Dove sono andati a finire i 33 anni mancanti?
Avviso per i nuovi lettori:
l'articolo che segue è costruito su precedenti articoli i quali
hanno ridiscusso alcune dottrine fondamentali insegnate dal canale
ufficiale dei testimoni di Geova.
E' consigliabile, dunque,
prima di leggere ciò che segue, andare a vedere gli articoli più
vecchi ed in particolare quelli elencati di seguito
Solo in questo caso
l'articolo che segue potrà risultare minimamente comprensibile.
Manca qualcosa nella nostra comprensione? |
Come abbiamo visto nell'articolo dedicato ai tipi e agli antitipi le somiglianze degli avvenimenti riferiti ai due testimoni vestiti di sacco con la vita e il ministero di Cristo Gesù sono davvero notevoli.
Non è possibile ignorare
queste somiglianze.
Un attento esame dei due
soggetti non può non farci domandare fino a che punto i due diversi
soggetti e situazioni possano specchiarsi l'un con l'altra e se
questo possa aggiungere particolari all'intendimento finora riportato
nel blog.
Ovviamente dovremmo anche
chiederci se l'eventuale paragone possa aprire alla possibilità che
ci sia sfuggito qualcosa.
Questo articolo cercherà di
fare proprio questo.
L'intento non sarà quello
di cercare scritture che avvalorino convinzioni preconcette (inclusa
la posizione di questo blog) ma vedere se onestamente questo
raffronto possa aggiungere, modificare o inficiare ciò che è stato
inteso finora.
Intanto vediamo nel
dettaglio quali sono le situazioni che la vita e il ministero del
Signore "condivide" con i due testimoni vestiti di sacco
descritti nel capitolo 11 di Rivelazione.
Cristo Gesù
|
Testimoni vestiti di sacco
|
Il Signore inizia un ministero che durerà tre anni
e mezzo.
|
I due testimoni iniziano un ministero che dura tre
anni e mezzo - Rivelazione 11:3, 7
|
"Pentitevi il Regno di Dio si è avvicinato".
Il Signore porta un messaggio che invita al pentimento
preannunciando anche un severo giudizio per chi non ascolta –
Luca 10:8-12
|
"Pentitevi il Regno di Dio si è avvicinato".
I due testimoni portano un messaggio di giudizio e lo si comprende
sia dal loro vestimento che dalle "piaghe" che portano –
Rivelazione 11:3, 5, 6
|
Ha lo spirito di Dio – Luca 3:21, 22
|
Mostrano d'avere lo spirito di Dio – Rivelazione
11:4
|
Il suo popolo tenta d'ucciderlo più volte ma
fallisce – Giovanni 7:30; 8:20
|
Tentano d'ucciderli ma falliscono – Rivelazione
11:5
|
Alla trasfigurazione si vede insieme a Mosè ed Elia
– Matteo 17:3
|
Pronunciano giudizi simili a quelli di Mosè ed Elia
– Numeri 16:1-7; 28-35; 1 Re 17:1; 18:41-45 (vedi anche Luca
4:25)
|
Alla fine dei 3 anni e mezzo di ministero viene
ucciso non direttamente dal suo popolo ma dalla "cosa
disgustante", Roma – Matteo 27:11, 50
|
Alla fine dei 3 anni e mezzo vengono uccisi dalla
"bestia che ascende dall'abisso" – Rivelazione 11:7
|
Risuscita 3 giorni dopo – Matteo 12:39-41
|
Risuscitano 3,5 giorni dopo – Rivelazione 11:11
(qui c'è effettivamente una differenza di mezza giornata)
|
Dopo la sua risurrezione la predicazione si sparge
in tutta la terra – Matteo 28:19
|
Dopo la loro risurrezione la predicazione si sparge
in tutta la terra – Rivelazione 12:17; 14:6, 7
|
Comprendendo l'identità di Babilonia la Grande non sarà difficile notare altri paralleli significativi ma quelli descritti sopra dovrebbero essere evidenti anche per coloro che non condividono l'interpretazione di questo blog.
Prendendo atto che le
similitudini sono molte ed evidenti, il passo successivo è chiedersi
se la vita e il ministero di Gesù possa svelarci altri particolari
che non abbiamo considerato.
Dobbiamo prendere atto che
le similitudini si perdono dopo che la predicazione si sparge in
tutta la terra.
Perché diciamo questo?
Secondo quanto abbiamo
visto, dopo l'uccisione dei due testimoni passano soltanto tre anni e
mezzo alla fine del sistema di cose (si veda l'articolo indicato
sopra intitolato "1290 e 1335 giorni") e abbiamo
anche visto che la distruzione di Babilonia la Grande (ovvero
Israele) prelude non alla grande tribolazione ma la guerra di
Armaghedon.
Tuttavia continuando a fare
un parallelismo con gli avvenimenti del primo secolo vediamo che tre
anni e mezzo dopo non arriva la distruzione di Gerusalemme ma termina
sempolicemente il "patto".
