Il blog entra nel suo settimo anno

 

L’articolo che segue spiegherà gli antefatti che hanno portato alla creazione del blog per cui parla delle esperienze personali dell’autore.

Tale articolo non intende denigrare un’organizzazione in particolare né attaccare nessuno: tutto ciò viene descritto per spiegare fatti e antefatti per come sono stati vissuti, quindi dal punto di vista dall’autore.

Da circa sei anni a questa parte, l’autore è convinto che tutte le organizzazioni religiose (tutte), siano autoreferenziali, illegali e non approvate da Dio e nessuna d’esse occupa un “posto speciale” né nel bene, né nel male.

L’eventuale religioso che leggesse questo articolo, da qualunque religione provenga, è incoraggiato ad accertarsi della perfetta volontà di Dio al di là e al di sopra della propria appartenenza – Geremia 23:21, 22; Romani 12:2


Non ricordo il giorno preciso ma era il mese di agosto e l’anno era il 2016 quando finalmente decisi di aprire un blog dedicato allo studio della Scrittura con particolare attenzione alla profezia.

Pensai che un titolo come “attenzione alla profezia” avrebbe attirato non semplicemente i curiosi ma i sinceri amanti della Parola di Dio.

Tuttavia prima di arrivare a prendere questa decisione dovetti superare una serie di problematiche legate soprattutto all’educazione religiosa ricevuta.

Sarebbe stata la cosa giusta da fare?

L’organizzazione religiosa di cui facevo parte non l’avrebbe consentito: fare una cosa del genere avrebbe costituito “apostasia”, secondo il loro intendimento, tanto più considerando il tenore degli articoli stessi.

Ovviamente il blog non sarebbe nato per fare da succursale a nessuno, ovvero per ripetere pedissequamente gli articoli e gli intendimenti di quella o di altre religioni.

Era evidente che, se avessi infine deciso di farlo, lo scopo sarebbe stato un vero studio approfondito, assolutamente sincero e a discapito di tutto, spurgato dai condizionamenti religiosi subiti.

Almeno questa sarebbe stata l’intenzione.

Usiamo la Bibbia per spiegare la Bibbia”… diceva la teoria ed era davvero una bella teoria.

La realtà dei fatti, però, in questa organizzazione come in altre, mostrava qualcosa di molto, molto diverso.

Cosa accadde nei mesi precedenti che mi portarono, infine, a prendere la decisione di aprire il blog, ben sapendo dei problemi che questo mi avrebbe causato?


Studiare la Bibbia è un onore, un dovere e un privilegio. Non servono autorizzazioni


Gli antefatti

Come molti altri prima di me, dopo il periodo post-battesimo dove tutto sembrava perfetto e meraviglioso, anch’io mi resi conto che c’erano diverse problematiche dentro quello che veniva definito il popolo di Dio.

Dal 1991, anno in cui mi battezzai… vidi di tutto e di più e non sempre il bene.

Ovviamente questo, di per se, non avrebbe giustificato alcuna uscita.

D’altronde anche nel popolo di Dio descritto nella Bibbia si vedevano diverse problematiche, alcune anche molto serie, ma la storia mostrava che Dio prima o poi interveniva.

Sempre.

Con questo parallelo si riusciva sempre a sminuire o addirittura giustificare una certa malagestione.

Qualsiasi conversazione che anche solo avesse rischiato di diventare polemica veniva troncata sul nascere con una frase del tipo “Sarà Dio a mettere a posto le cose. Tu credi in Dio, no?”.

Ovviamente il problema non era il contrasto con il singolo fedele, cosa che poteva avvenire ed avveniva in qualsiasi comunità, ma proprio la gestione dall’alto… a varie altezze.

Tutto questo aveva in effetti una sua logica.

Se quello era il popolo di Dio, doveva essere Dio ad intervenire tramite un Suo incaricato o, nella peggiore delle ipotesi, sarebbe intervenuto Lui stesso – Salmo 52:8; Galati 5:10

D’altronde proviamo ad immaginare Davide che, deluso dal comportamento pericoloso e raccapricciante di Saul, vada dai filistei ad adorare Dagon… oppure abbandoni il popolo di Dio perché non era affatto come sarebbe dovuto essere.

Io stesso non ero poi quella persona meravigliosa e senza difetti, anzi!

