Svelato un sacro segreto: il ripristino della vera adorazione

La donna gli disse: “So che viene il Messia, che è chiamato Cristo. Quando questi sarà arrivato, ci dichiarerà ogni cosa apertamente” - Giovanni 4:25



Un traguardo molto importante che questo blog crede di aver raggiunto durante lo studio approfondito delle profezie è stato quello di comprendere il ruolo centrale di Israele nel proposito di Dio.
Ciò non sarebbe stato affatto considerato un “traguardo” per tutto il periodo del regno di Israele e fino alla nascita dei primi cristiani perché sarebbe stata una constatazione assolutamente ovvia.
Il Creatore dell’universo aveva scelto Gerusalemme per far dimorare il Suo Nome e questo lo sapevano bene gli israeliti - 2 Re 21:7
Gli israeliti sapevano molto bene che qualunque cosa fosse successa nell’arco degli anni o dei secoli, Geova non avrebbe mai abbandonato quella nazione – 1 Re 8:30, 34
Di questo dovettero farsene una ragione anche molti popoli nemici – Numeri 22:11, 12
Quasi subito, però, il popolo che dimorava nella terra scelta da Dio si dimostrò infedele al punto da spingere il Signore stesso a dire “la vostra casa sarà abbandonata!” (o, “è abbandonata a voi”) - Luca 13:35 (Tilc).
Questo significò l’abbandono definitivo anche della nazione geografica in quanto tale?* (vedi la nota in calce).
Dal momento che gli eserciti romani distrussero Gerusalemme, fu probabilmente naturale pensare che tutte le profezie a venire riguardanti Israele dovessero avere adempimenti esclusivamente simbolici e che Israele stessa fosse simbolica.
Gerusalemme (e di conseguenza la nazione) venne cancellata dalla storia per quasi duemila anni per cui fu solo naturale arrivare a questa conclusione.
L’apostolo Paolo, inoltre, con un ragionamento profondo e lineare spiegò che non c’era più “né giudeo né greco” e che non tutto Israele era effettivamente Israele – Galati 3:28, 29
Nonostante questo non c’era motivo di pensare che la profezia fosse venuta meno appunto perché Geova aveva scelto un Israele formato da tutte le nazioni.
Nel nostro percorso di studio abbiamo visto, però, che Israele non ha mai smesso d’avere la sua importanza ed infatti essa è menzionata anche nell’ultimo libro della Bibbia, ovvero Rivelazione – Rivelazione 11:8
Rivelazione non solo menziona profezie a venire ma fu scritto circa trent’anni dopo la distruzione di Gerusalemme.
Certo possiamo pensare che anche in questo caso la menzione di Israele non debba e non possa riferirsi alla nazione letterale ma abbiamo visto molte altre cose.
Intanto questo intendimento fu lo stesso degli apostoli fino alla fine del ministero terreno del Signore il quale li riprese in merito ai tempi, non in merito al soggetto – confronta Atti 1:6
Dovremmo riflettere su questo.
Abbiamo compreso che Babilonia la Grande si riferisce proprio a questa nazione anche se sarebbe più corretto dire che è quell’entità che la occupa, vi siede sopra – confronta Rivelazione 17:9
Babilonia la Grande è uno dei soggetti fondamentali di Rivelazione ma anche Daniele, il quale fa riferimento allo stesso periodo di tempo, menziona sia la nazione che i suoi abitanti – confronta Daniele 11:30; 11:45
Se non comprendiamo questo soggetto, non possiamo comprendere il resto della visione e non sarà possibile alcun progresso.
Quasi tutto il messaggio di Rivelazione ruota intorno a questa prostituta, infatti essa sarà anche la causa della sanguinosa guerra che scoppierà tra il re del sud e il re del nord – Rivelazione 18:24
Per chi ha compreso correttamente il soggetto, è evidente che Geova presti ancora molta attenzione a questa nazione.