Nel 37 E.V., esattamente tre
anni e mezzo dopo l'uccisione del Signore, Israele perde
semplicemente la sua posizione di privilegio e la predicazione si
allarga alle nazioni gentili – vedi Daniele 9:27; Atti 10:30-36, 44
Questo potrebbe far pensare
che nell'adempimento moderno "Babilonia la Grande" cada
soltanto in senso simbolico in attesa dell'effettiva distruzione –
Rivelazione 14:8
Se cercassimo un parallelo
perfetto, Babilonia la Grande dovrebbe cadere trentasette anni dopo
la morte dei due testimoni.
Sorgono anche delle domande
importanti come ad esempio... "Se dopo la morte dei due
testimoni la predicazione si sparge in tutta la terra, in
testimonianza a tutte le nazioni, può essa avvenire in soli tre anni
e mezzo?"* (a fine articolo, vedi la nota in calce)
Oltre a questo ci sono altre
cose che potrebbero farci pensare che nell'intendimento attuale
manchi effettivamente qualcosa.
Vediamo dunque i paralleli
"mancanti" nella tabella che segue.
Dopo la sua risurrezione la predicazione si sparge
in tutta la terra – Matteo 28:19
|
Dopo la loro risurrezione la predicazione si sparge
in tutta la terra – Rivelazione 12:17; 14:6, 7
|
Dopo altri 3,5 anni il patto con Israele è
definitivamente sciolto
|
Dopo 3,5 anni Israele viene
distrutta (?)
Armaghedon? O cade solo
simbolicamente?
|
Si predica in tutte le nazioni (33 anni)
|
* Se è arrivato Armaghedon,
sono sufficienti 3,5 anni per predicare in tutta la terra?
|
La cosa disgustante circonda Gerusalemme 37 anni
dopo la morte di Cristo
|
I cristiani fuggono ai monti e ci restano circa 3
anni e mezzo quando arriva la "fine" ovvero 33 anni dopo
che il patto con Israele è stato sciolto
|
E' un riferimento ai 1290
giorni di Daniele?
|
L'intendimento presentato in
questo blog si è basato, tra l'altro, sulla seguente scrittura.
“E dal tempo in cui è
stato soppresso il [sacrificio] continuo ed è stata posta la cosa
disgustante che causa desolazione, ci saranno milleduecentonovanta
giorni" – Daniele 12:11
E' stato dato per scontato
che la soppressione del sacrificio continuo fosse l'avvenimento
descritto in Rivelazione 11:7 che dice "E quando avranno finito
la loro testimonianza, la bestia selvaggia che ascende dall’abisso
farà guerra contro di loro e li vincerà e li ucciderà".
E se non fosse questo
l'avvenimento?
Proviamo a valutare le
scritture obiettivamente.
Rivelazione 11:15, dopo la
risurrezione dei due testimoni, dice "E il settimo angelo suonò
la sua tromba. E vi furono alte voci in cielo, che dicevano: “Il
regno del mondo è divenuto il regno del nostro Signore e del suo
Cristo, ed egli regnerà per i secoli dei secoli” e anche questo
sembra un parallelo temporale in quanto dopo la risurrezione di
Cristo egli dice “Ogni autorità mi è stata data in cielo e sulla
terra" – Matteo 28:18
Nel 37 Gerusalemme "cade"
nel senso che perde la sua posizione di privilegio; non cade letteralmente.
L'unico modo per comprendere
il susseguirsi degli avvenimenti è cercare di comprendere dove si
incastrerebbero, eventualmente, questi trentatré anni "mancanti".
Dobbiamo quindi ricostruire
gli avvenimenti e vedere nel dettaglio cosa succede dopo la morte di
questi due testimoni.
Rivelazione 12:1-4 "E
un gran segno fu visto nel cielo, una donna vestita del sole, e la
luna era sotto i suoi piedi, e sulla sua testa c’era una corona di
dodici stelle, ed era incinta. E grida nelle sue doglie e nel suo
travaglio per partorire.
E fu visto un altro segno
nel cielo, ed ecco, un gran dragone color fuoco, con sette teste e
dieci corna e sulle sue teste sette diademi; e la sua coda trascina
un terzo delle stelle del cielo, e le scagliò sulla terra. E il
dragone si teneva davanti alla donna che stava per partorire, per
divorarne il figlio quando l’avesse partorito"
L'avvenimento precedente
riguarda la risurrezione dei due testimoni e quindi il suono della 7°
tromba che dichiara “Il regno del mondo è divenuto il regno del
nostro Signore e del suo Cristo" – Rivelazione 11:15
Quindi c'è l'avvenimento
del parto e la donna che fugge nel deserto per essere nutrita per
1260 giorni – Rivelazione 12:5
A meno che non pensiamo che
il parto (cioé la nascita del Regno di Dio) sia così travagliato da
durare 33 anni (confronta 1 Corinti 15:52), l'unico altro spazio in
cui far rientrare questo periodo di tempo dovrebbe essere la guerra
in cielo.
Tralasciando per un momento
la profezia di Daniele, almeno in teoria, non c'è nulla che
impedirebbe che questa guerra tra creature spirituali duri
trentatré anni anziché trenta giorni.
Questo creerebbe una
corrispondenza pressoché totale tra gli avvenimenti che riguardarono
Cristo, la predicazione dei suoi discepoli e la distruzione di
Gerusalemme.
Lo schema sarebbe il
seguente...
