I 144.000 e la grande folla
I
144.000 E LA GRANDE FOLLA
E udii il numero di quelli
che erano suggellati, centoquarantaquattromila, suggellati da
ogni
tribù dei figli d’Israele" (Rivelazione 7:4)
Una delle domande che divide
la cristianità (non l'unica) è: questo numero è letterale
oppure è simbolico?
Include un piccolo gruppo di persone o tutti i cristiani?
Include un piccolo gruppo di persone o tutti i cristiani?
Molti pensano sia un numero
simbolico per i seguenti motivi.
Il dodici è un numero
importante nella Bibbia ed esso significa "organizzazione
divinamente costituita in cielo o sulla terra" – Matteo 26:53
144.000 è un multiplo
perfetto di 12 (12*12*1000) e quindi, ragionano, deve
includere TUTTI
i cristiani.
Tutti i cristiani di cui
parlano le Scritture Greche avevano la speranza celeste.
Gesù disse ai suoi apostoli
"Faccio un patto con voi per un Regno" e anche "affinché
dove sono io siate anche voi" – Luca 22:28, 29
Bisogna, però, rispondere
ad alcune domande.
Di questi si dice che
"avranno un regno" e saranno "re e sacerdoti" e
quindi...
se TUTTI i cristiani vanno in cielo, su CHI governeranno
questi? Verso chi eseguiranno
i servizi di sacerdoti?
E se i cattivi vanno
all'inferno o sono distrutti, a cosa serve un servizio sacerdotale?
Inoltre... se tutti i
cristiani vanno in cielo e i malvagi vengono distrutti , la terra
rimarrà
disabitata?
Eppure la Bibbia dice che la
terra fu formata perché "fosse abitata" e che "sarebbe
durata per sempre" – Isaia 45:18; Salmo 37:29
Se la terra restasse
disabitata la sua stessa creazione non avrebbe senso e
contraddirrebbe
la Bibbia che dice "I cieli appertongono a Dio
ma la terra l'ha data ai figli degli uomini"
– Salmo 115:16
Quindi chi abiterà la terra
quando tutti i cristiani saranno in cielo?
È ovvio che il privilegio
di regnare con Cristo è riservato a pochi e quindi il numero
di questi re e sacerdoti deve essere un piccolo numero in confronto a
chi sarà sotto quel
regno.
Altrimenti il significato di
"re" non avrebbe senso. Un re deve regnare.
Questo è in armonia con le
parole di Gesù quando parlò di un "piccolo gregge"
–
Luca 12:32
Se c'è un "piccolo
gregge" c'è anche un "grande gregge" e Gesù, di
certo, non intendeva
che si sarebbe salvato solo un piccolo gregge
tra tutta l'umanità perché le sue parole
fanno riferimento al
Regno.
Gesù disse ai suoi apostoli
che si sarebbero seduti su dodici troni per giudicare le dodici
tribù
d'Israele esattamente come ci si aspetterebbe da dei governatori –
Luca 22:30
I governatori non governano
sul nulla.
Quindi Rivelazione parla sia
dei 144.000 che di una "grande folla che nessun uomo
poteva
numerare" – Rivelazione 7:9-11
E' interessante notare che
Rivelazione fa un contrasto tra il primo gruppo ed il secondo.
Del primo vede e ode il
numero mentre del secondo dice che "nessun uomo lo poteva
numerare".
Perchè fare questo
contrasto se si stesse parlando della stessa cosa?
In effetti Giovanni afferma
di vedere questa grande folla "dopo" aver visto i
144.000.
Il fatto che essi si trovino
"davanti al trono di Dio" non è indicativo del fatto che
siano
in cielo perché molte volte, nella Bibbia, "stare
davanti" indica una posizione di favore o
essere al "cospetto
di" – confronta Matteo 10:32, 33; Marco 1:2; Luca 1:17; 7:27
Quindi ci sono dei re (in
numero limitato) ed una grande folla.
Comunque, anche se i re e
sacerdoti sono un numero limitato e prestabilito, sono essi
davvero
144.000?
Se ben ci pensiamo questa
domanda non ha molto senso.
Se stabiliamo, con la logica
e con la Scrittura, che i re devono governare e che essi
sono
ovviamente in numero inferiore ai sudditi, perché non dovremmo
credere che essi
sono davvero 144.000?
Se fossero 250.000, perché
la Bibbia non dovrebbe dirlo chiaro e tondo?
Se Giovanni "vede e
ode il numero" di quelli suggellati, perché dice che sono
144.000
se essi fossero 250.000 o 1 milione o qualsiasi altro numero?
