Seguire questo blog equivale ad apostasia?
Seguire
questo blog equivale a “deviare dalla verità”, seguire idee
apostate o entrare a far parte di una setta?
Qualcuno
che segue questo blog se lo sarà senz’altro chiesto.
È
importante rispondere a queste domande perché la questione è molto
seria.
Chiunque
abbia letto gli articoli finora postati si sarà senz’altro reso
conto che alcuni argomenti si sono distaccati parecchio dalle
dottrine ufficiali dei testimoni di Geova.
Alla
fine si tratta soltanto di comprendere le cose più importanti e chi
ha davvero l’ultima parola sulla questione.
A
questo riguardo vediamo cosa dice il libro “re” commentando
Rivelazione 2:14-16, al capitolo 9, i paragrafi da 8 a 16 (pagine
43-45 nell’edizione italiana).
Dal libro (re).
“Tuttavia”,
dice Gesù, “ho
contro di te alcune cose”. Cosa
avevano fatto per meritare questo rimprovero? Gesù prosegue:
“Hai là quelli che si attengono all’insegnamento di
Balaam, che insegnava a Balac a porre una pietra d’inciampo davanti
ai figli d’Israele, a mangiare cose sacrificate agli idoli e a
commettere fornicazione”. — Rivelazione 2:14.
Ai
giorni di Mosè, Balac re di Moab aveva assoldato Balaam, un profeta
non israelita che conosceva qualcosa delle vie di Geova, perché
maledicesse Israele. Geova si oppose a Balaam, costringendolo a
pronunciare benedizioni sugli israeliti e maledizioni sui loro
nemici. Balaam placò il conseguente risentimento di Balac proponendo
un attacco più insidioso: le donne moabite avrebbero dovuto sedurre
gli uomini d’Israele inducendoli a commettere grave immoralità
sessuale e a partecipare al culto idolatrico di un falso dio, il Baal
di Peor! Questa tattica funzionò. La giusta ira di Geova divampò,
ed egli inviò un flagello che uccise 24.000 di quei fornicatori
israeliti e che si arrestò solo quando il sacerdote Fineas
intervenne con decisione per togliere il male da Israele. — Numeri
24:10, 11; 25:1-3, 6-9; 31:16.
Ai
giorni di Giovanni esistevano forse a Pergamo simili pietre
d’inciampo? Sì! Immoralità e idolatria si erano infiltrate nella
congregazione. Quei cristiani non prestavano ascolto agli
avvertimenti di Dio dati mediante l’apostolo Paolo. (1 Corinti
10:6-11) Avendo resistito alla persecuzione, forse pensavano che
Geova sarebbe passato sopra alle loro trasgressioni di natura
sessuale. Così Gesù rese chiaro che dovevano rifuggire da tale
malvagità.
Similmente
oggi i cristiani devono stare attenti a non ‘mutare l’immeritata
benignità di Dio in una scusa per condotta dissoluta’. (Giuda 4)
Siamo tenuti a odiare ciò che è male e a ‘trattare con durezza il
nostro corpo’ per seguire una virtuosa condotta cristiana.
(1 Corinti 9:27; Salmo 97:10; Romani 8:6) Non dovremmo mai
pensare che lo zelo nel servizio di Dio e l’integrità sotto
persecuzione costituiscano una licenza per commettere immoralità
sessuale. Nel corso degli anni, in tutto il mondo, i trasgressori
disassociati dalla congregazione cristiana, per lo più a causa di
immoralità sessuale, sono stati decine di migliaia. Certi anni il
loro numero ha addirittura superato quello di coloro che perirono
nell’antico Israele a causa del Baal di Peor. Ci sia consentito di
non abbassare la guardia così da non fare mai quella fine! — Romani
11:20; 1 Corinti 10:12.
