Riflettiamo su quello che abbiamo imparato e andiamo avanti
L'articolo
dedicato al ripristino della vera adorazione ha causato, com'era
prevedibile, un vero e proprio disagio tra alcuni servitori di Dio.
Tale
articolo ha mostrato, attraverso le Scritture, che non esiste ancora
alcuna organizzazione di Dio sulla terra.
Per
coloro che si sono sentiti ripetere, per quasi cento anni, "noi
siamo l'organizzazione di Dio sulla terra guidata dal Suo Spirito"
e che hanno puntato la
loro vita
su questa affermazione, non dev'essere stata
facile da digerire.
Forse
questo ha fatto sorgere alcune domande importanti.
Diciamo
subito che le
sette congregazioni descritte in Rivelazione non si trovano tutte
allo stesso livello infatti
non era quello lo scopo dell'articolo.
C'è
la congregazione di Filadelfia, ad esempio, la quale ha "serbato
la parola" e riceve esclusivamente lodi per questo mentre c'è
poi quella che ha solo la reputazione d'esser viva (Sardi) ma è
morta.
È
chiaro dunque che "la
cruda osservazione"
ha a che fare con l'essere o meno l'organizzazione di Dio.
Non
c'è e non ci sarà fino alla purificazione dei figli di Levi
(in
questo senso non c'è differenza) ma
già oggi è evidente quali sono le organizzazioni sfacciatamente
idolatre, piene di spiritismo o altre cose.
Già
oggi è abbastanza evidente quali sono quelle messe meglio o quelle
messe peggio.
Nello
stesso tempo non pensiamo neppure di
essere quella
congregazione che non ha nulla da farsi rimproverare perché abbiamo
visto che non
è così.
Quale
metro possiamo utilizzare per fare un'affermazione del genere?
Ovviamente,
la Bibbia.
Presto vedremo la differenza tra grano e zizzannia |
È
vero o non è vero che almeno un certo numero di Testimoni di Geova
non credono (o non credono più) a tutti i discorsi fatti sul 1914,
sulla
"generazione" e su altre cose?
Prima
di rimanere male per una
qualsiasi affermazione dovremmo chiederci se
è più coerente credere che questa non sia ancora
l'organizzazione guidata da Dio (e quindi passibile di errori anche
grossolani) o credere che questi
errori siano normali
pur
essendo
"guidata dallo Spirito Santo".
Non
inganniamoci con falsi ragionementi.
All'inizio
era impensabile, ad esempio, discutere le qualità di un nominato
perché "messo lì dallo Spirito Santo" mentre adesso si
parla di carrierismo, nepotismo, "furbetti", "poltrone",
"vaccari e non pastori", "allegri
carnefici teocratici"
etc etc.
È
più giusto continuare a raccontarci che "siamo l'organizzazione
di Dio sulla terra" pur
continuando con queste critiche
o magari
è meglio scrutare
attentamente le Scritture per vedere come stanno le cose?
Con
l'insisente attaccamento ai nostri preconcetti non stiamo forse
rischiando di fare un errore ancora più grave e cioé di attribuire
a Dio queste ingiustizie e le sofferenze causate da queste
ingiustizie?
Se
ci facciamo due calcoli, infatti, o questa organizzazione è guidata
da Dio oppure non è guidata da Dio; se è guidata da Dio, tutto
quello che accade è per volontà di Dio.
Comunque
dallo studio di Rivelazione si comprende chiaramente che il popolo
che rende testimonianza a Gesù sarà
guidato da Dio solo negli ultimi tre anni e mezzo del sistema di cose
– Rivelazione
14:6, 7
Anche
se ci sono stati effettivamente "lampi di luce" nel corso
di tutta la storia umana*, solo con la morte degli ultimi due
componenti dei 144.000 il tempio viene portato nella condizione
giusta – Rivelazione
11:1, 3, 15
È
quindi antiscritturale asserire che il ripristino della vera
adorazione sia avvenuto nel 1919 (data, tra l'altro, in qualche modo
collegata al 1914 anch'essa
antiscritturale).
In
armonia con la profezia è ragionevole pensare che l'intendimento
scritturale sarebbe aumentato ma mano che ci saremmo avvicinati a
tale avvenimento**.