Abbiamo anche compreso che il ripopolamento di Israele, una volta liberato dalla prostituta, sarà letterale e questo sarà uno dei modi meravigliosi in cui Geova si esalterà in mezzo alle nazioni – Isaia 60:8-10
Non è un’altra indicazione che Israele aveva, ha ed avrà molta importanza nel proposito di Dio?
È chiaro che tutti questi “particolari”, che particolari non sono, ci portano a ridiscutere molte di quelle scritture che abbiamo sempre inteso come simboliche.
L’articolo precedente ha messo in risalto il fatto che nessuna delle organizzazioni presenti oggi sulla terra possa definirsi “organizzazione di Dio” e questo, benché possa essere considerato scioccante per alcuni, è dovuto semplicemente al fatto che la purificazione dei figli di Levi non è ancora avvenuta.
Diversamente possiamo accettare tutta la cronologia imposta dal corpo direttivo e credere che tale purificazione sia avvenuta nel 1919 ma non c’è alcuna base biblica per sostenerlo.
La donna vestita di sole che si vede in Rivelazione 12 fa la sua comparsa dopo la morte e risurrezione dei due testimoni vestiti di sacco mentre prima di questo avvenimento non c’è, di lei, alcuna traccia.
Solo dopo l’uccisione dei due testimoni Essa compare e partorisce il Figlio maschio come abbiamo più volte sostenuto.
Solo in quel momento essa è purificata e quindi assurta ad organizzazione di Dio, non prima.
Al contrario, prima di ciò ci sono numerose pecore sparse in varie congregazioni alle quali è necessario dare consigli energici per “non perdere il premio” - Rivelazione 2:10
In armonia con la parole del Signore, il grano sarebbe cresciuto quasi soffocato dalla zizzania ma non c’è alcun riferimento all’organizzazione di appartenenza.
Ora la domanda è… “Da dove e come ripartirà la vera adorazione?”

E' importante comprendere da chi ha origine la salvezza per comprendere da dove ripartirà la Vera adorazione?

Avendo compreso il luogo in cui i due testimoni vengono lasciati insepolti, possiamo comprendere anche da dove ripartirà la vera adorazione.
Da articoli precedenti abbiamo visto che la quinta tromba che colpisce “coloro che non hanno il suggello di Dio sulla fronte” è rivolta contro Israele (Rivelazione 9:4) e questo apre una maggiore comprensione in merito alle trombe e in merito ai suggellati.
In Rivelazione 7:3 l’angelo avverte dicendo di non danneggiare la terra né il mare né gli alberi, finché non avessero suggellato gli schiavi dei Dio sulle loro fronti” e questo la dice lunga non solo sulla nazione di destinazione a cui sono rivolte la maggiorparte delle trombe ma anche sulla provenienza di questi 144.000.
Sappiamo che a motivo del fatto che le tribù menzionate in Rivelazione non corrispondono perfettamente alle 12 tribù di Israele, essi non possono rappresentare esclusivamente israeliti naturali ma questo, ovviamente, non significa che la stragrande maggioranza d’essi non lo siano – confronta Isaia 66:19-21
Anzi dalla descrizione fatta sembra proprio così.
I 144.000, ovvero coloro che saranno risuscitati con corpi spirituali per combattere la guerra di Armaghedon (che come abbiamo visto, non sono tutti gli eletti) sembrano quindi essere in gran parte israeliti naturali – confronta Daniele 12:1
Comprendendo la difficoltà di accettare un così ampio cambio di intendimento, per il momento accettiamolo solo come possibilità.
Non sono proprio tutti israeliti in quanto Geova disse chiaramente che avrebbe preso dei leviti dalle nazioni – Isaia 66:21
Non serve disquisire se i 12.000 scelti per ogni tribù saranno effettivamente 12.000.
Per ora non lo sappiamo e questo aprirebbe la questione del perché non viene scelto alcun figlio dalla tribù di Dan (la tribù di Dan, infatti, viene omessa per far posto alla tribù di Levi).
