SATANA E I DEMONI ESISTONO DAVVERO? (5a e ULTIMA parte)

Con questo articolo si conclude il nostro esame scritturale in merito all’esistenza di Satana.
Verranno analizzate altre Scritture greche in genere utilizzate da coloro che vorrebbero dimostrare l’assoluto carattere simbolico di questo personaggio.
Satana esiste davvero oppure è il male presente dentro di noi?
Che idea vi siete fatti leggendo e riflettendo sulle Scritture senza pregiudizi?
Prima di iniziare la trattazione di queste Scritture vogliamo analizzare anche l’ultimo degli assunti presentati nel primo articolo.
Questa famosa doppia “yad” su cui è stato costruito un intero insieme di credenze e che comparirebbe in Genesi 2:7 che dice “E Geova Dio formò l’uomo...”.
La parola tradotta “formò” si scrive ytzér ma in Genesi 2:7, probabilmente in un testo antico, compare la parola yytzér cioè con due yad ( y ) anziché una.
Alcuni hanno ritenuto che questa doppia yad non sia stato un errore del copista ma che l’intenzione sarebbe stata quella di indicare la doppia inclinazione dell’essere umano (un’inclinazione buona, un’altra cattiva).
La prima domanda che verrebbe spontanea anche al più ignorante in fatto di lingua ebraica sarebbe: “Cosa c’entra il verbo formare con il sostantivo inclinazione?”.
Proprio nulla.
Tuttavia il verbo “formare”, yaztàr, condivide la stessa radice con la parola yetzer che significa appunto istinto, inclinazione.
Non sembra un po’ forzato costruire una serie di credenze su una singola lettera che potrebbe essere semplicemente un errore del copista?
Inoltre non ci vuole una laurea in lingua ebraica per immaginare che esistano molte altre parole che iniziano con la lettera “ y “.
Perché concludere, dunque, che in questa “ y “ debba nascondersi questa “doppia inclinazione”?
Oltretutto se ci atteniamo alle interpretazioni rabbiniche, per amore di completezza dovremmo anche dire che su questa doppia y hanno tirato fuori interpretazioni anche diametralmente opposte.

Un’altra interpretazione suggerisce che la singola yad denota l’appartenenza degli animali a questo mondo, mentre la doppia yad è riservata a coloro a cui è destinato non solo questo mondo ma anche il Mondo Avvenire: gli esseri umani”.

