Chi sono i 7 re?
E
ci sono sette re: cinque sono caduti, uno è, l’altro non è ancora
arrivato, ma quando sarà arrivato dovrà rimanere per breve tempo. E
la bestia selvaggia che era ma non è, è anch’essa un ottavo [re],
ma viene dai sette, e se ne va nella distruzione – Rivelazione
17:10, 11
Come
abbiamo introdotto nell’articolo precedente, ovvero quello
intitolato “Daniele:
le bestie del passato nel tempo della fine”1
comprendere
il numero degli imperi descritti nella statua del sogno di
Nabucodonosor ci porterà a comprendere particolari interessanti in
merito al piccolo corno.
Questo
perché la Scrittura ha una coerenza interna assolutamente solida e
di conseguenza, mettendo a posto un tassello che precedentemente era
stato messo nel posto sbagliato, cominceranno a combaciare altre cose
a cui, magari, non pensavamo neanche più.
Abbiamo
detto che se Roma è presente nella profezia deve far parte del terzo
regno della statua, ovvero il ventre e le cosce di rame.
Questa
constatazione ci porta anche a concludere che l’ultimo regno è
davvero “diverso da tutti gli altri regni” (Daniele 7:23) e non
dobbiamo assolutamente cercare una similitudine o anche solo una
discendenza con Roma.
Concludendo
erroneamente che i piedi di ferro e argilla fossero una sorta di
prosecuzione del regno precedente (Roma, le gambe di ferro) a motivo
del fatto che entrambe le parti avessero il ferro in comune, avevamo
anche concluso che Roma stessa fosse quel regno “diverso da tutti
gli altri”.
Comprendendo
invece che gambe e piedi sono un unico regno, non solo concludiamo
che non dobbiamo affatto cercare una discendenza o una somiglianza
con l’impero precedente (infatti il rame con ferro misto ad argilla
non ha nulla in comune) ma che quest’ultimo fosse a buon diritto
diverso da tutti gli altri.
In
che senso Roma poteva essere qualcosa di “diverso da tutti gli
altri”?
Forse
poteva essere più forte ed efficiente dei precedenti, così come il
leopardo si mostrò più efficiente dell’orso e l’orso si mostrò,
a suo tempo, più forte del leone.
Forse
poteva essere più organizzato e più disciplinato.
Forse
la sua tecnica di combattimento era più raffinata… ma era davvero
qualcosa di così diverso?
I
romani usavano sempre le spade, le lance, gli scudi, gli onagri, le
arieti, le balliste…
Erano
davvero così diversi, tanto che la descrizione spaventò molto il
profeta Daniele, “straordinariamente spaventevole, i
cui denti erano di ferro e i cui artigli erano di rame, che divorava
[e] stritolava, e che calpestava pure ciò
che restava con i piedi”? - Daniele 7:19
Solo
un radicato preconcetto potrebbe farci rispondere “sì”.
In
realtà la descrizione di quest’ultima bestia “spaventevole e
terribile” descrive molto accuratamente le potenze belliche
moderne.
Queste
sì che sono “spaventevoli e terribili” e sicuramente esse
divorano e stritolano e calpestano ciò che resta quando passano con
bombardamenti a tappeto o rendono il terreno tossico e infertile con
le loro armi
sporche, fosforo bianco o altre cose
terribili.
Comprendendo
infine che tutto il capitolo sette di Daniele si adempie nel tempo
della fine, ora riusciamo a risolvere un “mistero” che fino a
ieri sembrava davvero insolubile.
Chi
sono i 7 re descritti in Rivelazione?
La
Scrittura guida di questo articolo è Rivelazione 17:10, 11 che parla
appunto di sette re e dice “Cinque sono caduti, uno è, l’altro
non è ancora arrivato ma quando sarà arrivato dovrà rimanere per
breve tempo”.
Avevamo
già visto in un articolo precedente che, a differenza di ciò che
insegna una certa organizzazione religiosa, il re che “è” non
poteva essere il re in carica durante la vita di Giovanni.
Questo
lo avevamo dedotto da una serie di ragionamenti logico-scritturali.
Nell’articolo
intitolato “Chi sono i re di Rivelazione 17?”2
si diceva, tra le altre cose…
“Applicare
il re presente della visione al re presente nella vita di Giovanni
non tiene conto del contesto.