Non sarebbe logico ipotizzare che i daniti, nel corso della loro storia, siano stati “così cattivi” da essere definitivamente esclusi dalla grazia di Dio anche nel giorno del Signore; al contrario, l’elenco non letterale delle tribù dovrebbe lasciar intendere che almeno una parte di questi guerrieri, che sono e rimangono 144.000, non verrà da Israele.
Comunque sembra indicativo del fatto che ne costituiranno la maggioranza.
Perché Geova dovrebbe scegliere israeliti naturali?
Paolo dice che “i doni e la chiamata di Dio non sono cose su cui egli cambia idea” (Romani 11:29) ma nello stesso tempo non dobbiamo pensare che questa parte di Israele sarà scelta a prescindere dal loro comportamento e dalla loro condizione di cuore.
Geova non è mai sceso a compromessi riguardo la Sue giuste norme – Deuteronomio 32:4
Essi saranno quella parte di Israele sana che “soffre e geme per le cose detestabili” che si compiono dentro il paese - Ezechiele 9:4
Anche al tempo di Ezechiele poteva sembrare che “non ci fosse nessuno fedele” ma Geova fece capire al profeta che non era così. Cerchiamo di non fare lo stesso errore.
Non tutti i singoli israeliti compongono “Babilonia la Grande” esattamente come non tutti i singoli cristiani compongono l’uomo dell’illegalità.
E’ il nostro comportamento a renderci pecore o lupi rapaci (Atti 20:29, 30) quindi è facile concludere che anche in mezzo ad una nazione apostata e violenta come l’attuale Israele ci siano persone sincere che soffrono e gemono a motivo del loro senso di giustizia.
Arriviamo dunque a comprendere il motivo dell’articolo precedente.
Di che “religione” saranno questi israeliti che soffrono e gemono e che Geova sceglie di salvare per la loro condizione di cuore?
Essi, per essere scelti, sono indubbiamente parte del popolo di Dio ma possono essere riconosciuti come appartenenti all’organizzazione dei Testimoni di Geova??
Questo da solo costituirebbe già un grosso problema dal momento che i nostri fratelli, in quella nazione, sono poco più di 1.700 (e noi abbiamo visto che i 144.000 devono essere tutti in vita e suggellati durante il giorno del Signore) e probabilmente solo una parte d’essi sono israeliti naturali.
Cerchiamo di comprendere di “quale religione sono” attraverso un obiettivo esame di quello che la Bibbia dice di loro.
Abbiamo visto molte cose in merito a questo gruppo ma probabilmente ci è sfuggito un particolare fondamentale.
Rivelazione 14:4, 5 ci dice: “Questi son quelli che non si contaminarono con donne; infatti, sono vergini. Questi son quelli che continuano a seguire l’Agnello dovunque vada. Questi furono comprati di fra il genere umano come primizie a Dio e all’Agnello, e nella loro bocca non fu trovata falsità; sono senza macchia”.
Da questi versetti possiamo intanto fare un sospiro di sollievo e cancellare ogni dubbio di parzialità da parte del nostro amorevole e imparziale Padre.
Essi non vengono scelti esclusivamente perché israeliti ma perché “nella loro bocca non fu trovata falsità; sono senza macchia”.
É la loro condizione di cuore e condotta ad averli fatti scegliere come primizie. Dice la scrittura che “sono senza macchia”.
Dice inoltre che sono “vergini”.
Questo cosa significa?
È forse un riferimento alla castità fisica, come se facessero parte di un ordine monastico?
Assolutamente no.
Se essi fossero sposati, pur non rimanendo vergini, non sarebbero comunque considerati “contaminati” - Ebrei 13:4
Inoltre il celibato non fu mai un’esigenza per il popolo di Dio, pur mettendo in risalto gli evidenti vantaggi di tale condizione.
Dovremmo sapere cosa significhi rimanere vergini da un punto di vista spirituale ma andiamo a vedere l’uso che ne fa un altro libro profetico.