12
Gesù rimproverò inoltre i cristiani di Pergamo perché ‘mangiavano
cose sacrificate agli idoli’. Di che si trattava? Viste le parole
di Paolo ai corinti, forse alcuni abusavano della loro libertà
cristiana e turbavano deliberatamente la coscienza altrui. Cosa
ancora più probabile, però, partecipavano in qualche modo a vere e
proprie cerimonie idolatriche. (1 Corinti 8:4-13; 10:25-30) Oggi
i cristiani fedeli devono mostrare amore altruistico nell’esercizio
della loro libertà cristiana, stando attenti a non fare inciampare
altri. Devono senz’altro evitare moderne forme di idolatria, come
il culto delle stelle del cinema, della televisione e dello sport,
badando anche di non fare del denaro — o persino del proprio
ventre — il proprio dio! — Matteo 6:24; Filippesi
1:9, 10; 3:17-19.
Evitate
il settarismo!
13
Gesù riprende ancora i cristiani di Pergamo, dicendo: “Così
anche tu hai quelli che si attengono in modo simile all’insegnamento
della setta dei nicolaiti”.
(Rivelazione
2:15)
Precedentemente Gesù aveva lodato gli efesini perché odiavano le
attività di questa setta. Ma i cristiani di Pergamo avevano bisogno
di consigli su come mantenere la congregazione libera dal settarismo.
Occorreva maggiore fermezza nel sostenere le norme cristiane così da
preservare l’unità per cui Gesù aveva pregato in Giovanni
17:20-23. Era necessario ‘esortare mediante l’insegnamento che è
sano e riprendere quelli che contraddicevano’. — Tito 1:9.
14
Fin dall’inizio, la congregazione cristiana ha dovuto lottare
contro orgogliosi apostati, i quali, con parlare mellifluo e
ingannevole, “causano divisioni e occasioni d’inciampo contro
l’insegnamento” impartito mediante il canale di Geova. (Romani
16:17, 18) L’apostolo Paolo mise in guardia contro questa
minaccia in quasi tutte le sue lettere. Nei tempi moderni, pur avendo
Gesù riportato la vera congregazione alla sua purezza e unità
cristiana, il pericolo del settarismo permane. Perciò, chiunque
fosse divenuto propenso a seguire un gruppo dissidente, formando così
una setta, dovrebbe prendere a cuore le successive parole di Gesù:
“Perciò pentiti. Se no,
vengo presto da te, e guerreggerò con loro con la lunga spada della
mia bocca”. — Rivelazione
2:16.
15
Come ha inizio il settarismo? Forse uno che si reputa maestro semina
dubbi, mettendo in discussione alcune verità bibliche (ad esempio,
il fatto che viviamo negli ultimi giorni), e così un gruppo
dissidente si separa e lo segue. (2 Timoteo 3:1; 2 Pietro
3:3, 4) Oppure qualcuno critica il modo in cui Geova fa compiere
la sua opera e, facendo leva sullo spirito di chi non è disposto a
prodigarsi, asserisce che non sia né scritturale né necessario
andare di casa in casa a predicare il messaggio del Regno. Svolgendo
questo servizio a imitazione di Gesù e degli apostoli, costoro
sarebbero aiutati a rimanere umili; invece preferiscono separarsi e
prendersela comoda, limitandosi forse a leggere occasionalmente la
Bibbia come gruppo privato. (Matteo 10:7, 11-13; Atti 5:42;
20:20, 21) Elaborano le loro proprie idee circa la
Commemorazione della morte di Gesù, il comando scritturale di
astenersi dal sangue, la celebrazione di feste e l’uso di tabacco.
Inoltre sminuiscono l’importanza del nome di Geova; ben presto
ricadono nel permissivismo di Babilonia la Grande. Cosa anche
peggiore, alcuni vengono istigati da Satana a ‘battere i propri
compagni di schiavitù’, attaccando quelli che un tempo erano i
loro fratelli. — Matteo 24:49; Atti 15:29; Rivelazione 17:5.
16
Chiunque stia vacillando a causa dell’influenza degli apostati
dovrebbe ascoltare con prontezza l’esortazione di Gesù a pentirsi!
La propaganda apostata va respinta come veleno, perché tale essa è!
Si basa sull’invidia e sull’odio, in contrasto con le giuste,
caste e amabili verità con cui Gesù alimenta la sua congregazione.
(Luca 12:42; Filippesi 1:15, 16; 4:8, 9) In quanto a quelli
che rifiutano di pentirsi, il Signore Gesù ‘guerreggia’
effettivamente con loro ‘con la lunga spada della sua bocca’.
