Il MESSIA CHE E’ STATO, Il MESSIA CHE SARA’
Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima – Isaia 53:3
Simon Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». Gesù, replicando, disse: «Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli – Matteo 16:16, 17
Da quando abbiamo aperto questo blog, man mano che la conoscenza biblica è aumentata, ci siamo staccati sempre più da interpretazioni o idee in qualche modo legate alla cristianità.
Ovviamente all’inizio non ci rendevamo conto d’essere pesantemente influenzati.
Nella nostra mentalità, almeno all’inizio, era necessario aggiustare certe interpretazioni bibliche, certe credenze o pratiche più o meno importanti.
Le diverse organizzazioni religiose cosiddette cristiane, infatti, si scontrano su diverse dottrine pensando che la cosa importante sia solo quello, ovvero che il determinare la giustezza di una dottrina li renda automaticamente “cristiani” o più cristiani di altri.
Grazie all’immeritata benignità di Dio e non per nostro merito ci siamo completamente separati da tutti questi perché, pur riconoscendo l’estrema importanza della corretta interpretazione dottrinale, abbiamo altresì compreso che c’era qualcosa di più importante a cui avremmo dovuto fare attenzione – Filippesi 1:9-11
Questa “cosa”, a cui ben pochi sembrano dare importanza, riguarda la radice ebraica e cioè coloro che Dio ha scelto per far ripartire la vera adorazione e non solo – Romani 11:28, 29
Questo toglie di mezzo tutte le religioni a prescindere dalle cose giuste che potrebbero aver praticato e insegnato.
Ovviamente imparare riguardo a Dio e apprezzare la Sua Parola non è prerogativa di un gruppo scelto di persone: ognuno di noi può e dovrebbe farlo – Ecclesiaste 12:13
Da qui ad auto-investirsi dell’autorità di battezzare, disciplinare, espellere, portare avanti certe pratiche e considerarsi il popolo scelto da Dio c’è una notevole differenza – confronta Levitico 10:1-3; Atti 19:15
Come abbiamo visto negli articoli intitolati “Il ripristino della vera adorazione” saranno delle persone ben specifiche ad avere l’autorità ed il diritto di ripristinare la pura adorazione la quale, nonostante quello che si racconta qualcuno, non è “sempre esistita” – Malachia 3:2-4; 1 Giovanni 2:18
In questi articoli abbiamo rimesso al centro dell’attenzione Israele e abbiamo anche visto che saranno i giudei a farlo, insieme a diversi loro fratelli di origine ebraica – Apocalisse 7:4-8
Questa semplice verità, scomodissima per molti, ci ha aiutato a comprendere l’importanza di aspettare Dio anziché fondare una religione o tentare di riformarne una già esistente.
Ciò significa che qualsiasi religione, anche nell’improbabile ipotesi di trovarne una che “insegni tutto giusto”, sarebbe mancante dell’aspetto più importante: il mandato da parte di Dio – Geremia 23:21
Lungi dall’aspettare Dio, nell’arco dei secoli molti hanno fondato migliaia di diverse religioni e sette, con i risultati che tutti conosciamo.
Tutti questi renderanno conto proprio al Dio che hanno asserito di adorare e rappresentare – Matteo 7:22, 23
Dal momento che abbiamo imparato l’importanza della radice ebraica è giusto chiederci se in qualche modo siamo ancora condizionati ed ostinati nel credere in Gesù di Nazareth.
Di fatto, la maggior parte degli ebrei non riconobbe e non riconosce tuttora il Messia nella figura di Gesù – Matteo 26:63-68
Anche se questo non ci stupisce affatto è giusto valutare attentamente le loro argomentazioni per capire se il Messia in cui crediamo è davvero il Messia di cui han parlato tanto le scritture ebraiche – Luca 4:16-21
Quella che segue sarà una disamina delle obiezioni più comuni fatte dagli ortodossi ebrei le quali, a sentir loro, rendono impossibile accettare il Gesù cristiano come il Messia.
Dal momento che questo blog ritiene la Scrittura e solo la Scrittura la suprema autorità, verranno prese in esame quelle obiezioni che sembrerebbero avere appoggio nel Tanakh (le scritture ebraiche) ma non prenderà minimamente in considerazione il talmud o altri scritti e tradizioni che nulla hanno a che fare con la Bibbia.
