È prossimo un attacco su Israele?

 

Grazie alla coerenza della Parola di Dio siamo arrivati ad una comprensione senza precedenti degli Scritti Sacri.

Tale comprensione, tutt'altro che completa ma in continua crescita, non avrebbe fluito liberamente se non ci fossimo accostati ad Essa con la massima premura di mente e senza pregiudizi – confronta Atti 17:11

Uno dei concetti fondamentali che avrebbe impedito la comprensione di molte cose è quello relativo all'identità della moderna Israele.

Tuttora questo soggetto confonde e rende impossibile la comprensione della Bibbia alla stragrande maggioranza delle religioni nonché ai singoli studiosi.

Per molti il ritorno del popolo ebraico in Israele, cioè quello che è avvenuto nel 1948, sarebbe l’adempimento delle profezie bibliche riportate di seguito – Geremia 30:18; 31:8-10; Amos 9:14, 15; Romani 11:25, 26

A questo riguardo lo stesso Charles Taze Russell parlò più volte a un vasto pubblico di ebrei a New York e anche in Europa sul tema “Il sionismo nella profezia” e nel 1925 gli studenti biblici pubblicarono il libro intitolato “Conforto per i giudei”.

Con il tempo, però, per alcuni fu evidente che “qualcosa non andava” in parte perché la Bibbia prediceva molto chiaramente che questo ritorno in patria avrebbe recato benedizioni all’umanità e anche perché risultava strano che l’Iddio Onnipotente si servisse dell’impero anglo-americano e delle Nazioni Unite per ripristinare il Suo Popolo sulla terra.

È vero che in passato accadde proprio una cosa simile ma il popolo ebraico di allora fece di tutto per ripristinare la pura adorazione, cosa che non può certo dirsi dell’attuale popolo ebraico.

E ci sarebbero tante altre cose da dire che stonerebbero enormemente con la profezia biblica indicata.

Alla luce degli avvenimenti mondiali alcuni hanno rivisto questa interpretazione ma per molti quella rimane una profezia biblica avverata.

Quindi si sono creati due gruppi ben distinti: quelli che non danno più alcuna importanza a Gerusalemme e quelli che dicono che il popolo di Dio sia nell’attuale Gerusalemme.

Grazie allo studio della Parola di Dio e alla Sua immeritata benignità abbiamo compreso che entrambe le posizioni sono errate.

Entrambe le posizioni impediranno qualsiasi comprensione profonda della Parola.

Ciò che è avvenuto nel 1948 è effettivamente una profezia biblica solo che non è quella che la maggioranza delle religioni ha immaginato – Daniele 4:20-25

Gerusalemme, e Israele di conseguenza, ha ancora una grandissima importanza nella Parola di Dio (non ha mai smesso d’averla) solo che quella presente oggi non è quella che avrebbe recato benedizioni all’umanità ma una mistificazione, un inganno.

Un inganno in cui siamo caduti tutti.

Tutti coloro che sono convinti che Gerusalemme non abbia più alcuna importanza nelle profezie bibliche sono invitati a riflettere su scritture come Neemia 1:9, Isaia 34:17; 60:15, Gioele 3:20 o Luca 21:24

Ovviamente diventerà difficile comprendere delle scritture così dirette e chiare se ogni volta che leggiamo “Gerusalemme” utilizziamo quel filtro conosciuto come “senso simbolico” o “senso spirituale”.

Quindi anche il ritorno del popolo di Dio in patria è da intendersi in senso letterale, ed in questo Russell aveva ragione, solo che ciò non sarebbe accaduto nel 1948.

Al suo posto fece la sua comparsa una sordida prostituta che, lungi dall’essere la legittima sposa come essa stessa asserisce, ha sedotto i popoli con la sua influenza ed ha dato il via ad una serie di avvenimenti che hanno causato (e causeranno) molto dolore – confronta Rivelazione 18:24

Dal confronto dei libri biblici di Daniele e Rivelazione comprendiamo che è prossima una guerra mondiale, cioè quella che porrà fine al re del sud.

Questa è una profezia a venire e non qualcosa che ha riguardato il 1914 o giù di lì.

Comprendiamo che “dietro le quinte” di questa guerra, ci sarà proprio questa prostituta.

Anche se Yahweh permetterà questa guerra, così com’è successo in passato, anche per disciplinare il Suo Popolo, Egli non lascerà questa prostituta impunita.

Sappiamo che essa verrà distrutta definitivamente ad Har-maghedon (non all’inizio della grande tribolazione) e quindi “dovremo tenercela” fino alla fine del sistema satanico.

Quindi la sua completa distruzione non può essere così vicina ma prima della completa distruzione ci aspettiamo comunque un attacco, un colpo violento che darà inizio alle guerre sparse per il mondo nonché ad una nuova dispersione del popolo ebraico.

Potrebbero, in realtà, esserci già alcune guerre sparse per il mondo prima dell’attacco su Israele ma solo questo ci permetterà d’essere davvero entrati nel giorno del Signore – Matteo 24:6; Apocalisse 1:10

Fin da ora e fino all’ultimo momento qualsiasi persona sincera che desidera conoscere davvero l’Iddio Onnipotente e fare la Sua volontà, farebbe bene ad accertarsi di queste cose.

La profezia biblica fa comprendere che prima della sua definitiva distruzione, il re del nord rivolgerà l’attenzione ad Israele e questa “attenzione” non sembra avere nulla di positivo.


E' prossimo un attacco su Israele?

Ovviamente non abbiamo una data precisa di quando questo accadrà e, al di là delle apparenze, l’inizio di tutto potrebbe essere vicinissimo o non così vicini ma da queste riflessioni scritturali comprendiamo che è prossimo un attacco verso Israele e quindi facciamo bene a prestare la dovuta attenzione per non essere trovati addormentati.

Chi presta attenzione alla profezia non prenderà sottogamba questo avvenimento e non lo confonderà con altre guerre in corso.

Prepariamoci mentalmente perché la Parola di Dio non può venir meno.

Anche se questo non riguarderà ancora la sua definitiva distruzione è importante comprendere quale avvenimento segnerà l’inizio di tutto.

Questo ci farà prestare attenzione anche ai falsi profeti che si sperticheranno in dichiarazioni assurde come se lo avessero sempre saputo. Non li seguiremo.

Non ha alcuna importanza se molti, oggi, rideranno o prenderanno sottogamba questa interpretazione; noi abbiamo la possibilità di accertarci – 1 Tessalonicesi 5:21

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