Se io stesso sbagliavo e probabilmente avevo pestato i piedi a qualcuno… potevo forse pretendere la perfezione dagli altri? - Matteo 7:1-5

Bisognava farsene una ragione: benché imperfetta, come usavano dire spesso, era la migliore organizzazione che potesse esistere!

O almeno così credevo…. All’inizio.

Probabilmente avrei difeso quell’organizzazione fino all’ultima goccia del mio sangue ed infatti era proprio triste vedere che alcuni si dissociavano per motivi futili come l’aver trovato il ragazzo o la ragazza “del mondo”, aver litigato con l’anziano di turno o altre cose stupide e infantili.

Non ci eravamo dedicati a Dio??

Non dovevamo rendere conto a Dio e non all’uomo? - Romani 14:10


Tuttavia… cosa sarebbe successo se avessi scoperto che le basi fondamentali secondo cui quello autodefinito popolo di Dio, vale a dire le basi fondanti di tale organizzazione, fossero state deviate, modificate o interpretate male?

A quel punto non sarebbe stata più una questione di semplice malagestione o di contrasto coi fratelli.

A quel punto sarebbe diventata una questione di coerenza.

Ci eravamo dedicati a Dio o ad un’organizzazione?


Il primo intendimento: Babilonia la Grande

Sembra strano ma la prima scintilla arrivò proprio mentre stavo guardando un video della Watchtower che parlava dell’opera di predicazione in Israele.

Tra le altre cose tale video accennava a quanto fosse difficile parlare con loro in quanto orgogliosi, convinti d’essere ancora il popolo di Dio.

Poveri illusi eh?

Mica lo capivano che sarebbero dovuti diventare testimoni di Geova.

Comunque da quel video mi venne la curiosità di fare dei raffronti scritturali, senza nessuna pubblicazione, usando solo la concordanza.

Ebbene quasi immediatamente mi resi conto che la Bibbia, da sola e senza tanti “trattati”, mostrava delle cose molto interessanti.

Ovviamente ci volle ancora parecchio tempo prima di comprendere che il popolo di Dio erano, sono e saranno gli ebrei anche durante il regno millenario; periodo in cui tutte le nazioni ubbidienti saliranno al monte di Dio – Isaia 2:2-4; Zaccaria 8:23

Comunque all’epoca vidi chiaramente i collegamenti con la Babilonia profetica, quella che, fino ad un attimo prima, avrei giurato essere “l’impero mondiale della falsa religione”.

Ricordo che avvenne tutto molto in fretta.

In una sola giornata avevo già fatto una ricerca di 12 pagine che mostrava come Babilonia la Grande altro non fosse che l’Israele (Gerusalemme) nel tempo della fine (all’epoca ero ancora convinto che il tempo della fine fosse iniziato nel 1914).

Valutando la mia prima ricerca mi rendo conto, oggi, che c’erano diversi errori… ma fui conscio, allora come oggi, di aver estrapolato una verità molto molto importante.

Ciò era avvenuto solo e soltanto con la concordanza ovvero confrontando le Scritture senza filtri, senza “spiegazioni”, senza “trattati” di nessuno!

Avevo usato la Bibbia per capire la Bibbia… non avremmo dovuto fare tutti così?

Come detto, nella mia prima ricerca c’erano degli errori che corressi più avanti; questo dimostra che, anche con il metodo giusto e le migliori delle intenzioni, non si può escludere l’errore umano.

Sicuramente, però, il concetto di far parlare la Bibbia con la Bibbia era e rimane valido, oltre che pratico: ero sulla strada giusta e, ad oggi, tra mille voli pindarici, autoritarismi e giochi di parole, nessuno è stato in grado di dimostrare che quella ricerca fosse sbagliata.

Non nella sua sostanza, almeno.

Sapevo di aver tra le mani qualcosa di grande… ma cosa avrei dovuto farne a quel punto?

Come avrei dovuto rapportarmi con i miei fratelli e come avrebbero considerato questa cosa?

Sicuramente, non mi avrebbero dato modo di parlarne.

I più moderati mi avrebbero detto “Se è corretta ed è volontà di Dio, verrà fuori, ma fino ad allora tienila per te e non parlarne con nessuno”, mentre i più “zelanti” mi avrebbero detto chiaro e tondo “Ti vuoi mettere al posto dello schiavo? Ti sei montato la testa? Sai che fine fece Cora che volle prendere il posto di Mosè?”.