Ovviamente si vedrà anche se le scritture greche saranno di supporto alle scritture ebraiche oppure, come asserisce qualcuno, in contrasto.
Gli ebrei ortodossi non accettano Gesù come Messia perché…
1) Quando il Messia verrà regnerà su tutte le tribù, le quali torneranno - Deuteronomio 30:3; Isaia 11 -12; Geremia 30:3; Ezechiele 11:17; 36: 24
Gesù non ha mai regnato e i giudei e le altre tribù non sono ancora tornate tutte a vivere in Israele
Negli articoli intitolati “Quando Efraim tornerà a casa” e “Preparati pertornare a casa” abbiamo effettivamente visto che tutte le tribù di Israele dovranno essere radunate.
Purtroppo la cristianità ha indotto gli ebrei sinceri a creare un muro divisorio e a non distinguere le falsità degli insegnamenti “cristiani” da ciò che la Scrittura insegna, compresa la parte greca.
Le interpretazioni della cristianità sulla grande folla, ad esempio ma non solo, sono assolutamente fasulle.
Noi abbiamo compreso, confrontando la sola autorità scritturale, che essi non saranno i “martiri cristiani” morti nell’arco dei secoli e neppure una folla di persone casuali o scelte perché di questa o quella religione.
Essi saranno in maggioranza proprio efraimiti nonché parti di tutte le altre tribù al momento disperse tra le nazioni – confronta Genesi 48:13-16 con Apocalisse 7:9, 10
Già qui possiamo vedere come la tutta la Scrittura, compresa la parte greca, se letta senza pregiudizio mostra un’armonia ed una profondità notevole.
Il perché Gesù non abbia regnato nel primo secolo, secondo l’obiezione classica degli ebrei, lo vedremo alla fine.
2) Il tempio verrà ricostruito, mentre al tempo di Gesù era in piedi - Isaia 2:2-4; 56:6, 7; 60:7; 66:20; Ezechiele 37:26, 27; Malachia 3:1; Zaccaria 14 :20, 21
Nell’articolo “L’Unto e il Sommo sacerdote venuti da Babilonia”* ma anche in quello intitolato “Riflessioni sul tempio di Ezechiele” abbiamo visto che il tempio sarà effettivamente ricostruito e per ben due volte.
Questo è in armonia sia con le parole di Paolo che con la visione di Giovanni – confronta 2 Tessalonicesi 2:4; Apocalisse 11:1
Anche nell’articolo intitolato “Il tempio sarà ricostruito?” abbiamo visto questo.
Tutte le interpretazioni della cristianità secondo cui questo tempio sarebbe simbolico non tengono minimamente conto della Scrittura.
Ovviamente dobbiamo fare molta attenzione a non cadere in errore sotto questo aspetto perché la prossima costruzione del tempio, che partirà bene e sarà la prova dell’effettiva presenza di Cristo nonché del prossimo ripristino della pura adorazione, verrà poi occupato dal falso profeta nel periodo in cui Satana avrà “carta bianca” per tre anni e mezzo, durante l’ultimo periodo della grande tribolazione – Apocalisse 13:3-18
Ovviamente l’obiezione secondo cui “il tempio era in piedi” al tempo di Gesù, risente dello stesso pregiudizio precedente.
Egli doveva regnare su Israele durante il primo secolo oppure no?
Se gli ebrei fossero stati coerenti con l’osservazione che fanno oggi, perché seguirono quei “profeti” che guidarono il popolo alla riscossa negli anni immediatamente precedenti alla distruzione del tempio? - confronta Matteo 24:4, 5
3) La pace sarà mondiale e la guerra scomparirà ma con la cristianità le guerre sono aumentate e molte in nome di Gesù.
È assolutamente vero che la cristianità ha incrementato le guerre sia nel numero che nella ferocia ma questa è una constatazione assolutamente irrilevante.
La cristianità non ha nulla a che vedere con Cristo.
Essi sono una mistificazione, una falsificazione del popolo di Dio – Galati 1:6-9
Questa osservazione non può essere presa a dimostrazione di alcunché perché l’unica cosa che dimostra è che la cristianità non è e non è mai stata ciò che asserisce di essere – 2 Timoteo 3:13
D’altronde tra gli stessi ebrei ci sono atei, evoluzionisti e persone avide e malvagie.