Egli sta vagliando il suo popolo per mantenere l’unità a favore
della quale pregò l’ultima sera che trascorse con i suoi
discepoli. (Giovanni 17:20-23, 26) Poiché gli apostati
rifiutano l’aiuto e gli amorevoli consigli dati dalle stelle nella
sua mano destra, Gesù li giudica e li punisce “con la massima
severità”, consegnandoli alle “tenebre di fuori”. Vengono
disassociati, affinché non agiscano più da lievito fra il popolo di
Dio. — Matteo 24:48-51; 25:30; 1 Corinti 5:6, 9, 13;
Rivelazione 1:16.
(fine della citazione)
E’
bene, a questo punto, fare alcune precisazioni in quanto l’argomento
è delicato prestandosi facilmente a fraintendimenti.
Sicuramente
l’apostasia è uno dei peccati più gravi se non il più grave ma
intanto vediamo di cosa sta parlando, qui, il potentato Gesù Cristo.
Egli
dice “Hai
là quelli che si attengono all’insegnamento di Balaam, che
insegnava a Balac a porre una pietra d’inciampo davanti ai figli
d’Israele, a mangiare cose sacrificate agli idoli e a commettere
fornicazione”. — Rivelazione
2:14.
Grazie
allo studio della Parola di Dio sappiamo chi era Balaam, qual era il
suo atteggiamento e le sue intenzioni.
La
scrittura dice chiaramente che egli
voleva porre una pietra
d’inciampo facendo mangiare le cose sacrificate agli idoli e a
commettere
fornicazione.
Come
abbiamo letto l’apostolo Paolo aveva detto che “l’idolo non è
nulla” e quindi, evidentemente, l’avvertimento di Gesù, il quale
parla di “pietra d’inciampo”, stava a significare che alcuni
“cristiani”
turbavano volontariamente la coscienza altrui -
I Corinti 8:4, 13
Questo
era di per se già un grave peccato ma la scrittura continua dicendo
“e a commettere
fornicazione”.
Quindi
questo comportamento aveva davvero qualcosa di malvagio; esso non era
dovuto a semplice superficialità o mancanza di considerazione per i
fratelli di fede.
Lo
scopo era far
perdere loro l’approvazione di Geova
esattamente come fece Balaam.
L’idolatria
e la fornicazione sono chiaramente condannate dalla Parola da Dio e
non c’è possibilità di fraintendere per chi la esamina senza
condizionamenti o pregiudizi – I
Corinti 6:18; I
Giovanni 5:21
Quindi
un insegnamento del genere sarebbe stato
chiaramente
apostata.
Quindi
Gesù prosegue dicendo “Così
anche tu hai quelli che si attengono in modo simile all’insegnamento
della setta dei nicolaiti”.
(Rivelazione
2:15)
Chi
erano i nicolaiti?
Le
informazioni storiche sono poche e contraddittorie; secondo alcuni
sarebbe stata una setta fondata dal Nicola di Antiochia riportato in
Atti 6:5 mentre per
altri non sarebbe lui.
Ad
ogni modo, cosa insegnavano i nicolaiti?
Sembra
abbastanza chiaro che queste parole siano legate a quelle precedenti
che parlano di idolatria e fornicazione.
Qualunque
fossero le credenze o pratiche dei nicolaiti è evidente che queste
violassero in modo palese o subdolo le leggi di Dio.
Il
paragrafo 14 sopra riportato dice che “Fin
dall’inizio, la congregazione cristiana ha dovuto lottare contro
orgogliosi apostati, i quali, con parlare mellifluo e ingannevole,
“causano divisioni e occasioni d’inciampo contro l’insegnamento”
impartito mediante il canale di Geova…” ma
di che cosa si sta parlando, in realtà?
Il
paragrafo continua… “Forse
uno che si reputa maestro semina dubbi, mettendo in discussione
alcune verità bibliche (ad esempio, il fatto che viviamo negli
ultimi giorni), e così un gruppo dissidente si separa e lo segue.
(2 Timoteo 3:1; 2 Pietro 3:3, 4)”
Perché,
tra tutte le verità possibili (cioè le dottrine che si potevano
menzionare), il libro menziona proprio “ad esempio il fatto che
viviamo negli ultimi giorni”?
