Stiamo barcollando come ubriachi?
Trattazione di
Gioele capitoli 1 e 2
“Svegliatevi,
ubriaconi, e piangete; e urlate, voi tutti bevitori di vino, a causa
del vino dolce, poiché è stato stroncato dalle vostre bocche.
Poiché una nazione è salita nel mio paese, potente e senza numero.
I suoi denti sono i denti di un leone, e ha le mascelle di un leone”
- Gioele 1:5, 6
La nazione
descritta come potente e senza numero la quale ha i denti di un leone
e le mascelle di un leone ci ricorda qualcosa?
Certo!
Una
descrizione molto simile viene fatta nel libro di Rivelazione in
riferimento alla quinta tromba, ovvero il primo guaio.
In questo
guaio si parla di locuste che oscurano il sole (e quindi sono davvero
senza numero) e di queste si dice che “i loro denti erano come
quelli dei leoni” - Rivelazione 9:8
Anche della
sesta tromba, la quale coincide con il secondo guaio, si parla di un
esercito di “due miriadi di miriadi” e si dice che “le teste
dei cavalli erano come teste di leoni” - Rivelazione 9:17
Abbiamo visto
in vari articoli precedenti che il cavallo è un simbolo appropriato
per indicare la guerra – Proverbi 21:31; Geremia 8:6; Zaccaria 9:10
Il confronto
tra queste scritture dovrebbe venire spontaneo e il significato
chiaro.
Come abbiamo
potuto credere che queste scritture indicassero l’opera di
predicazione?
Ovviamente
ognuno è libero di credere a quello che vuole ma la Bibbia ci
incoraggia ad uscire dal nostro stato di ebbrezza.
Non è raro
sentire i nostri fratelli dire che Geova non permetterebbe un’altra
guerra mondiale e che non colpirebbe mai il Suo popolo – confronta
Isaia 28:14-19
In realtà la
nazione potente e senza numero è il re del nord descritto in
moltissime scritture – vedi ad esempio Daniele 11:40, 41
La nostra
parte emotiva, la quale preferirebbe credere che Rivelazione e Gioele
stiano parlando dell’opera di predicazione, non cambierà le cose e
ci metterà in una posizione pericolosa.
Al contrario,
comprendere quello che sta per succedere ci permette di chiedere
aiuto all’unica Persona che è davvero in grado di proteggerci –
Proverbi 18:10
Siamo forse ubriachi? Potremmo risvegliarci in una realtà inaspettata? |
“Ha posto la
mia vite come oggetto di stupore, e il mio fico come un ceppo. L’ha
positivamente spogliato e [lo] ha gettato via. I suoi ramoscelli son
divenuti bianchi. Fa lamento, come una vergine cinta di sacco sul
proprietario della sua giovinezza” - Gioele 1:7, 8
Leggiamo
attentamente Gioele 1:7, 8.
Come abbiamo
potuto credere che si riferisse alla cristianità?
La scrittura
dice “la mia vite”.
La cristianità
può essere paragonata alla vite di Geova?
“Offerta di
cereali e libazione sono state stroncate dalla casa di Geova; i
sacerdoti, i ministri di Geova, hanno fatto cordoglio. [Il] campo è
stato spogliato, [il] terreno è in lutto; poiché [il] grano è
stato spogliato, [il] vino nuovo si è seccato, l’olio è venuto
meno. Gli agricoltori han provato vergogna; i vignaioli hanno urlato,
a causa del frumento e a causa dell’orzo; poiché la messe del
campo è perita. La vite stessa si è seccata, e anche il fico è
venuto meno. In quanto al melograno, pure alla palma e al melo, tutti
gli alberi del campo, si sono seccati; poiché l’esultanza se n’è
andata con vergogna dai figli del genere umano” - Gioele 1:9-12
Questi
versetti descrivono nei particolari le conseguenze dell’attacco di
questo popolo senza numero – confronta Rivelazione 6:5, 6
La carestia è
una conseguenza della guerra ma queste scritture mettono in risalto
anche un altro tipo di carestia.
Se la
benedizione di Geova è ciò che rende ricchi, questi versetti fanno
comprendere il motivo per cui è arrivata questa carestia –
Proverbi 10:22
Geova ha
ritirato la benedizione dal Suo popolo e infatti l’attenzione è
posta sui “sacerdoti, i ministri di Geova”.