Questa è una dimostrazione che Dio non esiste?
Quando il Messia tornerà ci sarà ovviamente la pace mondiale… ma non prima d’aver eliminato questo sistema malvagio il quale non scomparirà di certo di sua propria iniziativa – Salmo 37:10, 11; Isaia 9:6, 7
4) Il Messia regna quando tutto il popolo d'Israele osserva e ubbidisce alla Torah - Deuteronomio 30: 8, 10; Ezechiele 11 :19, 20; 36:26, 27; 37:24; Geremia 31: 23
Oggi gli ebrei in gran parte non la seguono.
Negli articoli intitolati “L’immanenza della Legge e la superiorità del Nuovo Patto” e “Rivelazioni dal cantico di Mosè e dell’Agnello” abbiamo capito come conciliare le parole dell’apostolo Paolo, il quale parla di un patto “prossimo a scomparire” e di un nuovo patto che rende obsoleto il vecchio, con le Scritture ebraiche le quali parlano di un patto a tempo indefinito – Genesi 17:7, 13, 19; Ebrei 8:13
Possiamo asserire che questa obiezione nasce sempre dal comportamento e dalle interpretazioni della cristianità.
La cristianità in generale non solo parla di “abbandono di Israele” ma arriva al punto da insegnare che la Legge è “qualcosa di superato”, inutile.
Questo è ovviamente falso e anche se, come disse Pietro, negli scritti di Paolo ci sono cose “difficili a capirsi”, una volta compresa la differenza tra coloro che sarebbero andati in cielo come nuova creazione e coloro che sarebbero vissuti sulla terra sotto il regno millenario, vediamo che anche qui esiste una solida armonia – Ezechiele 20:37; 2 Corinti 5:17; Galati 6:15
Non c’è alcuna contraddizione tra le scritture ebraiche e le scritture greche se non prendiamo per buoni gli insegnamenti della cristianità e anzi… .
Proprio in queste scritture si “nasconde” la risposta del perché il Messia non avrebbe regnato su Israele nel primo secolo.
5) Regnerà quando tutti i popoli riconosceranno il solo vero Dio - Zaccaria 3:9, 8:23, 14: 9, 16; Isaia 43:23; 66:23; Geremia 31:33; Ezechiele 38:23; Salmo 86:9; Sofonia 3:9
Dopo la guerra di Har-maghedon tutti i popoli sopravvissuti riconosceranno chi è il vero Dio – Isaia 2:2-4; Zaccaria 8:23
Nell’articolo intitolato “Quali nazioni scompaiono ad Har-maghedon” abbiamo visto proprio questo.
Lungi dal distruggere tutte le nazioni e tutte le persone, la guerra di Har-maghedon mostrerà chi è il Vero Dio e durante il regno millenario molti potranno decidere di accorrere al monte di Yahweh.
Anche i popoli distanti da Israele “faranno delle loro lance cesoie per potare” e saliranno regolarmente a Gerusalemme – Zaccaria 14:16-19
E’ assolutamente normale che gli ebrei facciano questa obiezione in quanto buona parte della cristianità insegna che Cristo “regna nei cuori dei cristiani”… ma se così fosse non ci sarebbero state guerre, almeno tra di loro, e non si spiegherebbero diverse altre cose.
Ovviamente che “Cristo regni nei cuori” è una debole scusa per giustificare la loro esistenza.
Il regno del Messia è un reale governo con tanto di governanti e prenderà il potere al momento stabilito da Dio – Daniele 2:44
Anche se i ministri della cristianità risponderanno delle loro responsabilità per aver contribuito a rendere gli ebrei sospettosi e diffidenti, farà bene un ebreo devoto a sincerarsi personalmente di cosa insegna davvero la Scrittura senza alcun condizionamento – scrittura Proverbi 2:1-4; 1 Tessalonicesi 5:21
Come può, il Messia, essere un umile agnello e nello stesso tempo un regale e potente leone? |
6) Deve essere un discendente di Giuda e di Davide tramite Salomone - Genesi 49.10; 2 Samuele 7:12-14; 1 Cronache 22: 9, 10
La genealogia di Gesù è dubbia. I cristiani asseriscono che Giuseppe non era il vero padre e quella materna non è valida per i giudei.