Dal
momento che
anche l'articolo precedente ha rimarcato la
centralità di Israele
in tutto il proposito di Dio, è normale chiedersi quando e per
quanto tempo il popolo di Dio rimarrà
prigioniero di Babilonia ovvero
non libero di adorare Dio in Spirito e Verità.
Tra
l'altro non era neppure chiaro come potesse "Babilonia la
Grande" tenere prigioniero il popolo di Dio se esso è sparso in
tutta la terra.
Ebbene,
comprendere che la vera adorazione deve
ripartire da Israele
ci aiuta a comprendere molte cose e a fare paralleli con quello che
conosciamo.
Se
la vera adorazione deve ripartire grazie ad un certo numero di
persone (in questo caso parliamo dei 144.000 o di una parte d'essi),
è sufficiente tenere prigioniere queste persone per tenere
prigionera l'intera adorazione.
È
vero che il popolo di Dio viene radunato dalle quattro estremità
della terra, ma non tutti loro sono sacerdoti o leviti.
Il
popolo fedele di Israele poteva avere anche milioni di abitanti
(sparsi anche in altre nazioni) ma solo una minoranza d'essi era
incaricata sull'adorazione.
Se
il popolo di Dio avesse perso tutti i sacerdoti leviti, avrebbe
potuto adorare Dio in Verità?
Evidentemente
no.
Ebbene
da quello che abbiamo compreso ci sono 144.000 nostri fratelli (e una
parte di questi sono
figli di Levi) che aspettano d'essere liberati da Babilonia la Grande
per dare impulso alla vera adorazione.
Come
sappiamo ciò avverrà in maniera totale solo con la loro morte e
risurrezione ovvero
alla fine della grande guerra.
Questo
avvenimento
darà poi
inizio
alla grande tribolazione.
Questo
aggiunge particolari interessanti all'articolo intitolato "La
condanna della donna chiamata Malvagità"
e a
quello
intitolato "Ripristino
totale della vera adorazione. Vesti pulite per il Sommo
Sacerdote".***
I
lettori attenti sono invitati ad andarli a rivedere alla luce della
conoscenza attuale.
Sappiamo
inoltre, da tutto ciò che è stato scritto anteriormente, che il
popolo di Dio fu liberato dopo settant'anni di prigionia anche se la
vera adorazione non ripartì immediatamente – Daniele
9:1, 2; Aggeo 1:3, 4
Nell'articolo
intitolato "I
settant'anni di Babilonia la Grande"
si metteva in risalto proprio questo anche se all'epoca della stesura
dell'articolo non era molto chiara l'applicazione che avremmo potuto
farne oggi.
Pur
mostrando la dovuta cautela, adesso altre
cose sembrerebbero
collimare.
I
settant'anni di Babilonia la Grande potrebbero collimare con l'inizio
della liberazione dei figli di Israele (cioé
coloro che compongono i 144.000)
quindi con la prima tromba e quindi con il primo lampo di ripristino
della vera adorazione?
Non
lo sappiamo
ma abbiamo molto su cui riflettere.
Invece
di concentrarci sulla delusione di non essere parte
dell'organizzazione di Dio, cerchiamo di scrutare la Scritture per
essere pronti e sapere cosa fare quando sarà il momento.
Non
tutti riconosceranno i due testimoni vestiti di sacco come mandati da
Dio, infatti quasi tutta l'umanità si preparerà per essere sviata
dagli inganni e dai prodigi del falso profeta che farà la sua
comparsa (non
a caso) subito
dopo.
Che
dire di noi?
Riflettiamo
su quello che abbiamo imparato finora e continuiamo a scavare.
Sicuramente
abbiamo molto su cui riflettere.
Andiamo avanti.
Note in calce.
* Anche in pieno oscurantismo, come sappiamo, ci sono state persone e gruppi che hanno lottato per la verità della Parola di Dio. Molti di questi compresero che Dio non era una trinità, che la Madonna non era un insegnamento biblico, che l'idolatria era condannata e così via.
Pur non essendo il tempo per il ripristino della vera adorazione, molte verità era possibile scoprirle studiando semplicemente le Scritture con sincerità e cuore completo.