Dopo altri 3,5 anni il patto con Israele è
definitivamente sciolto
|
Dopo 3,5 anni Babilonia la
Grande perde ogni possibilità di salvezza. Cade simbolicamente.
|
Si predica in tutte le nazioni (altri 30-33 anni
dalla conversione di Cornelio)
|
Si predica in tutte le nazioni
(altri 30-33 anni in cui la testimonianza raggiunge ogni nazione)
|
La cosa disgustante circonda Gerusalemme 33 anni
dopo la morte di Cristo e si prepara a distruggerla (siamo nel 66
E.V. con Cestio Gallo)
|
La bestia selvaggia circonda
Babilonia la Grande 33 anni dopo l'uccisione dei due testimoni e
si prepara a distruggerla
|
Ancora tre anni e mezzo (periodo in cui i cristiani
fuggono ai monti) e Gerusalemme viene distrutta
|
Alla
fine dei tre anni e mezzo in cui i cristiani fuggono della nazione
chiamata "Babilonia la Grande", sopraggiunge Armaghedon.
|
Questo sarebbe, a prima
vista, il confronto più logico.
Gli anni che passerebbero
dalla prima tromba di Rivelazione fino alla settima coppa dell'ira di
Dio sarebbero quindi 50-51 e non più 13-14 (si veda l'articolo
intitolato "I 2300 giorni sono già iniziati?")
Tra l'altro anche 51 anni
rientrerebbero perfettamente in una generazione – vedi Matteo 24:34
Tuttavia, anche se questo
confronto sembrerebbe logico, è la Scrittura stessa a smentire
questa possibilità.
Come?
Ebbene il punto focale della
questione è comprendere se la donna fugge nel deserto a guerra
ultimata (che può durare 30 giorni, 3 anni e mezzo, 33 anni o
qualsiasi altro arco di tempo) o all'inizio della guerra e vediamo il
perché.
Rivelazione 12:6 dice
semplicemente che "la donna fuggì nel deserto, dove ha un luogo
preparato da Dio, affinché vi sia nutrita per milleduecentosessanta
giorni" ma questa scrittura, da sola, non è sufficiente nello
specificare se ciò avviene all'inizio della guerra, durante o alla
fine.
Anche se la guerra viene
descritta a partire dal versetto successivo, quand'è che la donna
fugge effettivamente nel deserto?
Lo capiamo da Rivelazione
12:13, 14 che dice "Or quando il dragone vide che era stato
scagliato sulla terra, perseguitò la donna che aveva partorito
il figlio maschio. Ma alla donna furono date le due ali della grande
aquila, affinché volasse nel deserto al suo luogo; quivi è
nutrita per un tempo e dei tempi e la metà di un tempo lontano dalla
faccia del serpente".
Quindi confrontando
Rivelazione 12:5, 6 con Rivelazione 12:13, 14 si capisce che la donna
fugge nel deserto e da quel momento essa viene nutrita per 1260
giorni.
Il periodo che intercorre
tra la nascita del figlio e la guerra in cielo non può superare di molto i
1260 giorni in cui la donna verrà nutrita nel deserto.
Di conseguenza la durata
della guerra in cielo non può essere di 33 anni (la donna non rimane
a guardare lo svolgersi della guerra ma fugge dopo aver partorito il
figlio) e non può neppure coprire l'intero arco dei 3 anni e mezzo
perché per buona di questo periodo essa dev'essere perseguitata.
E' la scrittura a
specificarlo, non le nostre idee personali.
Quanto durerà, dunque, la
guerra in cielo?
Anche senza andare a vedere
la profezia di Daniele, con la logica possiamo stabilire che se la
donna fugge nel deserto appena partorito il figlio (avvenimento che
fa scoppiare la guerra) e se essa sarà nutrita per 1260 giorni (periodo in cui Satana è già sulla terra e tenta prima di farla annegare e poi se la prende con il suo seme) è evidente che la guerra è estremamente breve.
Come abbiamo già visto
nell'articolo intitolato "1290 e 1335 giorni" è il libro
di Daniele a specificarne la durata.
Dal tempo in cui il
sacrificio continuo sarebbe stato soppresso e sarebbe apparsa la cosa
disgustante che causa desolazione, ci sarebbero stati
milleduecentonovanta giorni - Daniele 12:11
La cosa disgustante è la
"bestia che ascende dall'abisso" che abbiamo visto in
Rivelazione 11:7 (in tutta la Rivelazione non si vedono altri
avvenimenti simili) ed è quindi dal momento in cui essa uccide i due
testimoni che bisogna contare questi milleduecentonavanta giorni.
Dal momento, però, che la
bestia di Rivelazione 13:5 potrà agire soltanto per "quarantadue
mesi", ovvero milleduecentosessanta giorni, questa differenza
temporale non può che rientrare negli avvenimenti che intercorrono
tra Rivelazione 11:7 e Rivelazione 12:12
Tra questi avvenimenti
rientra la guerra in cielo e questo dimostra che essa non può
durare più di trenta giorni.
Non troviamo alcun altro "spiraglio" dove infilare questi ipotetici 33 anni.