Parlando dell’ultimo re dominante Daniele dice che “non prenderà in considerazione il desiderio delle donne e ogni altro dio, ma si magnificherà su chiunque” - Daniele 11:37
Il desiderio delle donne viene associato ad “ogni altro dio” e quindi è un riferimento evidente alle organizzazioni religiose.
La stessa pura organizzazione di Geova è paragonata ad una donna, come abbiamo visto, tuttavia nel periodo in cui essi vengono suggellati, il ripristino della vera adorazione non è ancora avvenuto.
Essi vengono suggellati prima dello squillo della prima tromba mentre la vera adorazione viene ripristinata soltanto dopo la settima – Rivelazione 7:4-8; 11:15; 12:1, 2
Questo significa che se essi avessero fatto parte di qualche “donna”, ovvero religione, prima del ripristino della vera adorazione, non sarebbero stati considerati vergini o senza macchia.
Ovviamente non dobbiamo concludere che essi siano atei o agnostici.
Per essere considerati degni devono credere in Geova, il Dio della Bibbia.
Devono credere e aver compreso aspetti fondamentali in merito al Figlio quale mezzo impiegato da Dio nonché esercitare fede nel sacrificio di riscatto – Giovanni 3:36; Rivelazione 12:11
E, come già detto, devono avere una condotta esemplare – Salmo 110:3
Dobbiamo concludere che debbano essere battezzati nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo ma in quanto al far parte di una organizzazione religiosa essi non si sono contaminati e questo significa che, o non sono riconducibili a nessuna organizzazione religiosa (e questo significa neppure la nostra) oppure che vivano talmente ai margini delle stesse da essere considerati incontaminati.
In linea di principio, se anche in una delle sette congregazioni c’erano quelli che “non avevano contaminato le loro vesti”, così può essere per questi 144.000 che, come abbiamo detto, devono essere in maggioranza israeliti naturali – Rivelazione 3:4
Significa questo che il futuro corpo direttivo della vera ed unica organizzazione di Dio sarà composta esclusivamente, o in gran maggioranza, da israeliti naturali?
Non lo sappiamo ma non c’è alcun motivo per pensarlo perché i 144.000 e i componenti della donna sono due gruppi ben distinti.
E non potrebbe essere altrimenti visto che i 144.000 devono morire per permettere il ripristino della vera adorazione. Dopo la loro morte dev’essere qualcun altro a dirigere il popolo di Dio.
Questo gruppo di persone sono a tutti gli effetti una primizia e qualcosa di separato in quanto non fanno neppure parte del Figlio (ovvero tutti gli eletti risuscitati a partire dal primo secolo che formano il Regno di Dio retto da Cristo) il quale ha bisogno di essere “rapito presso Dio e il Suo trono”, almeno all’inizio, per sfuggire alla furia del dragone intenzionato a divorarlo – Rivelazione 12:4, 5
I 144.000 invece compongono l’esercito che combatte prima per scagliare Satana sulla terra e poi, successivamente, per distruggere i re della terra ad armaghedon - Rivelazione 12:7-9; 19:19
Con questo non si vuole insinuare che essi saranno esclusivamente guerrieri dal momento che sia in Rivelazione che in Zaccaria essi sono paragonati a due candelabri e due olivi.
Avendo dato impulso alla vera adorazione sono anch’essi sacerdoti ma Rivelazione mette in risalto il loro ruolo particolare durante il giorno di vendetta, cioè quello di guerrieri.
La vera adorazione riparte da Israele con la morte e risurrezione degli ultimi due componenti dei 144.000 ma la donna vestita di sole, cioè la parte organizzativa ormai purificata del popolo di Dio, pare non trovarsi neppure lì.
Dopo la nascita del figlio maschio ad essa vengono date “due ali della grande aquila” proprio per sfuggire al dragone.
Da dove viene presa e qual è il suo luogo di destinazione?
Per il momento non lo sappiamo.