È
evidente che questo aspetto è una nota dolente ed un punto che è
già stato toccato da altri (e con “ultimi giorni”
ci si riferisce, in realtà, al 1914).
Il
collegamento tra “fornicazione idolatrica” e “il fatto che
viviamo negli ultimi giorni” sembra quantomeno forzato.
Chiunque
insegnasse che si può commettere fornicazione liberamente o adorare
gli idoli (esattamente come insegna, più o meno indirettamente,
buona parte della cristianità) sarebbe un apostata.
La
cristianità, infatti, con il suo atteggiamento tollerante verso la
fornicazione e la sua sfacciata idolatria si mette sotto il giudizio
di Dio.
Aprire
un dibattito onesto se “questi sono o non sono gli ultimi giorni”
(con particolare
riferimento al 1914)
con la Bibbia alla mano, equivarrebbe ad essere apostati “mossi
dall’odio e dall’invidia” o
a “battere i propri fratelli”?* (vedi
nota in calce)
È
evidente che c’è un serio malinteso per non dire una stortura a
questo riguardo.
Lo
“schiavo fedele e discreto” in passato additò molte date in
merito alla fine di questo sistema di cose. Si dimostrarono corrette?
Una
delle prime date fu annunciata verso la fine del 1800 (alla fine del
1800 dovevano iniziare i “tempi difficili” e nel 1914 doveva
arrivare Armaghedon).
Se
qualcuno avesse messo in dubbio il fondamento scritturale su cui si
giungeva a queste date avrebbe avuto senz’altro ragione di farlo
(come la storia ha
dimostrato) ma, se ci
atteniamo a
quanto dice il libro
“re”, questi sarebbe stato “un malvagio apostata mosso
dall’odio intenzionato a creare divisioni e distruttive sette”
perché avrebbe messo
in dubbio “l’insegnamento
impartito mediante il canale di Geova”.
E
qui torniamo al
diascorso dell’ispirazione divina.
Gli
scritti dell’apostolo Paolo, come anche quelli
degli
altri, erano indiscutibilmente ispirati da Dio per cui mettersi
apertamente in contrasto con una lettera apostolica (ad esempio
quella che abolì l’obbligo della circoncisione) significava essere
disordinati e ribelli. Significava
mettersi contro la Parola di Dio e questo
avrebbe potuto portare a divisioni,
sette e apostasia –
II Corinti 13:11; I Corinti 14:33
Gli
scritti dello “schiavo fedele e discreto” non sono, per
ammissione, ispirati da Dio e la Torre di Guardia non può
paragonarsi, per autorità, profondità o ispirazione alle lettere
apostoliche.
Le
lettere apostoliche, come il resto dei libri biblici, non si prestano
a rivedimenti o a migliorie e certo non cambiano con il tempo –
Isaia 40:6-8
Esse
sono la Parola di Dio – Luca 11:27, 28; Giovanni 17:17
E’
chiaro dunque, addirittura banale, affermare che, se gli scritti
dello “schiavo fedele e discreto” non sono ispirati (infatti
necessitano, di tanto in tanto, di “rivedimenti”) e sbagliano,
rimettere in discussione un loro scritto non equivale a rimettere in
discussione la Parola di Dio.
Rimettere
in discussione un loro intendimento, come
ad esempio quello relativo
al 1914, non
equivale a disubbidire
a Dio né
è indicativo di chi voglia
creare una setta.
A
questo riguardo, quindi, è utile rivedere attentamente quali sono le
credenze fondamentali che
non si prestano ad interpretazioni.
Sicuramente
il nome di Dio,
il quale compare nella Bibbia oltre 7.000 volte, non si presta ad
interpretazione e tutti gli argomenti capziosi sulla pronuncia, sulla
grafia etc. lasciano il tempo che trovano.
Tutta
la Bibbia, dal primo libro fino all’ultimo, mettono in risalto il
nome di Dio e la Sua santificazione. Il popolo di Dio si sarebbe
riconosciuto, tra le altre cose, per il grande rispetto che avrebbe
mostrato al Suo Santo nome e per il fatto di farlo conoscere –
Esodo 3:15, 16; Giovanni 17:6
In
italiano il nome di Dio è Geova e anche se la pronuncia esatta non
si conosce, questa non è una scusa per non usarlo.