Non possiamo neppure
ipotizzare che questi 1290 giorni si vadano ad "incastrare"
nella prima parte della profezia (ovvero la risurrezione spirituale
che inizia con i due testimoni) perché non avrebbe senso
l'espressione finale che dice "felice chi resta in attesa ed
arriva a milletrecentotrentacinque giorni" – Daniele 12:12
"Felice e santo è
chiunque prende parte alla prima risurrezione" dice Rivelazione
20:6 ma essa avviene in un "batter d'occhio" (1 Corinti
15:52) per cui non ci sarebbe motivo d'aspettare altri 45 giorni per
essere felici.
Anche ammettendo che in
questo caso la felicità descritta da Daniele si riferisca alla
purificazione dei cieli e non alla risurrezione in sè (confronta
Rivelazione 12:12), cosa che la sposterebbe di altri trenta giorni,
rimarrebbero comunque quindici giorni incomprensibili.
La cosa più logica, sulla
base della conoscenza attuale, è considerare che "la
parte finale di queste cose", domanda fatta da Daniele, non sia la risurrezione degli unti e neppure la purificazione dei cieli ma semplicemente la fine di questo sistema di cose.
Solo in questo modo
riusciamo a comprendere perché Daniele parli di 1290 giorni mentre
Rivelazione parli di 1260.
Riusciamo a collocare con
logica gli avvenimenti e anche a capire che i 45 giorni in più
necessari per diventare felici (o una parte di questi giorni), hanno
a che fare con "il breve momento" di denuncia descritto da
Isaia 26:20.
Che dire, dunque, della
mancata corrispondenza che l'ordine degli avvenimenti di Rivelazione
mostrerebbe con la vita, il ministero di Gesù e gli avvenimenti del
primo secolo?
Partiamo dal principio che
non possiamo aspettarci una corrispondenza totale tra gli
avvenimenti.
Anche nelle corrispondenze
citate sopra non c'è una similitudine totale.
Gesù, ad esempio, non
predicò vestito di sacco.
Gesù non doveva portare
soltanto un ultimatum alla nazione d'Israele; egli doveva anche
dimostrare d'essere il Messia predetto e per far questo compì
miracoli di guarigione e risurrezioni.
I due testimoni vestiti di
sacco, invece, benché i loro segni dimostreranno indiscutibilmente
d'avere lo spirito di Dio, non pare proprio che faranno guarigioni
miracolose o risurrezioni.
La predicazione dei
discepoli di Cristo continuò anche dopo la distruzione di
Gerusalemme (anzi, fu da quel momento in poi ad avere la maggiore
estensione).
Se cercassimo un parallelo
perfetto si dovrebbe anche vedere la fine della predicazione alla
distruzione di Gerusalemme (avvenimento che raffigurerebbe il
giudizio di Dio, confronta Luca 21:22) cosa che, ovviamente, non era
possibile né logica.
Queste riflessioni
dovrebbero aiutarci a comprendere l'utilità ma anche i limiti
dei tipi e degli antitipi - confronta 1 Corinti 13:12
Un'immagine della realtà non è la realtà. Tipi e antitipi hanno i loro limiti |
Da quanto esaminato, però,
dobbiamo riflettere seriamente sul fatto che potrebbero esserci cose
che non abbiamo ancora compreso.
Non possiamo escludere la
possibilità che domani possa "saltare fuori" un versetto o
un'applicazione a cui non avevamo pensato la quale potrebbe rimettere
in discussione le conclusioni precedenti.
Questo vale, ovviamente,
anche per questo articolo.
Al momento e sulla base
delle conoscenze attuali questa sembra la conclusione
scritturalmente più logica ma è bene non prendere nulla per
scontato perché la Parola di Dio è sempre in grado di stupirci.
Riflettiamo anche sulle
parole del Signore il quale disse "Siate vigilanti, dunque,
perché non sapete in quale giorno verrà il vostro Signore" –
Matteo 24:42 (vedi anche Atti 1:7)
Sì, è possibile che parte
degli articoli finora pubblicati, o anche tutti, debbano essere
rivisti col progredire della conoscenza e il susseguirsi degli avvenimenti mondiali ma questo non ci libera dalla responsabilità personale di
scavare nella Parola di Dio.
Qualunque sia il livello
della nostra attuale comprensione delle profezie, nessuno di noi è
esonerato dallo sforzarsi di comprendere la Parola di Dio – Rmani
14:12
Continuiamo dunque a scavare
senza stancarci e il Signore premierà senz'altro i nostri sforzi.
Nota in calce
Riflettendo sugli avvenimenti del primo secolo si può comprendere perché, nella profezia tipica, manchino trentatré anni.
Gesù in un'occasione disse "Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un’altra; poiché veramente vi dico: Non completerete affatto il giro delle città d’Israele finché arrivi il Figlio dell’uomo" - Matteo 10:23
Con "Israele" si intende ovviamente l'Israele spirituale ovvero quelle persone che saranno prese da tutte le nazioni per regnare con Cristo.
Questa affermazione lascerebbe intendere che lo scopo primario della predicazione era quello di radunare, appunto, gli eletti.
Quindi il periodo che intercorre tra la morte di Cristo e la distruzione di Gerusalemme è il periodo di predicazione che inizia a radunare gli eletti prima da Israele e poi dalle nazioni gentili (radunamento, tra l'altro, che continua tutt'ora).