I discepoli di Cristo conoscevano la genealogia di Gesù e questo per loro era sufficiente.
Ovviamente era indispensabile che il Messia fosse un discendente di Davide ma questo non sarebbe stato l’unico metro per valutare la sua identità.
Tant’è vero che se molti ebrei del primo secolo seguirono diversi “messia” a loro propria rovina, è evidente che essi avrebbero dovuto prestare attenzione a diversi fattori per non cadere in errore.
Se anche la genealogia di Gesù non fosse “dubbia”, come essi dicono, questa da sola dimostrerebbe che egli era veramente il Messia?
Ovviamente no: possiamo immaginare che gli ebrei critici verso la sua identità direbbero che ci sono state tantissime altre persone con la stessa discendenza, com’è logico, ovvero persone che avrebbero potuto vantare “Davide” nel loro albero genealogico – Matteo 22:41-46
Questa diatriba è simile a quella che accadde tra i primi cristiani quando certi “apostoli sopraffini” cercarono di sminuire l’autorità di Paolo ergendosi a maestri.
Essi asserivano di essere “ebrei” e probabilmente era vero – leggi 2 Corinti 11:21-27
Essi sapevano che, anche quando si aggiunsero i gentili delle nazioni, l’autorità in seno alla congregazione sarebbe rimasta ai giudei – Romani 3:1, 2
Ovviamente però non era sufficiente essere giudei per essere investiti di tale autorità perché sarebbe stato lo Spirito Santo a darla – Efesini 4:11-13
Solo questo avrebbe dimostrato senza ombra di dubbio se essi erano stati incaricati da Dio oppure no.
La genealogia di Gesù si inserisce perfettamente nei requisiti che il Messia avrebbe dovuto rispettare ma fu lo Spirito Santo a dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio chi lui fosse.
Tra l’altro neppure davanti alla chiara dimostrazione dello Spirito certe persone decisero di accettarlo.
Ovviamente i motivi per cui essi non lo accettarono non erano certo “scritturali” – leggi Giovanni 11:45-48
7) Gesù in punto di morte avrebbe capito che aveva fallito quando gridò "Dio mio , Dio mio, Perché mi hai abbandonato?" - Matteo 27:46
La sua presunta seconda venuta dimostra che non è il Messia perché non soddisfa i requisiti biblici. La Bibbia non dice mai che il Messia doveva "fallire" e poi ritornare.
I miracoli non sono documentati e anche se lo fossero secondo Deuteronomio 13: 2-6 possono essere compiuti anche dai falsi profeti.
Gesù in punto di morte disse “Perché mi hai abbandonato?” adempiendo così Isaia 53:10 – vedi anche Salmo 22:1
Che Gesù abbia fallito di certo non è in armonia con quanto si legge in Giovanni 16:33 dove egli disse “Io ho vinto il mondo”.
In seguito disse anche “Ogni autorità mi è stata data in cielo e sulla terra” (Matteo 28:18) e ciò avvenne dopo la sua risurrezione, ovvero dopo aver pronunciato la parole riportate in Matteo 27:46.
Non solo, nel libro di Apocalisse c’è qualcuno che dice “fui morto, ma, ecco, vivo per i secoli dei secoli” – Apocalisse 1:18
Ovviamente chi non vuol credere che anche le scritture greche facciano parte del Libro ispirato di Dio dirà che “non sono affidabili” o che raccontano menzogne o che i discepoli inventarono la risurrezione del loro Maestro – confronta Matteo 28:11-15
Tuttavia se essi fossero intellettualmente onesti non citerebbero neppure Matteo 27:46 a “dimostrazione” del suo fallimento.
Se le scritture greche sono false, sono false tutte (quindi anche dove egli dice “perché mi hai abbandonato”); se sono veraci, sono veraci tutte.
Di fatto però il Tanakh riporta che il Messia sarebbe stato fiaccato e provato fino all’estremo – Isaia 53:10
Perché ciò era necessario e perché questo Messia non regnò subito su Israele, come si sarebbero aspettati gli ebrei di allora e come si aspettano gli ebrei di oggi?
Prima di rispondere a questa domanda vediamo cosa dice il Tanakh in merito ai miracoli che sarebbero stati prodotti dai falsi profeti.