Il fatto che questo numero
sia un multiplo di 12, come abbiamo visto, non è sufficiente
a
stabilire che sia un numero simbolico.
Ragioniamo: quante erano le
tribù d'Israele?
Gli ebrei intesero quel
numero come simbolico e cioè dissero tra loro "facciamo
quante
tribù vogliamo" o sapevano bene chi erano i patriarchi e le
loro discendenze?
Quanti furono gli apostoli
di Gesù?
Gesù prese forse tutti i
suoi discepoli per questo particolare incarico o pregò per fare
una scelta oculata tra tutti?
I discepoli di Cristo si sentivano tutti "apostoli" o sapevano benissimo quali dodici tra tutti Egli aveva scelto?
I discepoli di Cristo si sentivano tutti "apostoli" o sapevano benissimo quali dodici tra tutti Egli aveva scelto?
Quindi se Giovanni dice di
vedere e udire il numero dei suggellati, facendo anche un
contrasto
con una grande folla senza numero, e dice che questi sono 144.000...
quale motivo logico o scritturale esiste per pensare che essi
non siano
effettivamente 144.000?
Comunque per il momento sappiamo soltanto di questi 144.000 suggellati, a quanto pare, nel giorno del Signore.
Questo non esclude che il numero totale degli eletti possa essere maggiore pur rimanendo valide le asserzioni appena fatte.
Questo non esclude che il numero totale degli eletti possa essere maggiore pur rimanendo valide le asserzioni appena fatte.
Inoltre, in merito alla
speranza terrena, dobbiamo supporre che tutti gli ebrei, compresi
i
patriarchi, nutrissero speranze errate quando speravano di vivere
sulla terra per sempre?
Essi sapevano di Adamo ed
Eva i quali, se avessero ubbidito, non sarebbero mai morti.
La loro sicura speranza era
di ricevere una ricompensa sulla terra; una risurrezione
– Giobbe
14:14; Matteo 11:24
Gesù stesso disse che tutti
coloro che erano "nelle tombe commemorative" avrebbero
udito la sua voce e ne sarebbero usciti – Giovanni 5:28, 29
Gesù si stava forse
riferendo alla risurrezione celeste?
In questo caso dovremmo
supporre che in cielo ci sono le tombe commemorative.
In realtà le tombe le fanno
gli uomini in ricordo dei loro cari (i quali muoiono sulla terra)
e
quindi quelli in queste "tombe commemorative" vengono fuori
da esse (le quali sono
sulla terra).
Ne consegue che Gesù si riferiva alla risurrezione terrena e diede prova che
Ne consegue che Gesù si riferiva alla risurrezione terrena e diede prova che
questo era il
significato corretto quando risuscitò Lazzaro (il quale sarebbe
stato strappato
da un eventuale paradiso celeste per tornare sulla
terra).
Le Scritture Ebraiche,
dunque, non sono in contraddizione con le Scritture Greche
perchè
entrambe completano un quadro.
Gesù, in effetti, fece un
nuovo patto con alcuni dei suoi intimi, aprendo una nuova
speranza.
Egli disse: "E
dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora il regno dei cieli è
la meta
verso cui si spingono gli uomini, e quelli che si spingono
avanti lo afferrano" – Matteo 11:12; Filippesi
3:13-16
Prima
di Giovanni Battista, allora, qual era la "meta"?
Tutti coloro che vissero
prima che Gesù stipulasse il nuovo patto nutrivano una giusta
speranza terrena; da Gesù in poi si aprì, per un numero limitato di
persone, una seconda
speranza cioè quella celeste.
Il regno dei cieli è "la
meta" e quelli che si spingono avanti "lo afferrano".
Tutti gli altri, i quali non
hanno raggiunto la meta ma non meritano neppure la distruzione,
vivranno sulla terra per sempre.
Tra queste persone ci sono
coloro che sopravvivono alla grande tribolazione a motivo
del fatto
che hanno lavato le loro lunghe vesti e le hanno rese bianche nel
sangue
dell'agnello – Rivelazione 7:9. 10
Dicendo
che "vengono dalla grande tribolazione" è una chiara
indicazione della loro
sopravvivenza quindi, se essi sono
sopravvissuti, non necessitano di alcuna risurrezione.
Se essi sono
sopravvissuti mentre erano sulla terra, è chiaro che continueranno a
vivere
sulla terra (a che scopo cercare di sopravvivere a tutti i
costi e tra grandi sofferenze
se tanto sarebbero poi morti di qualche
malattia o di vecchiaia?).