Allo
stesso modo “italianizziamo” il nome di Gesù, Giovanni, Giacomo,
Luca, Paolo e tutti gli altri e non ci siamo mai chiesti se usare
questi nomi oppure no.
Se
la Bibbia è stata tradotta i migliaia di lingue, anche i nomi, di
conseguenza, vengono tradotti e il nome Geova è unico nel suo
genere. Non si presta a fraintendimenti e
non appartiene a nessun altro:
è il nome di Dio.
Gesù
è il figlio di Dio
e qualsiasi altro insegnamento, come ad esempio che sia Dio stesso o
la parte di una trinità, costituisce sfacciata apostasia – I
Corinti 15:27, 28
Gesù
è anche il principale Agente e perfezionatore della nostra fede. E’
l’unigenito figlio di Dio ed è colui che ha pagato il riscatto,
con la sua morte, per salvarci dalla morte dovuta al peccato adamico
– Ebrei 12:2; Romani 5:12; I Corinti 15:45;
La
speranza per la
stragrande maggioranza delle persone è la vita eterna su una terra
paradisiaca mentre la vita in cielo è riservata ad un piccolo numero
di persone.
La
predicazione della buona notizia anche di “casa in casa” è
parte integrante dell’insegnamento biblico e tante altre cose ad
essa associate.
Se
studiamo attentamente la Bibbia sapremo distinguere chiaramente quali
sono le verità bibliche fondamentali.
Apostasia
significa mettere in dubbio una di queste verità fondamentali
(come ad esempio il Cristo venuto nella carne e la risurrezione)
e creare divisioni; a
questo si riferiva l’apostolo Giovanni quando disse “E questo è
ciò che l’amore significa, che continuiamo a camminare secondo i
suoi comandamenti. Questo è il comandamento, come avete udito dal
principio, che continuiate a camminare in esso. Poiché sono usciti
molti ingannatori nel mondo, persone che non confessano Gesù Cristo
venuto nella carne. Questi è l’ingannatore e l’anticristo.
Prestate attenzione a voi stessi, affinché non perdiate le cose per
produrre le quali abbiamo operato, ma otteniate una piena ricompensa.
Chiunque va avanti e non rimane nell’insegnamento del Cristo non ha
Dio. Chi rimane in questo insegnamento è colui che ha il Padre e il
Figlio. Se qualcuno viene da voi e non porta questo insegnamento, non
ricevetelo in casa e non rivolgetegli un saluto” - II Giovanni
versetti 6-10 – Vedi
anche I Corinti 15:12-14
Asserire
che la Bibbia non è la Parola di Dio, ad esempio, è apostasia, ma
discutere su una determinata dottrina attraverso
la Parola di Dio
rientra nel normale
scambio di opinioni che dovrebbe essere utile per raggiungere una
migliore comprensione del soggetto – Proverbi 15:22
Se
ci atteniamo a ciò che dice il libro “re” in merito al
“limitarsi
a leggere la Bibbia come gruppo privato” allora
anche Russel e i suoi
collaboratori commisero apostasia quando iniziarono i loro studi
sulle scritture.
Sicuramente
per la cristianità in generale essi erano “falsi profeti” ma la
loro colpa era solo quella di voler comprendere il messaggio biblico
senza condizionamenti religiosi.
È
anche emblematico che la società Torre di Guardia abbia elogiato
spesso persone come Tyndale, Hus e tanti altri (tanto da farne addirittura un documentario) quando,
al giorno d’oggi, tutti questi sarebbero visti come “malvagi
apostati guidati dall’odio e dall’invidia”.
Comprendere
la Parola di Dio è personale responsabilità di
ogni cristiano e
questa responsabilità non può essere relegata ad un piccolo gruppo
di persone.
