Chi ama davvero la Parola di Dio non inciampa

Abbondante pace appartiene a quelli che amano la tua legge, e per loro non c’è pietra d’inciampo” - Salmo 119:165

Quando gli eletti di Dio faranno la loro comparsa sulla scena mondiale saranno odiati da tutte le nazioni.
Questo non sorprende coloro i quali studiano la Bibbia perché il popolo di Dio, quello vero, non può avere l’approvazione del mondo – Giovanni 15:18, 19; 1 Giovanni 5:19
Quanti di coloro che hanno letto Matteo 24:9 hanno applicato a se stessi o alla loro organizzazione religiosa quelle parole?
Possiamo immaginare che i luterani, all’inizio della loro oppressione per mano del clero cattolico, abbiano applicato queste parole a loro stessi.
Sicuramente pensarono la stessa cosa quegli 800 valdesi che nella settimana tra il 12-18 aprile 1545 furono massacrati, comprese quelle venticinque donne che cercarono rifugio in una caverna e che rimasero asfissiate con un fuoco acceso all'imboccatura.
Chi ha seguito gli articoli dall’inizio ha visto come i 144.000, ovvero coloro che avranno il ruolo principale nel ripristinare la vera adorazione e che saranno impegnati a predicare la buona notizia del Regno, devono essere tutti presenti nel “giorno del Signore” e di conseguenza tutte le teorie sul “numero totale degli eletti nel corso di 2000 anni”, sul “rimanente”, sul fatto se sia un numero simbolico etc. lasciano il tempo che trovano – Rivelazione 1:10
I 144.000, tutti, vengono suggellati per sopravvivere alla guerra che dovrà scoppiare e ciò non ha nulla a che vedere con il numero totale di coloro che regneranno con Cristo, senza per questo diventare un numero simbolico – Rivelazione 7:1-4
La guerra, infatti, è proprio una di quella cose di cui parla il Signore spiegando il segno della Sua presenza – Luca 21:10
Non sapendo però il giorno e l’ora è abbastanza scontato immaginare che tutte le persone sincere che nell’arco dei secoli hanno subito una terribile persecuzione, abbiano pensato di essere loro stessi quegli eletti “odiati da tutte le nazioni”.
Questo avrà dato senz’altro molta forza a queste persone soprattutto negli ultimi istanti della loro vita.
Studiando attentamente la Bibbia, però, a volte siamo costretti a scontrarci tra quello che desideriamo fortemente credere e quello che è il puro insegnamento biblico senza condizionamenti.
Con questa espressione non si intende assolutamente insinuare che questo blog, o l’autore di questo blog, ritenga di aver capito tutto o che non possano esserci errori in certe interpretazioni qui presentate.
Si vuole solo sottolineare che la Parola di Dio è più importante dei nostri desideri, anche quelli più profondi.
Solo la Parola di Dio è la Verità e solo Essa può renderci davvero liberi – Giovanni 8:31, 32; 17:17
Se i 144.000 sono coloro che ripristineranno la vera adorazione significa che tutte le organizzazioni religiose esistite dopo il cristianesimo primitivo nonché quelle attualmente esistenti non hanno mai avuto l’approvazione di Dio.
Ciò non significa, però, che non siano esistite tante e tante persone buone e sincere.
Nei suoi tentativi di impedire un risveglio alla vera adorazione, Satana mise i suoi uomini nei posti di comando per “vigilare” su eventuali singoli che avrebbero voluto riportare l’adorazione il più vicina possibile agli insegnamenti del vangelo.
Anche se a rigor di termini non bastano questi sforzi per essere identificati come "grano" (che può esistere solo se esiste la vera adorazione) oggi è comunque pieno di zizzania, ovvero falsi cristiani. Secondo le parole ispirate riportate in Malachia, sarebbe arrivato il tempo in cui si sarebbe vista nuovamente la distinzione tra il giusto e il malvagio e tra chi serve Dio (il vero Dio) e chi in realtà non lo ha mai servito – Malachia 3:17
Questa scrittura fa comprendere che ci sono persone malvagie, ovvero lupi rapaci, che fanno credere al mondo di servire Dio... altrimenti non sarebbe necessario “vederne di nuovo la distinzione”.
Questo è il periodo di tempo in cui non c'è ancora alcuna distinzione.
Quando avverrà questo, cioé l'evidente separazione?
Il vero Dio, attraverso Malachia, afferma che ciò avverrà “nel giorno in cui produrrà una speciale proprietà”.
Non era il popolo fedele di Israele la “speciale proprietà” nel tempo in cui Malachia scrisse quelle parole? - Esodo 19:5; Deuteronomio 7:6
Sappiamo, dallo studio delle Scritture, che fu il Signore a dare inizio al popolo che sarebbe stato di speciale possesso perché non sarebbe più stato scelto esclusivamente per diritto di nascita – 1 Pietro 2:9
Questo popolo sarebbe stato scelto tra tutte le nazioni per la loro fede e condizione di cuore, benché si sarebbe dovuto aggiungere alla primizia santa ebraica – Giovanni 10:16; Galati 3:26-29
Le parole di Malachia si adempirono, almeno in parte, proprio nel primo secolo durante il ministero di Gesù e la nascita dei primi cristiani ma la profezia si sarebbe lì conclusa?
Ovviamente no.
Il popolo di speciale proprietà, ovvero coloro che saranno incaricati di ripristinare la vera adorazione, dovranno manifestarsi durante la guerra.
Un certo periodo di tempo dopo che il Signore avrebbe seminato il seme eccellente, i veri adoratori non sarebbero più stati riconoscibili – confronta 1 Giovanni 2:18
Se i veri adoratori non sarebbero più stati riconoscibili, è ovvio e scontato che ad un certo punto Dio debba produrre questo popolo di speciale proprietà affinché si veda di nuovo “chi serve Dio e chi non lo ha servito”.
Come si distingueranno, dunque, i veri adoratori, ovvero le persone sincere simili a pecore dai lupi in manto di pecora? - Matteo 7:15, 16
Conosciamo a memoria le parole del Signore ma forse non abbiamo mai riflettuto su certi particolari che potrebbero modificare la nostra visione delle cose.
Matteo 24:10 dice “E allora molti inciamperanno e si tradiranno e si odieranno gli uni gli altri”.