Anche qui:
possiamo onestamente applicare questa scrittura ai ministri della
cristianità?
Sarebbero essi
chiamati “ministri di Geova”?
Questa
carestia metterà severamente in luce che buona parte del popolo di
Dio, fino ad un attimo prima della guerra, si era rifugiato in una
menzogna.
La colpa del
popolo di Dio è davvero così grande?
È davvero
inevitabile che ciò accada? Cosa possiamo fare, adesso che ancora
abbiamo il tempo favorevole, per evitare tale terribile tempesta?
“Cingetevi,
e battetevi il petto, sacerdoti. Urlate, ministri dell’altare.
Venite, passate la notte in sacco, ministri del mio Dio; poiché
dalla casa del vostro Dio sono state trattenute l’offerta di
cereali e la libazione. Santificate un tempo di digiuno. Convocate
un’assemblea solenne. Raccogliete [gli] anziani, tutti gli abitanti
del paese, presso la casa di Geova vostro Dio, e chiedete aiuto a
Geova” - Gioele 1:13, 14
Come trattato
anche in un articolo precedente, dobbiamo chiedere perdono e aiuto a
Geova.
Se Geova,
all’ultimo momento, non distrusse i malvagi niniviti a motivo del
loro pentimento, quanto più possiamo sperare che Geova si rammarichi
della calamità che ha pensato di mandare contro il Suo stesso
popolo! - Giona 3:10; 4:11
Per scampare
da questa calamità prossima a venire, però, dovremmo “vestirci di
sacco” e mostrare vero pentimento.
Dovremmo
veramente strapparci il cuore e supplicare intensamente il nostro
amorevole Padre – Luca 21:36
L’invito è
rivolto a tutti ma in particolare ai sacerdoti, ai “ministri
dell’altare”.
Tutto il
popolo di Dio, attraverso questi ministri, è incoraggiato a
convocare un’assemblea solenne per fare pubblica ammenda dei propri
errori e chiedere sinceramente perdono.
Chiunque è in
grado di comprendere queste informazioni è caldamente incoraggiato a
coinvolgere altri, soprattutto ai “piani alti”, ad organizzare
questa assemblea in segno di pentimento.
In particolare
coloro che hanno una certa autorità sono invitati a
valutare attentamente queste informazioni.
“Ohimè per
il giorno; perché il giorno di Geova è vicino, e verrà come una
spoliazione dall’Onnipotente! Non è stato il cibo stesso stroncato
davanti ai nostri medesimi occhi, l’allegrezza e la gioia dalla
casa del nostro Dio? I fichi secchi si sono raggrinziti sotto le loro
pale. I depositi sono stati resi desolati. I granai sono stati
demoliti, poiché [il] grano si è seccato. Oh come ha sospirato
l’animale domestico! [Come] hanno vagato nella confusione i branchi
di bovini! Poiché per loro non c’è pascolo. Anche ai branchi
delle pecore è stata fatta portare la colpa” - Gioele 1:15-18
Avete avuto
l’avvisaglia di una crisi in seno popolo di Dio?
Questa
situazione non potrà che peggiorare perché “il giorno di Geova è
vicino, e verrà come una spoliazione dall’Onnipotente”.
Se
comprendiamo che queste profezie sono a venire, a cosa serve
costruire interi blog e siti per lamentarsi delle cose che non vanno?
Queste cose le conoscono anche coloro che fanno finta di non capire.
A cosa serve
anche “proporre questo o quello” nel tentativo di migliorare le
cose in campo organizzativo o burocratico?
E’ la Bibbia
a dirci cosa fare.
Una solenne
assemblea dove chiedere perdono e dove l’unica risoluzione da prendere sia
quella di attenerci maggiormente alla Bibbia – Matteo 15:5, 6
Con lo stesso
zelo con cui qualcuno ha aperto blog e parlato ad altri in piena
coscienza delle “cose che non vanno”, si dovrebbero aprire blog o
modificare quelli già esistenti per fare quello che Geova ci dice.