Tuttavia questo radunamento termina al suono della settima tromba (vedi 1 Corinti 15:52) avvenimento descritto in Rivelazione 11:15, quindi tutto il periodo in più necessario dato nel primo secolo, non troverebbe giustificazione scritturale nell'adempimento moderno.
Quindi il punto non sarebbe neppure il limite di equivalenza tra tipi e antitipi ma il semplice compimento della volontà di Dio.
La predicazione che riprende vita dopo la morte e risurrezione dei due testimoni non ha più lo scopo di radunare gli eletti ma è una testimonianza data alle nazioni - confronta Matteo 24:14
Saranno sufficienti tre anni e mezzo per dare testimonianza a tutte le nazioni?
Dal momento che il popolo che ha "il compito di rendere testimonianza a Gesù" non deve rinascere da zero (abbiamo visto in un articolo precedente che tale popolo esiste da molto prima della nascita del Figlio) la risposta è scontata.
Il popolo che rendeva testimonianza a Gesù prima che il sacrificio continuo venisse soppresso dev'essere semplicemente svegliato - confronta Matteo 25:5, 6
Anche ammettendo che dopo il periodo di disciplina ne rimanga soltanto una parte e che a sua volta solo una parte sia disposta a ricominciare a predicare (riconoscendo anche l'arrivo di Cristo) sappiamo che ciò avverrà grazie allo spirito di Geova - Giobbe 42:2
Riflettendo sugli avvenimenti del primo secolo si può comprendere perché, nella profezia tipica, manchino trentatré anni.
Gesù in un'occasione disse "Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un’altra; poiché veramente vi dico: Non completerete affatto il giro delle città d’Israele finché arrivi il Figlio dell’uomo" - Matteo 10:23
Con "Israele" si intende ovviamente l'Israele spirituale ovvero quelle persone che saranno prese da tutte le nazioni per regnare con Cristo.
Questa affermazione lascerebbe intendere che lo scopo primario della predicazione era quello di radunare, appunto, gli eletti.
Quindi il periodo che intercorre tra la morte di Cristo e la distruzione di Gerusalemme è il periodo di predicazione che inizia a radunare gli eletti prima da Israele e poi dalle nazioni gentili (radunamento, tra l'altro, che continua tutt'ora).
Tuttavia questo radunamento termina al suono della settima tromba (vedi 1 Corinti 15:52) avvenimento descritto in Rivelazione 11:15, quindi tutto il periodo in più necessario dato nel primo secolo, non troverebbe giustificazione scritturale nell'adempimento moderno.
Quindi il punto non sarebbe neppure il limite di equivalenza tra tipi e antitipi ma il semplice compimento della volontà di Dio.
La predicazione che riprende vita dopo la morte e risurrezione dei due testimoni non ha più lo scopo di radunare gli eletti ma è una testimonianza data alle nazioni - confronta Matteo 24:14
Saranno sufficienti tre anni e mezzo per dare testimonianza a tutte le nazioni?
Dal momento che il popolo che ha "il compito di rendere testimonianza a Gesù" non deve rinascere da zero (abbiamo visto in un articolo precedente che tale popolo esiste da molto prima della nascita del Figlio) la risposta è scontata.
Il popolo che rendeva testimonianza a Gesù prima che il sacrificio continuo venisse soppresso dev'essere semplicemente svegliato - confronta Matteo 25:5, 6
Anche ammettendo che dopo il periodo di disciplina ne rimanga soltanto una parte e che a sua volta solo una parte sia disposta a ricominciare a predicare (riconoscendo anche l'arrivo di Cristo) sappiamo che ciò avverrà grazie allo spirito di Geova - Giobbe 42:2
Ciao Israeli. Questo articolo (come altri, ahimé) è molto confuso per me. È un mio limite, s'intende. Ma proprio non riesco a seguirti. Tendo "istintivamente" a rifuggire argomenti troppo complicati perché assumo il principio secondo cui la verità è semplice. Ma forse arriverà il giorno che anch'io potrò comprendere.
RispondiEliminaColgo l'occasione per farti una domanda: Come fai a identificare "la cosa disgustante che causa desolazione, dichiarata per mezzo del profeta Daniele" con "la bestia selvaggia che ascende dall’abisso"? (Matteo 24:15; Rivelazione 11:7). Hai scritto un tuo articolo al riguardo?
Saluti, Acalia
(Prima parte) Caro Acalia,
Eliminati ringrazio innanzitutto perché segui gli articoli e tantopiù se li trovi confusi (il che implica uno sforzo maggiore).
Sono d'accordo con te che la verità sia semplice, almeno per quanto riguarda le cose fondamentali.
Infatti, se partiamo dal principio che la Bibbia sia stata scritta per tutti, essa dev'essere comprensibile da ogni persona indipendentemente dalla propria cultura o ceto sociale.
Comunque anche il concetto di "complicato" o "confuso" è relativo. Spesso una cosa diventa difficile non perché sia difficile in sè ma perché o non è il momento adatto per la persona che ascolta/osserva o perché le convinzioni o idee preconcette rendono difficili anche le cose semplici. Questo, sia chiaro, non è una critica rivolta a te né a nessuno in particolare: vuole illustrare un punto. Quante volte abbiamo letto in servizio quando Gesù dice "Tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori" e ci hanno risposto "Sì... ma questo avverrà in cielo"? A me è capitato eppure è contro ogni logica. Magari la persona che ci ha dato questa risposta era pure una persona intelligente ma a motivo di una certa educazione trovava difficile comprendere una verità in realtà molto semplice.