La scrittura di Deuteronomio 13 parla di coloro che “camminano dietro altri dei” ed avverte severamente dal seguirli, anche nel caso che le loro parole si avverassero.
Notiamo invece cosa dice il Tanakh di coloro che avrebbero parlato in nome del Solo Vero Dio: “‘Comunque, il profeta che ha la presunzione di pronunciare in mio nome una parola che io non gli ho comandato di pronunciare o che parla nel nome di altri dèi, quel profeta deve morire. E nel caso che tu dica nel tuo cuore: “Come conosceremo la parola che Geova non ha pronunciato?” quando il profeta parla nel nome di Geova e la parola non avviene o non si avvera, quella è la parola che Geova non ha pronunciato. Il profeta la pronunciò con presunzione. Non ti devi spaventare di lui’ – Deuteronomio 18:20-22
Una volta confrontate queste scritture il concetto è assolutamente chiaro.
Un falso profeta può parlare in nome di altri dei e a prescindere che ciò si avveri non bisogna andare dietro a loro – Esodo 20:2-6
Sappiamo che questo può succedere perché Satana è il governante del mondo e lui o i suoi “collaboratori” possono effettivamente creare le condizioni affinché una profezia si avveri o più facilmente dia l’impressione che si sia avverata – 2 Tessalonicesi 2:9, 10
Ben diverso è per la persona che asserisce di parlare in nome del Vero Dio, ovvero il Dio di Abraamo, Isacco e Israele.
In quel caso l’unico modo per comprendere che egli è un falso profeta, secondo le parole di Deuteronomio 18, è non fare avverare quelle parole – Amos 3:7
Che dire di Gesù?
Egli portò forse in Israele l’adorazione di qualche altro Dio?
Parlò di qualcos’altro o fece riferimento al Solo Vero Dio, il Dio di Abraamo? - Matteo 22:29-33
La risposta è assolutamente chiara e le sue parole e i suoi miracoli si adempirono straordinariamente e sotto gli occhi di molti testimoni – Giovanni 11:43, 44; Marco 4:39-41 (vedi anche Salmo 89:9).
Inoltre quale falso dio avrebbe mai potuto risuscitare i morti?
Era mai avvenuto, questo, in altre nazioni?
In Giovanni 9:1-34 viene narrato l’episodio dell’uomo cieco dalla nascita e a quanto pare nessuno mai aveva fatto un miracolo del genere prima d’allora.
Questo episodio mostra chiaramente la cecità degli scribi e dei farisei perché anche in quell’occasione si rifiutarono di credergli.
Non solo, la loro ipocrisia fu altrettanto evidente quando, non potendo negare che Egli, Gesù di Nazareth, facesse davvero tutti quei miracoli, essi arrivarono al punto di dire che faceva quelle cose per mezzo di Beelzebub – Matteo 12:22-24
Essi amavano la gloria degli uomini più di quella di Dio e temevano il giudizio di Roma più di quello di Dio – Matteo 6:5
Comunque rimane la domanda iniziale.
Perché Gesù non iniziò a regnare quando arrivò nel primo secolo?
Perché non adempì nel primo secolo tutte quelle scritture che abbiamo viste all’inizio?
Vediamo intanto quali altre scritture del Tanakh si sarebbero dovute applicare al Messia le quali sembrerebbero essere assolutamente in contrasto con l’idea di un potente guerriero liberatore.
In Zaccaria al capitolo 11 si parla di qualcuno che avrebbe dovuto “pascere il gregge riservato all’uccisione” ma che ad un certo punto avrebbe finito la sua opera.
Dice inoltre che questo gregge avrebbe provato “disgusto verso di lui” e che gli avrebbe dato il valore di “trenta pezzi d’argento” – Zaccaria 11:6-14
Nonostante quello che diranno alcuni sull’identità di questa persona, qual è stato il pastore che è stato disprezzato dopo i giorni di Zaccaria? - Matteo 13:53-58
Chi fu venduto per trenta pezzi d’argento? - Zaccaria 11:12; Matteo 26:15; 27:9
Chi fu il popolo “riservato all’uccisione” e quando accadde, sempre dopo i giorni di Zaccaria? - Luca 21:20-22
Sempre Zaccaria parla del re di Israele che sarebbe stato umile e avrebbe cavalcato un asino – Zaccaria 9:9; Matteo 21:7
Isaia capitolo 50 parla di qualcuno che avrebbe avuto “la lingua degli ammaestrati” e che non sarebbe stato ribelle neppure una volta che sarebbe stato percosso e sputacchiato – Isaia 50:4-6
Chi fu il maestro percosso e sputacchiato? - Matteo 26:67; 27:26, 30
Nel Salmo 22;7, 8 si parla di qualcuno che sarebbe stato deriso in punto di morte.