** Anche se la scrittura di Proverbi 4:18 non parla dell'intendimento graduale della Verità (l'abbiamo sempre applicata erroneamente) è ragionevole che esso avvenga un po' alla volta. Questo rientra nel concetto di "preparare la via" o "preparare i cuori". Azione che richiede un certo tempo.
Gesù stesso disse ai suoi apostoli che non erano in grado di sostenere alcune verità "al momento". Anche se sappiamo che la realtà delle cose l'avrebbero compresa solo una volta risuscitati in cielo con Cristo, la loro conoscenza, dalla risurrezione di Cristo in poi, continuò a crescere fino alla fine della loro vita terrena.
Risoluzioni come quelle relative alla circoncisione mostrarono come il Signore diede loro la luce necessaria in base al periodo di tempo.
*** I link degli articoli citati
http://attenzioneallaprofezia.blogspot.it/2017/10/ripristino-totale-della-vera-adorazione.html
http://attenzioneallaprofezia.blogspot.it/2017/10/la-condanna-della-donna-chiamata.html
http://attenzioneallaprofezia.blogspot.it/2018/01/1948-2018-i-settantanni-di-babilonia-la.html
E quindi, mi chiedo, che cosa dovremmo fare? Continuare come se nulla fosse? Andare alle adunanze, continuare a predicare alle persone che siamo i migliori su tutta la Terra? Comincia ad essere difficile zittire la coscienza alla luce di quello che stiamo imparando. Che Geova possa darci l'intendimento non solo per continuare a comprendere le sue Verità, ma anche per capire come comportarci di conseguenza.
RispondiEliminaCaro Samgar, ti ringrazio per il tuo commento ed hai perfettamente ragione nel dire che non ci troviamo in una situazione facile. Comunque cerchiamo di isolare alcuni punti importanti. Sappiamo che predicare il Regno di Dio è un privilegio, è scritturale, e dà una speranza VERA alle persone. Non dobbiamo per forza predicare il 1914 o altre cose, no? In genere siamo noi a condurre una conversazione anche di fronte alle obiezioni più o meno legittime. In questo modo possiamo fare ciò che è giusto perché a prescindere da tutto se puoi aiutare una persona che soffre, lo fai no? Ebbene predicare il Regno di Dio è uno dei modi (non l'unico) in cui possiamo aiutare le persone. Poi possiamo predicare in merito al Nome di Dio, al Nuovo Mondo, alla risurrezione e a tante altre cose mentre NON possiamo predicare in merito a quello che oggi abbiamo compreso essere forzature antiscritturali. Possiamo ancora tenerci in equilibrio se non ci mettono alle strette e anzi oggi possiamo andare a predicare con maggiore umiltà. Questa conoscenza ci aiuterà ad usare con parsimonia il termine "persone del mondo" e ad essere meno presuntuosi e pretenziosi verso gli altri. Noi non sappiamo tutto, non abbiamo tutte le risposte e la coscienza della "persona del mondo" va rispettata anche nel caso che decidesse di non cambiare forma di adorazione. In ogni caso il grano si trova in mezzo alla zizzannia e di conseguenza dobbiamo farcene una ragione; non siamo noi a separarci ma sarà Cristo a farlo. Inoltre "questa organizzazione" punta molto sulla predicazione e almeno questo ci tiene svegli e attivi. Altri motivi per cui non è consigliabile al presente dissociarci o trovare una scusa per farci disassociare sono descritti nell'articolo "Vi espelleranno dalla sinagoga". Ritengo che abbiamo ancora dei motivi validi (tra cui poter aiutare qualche nostro fratello dall'interno) per rimanere in "questa organizzazione" senza fare compromesso se e quando ci costringeranno a decidere. Come hai concluso giustamente "che Geova possa darci l'intendimento non solo per continuare a comprendere le sue Verità, ma anche per capire come comportarci di conseguenza" le mie conclusioni in merito al "rimanere nel limite del possibile" sono motivate dalla conoscenza attuale che può cambiare drasticamente nel prossimo futuro per cui ognuno deve valutare l'articolo in riferimento alle Scritture, meditarle ed agire di conseguenza
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