Quando la vera adorazione sarà ripristinata, chi inciamperà?


Finora siamo stati abituati a pensare che questo inciampare, tradire e odiare avrebbe avuto a che fare con le difficoltà causate dalla guerra o dalla persecuzione.
Sicuramente la guerra, come qualsiasi altra situazione difficile, può mettere alla prova la nostra sincerità nel definirci cristiani.
In effetti è nei periodi di difficoltà che si crea una netta distinzione tra le persone con dei forti valori (non necessariamente cristiani o religiosi) e tra quelli che non ne hanno alcuno.
Le difficoltà mettono a nudo di che pasta siamo fatti – 1 Corinti 3:10-15
E’ di questo che stava parlando Gesù durante la spiegazione del segno della Sua presenza?
Riflettiamo.
Come ben sappiamo e come abbiamo menzionato all’inizio, le difficoltà hanno sempre fatto parte di questo mondo e le persone buone sono sempre state "sbranate" a prescindere se fossero cristiane o no.
In quei momenti difficilissimi avrebbero potuto inciampare, tradirsi e odiarsi ma questo non avrebbe fatto di quel tempo “il segno della presenza del Signore”.
Notiamo inoltre la sequenza temporale del discorso di Gesù.
In Matteo 24:9 e 10, dopo aver parlato delle guerre, della carestia, dei terremoti e della persecuzione dice “allora” e cioè dopo o durante tutto questo, “molti inciamperanno e si tradiranno e si odieranno gli uni gli altri”.
E’ la persecuzione a far inciampare i falsi cristiani?
Sicuramente sì perché questo è rimarcato indirettamente nelle parole finali “chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato” - Matteo 24:13
Tuttavia notiamo che l’azione di inciampare, tradirsi e odiarsi è immediatamente collegato alla comparsa dei falsi profeti che svieranno molti – Matteo 24:11
Perché?
Che attinenza ha, questo, con la persecuzione?
Non sembra una frase fuori dal contesto?
Ebbene la risposta è semplice ma nello stesso tempo è più profonda di quella che è stata insegnata dalle varie organizzazioni religiose.
La buona notizia del Regno ripristinerà la vera adorazione e questo mostrerà e proverà apertamente che tutte le attuali confessioni religiose non hanno mai avuto l’approvazione di Dio.
Nessuna delle chiese oggi esistenti è l’organizzazione di Dio e il giorno in cui Dio produrrà quel “popolo di speciale proprietà”, ovvero i 144.000, tutte queste organizzazioni saranno smascherate – Marco 4:21-23
In questo senso essi, cioè i ministri religiosi, si tradiranno: mostreranno davvero, attraverso le loro opere, chi sono davvero – Giovanni 13:35; 1 Giovanni 3:10-12
Ed ecco che diventa immediatamente logico perché, in concomitanza con la predicazione, compaiono questi falsi profeti che “sviano molti”: per ingannarli, distrarli, per dire loro di non ascoltarli.
Come reagiranno, infatti, i vari capi religiosi sentendosi smascherati per quello che sono?
Faranno forse un sentito “mea culpa” pentendosi e sottomettendosi al messaggio portato dagli eletti di Dio?
Può darsi che, anche ai piani alti, qualcuno lo farà… ma in generale possiamo immaginare la reazione.
Perdere la faccia, nonché il potere, non sarà affatto piacevole per la maggioranza di loro.
Come reagiranno, quindi?
Oltre alla persecuzione (diretta o per interposta persona) organizzeranno una campagna per dire ai propri fedeli di non ascoltare queste persone.
In quel periodo, più di qualsiasi periodo passato, sarà necessario “dire cose storte per trarsi dietro i discepoli”.
Possiamo anche immaginare gli esiti di questa campagna: svieranno molti. Quante persone amano la propria religione più della Bibbia e di Dio stesso?
Molte persone non riescono proprio a ridiscutere la propria organizzazione religiosa, neppure davanti all’evidenza.
Molte persone non distinguono la Verità, che è la Parola di Dio, da un insieme di persone o di edifici.