Se crediamo che
la Bibbia è davvero la Parola di Dio smettiamo di perdere tempo e concentrimoci sulla profezia – 1 Tessalonicesi 5:19-21
Il giorno di
Geova è vicino e il giudizio inizierà dalla Sua casa – 1 Pietro
4:17
“Te, o
Geova, invocherò; poiché il fuoco stesso ha divorato i pascoli del
deserto e una medesima fiamma ha consumato tutti gli alberi del
campo. Anche le bestie del campo continuano ad anelare a te, perché
i canali d’acqua si sono seccati, e il fuoco stesso ha divorato i
pascoli del deserto” - Gioele 1:19, 20
Possiamo e
dobbiamo sperare, fino all’ultimo momento, che i “ministri
dell’altare” accolgano l’invito di Geova attraverso le parole
di Gioele.
A questo scopo
cerchiamo di fare la nostra parte.
Abbiamo visto
chi rappresentano “gli alberi” nell’articolo intitolato “Si
avvicina la tempesta”; facciamo le nostre valutazioni.
Comunque andrà
questo appello, ognuno di noi singolarmente può invocare Geova.
Non possiamo
decidere per gli altri ma per noi stessi, e forse per la nostra
famiglia, sì – confronta Giosuè 24:15
Prendiamo a
cuore l’esempio che ci hanno lasciato profeti come Daniele,
Geremia, Isaia e altri e comprendiamo che nessuno di noi è davvero innocente
– Geremia 3:25; Daniele 9:4, 5
Se siamo
convinti d’essere completamente innocenti dell’attuale situazione
che sta investendo il popolo di Dio, ci stiamo ingannando – Geremia
17:9
Questo non è
il momento di fissarci su interpretazioni comode* (vedi nota il
calce) ma di accertarci davvero della volontà di Dio.
“Suonate il
corno in Sion, ed emettete un grido di guerra sul mio santo monte. Si
agitino tutti gli abitanti del paese; poiché il giorno di Geova
viene, poiché è vicino! È un giorno di tenebre e di caligine, un
giorno di nuvole e di fitta oscurità, come la luce dell’aurora
diffusa sui monti” - Gioele 2:1, 2a
Il capitolo
due ripete sostanzialmente ciò che è scritto nel primo capitolo e
questo fa comprendere che tale guerra è sicura e colpirà il popolo
di Dio se esso non correrà ai ripari.
Rileggendo
questi versetti, c’è davvero molto da interpretare?
“C’è un
popolo numeroso e potente; non se n’è fatto esistere uno come
questo dal passato indefinito, e dopo di lui non ce ne sarà più
negli anni di generazione in generazione. Davanti a lui un fuoco ha
divorato, e dietro di lui una fiamma consuma. Davanti a lui il paese
è come il giardino di Eden; ma dietro di lui è un deserto desolato,
e da lui pure non c’è nulla che scampi. “Il suo aspetto è come
l’aspetto dei cavalli, e come i destrieri è il modo in cui
continuano a correre. Continuano a saltare come col suono di carri
sulle cime dei monti, come col suono di un fuoco fiammeggiante che
divora la stoppia. È come un popolo potente schierato in ordine di
battaglia. A causa di lui, i popoli saranno in penosi dolori. In
quanto a tutte le facce, certamente raccoglieranno un ardore [di
eccitazione]. “Corrono come uomini potenti. Scalano le mura come
uomini di guerra. E vanno ciascuno nelle sue proprie vie, e non
mutano i loro sentieri. E non si spingono l’un l’altro. Come
l’uomo robusto nella sua corsa, continuano ad andare; e se qualcuno
cade anche fra i dardi, gli [altri] non interrompono la marcia. “Si
precipitano nella città. Corrono sulle mura. Salgono nelle case.
Entrano per le finestre come il ladro. Davanti a lui [il] paese si è
agitato, [i] cieli han sobbalzato. Il sole e la luna stessi si sono
oscurati, e le medesime stelle hanno ritirato il loro fulgore” -
Gioele 2:2-10
Isoliamo
dunque alcune espressioni e vediamo se possiamo applicare queste
scritture esclusivamente a quello che è già stato, cioè al
passato.
Intanto il
secondo versetto parla di un esercito così numeroso che “ non se
n’è fatto esistere uno come questo dal passato indefinito, e dopo
di lui non ce ne sarà più negli anni di generazione in generazione”
- confronta Rivelazione 9:16
Se questa
profezia si è adempiuta nel passato, dovremmo trovare un esercito
così numeroso mai più eguagliato nella storia il quale non sarà
mai più eguagliato nel futuro.