I primi giorni fui davvero combattuto.

Sapevo che, se davvero avevo capito una verità importante, ciò era avvenuto per immeritata benignità di Dio e non potevo tenerla per me.

Non era roba mia.

Nello stesso tempo non volevo davvero far inciampare nessuno e non avevo nessuna intenzione di mettermi “al posto dello schiavo” di cui rispettavo in tutta coscienza, all’epoca, la posizione e autorità.

Decisi dunque che l’unica cosa possibile da fare fosse scrivere proprio alla sede centrale.

Prima di inviare la mia ricerca decisi di scrivere un’introduzione lunga lunga… dove assicuravo di non avere intenzione di rendere pubblica tale ricerca e di non parlarne con nessuno, dove assicuravo che riconoscevo la loro autorità, dove assicuravo che avrei accettato qualsiasi loro decisione (sia che l’avessero accettata o stracciata), dove mettevo pure in chiaro che non mi aspettavo neppure una risposta… .

E infatti così fu: non mi rispose nessuno.

Onestamente non sono neppure certo che quella lettera sia mai arrivata dal momento che in quel periodo erano in corso le grandi manovre di trasferimento da New York a Warwick.

Comunque mi riproposi che sarei stato buono e bravo… convinto d’aver fatto il mio dovere.


Non avevo tenuto tale ricerca per me e ora la palla passava a loro: da quel momento in poi sarebbe stato solo un loro problema.


La curiosità prende il sopravvento: la conoscenza cambia le regole

Mi sono sempre ritenuto una persona riflessiva e molto curiosa.

Mi è sempre piaciuto fare ricerche, su diversi campi, fin da quando ero un bambino.

Chi mi conosce dalla più tenera età sa di cosa sto parlando.

Comunque quando conobbi quella che per me era “la verità”, almeno in questo campo mi disciplinai nel fare ricerche “solo nelle pubblicazioni dello schiavo”…

Perché?

Perché a sentir loro nel mondo c’era tanto di quel materiale apostata… cose cattive create ad arte da ex fratelli per allontanare i singoli dall’amore di Dio.

Dal mio punto di vista, all’epoca, era una questione di lealtà.

Comunque, com’è facile immaginare, quel precedente di Babilonia cominciò a scavarmi dentro…

Quella non era una piccolezza. Non era un soggetto marginale.

Qualsiasi persona riflessiva sarebbe riuscita a fare due più due: dal momento che molti soggetti biblici sono legati tra loro, comprendere che Babilonia la Grande fosse tutt’altra cosa rispetto a ciò che ci era stato insegnato che effetto domino avrebbe causato?

Quali e quanti altri intendimenti avrebbe modificato se non completamente inficiato?

Ebbene… resistetti per un po’ ma alla fine vinse la sana curiosità a dispetto del superstizioso e becero condizionamento.

All’inizio pensai che avrei tenuto per me tutto ciò che sarebbe saltato fuori… invece, alla fine, fu come se le cose imparate avessero vita propria – Ebrei 4:12

Esse aprivano a nuove prospettive, molto più ampie, e portavano ad altre domande…

Alcune di queste domande non erano saltate fuori in quasi trent’anni e sono più che certo che la stragrande maggioranza dei miei ex fratelli non se l’è mai poste.

Sarebbe stata solo questione di tempo prima di arrivare al nocciolo della questione.

L’organizzazione di cui facevo parte era davvero “la verità”? - Giovanni 17:17

Comunque prima di arrivare a questo decisi finalmente di aprire il blog perché tenere per se tutta questa conoscenza sarebbe stato sbagliato a prescindere.

Qualcuno poteva “inciampare”?

E perché mai si dovrebbe inciampare davanti alla Parola di Dio? - Salmo 119:165

Il problema non era forse che qualcuno avrebbe rischiato di farsi troppe domande, esattamente come stavo facendo io?

È vero che le mie ricerche potevano anche essere completamente errate e quindi, almeno in teoria, avrebbero potuto sviare una persona confusa… ma fin dal primo articolo misi in risalto la mia disponibilità al confronto rispettoso e alla luce della Scrittura.