Se,
infatti, quando Rivelazione dice "uno è" si
riferisce all'impero romano (cioè la potenza presente al tempo di
Giovanni) perché non si fa lo stesso ragionamento con la bestia che
"era ma non è e se ne va nella distruzione"? -
Rivelazione 17:10, 11
Eppure
entrambe le situazioni "temporali" si trovano nello stesso
contesto e a distanza di un versetto l'uno dall'altro.
Per
coerenza, applicando anche questa espressione al tempo di Giovanni,
dovremmo dedurre che prima del suo esilio a Patmos esistevano una
sorta di Nazioni Unite che erano appena cadute nell'abisso (la bestia
era) e che sarebbero rinate in un tempo futuro vicino o
lontano.
E'
evidente che il re è (cioè è presente) quando la bestia non
è (cioè quando è caduta nell'abisso) e lo spaccato temporale a
cui fare riferimento è quello della visione e non quello della vita
di Giovanni.
Non
è certo coerente, dopo aver letto a chiare lettere
che Giovanni si trova mediante ispirazione nel “giorno del Signore”
(Rivelazione 1:10), applicare una parte della visione al giorno
presente dello scrittore” – Fine della citazione
A
questo oggi possiamo aggiungere un ulteriore “difficoltà”
sapendo che i re che ci interessano sono quelli che, in passato, sono stati
re del nord (anche se Alessandro Magno, prendendo tutto il dominio, inglobò anche l'Egitto diventamndo l'unico re dominante del suo tempo) e di
conseguenza quelli
caduti, ovvero cinque su sei, sono caduti proprio a motivo della
guerra che scoppierà nel giorno del Signore – Rivelazione 7:1:
9:13-15
L’enigma
appariva particolarmente complesso in quanto della bestia stessa si
dice “E la bestia selvaggia che era ma non è,
è anch’essa un
ottavo re…”.
Se
questo ancora non bastasse, il versetto successivo dice “E le dieci
corna che hai visto significano dieci
re,
che non hanno ancora ricevuto il regno, ma ricevono autorità come re
per un’ora con la bestia selvaggia” – Rivelazione 17:12
Dunque
l’enigma da risolvere era… “I re sono sette, sono otto, sono
dieci, sono
diciassette o sono diciotto?”.
E
chi sono?
E
perché la Scrittura
distingue le teste dai corni e, nello stesso tempo, chiama sia
gli
uni che
gli altri “re”?
Oggi
possiamo arrivare, finalmente, ad una ragionevole conclusione
coerente con le Scritture.
Come
detto, il capitolo sette di Daniele si adempie interamente nel tempo
della fine per cui concludiamo che tutte le bestie, dalla prima
all’ultima, saranno presenti e parteciperanno alla guerra.
Come
dicevamo nell’articolo precedente, capitoli sette e otto di Daniele
sono complementari
ma non partono dallo stesso momento.
Mentre
il capitolo otto fa una carrellata di eventi (iniziando
con
l’antica Media-Persia) fino
al tempo della fine…
il capitolo sette parla soltanto del tempo della fine.
Il
capitolo otto si congiunge dunque al capitolo sette solo dal versetto
23 in poi che
dice ““E
nella parte finale del loro regno, quando i trasgressori agiranno
fino al completamento, sorgerà un re dall’aspetto fiero e che
intenderà detti ambigui…” - Daniele
8:23
Quindi
anche Daniele 8 conferma che gli stessi regni, i quali hanno iniziato
a scontrarsi nel lontano passato, saranno ancora presenti nel tempo
della fine.
In
effetti la descrizione del “re dall’aspetto fiero” era un po’
troppo simile alla descrizione del piccolo corno fatta nel capitolo
precedente per essere casuale.
Come
ci aiuta, questa constatazione, a risolvere l’enigma di Rivelazione
17?
Riflettiamo.
Se
queste bestie combattono tutte insieme nel tempo della fine è ovvio
che i re caduti devono riguardare loro.
Dal
momento che “il settimo non è ancora arrivato” nel punto in cui
Giovanni ha quella visione (e qui siamo ben oltre la guerra), per il
momento concentriamoci su sei e cerchiamo di capire chi per allora
sarà caduto e chi no.
Le prime due teste a cadere sono quelle del leone e dell'orso... |
Il
primo re a cadere è la testa del leone, Babilonia, ovvero l’attuale
Iraq.
Il
secondo re a cadere è la testa dell’orso del quale si dice “mangia
molta carne” ovvero l'attuale Iran – Daniele 7:5
...del leopardo cadono tre teste su quattro... |
Tre
teste su quattro del leopardo cadono… e siamo a “cinque
caduti” mentre “uno è”.