Questo non è
possibile perché man mano che il tempo passa gli esseri umani
aumentano e, di conseguenza, aumentano gli eserciti.
“Davanti a
lui un fuoco ha divorato, e dietro di lui una fiamma consuma” ci
riporta inevitabilmente all’esercito di Rivelazione dove, al
capitolo 9 versetto 19 si dice “Poiché l’autorità dei cavalli è
nella loro bocca e nelle loro code; poiché le loro code sono simili
a serpenti e hanno teste, e con queste danneggiano”.
Anche non
menzionando esplicitamente il fuoco si comprende che questo esercito
di cavalleria danneggia sia davanti (la bocca) che dietro (la coda) e
distrugge tutto ovunque passa.
Il parallelo,
anche qui, è evidente.
Gli ultimi
versetti, infine, ricordano ciò che viene descritto in Daniele
11:40
Ed è
superfluo ricordare che il versetto 10 rimarca le parole del Signore
quando Egli parlò del tempo della fine – Marco 13:24, 25
Gioele sta
dunque parlando del passato o del futuro?
Se sta
parlando del futuro, chi sono gli ubriaconi del gregge?
A chi è
rivolta la condanna? Ci sono altri ministri di Geova?
Verso chi si
abbatterà questa calamità?
Noi che
parte abbiamo in tutto questo?
“E Geova
stesso certamente emetterà la sua voce davanti alle sue forze
militari, poiché il suo accampamento è molto numeroso. Poiché
colui che esegue la sua parola è potente; poiché il giorno di Geova
è grande e assai tremendo, e chi lo può sostenere?” - Gioele 2:11
Come è facile
immaginare l’intendimento secondo cui sia Geova stesso a soffiare
sulla prossima guerra tra re del nord e re del sud, è stata oggetto
di critiche.
In fondo lo
stesso libro “Rivelazione il suo culmine” non collega affatto il
cavaliere del cavallo rosso con la volontà di Dio. Lì si parla
della condizione dell’umanità e che il cavallo bianco “fermerà
la cavalcata del cavallo rosso”.
Ovviamente non
si tiene in conto il fatto che siano proprio le creature viventi a
chiamare sia il cavaliere sul cavallo bianco che i successivi –
vedi Rivelazione 6:1, 3, 5, 7
E non si tiene
minimamente in conto il fatto che Geova in passato abbia utilizzato
proprio le guerre umane per adempiere il Suo proposito e per punire
il Suo stesso popolo.
Abbiamo visto
che questo concetto è ripetuto anche in Zaccaria (vedi i due
articoli dedicati a Zaccaria) ma possiamo riflettere anche sulle
parole di Gioele 2:11
In riferimento
a questo esercito senza numero Egli lo chiama “il mio accampamento”
- confronta Isaia 45:1
Il versetto
conclude con le parole “poiché il giorno di Geova è grande e
assai tremendo, e chi lo può sostenere?” - confronta Rivelazione
6:17
“E anche
ora”, è l’espressione di Geova, “tornate a me con tutto il
vostro cuore, e con digiuno e con pianto e con lamento. E strappatevi
il cuore, e non le vesti; e tornate a Geova vostro Dio, poiché egli
è clemente e misericordioso, lento all’ira e abbondante in
amorevole benignità, e certamente proverà rammarico a causa della
calamità. Chi sa se si volgerà e in effetti proverà rammarico e
lascerà rimanere dopo di esso una benedizione, un’offerta di
cereali e una libazione per Geova vostro Dio?” - Gioele 2:12-14
Di nuovo
l’Iddio Onnipotente incoraggia, attraverso le parole di Gioele, a
tornare a Lui strappandosi il cuore, con digiuno e supplicazione.
Siamo ancora
in tempo per evitare la tempesta.
Il popolo di
Dio in generale ed in particolare coloro i quali hanno incarichi di
responsabilità ascolteranno questo appello? - Giacomo 3:1
L’appello
viene dalla Parola di Dio, non da questo blog.
I versetti
successivi ci dicono in cosa dovrebbe consistere la solenne
assemblea.