Scrissi fino alla nausea nell’introduzione di molti articoli che sarei rimasto disponibile al confronto e che avrei ritrattato tutto… se qualcuno mi avesse dimostrato con le Scritture l’errore.

Invece questo percorso mi permise, tra le tante altre cose positive, di comprendere meglio quanto vuoto di contenuti ci fosse nelle religioni a dispetto dell’apparenza. Tutte.

Alla fine, pur partendo con una o più scritture, tutti i confronti fatti sono finiti con “Noi abbiamo lo schiavo e tu no”; “noi abbiamo i doni dello spirito”; “noi abbiamo i padri della chiesa”….

Davanti all’impossibilità di confutare con la logica scritturale certe affermazioni, praticamente tutti i confronti sono finiti con il veto dell’autorità (presunta).

C’è differenza tra essere adoratori di Dio e adoratori della propria religione?


Come scritto all’inizio, nel mese di agosto 2016 pubblicai il mio primo articolo e fu proprio quello dedicato a Babilonia la Grande.

Nel frattempo cercai in rete per vedere se altri erano giunti a conclusioni simili alle mie.

Notai che la stragrande maggioranza di questi siti, blog o forum erano delle vere e proprie perdite di tempo.

Nati a carattere polemico, molti usavano (e usano) questi spazi per sfogarsi… per raccontare quanto sono stati trattati male in quell’organizzazione e le brutte cose subite.

Tra l’altro questi siti, che se ne rendano conto o no, fanno proprio il gioco della stessa organizzazione che criticano perché in questo modo essi potranno prendere a modello loro dicendo che “chi esce dal popolo di Dio diventa cattivo e infelice sparando a zero su tutto” – confronta 2 Pietro 2:19-22

Alcuni propongono improbabili e fantasiose riforme per migliorare le condizioni… (come se questo elevasse un’organizzazione autoreferenziale a popolo di Dio).

Altri pretendono di studiare la Bibbia prendendo però da vari studiosi ed “eruditi”, diventando in genere molto più confusi di prima e passando quindi dalla padella alla brace.

In pratica essi si sono liberati da alcune catene per poi correre felicemente a mettersene altre.


Fin dal primo articolo il blog di “attenzioneallaprofezia” si è distaccato, nettamente e categoricamente, da tutti questi.

L’autore non prova astio o rancore verso nessuno e ammette candidamente di aver passato dei momenti felici e profondi insieme ai suoi ex fratelli.

Riconosce la sincerità dei più e non contesta tutto per partito preso: diverse cose imparate erano e restano valide.

Verità acquisite non diventano “cattive” o false solo perché vengono da quell’organizzazione: alla fine vengono dalla Bibbia, non sono proprietà di nessuno.

Nello stesso tempo, però, la ricerca biblica senza condizionamenti l’ha portato a concludere che gli insegnamenti più importanti (come l’identità dello schiavo, il 1914, il numero degli eletti, l’identità di Babilonia la grande e tante tante altre cose) erano semplicemente falsi.

Semplicemente falsi.

Oggi più che mai l’autore è convinto che “Dio risolverà le cose”, esattamente come dicevano loro, ma non come loro immaginavano.

Dio risolverà le cose, tra le altre, eliminando le religioni – Isaia 2:18-22

Tutte.

Inoltre il blog di “attenzioneallaprofezia” non prende da nessun “erudito”, non si rifà a trattati o opere di altri ma, a parte il minimo supporto di notizie storiche e/o geografiche a compendio, espone ricerche fatte con il solo uso della concordanza, ciò vale a dire esclusivamente attraverso il confronto scritturale.

Questo semplice metodo ci ha permesso di capire tante e tante cose (si veda l’articolo “METTIAMO IN ORDINE CIO’ CHE SAPPIAMO E RINGRAZIAMO DIO”) e oggi siamo distanti davvero anni luce da quella e da qualsiasi altra organizzazione.

Non abbiamo proprio più nulla da spartire con nessuna d’esse.

Abbiamo compreso che Dio sta per preparare la primizia santa e la vergine figlia di Sion (si vedono gli articoli “La Watchtower e le altre” e “Mettiamo alla prova la nostra onestà davanti a Romani capitolo 11”) per cui non ci consideriamo popolo di Dio: aspettiamo che sia Dio a ripristinare la pura adorazione e allora ci attaccheremo ai suoi rappresentanti.