I ministri religiosi, nel loro insieme, faranno leva sulla loro autorità e immagine affinché più persone possibili si uniscano nell’odiarli o sminuirli.
Se fossero stati semplicemente in errore ma sinceri... dovrebbero essere felici, adesso, ed accettare di buon grado la buona notizia del Regno, non è vero?
Mostrando odio e intolleranza, invece, mostreranno chiaramente chi sono. Insomma si tradiranno.
Marco 13:12, 13 dice “Inoltre, il fratello consegnerà a morte il fratello, e il padre il figlio, e i figli sorgeranno contro i genitori e li faranno morire; e voi sarete oggetto di odio da parte di tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato”.
Oltre ai 144.000, anche coloro che vorranno ascoltare questi predicatori del Regno di Dio rischieranno di essere traditi dai loro stessi fratelli (siano essi fratelli di sangue o ex confratelli) e gli allegri adoratori della propria religione, fino all’ultimo momento, crederanno di fare la volontà di Dio – Giovanni 16:1-4; Matteo 7:22, 23
Da che parte staremo, noi, durante quel periodo cruciale?
Già oggi possiamo farci un’idea onesta verso coloro che, davanti all’evidenza scritturale, preferiscono non mettersi contro i propri ministri religiosi o preferiscono la tranquillità alla conoscenza della Parola di Dio… ma in ogni caso ognuno deve pensare alla propria relazione con Dio e chiedersi se è basata davvero sull’amore per la Sua Parola piuttosto che su altre cose.
Arriverà il tempo in cui molti inciamperanno, si tradiranno e si odieranno ma per coloro che amano davvero la Parola di Dio non c’è pietra d’inciampo – Salmo 119:165
Questo amore per la Parola spingerà le persone sincere a riconoscere e ad accettare la predicazione degli eletti di Dio nonostante i cambiamenti che saranno costretti a fare e nonostante i problemi che questa decisione causerà nella loro vita.
Non si piegheranno ai loro “fratelli” e neppure ai loro ministri perché avranno amato Dio, e quindi la Sua Parola, al di sopra di tutto e di tutti – Salmo 119:97
Solo questo genere di persone entrerà nella terra promessa alla fine della grande tribolazione – Matteo 25:34
E tu, che stai leggendo questo articolo, hai questo amore per la Parola di Dio?


Foto: David Kresz Rubins 'Stumbling Man' 1975, Indianapolis

Articolo scritto originariamente in data 22/11/2018 

Commenti

  1. E nel frattempo? Che si fa?
    Mentre aspettiamo che diventi evidente il gruppo di eletti, cosa facciamo?
    Apertamente intendo, visto che siamo qui a discutere di questi temi è chiaro che abbiamo a cuore la Parola di Dio e vogliamo avere maggiore conoscenza...

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    Risposte
    1. Ciao Samgar, sono molto felice di ritrovare i tuoi commenti (mi sono accorto solo adesso di questo che hai fatto il 23).
      Se ce lo permettessero, caro Samgar, dovremmo semplicemente condividere con altri tutto ciò che abbiamo considerato valido e condiviso in coscienza e aiutarci a vicenda in questo percorso.
      Non ce lo permettono, dovremmo farlo lo stesso... in maniera cauta, però, con chiunque è disposto ad ascoltare.
      Questo a prescindere se siamo o non siamo il popolo che credevamo di essere perché condividere la conoscenza biblica con altri è solo questione di amore, interesse e rispetto verso Colui che ci dà questo privilegio.

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  2. Israeli vedo con piacere che hai cambiato look al blog, bello mi piace��.

    A parte le frivolezze, bello anche il post "Chi ama davvero la Parola di Dio non inciampa" la nostra ricerca spirituale continua! Saluti a tutti quelli dispersi dalla "diaspora spirituale" ��

    RispondiElimina

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