Gli schernitori avrebbero scosso la testa e avrebbero detto ““Si è affidato a Yahweh. Gli provveda scampo! Lo liberi, giacché ha provato diletto in lui!”
Chi fu deriso in punto di morte e a chi dissero esattamente le stesse parole parole? - Matteo 27:39-43
Il Salmo 34 parla del giusto al quale Dio “custodisce tutte le ossa” – Salmo 34:20
Chi fu chiamato “giusto” addirittura da una persona non ebrea che neppure conosceva la Legge? - Matteo 27:19
A chi non ruppero neppure un osso nonostante fosse una pratica ricorrente nelle esecuzioni dell’epoca? - Giovanni 19:31-37
Ovviamente ci sono diverse altre scritture del Tanakh che si adempirono proprio in Gesù di Nazareth ma la domanda che un ebreo sincero dovrebbe farsi è…
“Come è possibile conciliare l’immagine di un re potente e liberatore che avrebbe eliminato tutti i nemici di Israele e il cui governo sarebbe durato mille anni, con qualcuno che nello stesso tempo sarebbe stato picchiato, umiliato, sputato, trafitto, tradito e venduto per trenta pezzi d’argento, una persona a cui avrebbero addirittura preso le vesti?”
Come può egli essere un agnello e nello stesso tempo un leone? - Isaia 53:7; Apocalisse 5:5, 6
Ebbene la risposta è semplice: Egli sarebbe tornato in ben altre vesti – Salmo 45:3-7; Apocalisse 1:7
Perché non venne una volta soltanto - e una volta per tutte - nella veste di invincibile Condottiero?
Prima di tutto era necessario che Egli morisse per pagare ciò che Adamo aveva legalmente perduto, ovvero la vita eterna – Giovanni 3:16; Romani 5:12; 1 Corinti 15:45
Che l’essere umano sia nato nel peccato è confermato dal Salmo 51:5 che afferma “Ecco, con errore fui dato alla luce con dolori di parto, E mia madre mi concepì nel peccato”.
Che fosse necessario un riscatto corrispondente lo capiamo da Giobbe 33:24 e da Salmo 49:7.
Non solo, oltre a pagare questo enorme prezzo a favore dell’umanità, si sarebbero dovute gettare le basi per formare i futuri governanti – Luca 22:28-30
Sì perché il Tanakh dice chiaramente che il Regno non sarebbe stato dato solo al Messia ma anche “ai santi del Supremo” – Daniele 7:18
Basterebbe riflettere sul percorso fatto da questi santi per capire che il Messia avrebbe fatto un percorso simile.
Daniele dice che una certa bestia avrebbe fatto guerra a questi santi e gli sarebbero stati “dati in mano”, ovvero sarebbero stati uccisi – Daniele 7:25; 8:10-12
Eppure dice degli stessi che avrebbero ricevuto il Regno “a tempo indefinito, sì, a tempo indefinito di tempi indefiniti”...
Come avrebbero potuto, essi, cadere per mano della bestia e nello stesso tempo ricevere il Regno?
Ovviamente sarebbero stati risuscitati e al loro ritorno non sarebbero più stati semplici ed indifesi esseri umani.
È davvero così difficile comprendere che il loro capo, il Messia, avrebbe dovuto fare un percorso simile?
Con la loro fedeltà fino alla morte essi guadagnarono la loro posizione di re e sacerdoti – Ebrei 5:7-10; Romani 8:16, 17
Il Signore avrebbe preparato loro un posto e sarebbe quindi partito per quel lungo viaggio che gli avrebbe permesso di assicurarsi il potere regale – Giovanni 14:2, 3; Luca 19:11, 12, 15
Sarebbe dunque arrivato il tempo in cui Egli e i suoi intimi amici sarebbero tornati come giustizieri e liberatori e non solo... adempiendo così tutte quelle scritture che gli ebrei conoscono molto bene.