Non
sono solo “gli unti” ad essere il corpo di Cristo ma lo è
l’intera
congregazione cristiana - 1 Corinti 12:12, 13
Uno
studio attento e rispettoso della Bibbia potrebbe anche portare ad un
piacevole scambio di opinioni su questioni secondarie (cose che non
cambiano la vita di un cristiano) e questo incoraggerebbe tutta la
comunità cristiana ad arrivare ad una visione più completa e
unificata – Giovanni 4: 23, 24
Non
si può neppure escludere a priori che lo studio della Bibbia non
spinga a cambiare anche alcune dottrine più importanti… ma chi ama
la Parola di Dio è pronto a fare qualsiasi cambiamento pur di
accertarsi di quello in cui crede.
Ovviamente
comprendere pienamente la parola di Dio non dipenderà soltanto dagli
sforzi umani ma dalla volontà di Dio. In ogni caso questo non libera
ognuno di noi dalla
responsabilità di
studiare la Parola di Dio, meditarla e cercare di comprenderla – Isaia 48:17, 18
Facciamo
dunque attenzione agli insegnamenti apostati ma nello stesso tempo
evitiamo di andare agli estremi pensando che ogni domanda, dubbio o
desiderio di confronto sia paragonabile all’apostasia.
Cerchiamo
anche di avere una visione equilibrata di noi stessi non pensando che
la nostra visione sia sempre la migliore e non si presti ad alcuna
critica. Al contrario facciamo di tutto per accertarci che quello in
cui crediamo sia pienamente sostenuto dalla Scrittura la quale,
ricordiamo, è la sola ed unica autorità – I Tessalonicesi
5:21; II Corinti 13:5
L’eventuale
“schiavo” deve mostrarsi fedele e prudente non lanciandosi
facilmente in dichiarazioni dubbie, soprattutto quelle “verità”
che andranno ad influire poi sulla vita di milioni di persone.
La
prudenza implica il rendersi conto, non solo a parole, di non essere
ispirati da Dio e quindi include la possibilità di poter
discutere e rivedere certe interpretazioni.
Esso
è, appunto, uno “schiavo” e non il signore sulla fede degli
altri – I Corinti 1:24
Come
detto all’inizio di questo articolo… chi ha davvero l’ultima
parola su ogni questione?
La
Bibbia o un gruppo di persone?
Se
siamo convinti che debba essere la Bibbia allora studiamo,
meditiamo e preghiamo non lasciando che nessuno interferisca col
nostro studio.
Se
dobbiamo rivedere qualcosa, rivediamolo.
Se
gli articoli postati finora non hanno mostrato rispetto per la
Parola di Dio e non l’hanno uitilizzata in maniera onesta per
dar peso alle tesi riportate, smettete di seguire il blog.
Se
pensate che ci siano state forzature e che questo sia avvenuto in
cattiva fede, smettete di seguire il blog.
Diversamente,
se pensate che gli articoli finora postati siano stati degni di
attenzione, pur senza ritenerli infallibili o ispirati, continuate a
scavare e non lasciatevi fermare di fronte a paure più o meno
indotte.
Fare
dibattiti su dottrine anche fondamentali utilizzando la Bibbia come
Massima Autorità, non equivale a commettere apostasia.
Se
la Bibbia è stata scritta anche per te, significa che puoi capirla –
Proverbi 2:1-7
* Nota in calce. Questo blog ha ridiscusso il fondamento scritturale su cui si giungerebbe al 1914.
L'articolo che tratta questo argomento è riportato in questo link http://attenzioneallaprofezia.blogspot.it/2017/05/lacronologia-linterpretazione-la.html
L'artticolo sul 1914, tuutavia, non ridiscute affatto i tempi in cui viviamo (i quali si sarebbero riconosciuti dalle caratteristiche delle generazione e non da qualche calcolo). Il seguente articolo riconosce chiaramente i tempi in cui viviamo
http://attenzioneallaprofezia.blogspot.it/2017/05/siamonel-tempo-della-fine-dopo.html
P.S. L'autore di questo blog è convinto, a motivo dello studio della Parola di Dio, che il popolo che porta il nome di Dio e che predica in tutta la terra abitata sia l'unico popolo di Dio. Questo popolo raggiungerà una migliore comprensione delle dottrine e di tanti aspetti organizzativi a "tempo debito" e cioé quando Cristo prenderà davvero la direttiva in prima persona.