Abbiamo dunque stabilito,
con la logica e con la Scrittura, che i 144.000 sono un numero
letterale che saranno risuscitati in cielo mentre la grande folla (e
il resto delle persone
che saranno risuscitate) è un numero
indefinito che vivrà sulla terra per sempre.
La seconda parte di questo post intitolato "Chi deve prendere gli emblemi?" si trova al seguente indirizzo http://attenzioneallaprofezia.blogspot.it/2017/05/gliemblemi-della-commemorazione-devono.html
Più recentemente è stato scritto un altro articolo, utile per chi si sta chiedendo se è lecito prendere gli emblemi oppure no e chi dovrebbe prenderli.
Il link è il seguente https://attenzioneallaprofezia.blogspot.com/2019/03/continuate-far-questo-in-ricordo-di-me.html
La seconda parte di questo post intitolato "Chi deve prendere gli emblemi?" si trova al seguente indirizzo http://attenzioneallaprofezia.blogspot.it/2017/05/gliemblemi-della-commemorazione-devono.html
Più recentemente è stato scritto un altro articolo, utile per chi si sta chiedendo se è lecito prendere gli emblemi oppure no e chi dovrebbe prenderli.
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L'articolo più recente, intitolato "144.000 E OLTRE" aggingerà altri particolari e pur confermando molti particolari qui già descritti, allargherà la visione modificando certe affermazioni.
L'articolo si trova nel seguente link
http://attenzioneallaprofezia.blogspot.it/2018/02/144000-e-oltre.html
L'articolo si trova nel seguente link
http://attenzioneallaprofezia.blogspot.it/2018/02/144000-e-oltre.html
Grazie del post.
RispondiEliminaBuona l'argomentazione. Bisognerebbe capire se assumendo che il numero sia reale, oggi vi siano ancora componenti dei 144.000. Da calcoli abbastanza reali tale numero si è esaurito da un bel pò, forse già nel primo secolo. Questo ovviamente se si suppone che TUTTI i cristiani del primo secolo avessero speranza celeste. Ma in relazione a 1° cor 15:44 e alle resurrezioni del primo secolo di cristiani fedeli (es: Atti 20:9) viene un dubbio che non tutti avessero la speranza celeste anche se morti fedeli dopo Cristo.
Un abbraccio. Graf
Grazie, Graf, per il tuo commento.
EliminaDalla lettura di Rivelazione si comprende che fino al tempo della fine ci sono cristiani eletti. Da Rivelazione capitolo 11 si comprende che "i testimoni vestiti di sacco" sono cristiani eletti in quanto vengono risuscitati alla vita in cielo (in un altro articolo contesto la spiegazione ufficiale della prigionia). Solo dopo l'uccisione di questi due testimoni suona la settima tromba, nasce il Regno di Dio ed inizia la grande tribolazione (basta leggere gli avvenimenti in ordine cronologico). Quindi "nasce il regno di Dio" perché solo in quel momento il numero è completo (o sufficientemente completo) per far guerra in cielo e scagliare Satana nelle vicinanze della terra.
Dal momento che ritengo che tutto ciò non sia avvenuto nel 1914 (e anzi non sia ancora avvenuto), devono esserci ancora persone che saranno scelte per regnare con Cristo.
Detto questo, però, ciò non ha nulla a che vedere con coloro che hanno o hanno avuto questa speranza.
Se anche tutti i cristiani del primo secolo avessero nutrito questa speranza e se anche oggi fossimo arrivati a cento milioni di "aspiranti"... ricordiamo che la speranza è sempre solo una speranza. Cristo disse che avrebbe afferrato il regno solo colui che si fosse "spinto in avanti" - Matteo 11:12
E' chiaro che si sta parlando di coloro che si spingono avanti tra tutti.
A motivo di questo lo stesso apostolo Paolo non poté dirsi certo di aver afferrato il premio fino all'ultimo momento - Filippresi 3: 13, 14
Egli non poteva far altro che "spingersi avanti".
Ora, Paolo non era proprio l'ultimo in quanto ad impegno e spiritualità, non è vero?
La parabola di Gesù delle dieci vergini fa ben comprendere che non tutti coloro che nutrono la speranza celeste alla fine l'afferrano.
E' vero che in quel caso si parla di coloro che non hanno portato con se l'olio (e quindi stiamo parlando di mancanze sicuramente più gravi del non essere semplicemente riuscite a spingersi avanti) ma il principio è lo stesso.