“Suonate
il corno in Sion. Santificate un tempo di digiuno. Convocate
un’assemblea solenne. Raccogliete [il] popolo. Santificate la
congregazione. Radunate [i] vecchi. Raccogliete i fanciulli e quelli
che succhiano le mammelle. Esca [lo] sposo dalla sua stanza interna,
e [la] sposa dalla sua camera nuziale. “Fra il portico e l’altare
i sacerdoti, i ministri di Geova, piangano e dicano: ‘Prova
commiserazione, o Geova, per il tuo popolo, e non fare della tua
eredità un biasimo, così che le nazioni dominino su di loro. Perché
dovrebbero dire fra i popoli: “Dov’è il loro Dio?”’ E Geova
sarà zelante per il suo paese e mostrerà compassione al suo popolo.
E Geova risponderà e dirà al suo popolo: ‘Ecco, vi mando il grano
e il vino nuovo e l’olio, e certamente ne sarete sazi; e non farò
più di voi un biasimo fra le nazioni. E allontanerò di sopra a voi
il settentrionale, e realmente lo disperderò in un paese arido e in
una distesa desolata, con la sua faccia al mare orientale e la sua
parte posteriore al mare occidentale. E il fetore da lui certamente
ascenderà, e il lezzo da lui continuerà ad ascendere; poiché Egli
davvero farà una cosa grande in ciò che farà’ - Gioele 2:15-20
Non giriamoci attorno. Dobbiamo chiedere perdono a Geova e farlo sentitamente e con spirito contrito
Se l’appello
di Gioele verrà accolto, il nostro amorevole Padre ricomincerà a
benedirci e allontanerà da noi “il settentrionale” ovvero il re
del nord.
La guerra
scoppierà comunque ma noi potremo essere “tanti di numero”
oppure pochi.
Le nazioni del
mondo non devono vedere per forza il nostro biasimo.
I versetti che
vanno dal 21 al 27 (leggi) spiegano nei particolari cosa comprenderà
la benedizione di Geova.
“E dopo
ciò deve avvenire che verserò il mio spirito su ogni sorta di
carne, e i vostri figli e le vostre figlie certamente
profetizzeranno. In quanto ai vostri vecchi, sogneranno sogni. In
quanto ai vostri giovani, vedranno visioni. E anche sui servi e sulle
serve verserò in quei giorni il mio spirito” - Gioele 2:28, 29
Arriviamo ad
un punto cruciale della visione.
Dopo la guerra
tra re del nord e re del sud (la quale terminerà con la vittoria del
re del nord), Geova presterà attenzione al Suo popolo in maniera
particolare.
Che la guerra
abbia lasciato integro il Suo popolo o ne abbia lasciati “pochi di
numero” (questo dipenderà in gran parte da quello che il popolo di
Geova sceglierà di fare adesso, nel tempo che rimane) alla fine di
questo avvenimento Egli verserà il Suo spirito su ogni sorta di
carne – confronta Rivelazione 14:7, 8
Questo è
esattamente ciò che accadde nel primo secolo durante la Pentecoste
infatti l’apostolo Pietro citò questa scrittura – Atti 2:14-18
Come abbiamo
visto in un articolo precedente molti avvenimenti del primo secolo
sarebbero stati un primo adempimento o simili a quelli descritti
nella Rivelazione.
Questo è uno
di quelli.
Gli
avvenimenti relativi alla vita e al ministero di Cristo si
ricollegano a molti avvenimenti riferiti ai due testimoni vestiti di
sacco.
Il versamento
dello spirito santo sarebbe avvenuto un certo tempo dopo la loro
uccisione esattamente come accadde nell’episodio descritto in Atti
– confronta Atti 2:22-24 con Rivelazione 14:6, 7
Da questo
abbiamo la conferma che un certo periodo dopo la fine della guerra,
esattamente secondo l’ordine descritto da Giosuè, l’opera di
predicazione avrà un nuovo impulso e ciò avverrà non mediante
forza militare (il popolo di Dio, infatti, potrebbe essere
enormemente ridimensionato per allora) ma mediante lo Spirito Santo –
confronta Zaccaria 4:6
Il re del nord
crederà di aver soppresso definitivamente l’opera di predicazione
e che ciò sia avvenuto mediante la sua propria potenza – vedi
Daniele 8:24
Contro ogni
aspettativa, però, questo “esercito senza numero” dovrà
rendersi conto che non è stato proprio così.