Solo una testa del leopardo sopravvive |
Come
possiamo essere certi di questa suddivisione, ovvero come facciamo a
sapere che la testa sopravvissuta non è la testa del leone o
dell’orso?
Ovviamente
lo capiamo proprio dal capitolo otto di Daniele dove si parla del
capro che “rappresenta il re di Grecia” e dal quale spuntano
quattro corni notevoli che si allargano ai quattro venti del cielo e
“da
uno di essi spuntò
un altro corno, piccolo”
– Daniele 8:8, 9
Il
corno sopravvissuto è colui che tiene in vita la bestia e quindi è
un re non caduto in guerra.
La
testa sopravvissuta è il re che “è”, quello di cui l’angelo
parla in Rivelazione 17.
Prima
di comprendere l’identità
del
settimo e dell’ottavo
re e cerchiamo di capire chi sono questi dieci re, ovvero i corni, e
perché vengono distinti dalle teste.
Sia
le teste che i corni sono re ma le teste vengono distinte da questi
ultimi in quanto “re del nord”.
Tutti
i corni che combattono insieme alle teste sono un numero imprecisato
di potenze che faranno
parte dello
schieramento dei re del nord (tra questi sappiamo esserci la Russia a
motivo della sua vicinanza con l’Iran, l’Iraq
e la Siria)
ma essi
non
possono definirsi propriamente dei
re
del nord.
Sono
potenze alleate di tale schieramento, così come l’Egitto, nei
panni del re del sud, avrà dalla sua diverse potenze alleate che
combatteranno durante
guerra mondiale.
Ecco
perché dovremmo considerare la Russia non un re del nord ma una
potenza alleata di tali re, un braccio armato o al limite un “re
del nord per aggregazione”.
I
re del nord del passato restano quelli del presente anche se la loro
influenza territoriale nel corso dei millenni è cambiata
notevolmente.
Tutti
gli altri non diventano “re del nord” per il semplice fatto di
essere loro alleati ma sono comunque dei re, delle potenze che
combatteranno
insieme come unica bestia composita.
A
questo punto, però, dal momento che abbiamo visto che “uno non è
ancora arrivato” (ovvero il settimo re del nord) dobbiamo capire
cosa fa di un corno, una testa, ovvero dobbiamo capire quale
situazione rende “potenza x”,
cioè
un anonimo corno,
non più un semplice corno ma un re del nord.
È
evidente che nella profezia di Daniele capitolo 7 non si vede questa
settima testa se escludiamo la testa della bestia spaventevole e
terribile (testa di cui non si parla e non a caso) che comunque, se
ci atteniamo a Rivelazione capitolo 17, al massimo essa potrebbe
essere “l’ottavo re” e non il settimo.
Cosa
fa di una potenza non una semplice potenza ma un re del nord o un re
del sud?
Come
abbiamo visto in diversi articoli precedenti la risposta è “il suo
rapporto diretto con Israele”.
Questo
è uno degli assunti che ci ha fatto comprendere quanto fosse inutile
cercare questi re nel periodo di tempo in cui Israele non esisteva.
Di
conseguenza il “re che non è ancora arrivato”, ovvero quello che
sarà visto
come settima testa all'ultimo momento, è la potenza che prenderà la direttiva
nell’attacco finale contro Israele.
Ed
ecco perché dovrà rimanere per breve tempo perché una volta
radunati i vari re della terra verso Israele (azione che lo assurgerà a
re del nord) e poco dopo aver distrutto Babilonia la Grande “dovrà
pervenire alla sua fine”.
Se
ci siamo confusi proviamo ad immaginare una situazione ipotetica.
I
vari re del nord presenti oggi, si uniscono a svariate potenze per
combattere contro il re del sud e i suoi alleati.
Alla
fine della guerra cadono cinque re del nord su sei… ma ovviamente
non cadono tutti i corni che, va da se, tra questi possono esserci
potenze molto più grandi dei vari re del nord attuali.
Immaginiamo
che alla fine della guerra tra i corni sopravvissuti ci siano alcune
nazioni tra cui la Russia o la Cina.
La
testa scannata a morte che si vede in Rivelazione e che si riprende
è, in quel momento, l’ultimo re del nord sopravvissuto al quale
Satana dà il suo potere.
Quindi
a prescindere dalla potenza non inganniamoci: anche una nazione
“insignificante” come Israele ha il regno sopra i re della terra
perché
ciò che conta davvero è il retroscena spirituale che si cela dietro
gli avvenimenti.