* Nota in calce. Questo blog ha ridiscusso il fondamento scritturale su cui si giungerebbe al 1914.
L'articolo che tratta questo argomento è riportato in questo link http://attenzioneallaprofezia.blogspot.it/2017/05/lacronologia-linterpretazione-la.html
L'artticolo sul 1914, tuutavia, non ridiscute affatto i tempi in cui viviamo (i quali si sarebbero riconosciuti dalle caratteristiche delle generazione e non da qualche calcolo). Il seguente articolo riconosce chiaramente i tempi in cui viviamo
http://attenzioneallaprofezia.blogspot.it/2017/05/siamonel-tempo-della-fine-dopo.html
P.S. L'autore di questo blog è convinto, a motivo dello studio della Parola di Dio, che il popolo che porta il nome di Dio e che predica in tutta la terra abitata sia l'unico popolo di Dio. Questo popolo raggiungerà una migliore comprensione delle dottrine e di tanti aspetti organizzativi a "tempo debito" e cioé quando Cristo prenderà davvero la direttiva in prima persona.
Ultimamente il termine "apostata" è molto abusato, al punto tale che si è via via perso il vero significato.
RispondiElimina"Apostata" è chi va contro le Scritture, non chi cerca di capirle meglio.
Pensare che chi legge questo blog o affronta simile tematiche (ossia rivedere alla luce delle scritture gli attuali insegnamenti) sia apostasia, è semplicemente un modo per nascondere la testa nella sabbia.
Sarà pure comodo, ma prima o poi dovremmo rendere conto del nostro approccio agli insegnamenti biblici, sopratutto se si accetta passivamente qualcosa che si sa essere sbagliato.
Condivido in pieno il tuo commento, caro Samgar.
EliminaAnche pensare di limitare il problema alle "tematiche organizzative" è una visione miope e significa voltarsi dall'altra parte.
Io sono riconoscente al blog proclamatoreconsapevole per avermi permesso di fare qualche commento, di affrontare qualche dottrina attirando la curiosità di alcuni e soprattutto perché i miei pochi lettori (come, immagino, tu stesso) vengono da lì, ma come già scrissi in un commento passato non possiamo pensare di risolvere problemi burocratici/organizzativi se non ci rendiamo conto che il problema parte un po' più a monte.
Tuttavia affrontare le credenze è davvero uno scoglio e me ne rendo conto.
Alcuni articoli di questo blog (come ad esempio quello intitolato "1290 e 1335 giorni") hanno superato le 100 visualizzazioni ma i commentatori, te compreso, sono tre o quattro.
Questo significa che qualcuno è curioso ma allo stesso tempo è frenato dal timore di fare qualcosa di sbagliato.
Non sono preoccuipato perché se è volontà di Geova queste cose saranno conosciute (attraverso questo blog o qualsiasi altro mezzo e persona). Se non è volontà di Geova... è stato (almeno per me) un percorso accrescitivo che mi ha maturato tantissimo.
Confidiamo in Geova e se in coscienza riteniamo che gli articoli trattino tematiche importanti e siano degni di attenzione, cerchiamo di rendere disponibile questa conoscenza anche ad altri. Grazie Samgar, continua a seguirmi :-)
È un problema che si ripresenta storicamente. Man mano che i gruppi religiosi ingrandiscono assumono atteggiamenti da guardiani della dottrina diventando dogmatici e impedendo di studiare le scritture in modo indipendente.
EliminaCerto il rischio di divisioni è forte e non è facile gestire liberi pensatori.
Comunque, se non apostati diveniamo di fatto eretici.
Studiare la Bibbia con sincerità e cercare di scovarne i tesori nascosti non è apostasia è desiderio di verità e dimostra vero apprezzamento e amore per Geova.......ciucciarsi tutto quello che altri studiano senza sincerarsi se le cose stanno realmente così e come camminare nella strada larga e spaziosa dove vanno in molti perché e la piu semplice. ...gli appartenenti alle religioni di questo mondo fanno così ma non deve farlo il popolo di Geova....continua così Israeli forse qualcuno si risveglia dal torpore e riaprira la Bibbi e non le circolari..
RispondiElimina