Puoi avere questa speranza, questo forte desiderio, ma non è detto che raggiungerai la meta.
In ogni caso visto che "spingersi in avanti" ha a che fare con le opere buone, con la spiritualità, con la santificazione del nome di Geova... questa è una "competizione" assolutamente salutare - Giovanni 13:12-15
Queste riflessioni rendono assolutamente controproducente registrare chi ha la speranza celeste e chi no in quanto non è indicativo su chi regnerà con Cristo e chi no.
E' inoltre controproducente questa divisione tra "unti" e "non unti" in quanto rende oggettivamente difficile consideraci un solo gregge, un solo Pastore.
una buona riflessione...sopratutto in armonia con le scritture. Questa spiegazione potrebbe farci capire perchè vi è stato un aumento così improvviso degli aspiranti unti....
EliminaMolti erroneamente per anni hanno legato l'avvicinarsi della fine con la diminuzione degli unti sulla terra ora questa crescita repentina e sopratutto in molti casi sono fratelli e sorelle piuttosto giovani ha lasciato perplessi poi non se ne parla pubblicamente per non essere tacciati di apostasia ma il pensiero fluisce nella mente dei fratelli....continuo a leggere i tuoi post con molto interesse caro israeli mi sto entusiasmando di nuovo nello studio delle profezie di rivelazione erano tanti anni ormai che il CD le ha messe da parte..
Ne sono molto felice, caro Will Turner.
EliminaSe qualcosa è stato svelato (se), il merito va esclusivamente e Geova Dio.
Per molti fratelli sarà davvero difficile accettare solo la possibilità di rivedere qualche profezia perché sarà vista come apostasia o mancanza di rispetto verso lo "schiavo fedele e discreto" ma confido che le persone intelligenti e riflessive sapranno superare l'ostacolo e rendersi conto che solo la Bibbia deve avere l'ultima parola.
Quindi contesta pure i miei articoli se ritieni ci siano motivi logici e scritturali per farlo e, insieme, cerchiamo d'arrivare ad una visione condivisa.
Se riuscissi anche a coinvolgere altri in questo percorso, cioé persone in grado di rimettersi in discussione che amano profondamente la Bibbia (e non persone che amano fare sterili polemiche o tifare semplicemente per la propria "squadra"), sarebbe un'ottima cosa.
Nel frattempo confidiamo in Geova continuando a studiare e a meditare assiduamente sulla Sua Parola - Salmo 119:24,72,97
Un piccolo appunto, il termine apostolo veniva usato anche per discepolo, cioè gli apostoli nella bibbia non erano solo i 12. L'accezione era relativa al fatto di essere "mandati" Infatti Romani 19:7 non è tradotto correttamente.
RispondiEliminaGrazie, Graf, per il tuo appunto.
EliminaQuindi potremmo specificare che i discepoli sapevano benissimo chi erano i 12 mandati a differenza degli altri.
Ciao Israeli, non comprendo un particolare a mio giudizio importante in questo articolo, ma che renderebbe coerente l'intendimento dell'apertura dei sigilli. Se l'apertura dei sigilli è in ordine sequenziale perchè allora in Rivelazione 7 si parla oltre dei 144.000 che sarano sugellati anche di "una grande folla, che nessun uomo poteva numerare" con "lunghe vesti bianche", che indicherebbe coloro che saranno risorti solo dopo il regno millenario?
RispondiEliminaGrazie Domenico per la tua domanda.
EliminaLa grande folla in realtà non sono le persone risuscitate nel nuovo mondo ma i sopravvissuti alla guerra di Armaghedon.
Quindi comunque costituisce una visione che va oltre l'apertura del settimo sigillo, perchè per l'inizio di Armaghedon dovremmo portarci al capitolo 19!
EliminaAdesso ho capito la portata della tua domanda. Scusami, oggi sono davvero un po' stordito.
EliminaDunque sembrerebbe che l'apertura dei sigilli diano un'anteprima di quello che verrà descritto nei particolari nei capitoli successivi.
Non è un riferimento al fatto se sia scritto in ordine cronologico o meno ma, appunto, prima c'è un'anteprima e poi ci sono tutte le specificazioni.
In effetti una delle obiezioni che fanno alcuni (credo siano gli evangelici) è "Come può il cavaliere del cavallo bianco essere Gesù Cristo se Egli (l'Agnello) è colui che sta aprendo i sigilli?"
L'Agnello apre i sigilli e vede chiaramente cosa accadrà in futuro, nei particolari.