Parlando dell'articolo in questione, hai ragione. Non è dei più semplici.
Infatti ho premesso di andare a leggere altri articoli prima di cimentarsi in questo perché, diversamente, sarebbe risultato incomprensibile.
Ti dico sinceramente che se questo fosse stato il primo articolo (o uno dei primi) in cui mi fossi imbattuto, ci avrei capito poco o niente.
Purtroppo un "limite" del blog è che in prima pagina compaiano gli ultimi articoli e non i primi ma nello stesso tempo non posso tenere i primi articoli in prima pagina. Parto dal principio che un lettore che ha già letto i primi articoli, voglia anche andare avanti nella comprensione delle profezie. Quindi sarebbe profittevole andare a scovare i primi articoli e poi proseguire un po' alla volta (e questo non significa che bisogna accettare tutto quello che c'è scritto come se fossi ispirato da Dio. Non lo sono).
Seconda parte. Non so se tu hai letto gli articoli dall'inizio (sono ormai una sessantina) ma sarebbe profittevole farlo.
EliminaSono relativamente certo (limiti dell'autore a parte) che una volta fatto questo potrai trovare gli articoli condivisibili oppure NON condivisibili ma non credo confusi.
Rispondendo alla tua domanda.
La "cosa disgustante" risultò essere l'esercito romano ed era tale non tanto perché fosse un esercito (anche per quello) ma perché si trovava dove non doveva stare (erano pagani, avevano immagini delle loro divinità e stavano nei pressi del tempio. Dal punto di vista di Dio era disgustante - confronta 1 Re 11:4-6). Sia Daniele che Cristo Gesù aggiungono un particolare relativo alla cosa disgustante: causa desolazione - Daniele 12:11; Matteo 24:15. Quindi rimarcano entrambi il fatto che sia una potenza, una forza militare. Se ammettiamo che Rivelazione (così come Daniele) parli di profezie a venire, dobbiamo trovare una forza militare che dal punto di vista di Dio sia qualcosa di disgustante.
La bestia selvaggia è una forza militare che causa desolazione oppure no?
E' inoltre disgustante perché, oltre ad essere sporca di sangue in quanto di carattere militare, è l'immagine della prima bestia selvaggia che diventa oggetto di adorazione - vedi Rivelazione 13:12, 13
Quindi ricapitolando. E' una potenza pagana (militare) che causa desolazione (molto più di quanto poteva fare Roma).
E' disgustante perché diventa oggetto di adorazione (esattamente com'erano oggetto di adorazione gli stemmi dei militari romani) e per finire essa si trova dove non deve stare (ovvero Gerusalemme) anche se al momento non è più un luogo santo (ma tornerà ad esserlo, secondo quanto già trattato in altri articoli). Ma quest'ultima spiegazione parte dal presupposto che si accetti che il luogo che in senso spirituale è chiamato Sodoma ed Egitto "dove anche il loro Signore fu messo al palo" (ovvero dove predicano e dove vengono uccisi i due testimoni vestiti di sacco) sia Gerusalemme, intendendo proprio Gerusalemme.
Anche non volendo accettare questa spiegazione (che a mio avviso è semplice) in tutta la Rivelazione non si vedono altri punti dove il sacrificio continuo viene soppresso e non si vede nessun altro racconto che assomigli a quanto accaduto nel primo secolo.
Quindi, in conclusione, la cosa disgustante che causa desolazione (e che in poassato risultò essere l'esercito romano) è la bestia selvaggia che ascende dall'abisso
Ciao Israeli, cosa ne penseresti se prima delle interessanti analogie che hai messo in evidenza tra Gesù e i due Testimoni considerassi l'ipotesi già da te discussa che la fine dei sette tempi coincida con la nascita dello stato di israele e che successivamente si possa considerare la profezia delle 70 settimane (o la generazione di 70-80 anni) per arrivare poi all'inizio delle 2300 sere? Forse quadrerebbe qualcosa! Trovo sempre interessanti le tue meditazioni sulla parola di Dio.
RispondiEliminaSaluti, Domenico
(Prima parte) Grazie Domenico per il tuo commento e grazie per il tuo sostegno (porta altri se riesci perché questo blog, per il momento, sembra il deserto dei Gobi).
EliminaAmmettiamo che la fine dei sette tempi coincida con la nascita di Israele (l'ho messo come possibilità senza, nello stesso tempo, fissarmici).
Perché ho considerato questa scoperta, sempre che sia corretta, come "relativa"?
Se l'interpretazione fosse corretta, sarebbe comunque parte della Parola di Dio e non sarebbe "relativa" in tal senso.
Ho scritto che è relativa innanzitutto perché per arrivare ad una data (qualunque data) dobbiamo rifarci ai documenti/reperti storici che, come ben sai, hanno una sicurezza relativa.
Ammettiamo che sbandierassi ai quattro venti la mia assoluta convinzione che i 7 tempi identifichino la nascita dello stato d'Israele e poi saltassero fuori altre informazioni su Nabucodonosor (data di nascita, periodo di dominio, data di morte), come tra l'altro è già successo, cosa accadrebbe?