Il “corpo direttivo” che formerà la donna purificata, ovunque si troverà per allora, sarà trasportato miracolosamente “lontano dalla faccia del serpente” e non abbiamo idea quale parte della terra possa trovarsi fuori dalla portata di Satana – confronta 1 Giovanni 5:19
Comunque non è escluso che questo gruppo di fratelli sarà trasportato nelle vicinanze di Israele e possiamo dedurlo da alcuni ragionamenti.
Primo, noi sappiamo che essi dovranno organizzare l’esodo per i fratelli sparsi nel mondo e sarebbe comodo e pratico che si trovassero in una zona specifica in dirittura d’arrivo.
Secondo, se il vero cristianesimo ripartirà da Israele è altrettanto logico che “la donna”, ovvero coloro che prenderanno la direttiva sul popolo di Dio in tutto il mondo, si trovi “in zona”.
Infatti anche il primo corpo direttivo aveva la sua base in Israele e precisamente a Gerusalemme.
Ovviamente non può trovarsi proprio in Gerusalemme e neppure in qualche parte di Israele a motivo del fatto che la zona è già occupata dalla prostituta la quale sta aspettando la distruzione e della quale non si può certo dire che è “lontana dalla faccia del serpente” – Rivelazione 18:4
Terzo, Babilonia si trova in un deserto e la donna si troverà in un deserto (confronta Rivelazione 12:6; 17:3) e anche se abbiamo appena detto che non possono occupare la stessa zona, questa similitudine può essere un’indicazione del fatto che i soggetti non siano troppo distanti tra loro.
Ovviamente queste sono soltanto supposizioni e dovremo aspettare che il Signore ci riveli altri particolari ma di fatto comprendere il ruolo di Israele anche per quanto riguarda il ripristino della vera adorazione ci permette di comprendere molte altre scritture e di ampliare il nostro quadro d’insieme del meraviglioso proposito di Dio.
Possiamo comprendere meglio cosa intendesse Paolo quando parlò del ramo d’olivo originale e del ramo innestato – Romani 11:13-24
Possiamo comprendere meglio molte espressioni riportate in Isaia dove si parla del rimanente di Israele e delle persone delle nazioni che diventano una sola nazione.
Molte di queste scritture saranno evidenziate in articoli futuri e per il momento abbiamo molto su cui riflettere.
Geova terrà fede alla sua promessa di salvare un rimanente di Israele prima di Armaghedon e nel frattempo radunerà il Suo popolo dalle quattro estremità della terra.
Tutti quelli che varcheranno i confini della Terra Promessa saranno israeliti nonché l’unico popolo di Geova.
Riflettendo sulla scrittura guida di questo articolo, vediamo che il Signore si rivelò come Messia e spiegò la verità alla samaritana.
La samaritana fu pronta e non si offese quando sentì il Signore pronunciare chiaro e tondo “Voi adorate ciò che non conoscete” perché il suo desiderio era comprendere e fare la volontà di Dio.
Abbiamo lo stesso desiderio?
Ognuno di noi, testimone di Geova o meno, ha la possibilità oggi di comprendere che “la salvezza ha origine dai giudei” oppure offendersi e chiudere le proprie facoltà di percezione a qualsiasi argomento scritturale – Zaccaria 8:23
La predicazione dei due testimoni vestiti di sacco sarà il segnale, per tutti coloro che amano Dio e si sforzano di raggiungere un minimo di conoscenza, di accettare il gratuito dono della vita eterna.
Saremo disposti a fare tutti i cambiamenti necessari pur di fare la volontà di Dio?
Solo così non assomiglieremo agli scribi e i farisei che, pur riconoscendo che il Signore fosse la personificazione della Verità, preferirono la loro posizione, la loro autorità, i loro privilegi.
Se leggiamo Rivelazione senza preconcetti il messaggio è chiaro.
Il vero cristianesimo ripartirà esattamente da dove è nato.