Quindi
questo corno riorganizzerà i
vari regni
precedenti
dividendo
il suolo per un
prezzo (evidentemente il suolo vicino alla terra di Israele) allargandosi anche a sud, a est e verso l’Adornamento –
Daniele 8:9
Diventa
molto potente e prende possesso, strategicamente, della zona vicino
ad Israele.
Verso
la fine della grande tribolazione, però, il popolo di Dio in
qualche modo riesce a radunarsi da tutte le nazioni arrivando in
prossimità di Israele… .
Sarà
il piccolo corno diventato enorme (ovvero la sesta testa) a fare
tutto?
Evidentemente
no.
Esso
avvertirà uno dei corni più potenti ad esso alleato il quale
radunerà tutti i re della terra per la guerra di Har-maghedon.
Nell’ipotesi
che la Russia esista ancora come superpotenza alla fine della guerra,
è possibile che sia proprio lei ad organizzare questo attacco in
grande stile.
Quindi
l’ex piccolo corno, per il semplice fatto che possa appellarsi ad
una superpotenza come la Russia, dimostra che al di là
dell’estensione territoriale e della potenza militare, è lui ad
avere il vero potere, ovvero quello concessogli
da Satana.
In
maniera simile a ciò che può fare Israele oggi: pur essendo piccola e
insignificante può contare sulla protezione degli USA e di tante
altre potenze.
Probabilmente
sarà il sesto re del nord a chiedere aiuto alla superpotenza di
turno perché, proprio per il fatto di aver preso possesso di
parecchia
terra attorno al Paese Splendido, sarà ovviamente il primo ad
accorgersi che i popoli
circonvicini sono scomparsi – Rivelazione 16:12
La
superpotenza in prima linea, dunque, diventerà il settimo re del nord nel momento
in cui organizzerà e partirà all’attacco del popolo di Dio
radunato ai confini di Israele.
E
rimarrà per breve tempo, ovviamente.
Chi
è dunque l’ottavo re?
“E
la bestia selvaggia che era ma non è, è anch’essa un ottavo [re],
ma viene dai sette, e se ne va nella distruzione” – Rivelazione
17:11
Come
avevamo già visto nell’articolo intitolato “Chi sta presentando
attenzione alle profezie?”3
questa bestia composita è un re quando agisce come unica potenza.
Quindi
la bestia scarlatta di Rivelazione capitolo 17, entità politica che
probabilmente si vedrà ben formata prima della guerra, si riformerà per "l'emergenza"
ovvero “ascenderà dall’abisso” quando si
riunirà per la seconda volta
come una sola potenza per votare il popolo di Dio alla distruzione –
confronta
Salmo 2:2, 3
A
questo punto comprendiamo non solo che il capitolo 17 di Rivelazione
è in ordine cronologico esattamente come tutti gli altri (la bestia scarlatta
non viene riformata fino all’approssimarsi di Har-maghedon infatti,
fino al capitolo 17, ancora “non
è”)
e comprendiamo anche che
“coloro che si meraviglieranno con ammirazione” in quel particolare periodo di tempo
saranno
primariamente gli abitanti di Babilonia la Grande – Rivelazione
17:8; 18:7
Sono
gli stessi che verranno colti di sorpresa quando, credendo di essere
protetti fino all’ultimo momento, diranno “Pace e sicurezza!” -
1 Tessalonicesi 5:3
Grazie
ad uno studio più approfondito delle Scritture oggi sappiamo com’è
possibile che i re siano quattro (le bestie o le parti della statua
di Nabucodonosor), sei
(le diverse teste delle quattro
bestie), sette
(l’ultima potenza che agirà direttamente contro Israele)
e dieci (tutte le potenze alleate ai rispettivi re del nord).
E
sappiamo anche che l’ottavo re è la coalizione di tutti questi re che
attaccheranno Babilonia la Grande come un sol uomo prima di giungere
alla distruzione – Daniele 7:26, 27; 8:25; 9:27; 11:45; Rivelazione
16:13-16;
19:19,
20
Come
vi sentite vedendo che la conoscenza biblica continua ad aumentare?
Non
dovremmo essere riconoscenti verso il Nostro amorevole Padre che ci
onora con questo grande privilegio?
Il
prossimo articolo cercherà di identificare chi potrebbe essere il
piccolo corno oggi, ovvero l’unico re del nord che sopravvivrà
alla guerra.
Note in calce
Commenti
Posta un commento