell’apostata all’ennesima persona che sollevasse dubbi in merito a questo o a quell’altro intendimento e la nostra maggiore aspirazione sarebbe quella di essere nominati o incaricati di qualcosa…
Questo “viaggio nei ricordi” dovrebbe prima di tutto farci stare coi piedi per terra e dare onore a Dio ma anche aiutarci a non giudicare coloro che sono rimasti dove sono e non hanno fatto alcun progresso.
La paura dell’ostracismo, la paura del “peccato mortale” o altre cose hanno impedito ed impediscono tuttora a molti di guardare un po’ più in là.
Essi hanno bisogno del nostro aiuto anche se non lo sanno e anche se ci odieranno anziché ringraziarci.
Non è ragionevole concludere che Dio si aspetti da noi la condivisione?
Ringrazieremo Dio in maniera pratica se ci sforzeremo di condividere questo immenso tesoro; tesoro che aumenta ogni giorno di più.
Non perdiamo quello che ci è stato donato.
Mettiamo ordine in ciò che sappiamo e non dimentichiamo di ringraziare Dio.
Nota in calce* Come specificato in uno dei primissimi articoli di questo blog, l'autore è stato testimone di Geova per cui parla per esperienza personale.
In ogni caso molte delle verità apprese sono assolutamente sconosciute alla maggior parte delle religioni. Da allora si sono aggiunte persone di diversa estrazione religiosa
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