Infatti, fratelli, non voglio che ignoriate questo sacro segreto, affinché non vi reputiate saggi: a una parte di Israele si sono intorpiditi i sensi, finché non sarà entrato il numero completo delle persone delle nazioni, e in tal modo tutto Israele sarà salvato; come è scritto: “Il liberatore verrà da Sìon e allontanerà le pratiche empie da Giacobbe. E questo sarà il mio patto con loro quando cancellerò i loro peccati”. Certo, quanto alla buona notizia essi sono nemici, a vostro vantaggio; ma quanto alla scelta di Dio sono amati, a motivo dei loro antenati. Infatti i doni e la chiamata di Dio non sono cose su cui egli cambia idea. Come voi un tempo eravate disubbidienti a Dio, ma ora vi è stata mostrata misericordia a causa della loro disubbidienza, così anche loro adesso sono stati disubbidienti — il che ha permesso a voi di ottenere misericordia — e possono dunque anche loro ottenere misericordia. Dio ha infatti rinchiuso tutti nella disubbidienza per avere misericordia di tutti – Romani 11:25-32


Note in calce.
* 2 re 23:27 dice “Ma Geova disse: “Anche Giuda toglierò dalla mia vista, proprio come ho tolto Israele; e certamente rigetterò questa città che ho scelto, sì, Gerusalemme, e la casa della quale ho detto: ‘Lì sarà il mio nome” e quindi il discorso fatto potrebbe sembrare in contraddizione.
Tuttavia noi sappiamo che dal tempo dei re fino alla distruzione della nazione del 70 E.V. passarono ancora molti anni per cui non si può onestamente dire che quando furono pronunciate quelle parole la nazione fu abbandonata.
Anzi l’Iddio di immeritata benignità, da allora, riconfermò il Suo amore e la Sua lealtà molte altre volte.
Non dovremmo pensare che Dio si contraddica o che sia volubile.
Al contrario è ragionevole concentrarsi sulla sua immeritata benignità.
Se Egli avesse applicato la Sua ferrea giustizia, nessun popolo e nessuna nazione avrebbe avuto alcuna speranza di salvezza – Salmo 130:3, 4
Senza prendere per scontata la Sua amorevole benignità, è scritturale e ragionevole asserire che Egli è in grado di perdonare davvero in larga misura e a differenza degli esseri umani Egli non fa di tutta l’erba un fascio e non si impunta in maniera irragionevole.
Anche nei periodi peggiori c’è sempre stato qualcuno che ha ubbidito alla Sua Santa Parola anche in circostanze estreme.
Sicuramente Dio ha considerato tutto questo.
Allo stesso modo poco prima del diluvio Egli disse d’essersi “rammaricato d’aver creato l’uomo” ma se questo rammarico fosse stato irremovibile e assoluto, neppure Noè e la sua famiglia si sarebbero salvati essendo anche loro parte del genere umano – Genesi 6:5-8
Possiamo concludere che anche se l’assoluta giustizia avrebbe richiesto la distruzione dell’umanità peccatrice, Geova, pur “non esentando dalla punizione”, fa in modo che sia l’immeritata benignità a prevalere – Numeri 14:17-19
La nazione di Israele, inoltre, è stata legata al Suo Santo Nome e quindi la questione è ancora più seria.
Il contesto fa comprendere che anche se il popolo residente nella nazione, nel suo insieme, non ha ubbidito a Dio, questo non ha a che vedere con la nazione scelta – Ezechiele 36:22, 23
Semmai questo è il motivo principale per cui si è scelto un nuovo Israele, ovvero un Israele “secondo il Suo cuore”, scelto da tutte le nazioni – Isaia 60:8-22

Commenti

  1. Ciao Israeli, leggendo questo e altri articoli capisco quanta ricerca e quanto amore provi per la Parola di Dio. Mi chiedo, però, non rischi di avvilupparti in "ragionamenti umani"?