Nell'idea ebraica di Messia sfugge il fatto che egli avrebbe dovuto avere dei poteri sovrumani ed essere qualcosa in più di un semplice essere umano per distruggere tutti i nemici di Israele e per portare un regno di pace assoluta, in tutto il mondo e per mille anni.
Eppure anche questo è ciò che si comprende esattamente nel Tanakh.
In Daniele 7:13, 14 si legge... “Continuai a guardare nelle visioni della notte, ed ecco, con le nubi dei cieli veniva qualcuno simile a un figlio dell’uomo; e ottenne accesso presso l’Antico di Giorni, e lo fecero accostare proprio davanti a Lui. E gli furono dati dominio e dignità e regno, affinché tutti i popoli, i gruppi nazionali e le lingue servissero proprio lui. Il suo dominio è un dominio di durata indefinita che non passerà, e il suo regno un [regno] che non sarà ridotto in rovina".
Come avrebbe potuto, un essere umano, avere un dominio di durata indefinita? - leggi Salmo 146:3, 4
Soprattutto, come avrebbe potuto un essere umano avere accesso presso l'Antico di Giorni e addirittura accostarsi davanti a Lui?
"Nessun essere umano può vedere Dio e vivere" disse Dio a Mosè e quindi... che tipo di "figlio d'uomo" avrebbe mai potuto accostarsi a Dio? - Esodo 33:20
Ovviamente qualcuno che fù, per un certo periodo, un figlio dell'uomo... ma che alla risurrezione sarebbe stato estremamente potente e dignitoso al punto d'avere possibilità e diritto di farlo e al punto da fare in modo che "tutti i popoli, i gruppi nazionali e le lingue servissero proprio lui".
Scritture ebraiche e scritture greche non sono in contraddizione, come credono alcuni, al contrario mostrano una linearità straordinaria se le si studiano davvero senza pregiudizi.
La cristianità ha distorto diversi passi scritturali dando interpretazioni comode alla loro religione e di certo non hanno messo in pratica gli insegnamenti di Colui che pretendono di rappresentare.
D’altro canto molti ebrei prendono loro come modello, non le scritture greche, per sostenere le loro idee preconcette.
Scavando attentamente nella Sola Scrittura si capisce bene perché il Messia doveva prima venire come umile essere umano e perché sarebbe stato disprezzato dai più.
Si capisce perché era necessario scegliere e formare i futuri governanti e anche perché non si poteva regnare immediatamente su Israele.
Si comprende com’è possibile conciliare un Messia strattonato e umiliato con un Messia potente, giustiziere e liberatore.
Possano gli ebrei sinceri, al netto di ciò che la cristianità ha fatto e al netto di ciò che è stato detto di loro, rimettersi in discussione e studiare tutta la Scrittura senza pregiudizio alcuno – 2 Timoteo 3:16, 17
Se è vero che gli ebrei in generale “non hanno riconosciuto il Messia”, è anche vero che la cristianità ne ha creato uno su misura, svuotato della sua vera natura, comodo alle loro ipocrite e contraddittorie interpretazioni.
Coloro che nel primo secolo riconobbero in Gesù di Nazareth come il vero Messia, erano ebrei e tali restarono!
Essi conoscevano molto bene le Torah e la cultura ebraica eppure ebbero l’onestà e soprattutto il coraggio di andare controcorrente – Atti 5:27-32
Essi conoscevano bene il Dio dei loro antenati e, nonostante le apparenze, ebbero pieno successo – Daniele 11:32
Possa ognuno di noi, giudeo o meno, “accertarsi della perfetta volontà di Dio” al di là e al di sopra dei pregiudizi umani – Romani 12:2
Presto il Dio di Abraamo, Isacco e Israele, attraverso l’unico Messia, colui che è già venuto una volta sulla terra, agirà come potente guerriero e liberatore ma avrà anche considerazione e pietà verso tutti coloro che l’avranno cercato con tutto il cuore e senza pregiudizi.
Da che parte vorremo trovarci per allora? - Romani 11:25-32
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