Anche se Geova
ha utilizzato questa potenza per adempiere parte del Suo proposito e
per disciplinare il Suo popolo, essi non sono il popolo di Dio
esattamente come non lo era la media-persia al comando di Ciro.
Il popolo di
Dio, dunque, ricomincerà a predicare e farà questo grazie allo
Spirito Santo - confronta Daniele 11:34, 35
Quindi Gioele
conclude questo capitolo con gli ultimi tre versetti.
“E
certamente farò portenti nei cieli e sulla terra, sangue e fuoco e
colonne di fumo. Il sole stesso sarà mutato in tenebre, e la luna in
sangue, prima della venuta del grande e tremendo giorno di Geova. E
deve avvenire che chiunque invocherà il nome di Geova sarà salvato;
poiché sul monte Sion e a Gerusalemme saranno gli scampati, proprio
come Geova ha detto, e fra i superstiti, che Geova chiama”- Gioele
2:30-32
Speriamo di
essere tra questi sopravvivendo a quella guerra che è ormai alle
porte?
Vogliamo
essere tra questi?
Potremo
esserlo solo se comprendiamo oggi qual è la volontà di Dio
per noi facendo tutto il possibile per mostrare pentimento e
convincere altri a farlo.
Smettiamo,
dunque, di sprecare energie e tempo in lamentale e in riforme
improbabili che non tengono conto della parola profetica –
confronta Atti 5:36
Al contrario
impegniamoci fin da ora affinché si riesca a convocare questa
“assemblea solenne” e in ultima analisi a supplicare
personalmente Geova per sfuggire alla calamità.
Non beviamoci
ogni cosa che viene dall’alto.
La parola di
Dio è chiara.
Non
comportiamoci da ubriachi.
Nota in
calce*. “Le interpretazioni comode”sono quelle che dicono che la
guerra descritta in Rivelazione è “l’opera di predicazione degli
unti”, che i messaggi di condanna riguardano esclusivamente la
cristianità, che il popolo di Dio è già stato purificato nel 1919,
che non ci sarà nessuna guerra mondiale, che stiamo aspettando solo
più Armaghedon e altre.
In base alla
scrittura che prevede “un giudizio più severo” verso coloro che
hanno incarichi di responsabilità, ognuno dovrebbe valutare
attentamente in preghiera se è il caso di rinunciare a certi
incarichi e mantenere un “profilo basso” in attesa di quello che
sta per succedere.
Questo non
impedirà di fare del bene ai nostri fratelli, cosa che siamo tutti
incoraggiati a fare.
Ovviamente
questa è una decisione personale.
Dal tuo ragionamento noto molte divergenze con l'attuale intendimento di Giole, mi riferisco anche all'applicazione del versetto Gioele 2:28, 29 che lo si fa corrispondere al versamento dello spirito santo alla pentecoste dell 33 e.v., mentre tu "dopo la guerra tra re del nord e re del sud". Mi chiedo allora come riesci a convivere con questi tuoi ragionamenti rispettabili e logici all'interno della congregazione? Saluti.
RispondiEliminaDomenico
Ottima domanda, Domenico.
EliminaIntanto desidero premettere che Gioele 2:28, 29 si applica effettivamente al versamento dello Spirito Santo nel primo secolo infatti è lo stesso apostolo Pietro a confermarlo - Atti 2:14-18
La divergenza primaria (che porta a ben altre divergenze) è comprendere se questa scrittura ha un unico adempimento oppure no, esattamente come tantissimi altri avvenimenti riferiti al primo secolo (come menzionato ad esempio nell'articolo che mette a confronto la vita e il ministero del Signore con quella dei due testimoni vestiti di sacco ma ne ce ne sono altri in Rivelazione).
Rispondendo alla tua domanda "Mi chiedo come riesci a convivere con questi tuoi ragionamenti all'interno della congregazione": tutto è cominciato con la comprensione dell'identità di Babilonia la Grande.
Come puoi immaginare questa comprensione ha causato un effetto domino su molte altre interpretazioni.