Io non mi preoccupo di un'eventuale mia figuraccia (non mi interessa proprio visto che parto dal principio di non essere infallibile e l'ho scritto in parecchi post) ma accadrebbe che gli eventuali lettori si concentrerebbero su una data "errata" senza considerare le altre informazioni che identificano Babilonia la Grande come la moderna nazione d'Israele.
Sì perché sono gli indizi a condurci in una determinata direzione e NON i calcoli.
Ammettiamo che l'albero del sogno di Nabucodonosor finisca proprio dopo i sette anni d'esilio del re, senza alcun'altra applicazione.
Cosa cambia?
Gli indizi sono sempre gli stessi e portono alla nazione d'Israele a prescindere (e a nessun'altra nazione, a nessun fantomatico "impero mondiale della falsa religione").
Certo è solo la mia opinione ma sostenuta da tantissime scritture e finora nessuno è riuscito a confutare né le scritture a sostegno né la logica con la quale è stata portata avanti la tesi.
In genere le obiezioni sono "Non riesco a convincermi che sia Israele"... "Israele non ha più rilevanza nella Bibbia" ... "Non posso credere che abbiamo sbagliato per anni" ... "Quando si parla di Isarele nella Bibbia si riferisce alla cristianità" etc.
Sia ben chiaro: qualora un ragionamento veramente scritturale confutasse le mie conclusioni, sarò ben felice di ritrattarle e sarò ben felice che grazie all'aiuto di qualcuno "ci siamo avvicinati un po' di più" alla Verità.
Il blog è nato proprio per questo.
Però al momento questo è forse l'argomento più solido tra tutti quelli postati finora.
La "difficoltà a comprenderlo" ha più a che fare con l'emotività (e i condizionamenti ricevuti) che con la logica.
E' più facile ridiscutere il 1914 (che ormai è diventato come sparare sulla croce rossa) che l'identità di Babilonia la Grande.
Quindi... diciamo che FORSE il sogno di Nabucodonosor predice la nascita della moderna nazione d'Israele ma SE COSI' NON FOSSE Babilonia la Grande è comunque la nazione d'Israele perché i riferimenti scritturali sono tantissimi, troppi, e non portano da nessun'altra parte.
(Seconda parte) L'argomento è di fondamentale importanza perché, come puoi immaginare, molti altri soggetti sono legati ad essa e quindi non comprendere questo significa precludersi alla possibilità di comprendere molte altre cose.
EliminaPreferisco dunque concentrarmi sugli indizi piuttosto che su calcoli di cui non avrò mai la certezza assoluta (considera inoltre i guai che combiniamo quando abbiamo a che fare con delle date presunte).
In merito alla seconda parte della tua domanda hai letto gli articoli dedicati alle 2300 sere e mattine, nonché quello dedicato ai 1290 e 1335 giorni?
Per me quadrano già un sacco di cose.
Fin da agosto dell'anno scorso, grazie allo studio delle scritture, sapevo che il re del nord non poteva essere nessun'altra nazione che la Russia (vedi l'articolo "Chi è il piccolo corno che si fece grandissimo") e sapevo che questo re avrebbe iniziato a sopprimere l'opera di predicazione.
Ovviamente non sapevo E NON SO TUTT'ORA se quello che è accaduto ad aprile ai nostri fratelli in Russia ha a che fare proprio con la profezia di Daniele oppure è una cosa che deve accadere in futuro (forse la Corte Europea riuscirà a far cambiare idea alla Corte Suprema russa) ma una cosa è certa: l'opera inizierà ad essere messa al bando in Russia per poi allargarsi ad altre nazioni.
Se tutto è iniziato ad aprile o inizierà tra un anno, tra cinque o tra dieci, non ci resta che aspettare e vedere cosa succede.
Un'altra cosa è certa.
Quando il re del nord inizierà a sopprimere l'opera di testimonianza, inizieranno le 2300 sere e mattine le quali includeranno la guerra tra re del nord e re del sud (cosa di cui non vorremmo parlare) e lo squillo di ben sei trombe su sette (parliamo delle trombe di Rivelazione).
E ci sarebbe tanto altro da dire ma ti ho già sctitto un romanzo.
Tutte queste cose sono state trattate in vari articoli qui pubblicati e per me (magari ingenuamente) le cose quadrano eccome.
Molti particolari sono ancora ambigui ma il susseguirsi degli avvenimenti/tempi è assolutamente chiaro.
Hai notato che in un post precedente ho scritto che buona parte della Rivelazione, dalla prima tromba fino alla settima coppa dell'ira di Dio non può durare più di 14 anni?
Non ti sembra un'affermazione strana?
Dove sta scritto e come si ricava quest'arco di tempo?
Ti incoraggio a cercare gli articoli più vecchi senza necessariamente condividere quello che c'è scritto ma almeno leggere le scritture riportate e valutare se gli argomenti sono degni di attenzione.