A settembre questa avventura entrerà nel suo settimo anno.

Ad oggi siamo ancora pochi e non vediamo l’ora che altri, bereani di fatto e non di chiacchiere, si avvicinino alla Parola di Dio senza condizionamenti.

Benché pochi e ancora incerti per il prossimo futuro, l’autore dell’articolo è orgoglioso di aver incontrato queste persone che, come lui, desiderano adorare Dio con Spirito e Verità.

Poche persone ma veramente buone per aver avuto la forza di andare controcorrente arrivando al punto di darsi l’ostracismo per amore di Dio…. E ci hanno guadagnato alla grande! - Ebrei 13:6

Noi desideriamo con tutto il cuore che altre persone si spoglino dei condizionamenti ricevuti e si avvicinino a Dio a dispetto degli immediati interessi carnali… ma non imploreremo per questo.

Si compirà la volontà di Dio come e quando Dio vorrà e non annacqueremo le verità bibliche per far contenti tutti.


Ci sono ancora molte cose che dobbiamo capire e non ci sentiamo assolutamente arrivati.

Anziché scoraggiarci, questo dovrebbe spingerci a tener viva la curiosità, quella sana curiosità che ci ha guidati fin qui, fin dall’inizio, continuando a studiare e a pregare ancora e ancora.

Con questo in mente, mentre il mondo si ubriaca con false sicurezze e si fa guidare da falsi ministri, entriamo nel nostro settimo anno di studio e non dimentichiamo di lodare Dio ringraziandolo per tutto quello che ci ha dato finora.

Che è stato davvero tanto.

Lodiamo Yah!

Commenti

  1. La lettura di questo articolo è stata a dir poco toccante.
    Sono orgoglioso di aver trovato alcuni anni fa questo blog "per caso".
    Non mi sono mai pentito e dal primo momento in cui mi sono immerso nella lettura capii di aver trovato qualcosa di speciale che andava molto al di là e al si sopra dell' organizzazione religiosa a cui appartenevo.
    Purtroppo siamo imperfetti, con momenti di sconforto, di dubbio e di scoraggiamento.
    A volte si prende a pesci in faccia chi si è impegnato tanto nel capire e nel diffondere queste perle eccellenti.. Sono momenti cosiddetti "no", ma poi ci si riprende e i momenti " si " li superano di gran lunga.
    Come hai scritto, ci sono ancora tante cose da imparare e l'essere in così pochi dopo sei anni diventa a volte scoraggiante.
    Poi ci si sofferma e si comprende che il proverbio " pochi ma buoni" è assolutamente vero nel caso nostro.
    Non vogliamo auto lodarci, ma è un dato di fatto che sono rari coloro disposti a tutto pur di rimanere coerenti con la propria coscienza quando si è alla ricerca della verità.
    Grazie di cuore!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Splendida presentazione, corretta e coerente, sincera ed onesta. Condivido pienamente lo spirito che ha animato il realizzatore del blog, un blog cristallino e trasparente con analisi e confronto di scritture ed i loro contesti guidato solo ed esclusivamente dalla Bibbia, diverse tradizioni bibliche sono state impiegate in questa ricerca della Verità il che valorizza appieno la missione e giustifica gli sforzi profusi. Il lettore onesto e scevro da idee precostituite o da altri pilotate non può fare a meno di apprezzare gli autori e ringraziare Dio per il privilegio di riprendere il Cammino, interrotto per troppi anni, quando altri masticavano al posto nostro e ci alimentavano con il loro 'bolo' privo di contenuti

      Elimina
  2. Sono onorato di essere riuscito a trovare un blog così trasparente e soprattutto “amante della verità” . Come si è spesso ribadito siamo persone che amano scavare nei profondi tesori biblici, come amavano fare i bereani, mettendo sempre e solo al primo posto la Bibbia è ciò che in esso è contenuto. Da due anni devo dire che ho imparato cose che in altri 30 non avrei mai osato solo immaginare.. Dio è grande e son convinto che in qualche maniera ci stia indirizzando verso una comprensione molto più limpida e grande in vista di quello che sarà il ripristino della pura adorazione che attendiamo ormai da 2 mila anni…

    RispondiElimina

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