Se fosse capitato su un altro soggetto, non credo che questo avrebbe avuto lo stesso effetto su molte nostre dottrine/credenze.
Questo mi ha permesso di approfondire certe cose anche se non credevo di averne bisogno (quindi capisco la difficoltà che molti fratelli hanno nel ridiscutere le proprie convinzioni).
E' giusto premettere che prima di decidere di aprire questo blog ho scritto al CD nella speranza che valutassero alcune ricerche scritturali in merito a Babilonia la Grande (non mi hanno mai risposto).
Ci sarebbe tanto da dire e potrei scriverti un romanzo per spiegarti come sono arrivato ad aprire questo blog e iniziare questo percorso di approfondimento e condivisione pur conoscendo la delicatezza degli argomenti nonché i pericoli e le critiche a cui sarei andato incontro.
Comunque proseguendo nello studio mi sono reso conto che alcune delle profezie riguardavano la punizione del popolo di Dio nonché il lento declino a cui questo sarebbe andato incontro.
Quindi rimango male nel vedere certe "regole" imposte come verità scritturali (molti siti sono stati aperti proprio per parlare di "quello che non va" nell'organizzazione, ma sono fini a se stesso) ma nello stesso tempo, sapendo che tutto questo era stato previsto, mi faccio coraggio e cerco di guardare oltre - 2 Pietro 1:19
So che sta per arrivare una tempesta e la cosa ammetto che mi preoccupa ma so anche che Geova, al termine del periodo di disciplina, ricondurrà il Suo popolo con misericordia.
Quindi non dico che "convivo bene" quando si parla di Babilonia la Grande come l'impero della falsa religione (e sapere che non puoi parlarne liberamente con qualcuno di questo o di tanti altri argomenti) e non convivo bene per molte altre cose ma questo è ancora il popolo di Dio.
Certo dovremo essere disciplinati ma questo, paradossalmente, dimostrerà che è proprio il popolo di Dio - Proverbi 3:11
Quindi anche se ammetto che a volte è dura, mantengo un profilo basso e faccio quello che posso, attraverso questo blog, affinché almeno qualcuno possa valutare queste vitali informazioni - Salmo 42:5
Confidiamo in Geova.
Grazie Domenico
Immagino che questo blog sia per te un modo di provare a confrontarti con altri cristiani su ragionamenti che fai sulla Parola di Dio. Siccome non vedo alcun male in ciò, per giunta e' la Bibbia stessa a esortare ad "Accertarci", continua a farlo tenendo in considerazione però che il nostro avversario Satana il Diavolo potrebbe spingere a fare falsi ragionamenti pur di sviarci! Intravedo in te un sincero servitore di Dio. Non mollare! Un Abbraccio.
RispondiEliminaDomenico
Gioele 1:2,3 dice in modo molto chiaro:2 “Udite questo, anziani, e prestate orecchio, voi tutti abitanti del paese. È accaduto questo ai vostri giorni, o anche ai giorni dei vostri antenati? 3 Fatene il racconto ai vostri propri figli, e i vostri figli ai loro figli, e i loro figli alla generazione seguente...."
RispondiEliminaCari fratelli, che abbiate delle responsabilità o no nella congregazione riflettete su questi versetti, pensate realmente che tutte queste profezie si siano già adempiute? Almeno leggete queste profezie in modo sincero e senza preconcetti il versetto 2 ci invita a prestare attenzione, non lasciate che altri decidano per voi.....prendetevi le vostre responsabilità perchè il giorno di Geova è realmente vicino (Gioele 1:15) e nessuno potrà dire:"ma il corpo direttivo insegnava questo o quello.....Geova ci ha lasciato la Bibbia e le nostre facoltà mentali(Filip.4:7). Scusami Israeli per l'intervento troppo aggressivo...
Anzi, ti ringrazio. Continua con i tuoi sforzi per far conoscere queste preziose, anzi vitali, verità scritturali.
EliminaFinora abbiamo predicato alle "persone del mondo" (e continuiamo a farlo, ovviamente) ma adesso bisogna prendere in considerazione di predicare a noi stessi e ai nostri fratelli visto che sembriamo addirittura più addormentati degli altri.
Ovviamente dobbiamo fare questo con MOLTA prudenza - Giovanni 16:1, 2
Grazie per il tuo sostegno