L'apertura del sesto sigillo mostra il completamento della volontà di Dio per quanto riguarda il Suo popolo (alla fine del giudizio, il Suo popolo scampa e riceve il premio). Il settimo sigillo si apre dando inizio agli squilli di tromba (tutti gli squilli di tromba rientrano nell'apertura del settimo sigillo) i quali spiegano, come detto, ciò che avviene nei particolari.
Non dovrebbe stupirci questa descrizione in quanto anche le sette coppe dellì'ira di Dio sono tutte racchiuse nell'ultima tromba.
Quindi abbiamo 7 sigilli (al sesto si completa la volontà di Dio per il Suo popolo); il settimo sigillo "apre" agli squilli di tromba (i quali spiegano il giudizio di Dio nei particolari) e il settimo squillo di trombra "apre" alle sette coppe dell'ira di Dio che completano il giudizio eliminando definitivamente il sistema satanico.
Allo stesso modo ricorderai l'episodio in cui a Giosué viene comandato di compiere un giro al giorno (per sette giorni) attorno alle mura di Gerico. Il settimo giorno era il giorno "definitivo" ma proprio quello stesso giorno Geova disse di compiere "sette giri". Alla fine di questi giri multipli, le mura di Getico cadono e la volontà di Dio si compie
Grazie Israeli per la tua risposta come sempre dettagliata alla luce delle scritture! Quindi in relazione all'apertura dei sigilli, considerando anche il tuo articolo "I QUATTRO CAVALIERI DELL’APOCALISSE", mi sembra di capire che questa non sia ancora avvenuta, visto che l'inizio dell'apertura del primo sigillo il CD lo fa coincidere col 1914?
EliminaSe l'apertura dei sigilli sono semplicemente un'anteprima, ciò è avvenuto addirittura nel primo secolo.
EliminaSe l'Agnello non avesse aperto i sigilli non avrebbe potuto portare la visione a Giovanni (confronta Rivelazione 1:1). Se non si fosse trovato "uno degno d'aprire il rotolo", Giovanni non avrebbe ricevuto la visione e noi non avremmo avuto la Rivelazione (vedi Rivelazione 5:4, 5).
Anche grazie all'anteprima che troviamo nei capitoli 6 e 7 di Rivelazione, comprendiamo che tutto deve iniziare con una guerra - confronta Rivelazione 6:2, 3 con Matteo 24:6
E' evidente che se parliamo di "guerre in generale" possiamo anche tirare a casaccio e dire che si riferisca alla prima guerra mondiale mentre altri potrebbero dire che si riferisce alla seconda guerra mondiale.
Tuttavia confrontando il racconto parallelo di Daniele si comprende che la guerra che porterà all'adempimento di tutte le profezie di Rivelazione è quella del re del nord contro il re del sud (Daniele 11:40-45). Alla fine di questa guerra, infatti, rimane un solo re dominante e sia Daniele che Rivelazione, infatti, menzionano una sola grande potenza - confronta Rivelazione 13:4
A prescindere dai calcoli più o meno biblici che potremmo farci basta guardarci intorno.
Oggi è rimasta una sola potenza dominante?
No.
Quindi, anche se potremmo citare MOLTE altre scritture, è sufficiente essere ragionevoli.
Se oggi non c'è soltanto una potenza dominante è evidente che deve arrivare un'altra guerra la quale deve azzerare tutte le altre potenze.
Questa sarà la guerra descritta nell'anteprima data dal cavaliere del cavallo rosso del quale si dice "affinché si scannassero gli uni gli altri; e gli fu data una grande spada".
Quindi che il CD applichi il 1914 all'anteprima (e quindi non c'entra) o che lo applichi ai capitoli successivi di Rivelazione, e che si facciano diecimila discorsi sul "sogno dell'albero di Nabucodonosor", il 1914 è sbagliato a prescindere
Dal mio punto di vista per comprendere chi sono i 144000 bisogna rifarsi a romani capitolo 11. Senza dilungarmi troppo penso che il versetto 24 sia quello fondamentale. È evidente che degli israeliti nella carne saranno nuovamente reinnestati nel popolo di Dio. I 144000 saranno ebrei carnali che nel prossimo futuro saranno scelti da Dio di far parte del suo popolo. Probabilmente staranno nello stesso luogo dove sta la grande folla. In apocalisse sia i 144000 che la grande folla si vedono DAVANTI ai troni. SUI troni invece ci sono solo i 24 anziani insieme a Cristo e Dio. Quindi a mio giudizio i 144000 saranno letteralmente 144000 ebrei carnali che Iddio preservera' nella futura grande tribolazione.
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