Ho letto tutti i tuoi articoli e mi trovi d'accordo al 95%. Complimenti. Complimenti. Così dovremmo essere noi testimoni di Geova! Quello che volevo dire nella domanda è che se fosse la nascita dello stato d'israele la fine dei sette tempi applicando ciò che dice Gesù che non passerà quella generazione, gli eventi dovrebbero verificarsi nei prossimi 10 anni. Manteniamoci svegli e chiediamo intendimento. Non mollare nel tuo studio, attieniti sempre come già fai alla parola ispirata di Dio! Grazie.
EliminaSaluti, Domenico.
(prima parte)Domenico, grazie di cuore!
EliminaLe tue parole sono per me preziose; davvero un caldo incoraggiamento.
Per il momento e sulla base della conoscenza attuale non credo che le parole del Signore in merito alla generazione debbano collegarsi in qualche modo all'albero del sogno di Nabucodonosor.
Quando Gesù cita il profeta Daniele lo fa in riferimento agli eserciti che circondano Gerusalemme (confronta Matteo 24:15, 16, Daniele 12:11, Rivelazione 11:7) e non a qualche altra profezia.
Comunque Gesù disse di osservare attentamente gli avvenimenti e una delle prime cose che disse in merito al segno è "sorgerà nazione contro nazione e regno contro regno" - Matteo 24:7
Questo, se riusciamo un attimo a cancellare tutto quello che ci è stato detto sul 1914, dovrebbe iniziare con la guerra, descritta appunto da Daniele, che vede scontrarsi il re del nord con il re del sud.
Non è la prima guerra mondiale e neppure la seconda perché questa grande guerra è l'ultima (parlando di guerre umane) e porterà alla vittoria del re nord (nella seconda guerra mondiale ha vinto il re del sud o sbaglio?).
E' da questo segno (che include la penuria di viveri, i terremoti, la persecuzione etc) che Gesù dice "Questa generazione non passerà affatto".
Non pensiamo però di dover arrivare ai limiti di quella generazione perché, come abbiamo detto, tutte le trombe di Rivelazione e le coppe dell'ira di Dio devono svolgersi entro e non oltre i 14 anni (forse di meno, ma non di più) e allo scoppio della guerra, guarda un po', siamo già alla quinta. Infatti Gesù dice che non passerà "affatto" intendendo che siamo ben dentro alla generazione, cioé non ci avviciniamo neppure alla sua fine.
Inoltre l'avvenimento davvero importante è l'inizio della soppressione del sacrificio continuo appunto perché passeranno 2300 giorni (come detto, entro questi 2300 giorni devono suonare 6 trombe su sette) e poi gli avvenimenti della settima tromba che includono la predicazione dei due testimoni, il ripristino della vera adorazione, la caduta di Babilonia la Grande e Armaghedon. Tutto questo accadrebbe nell'arco di sette anni.
Detto per inciso: se l'opera di predicazione venisse soppressa in Russia oggi (7 ottobre) e questo avvenimento fosse indiscutibilmente quello descritto da Daniele (e lo capiremmo vedendo che l'opera dei fratelli viene messa al bando anche in altre nazioni) passerebbero circa 13 anni e mezzo alla fine del sistema di cose.
Quindi stiamo parlando di Armaghedon.
(seconda parte)Detto questo, però, ricordiamo le parole del Signore che disse non solo che "in quanto a quel giorno e a quell'ora nessuno sa" ma anche "“Non sta a voi acquistar conoscenza dei tempi o delle stagioni che il Padre ha posto nella propria autorità" - Atti 1:7
EliminaQuindi dobbiamo accettare la possibilità che ci sia qualche errore in tutti questi "calcoli" o che manchi qualcosa.
Ovviamente prestiamo attenzione alle vicende dei fratelli in Russia e anche alle tensioni tra re del nord e re del sud perché Gesù disse di "Levare in alto la testa" e che la nostra liberazione si sarebbe avvicinata.
Come puoi immaginare ho in "cantiere" anche altri articoli e quindi non è escluso che la comprensione dell'identità di Babilonia la Grande (come hai immaginato) possa portare ancora altro frutto.
Forse le implicazioni sono maggiori di quelle finora scovate ma prima di scrivere un articolo devo essere ragionevolmente convinto delle argomentazioni scritturali.
Quindi continua a seguire il blog e vediamo che succede ma non limitarti a questo caro Domenico.
Scava anche tu e dammi una mano, commenta, critica scritturalmente se è il caso e se pensi che qualche articolo sia incompleto o abbia fatto qualche applicazione errata, aiutiamoci a vicenda a comprendere meglio la Parola di Dio.
Se hai condiviso il 95% dei miei articoli (sarete 4 o 5 in tutto il pianeta ma sono fiducioso per il prossimo futuro) vuol dire che sei aperto e non hai assunto una posizione "politica" davanti a certe cose molto diverse da quelle che ci sono state insegnate.
Anche tu, continua così!
E se puoi, con prudenza, aiuta anche altri.
Grazie ancora caro fratello
Sono d'accordo con te Israeli, bisogna basare il nostro intendimento sulle parole ispirate da Dio e non assumere per certo intendimenti di altri, soprattutto quando abbiamo il dubbio che non siano in sintonia con le Sacre Scritture. E poi la Bibbia ci dà un ottimo consiglio "Accertatevi di ogni cosa; attenetevi a ciò che è eccellente.". Sarò ben lieto di poter considerare con te altri versetti. Un Abbraccio. Domenico.
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