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    Risposte
    1. Felice di risentirti, caro Domenico. Ebbene, tutto quello che abbiamo accettato senza farci domande, finora, non è stato un rischio di "ragionamento umano"? Quando abbiamo applicato le trombe ad assemblee e risoluzioni (addirittura alla rivista "Svegliatevi!") o quando abbiamo applicato i due testimoni vestiti di sacco a Rutherford e i suoi collaboratori (e potremmo continuare a lungo e lo sai bene quanto me), non abbiamo forse rischiato di avvilupparci in ragionamenti umani? Noi abbiamo solo la Bibbia per farci un onesto esame ed ovviamente possiamo sbagliare. Io posso sbagliare, come tutti, ma cerco in tutta onestà, e senza nessun interesse - come puoi vedere anche da questo articolo - di far parlare la Bibbia. So bene che questo articolo può essere "scioccante" ma è chiaro che scavando si possono trovare anche cose che non ci aspetteremmo. Il punto è "E' insegnato nella Bibbia oppure no?". Ora a noi cosa dovrebbe importare, davvero? Forse il rischio di fare errori dovrebbe farci evitare di continuare a scavare e condividere quello che si impara? Forse è meglio accettare tutto quello che viene "calato dall'alto" come abbiamo fatto finora? No, ovviamente. Come tu stesso ricorderai, grazie ai tuoi interventi ci siamo accresciuti l'un l'altro e l'abbiamo fatto attraverso la Bibbia (e questo non toglie il rischio di esserci "avviluppati" in ragionamenti umani) ma dobbiamo continuare a scavare e ad essere pronti a rimetterci in discussione. Se la Bibbia incoraggia a continuare a cercare, scavare, meditare e dice che è utile per essere "pienamente competenti", allora dobbiamo andare avanti. E se ci sono errori, allora confrontiamoci

      Elimina
  2. Caro Domenico, non ho il piacere di conoscerti, ma dai commenti letti in quasi tutti i post, dai l'impressione di essere una persona che ama molto la verità, hai molta perspicacia e intendimento, ma da quando Israeli ha compreso che non esiste ancora un'organizzazione di Dio sulla terra, non ti sei più fatto sentire o quasi.
    Non so cosa sia successo, forse questa interpretazione ti ha sconvolto o scandalizzato, non saresti il primo, ( Giovanni 6:60,66) le basi per sostenere che anche la WT fa parte delle chiese da purificare e che in essa ci sono molte zizzanie, dopo aver creduto che solo questa è la vera organizzazione, può essere veramente traumatico.
    Personalmente, quando ci penso sto male, ci ho creduto per più di trent'anni, ho fatto opera missionaria per più di 10, all'estero, ho speso soldi tempo e salute, ma non me ne pento, in fondo tra le tante sciocchezze che ho predicato vi sono delle meravigliose verita. Dopo la lettura di questo articolo non ho avuto difficoltà a comprendere che la Bibbia ha ragione e che Israele l'ha compresa bene,e quali basi abbiamo per continuare a sostenere che solo la congregazione che si associa alla WT possiede la verità? I blog come questo non sono un indicazione che qualcosa in essa non funziona? Certo, la WT ci ha insegnato tante verità che altre chiese non insegnano, ma non pensi che anche se essa non fosse esistita, in qualche modo Dio ci avrebbe attratto a sé?
    Conosco persone di altre religioni, con le quali non ho bisogno di nascondermi, che ho invitato a leggere questo blog, e condividono parte delle verità esposte, ma anche se così non fosse, quante persone ci sono nel mondo che non sanno nulla della WT ma che, grazie alla predicazione futura del vero rimanente, potranno conoscere la verità completa?
    Quindi non era indispensabile "passare" dalla WT per poter conoscere delle verità, e questo dimostra che veramente ancora non c'è la vera organizzazione sulla terra.
    Ti incoraggio a pensare a cio che hai scritto in un commento:" in quanto a me e alla mia casa continueremo a servire Geova" . Fa in modo che queste parole continuino ad avverarsi a prescindere da luogo che Geova ci indicherà.
    Ti saluto, e ti auguro ogni bene!

    RispondiElimina

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