Quest’ultima interpretazione, ovviamente, si scontra con la precedente.
È possibile che sia stato costruito un mondo sul nulla?
Ovviamente i negazionisti di Satana hanno intravisto nella prima “spiegazione” un’opportunità per dar peso alle loro convinzioni.
Volendo anche mettere il beneficio del dubbio su questa lettera doppia, nella Bibbia dovrebbe essere evidente questo insegnamento.
Invece la Bibbia smentisce questo insegnamento non perché l’uomo non abbia “una parte cattiva” fin dalla sua giovinezza, ma perché l’idea che sia stato Dio a crearla dentro ognuno di noi smentisce la dottrina del peccato, Adamo e il riscatto di Cristo.
Noi sappiamo che il peccato entrò nel mondo per mezzo di Adamo e quindi noi, quali suoi figli, l'abbiamo ereditato.
Tuttavia se questa inclinazione malvagia fosse stata creata in noi fin dall’inizio, allora non avrebbe senso alcun sacrificio di Cristo.
Noi non potremmo mai liberarci da ciò che Dio ha creato in noi e nessuno di noi avrebbe alcuna speranza – 1 Corinti 15:32
Inoltre, cosa ancora più grave, questo getterebbe un’ombra sull’amore di Dio, che ci punirebbe addirittura per aver seguito una naturale inclinazione creata da Lui stesso – Deuteronomio 32:4; 1 Giovanni 4:10
Questo è grossomodo quello che insegnano i negazionisti di Satana: quando il male non è quello dentro di noi, allora è Dio a causarlo.
In pratica essi dicono che Dio è il responsabile di tutti i terremoti, le alluvioni, le pestilenze… .
Tutta la sofferenza dell’uomo (e lo affermano senza alcun problema di coscienza) sarebbe dovuto a Dio e questo servirebbe per “renderci migliori”.
Essi citeranno (sembra assurdo ma è così) la Scrittura di Giobbe 1:20 che dice “Geova stesso ha dato, e Geova stesso ha tolto” riconoscendo, secondo loro, Dio come Colui che provoca il male.
Ci sarebbe una piccola obiezione da fare sulla loro stessa tesi: è quantomeno strano che un libro su cui si è fatto di tutto per dimostrare la sua natura assolutamente allegorica, poi li si estrapoli un versetto per corroborare le proprie tesi.
Tralasciando questo “piccolo particolare”, Giobbe non riconobbe un bel niente: egli disse semplicemente quello che lui credeva ed era solo ovvio che pensasse che fosse stato Dio a togliergli tutto (come pensarono anche i falsi confortatori e i vari amici e parenti).
Giobbe non era stato testimone di quell’assemblea in cielo e di certo non aveva sentito Satana pronunciare quelle parole.
Cos’altro avrebbe potuto pensare?
Inoltre, non era proprio questo il fulcro della questione?
Se Giobbe avesse saputo fin dall’inizio che era Satana e non Geova a causargli tutto quel dolore, che prova sarebbe stata?
Satana avrebbe accettato la condizione di fargli sapere che era lui stesso a causargli quel dolore?
Ovviamente no: questa prova terribile, per toccarlo in maniera completa, doveva sembrare che venisse da Dio – confronta Giobbe 9:16, 17
Essi però citeranno Isaia 45:7, 22 che dice "Io sono il Signore e non v'è alcun altro; fuori di me non c'è dio… Io formo la luce e creo le tenebre, faccio il bene e provoco la sciagura (N.I.V. "disastro"); io, il Signore, compio tutto questo".
Identificandosi come il Dio che fa il bene e provoca i disastri, secondo loro, indicherebbe in maniera inconfutabile che Dio abbia fatto di se un “dio del male”.
Anche questa affermazione, però, bisogna contestare.
Innanzi tutto Dio sta dicendo a Ciro di essere l’Unico Dio, ovvero di togliersi dalla testa che esitano altri dèi all’infuori di Lui (ivi incluso questo dio del male: idea che sicuramente poteva avere Ciro in quanto babilonese) ed inoltre dicendo di essere Colui che “provoca disastri” non stava affatto dicendo “sono lo stesso Dio che fa il male” ma, semmai, che era lo stesso Dio che poteva dare benedizioni o punire.
Questo rimarcava il fatto che Dio aveva scelto Ciro ma egli avrebbe dovuto fare attenzione al suo stesso comportamento e di non abusare del privilegio che Dio stesso gli dava in quel momento.
Dio ha portato vari disastri e la storia biblica ce lo dimostra a partire dal diluvio, Sodoma e Gomorra e altri. Questo è stato “il male”?
No, al contrario.
Quelli furono atti di giustizia da parte di Dio in quanto agì per amore del Suo Nome e per amore del Suo stesso popolo, eppure furono senz’altro “disastri”.
Se il senso di Isaia che essi citano fosse stato “io sono il Dio del bene e anche del male”, allora dopo la scrittura che dice “O cieli, fate piovere dall’alto; le nuvole facciano piovere giustizia. La terra si apra e produca la salvezza, e allo stesso tempo faccia germogliare la giustizia. Io, Geova, ho creato tutto questo” dovremmo trovare anche il contrasto equivalente che direbbe “Piova dunque l’ingiustizia e la terra faccia germogliare l’ingiustizia perché io, Geova, ho creato tutto questo”.
Ebbene, non si troverà alcun contrasto sotto questo aspetto perché Dio è senz’altro Colui che può provocare disastri ma non è certo Colui che fa il maleconfronta Ezechiele 33:11
Se dal nostro punto di vista il “disastro” o la “sciagura” è sinonimo di “male”, allora dobbiamo rivalutare attentamente quello che pensiamo di Dio e della Sua giustizia – Galati 6:7
Anche ad Har-maghedon Egli provocherà la sciagura, ma ciò non significa che tale sciagura sia a motivo del fatto che Egli faccia il male. Al contrario “La Roccia, la sua attività è perfetta, Poiché tutte le sue vie sono giustizia. Un Dio di fedeltà, presso cui non è ingiustizia; Egli è giusto e retto” - Deuteronomio 32:4
In un’occasione il Signore disse “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, Dio” - Marco 10:18
Inoltre Dio ha sempre fatto tutto il possibile per evitare “la sciagura”, finché ne ha intravisto una minima possibilità – confronta Giona 4:9-11; Giobbe 33:23, 24
Coloro che accusano Dio di tutto il male del mondo (e si dicono cristiani) forse dovrebbero semplicemente chiedersi se è possibile amare “un dio del male”.
Ancor di più, dovrebbero chiedersi chi stanno adorando.

Fatta questa importante premessa, andiamo dunque ad analizzare altre Scritture greche che menzionano il vero colpevole: colui che davvero causa il male e sicuramente non se ne rammarica.

Altre scritture greche contestualizzate


Atti 5:3 dice «Ma Pietro disse: “Anania, perché Satana ha così riempito il tuo cuore da farti mentire allo Spirito Santo e trattenere parte del prezzo del podere?».
Perché Pietro non disse in maniera molto più semplice “Perché non hai resistito alla tua inclinazione malvagia”?
Non erano tutti ebrei coloro che ascoltarono quelle parole?
In pratica, non erano tutte persone che non avevano alcun bisogno di inventarsi un Satana (non entrò mai nella loro testa) per capire che Anania, da solo, poteva fare questo e quello?

Efesini 6:11 dice «Indossate la completa armatura di Dio per poter rimanere saldi contro le insidie del Diavolo» e secondo loro questa Scrittura significa che bisogna resistere alla forza dirompente dei nostri pensieri malvagi.
E’ questo il senso?
L’apostolo Paolo dice di indossare “la completa armatura di Dio” che successivamente descrive nei particolari.
Egli scrive: “State dunque fermi con i lombi cinti di verità, e rivestiti della corazza della giustizia, e con i piedi calzati con la preparazione della buona notizia della pace. Soprattutto, prendete il grande scudo della fede, con cui potrete spegnere tutti i dardi infuocati del malvagio. E accettate l’elmo della salvezza, e la spada dello spirito, cioè la parola di Dio”.
Intanto i “dardi infuocati del malvagio” danno proprio l’idea di un attacco che arriva da fuori e non da dentro ma la descrizione stessa dell’armatura fa capire che c’è un combattimento esterno (altrimenti cosa se ne farebbe dello scudo, un elmo, un corpetto?).
Inoltre essi citano Efesini 6:11 ma in genere non citano le parole successive.
Dopo aver spiegato la necessità di questa armatura egli scrive: “perché abbiamo un combattimento non contro sangue e carne, ma contro i governi, contro le autorità, contro i governanti mondiali di queste tenebre, contro le malvagie forze spirituali [che sono] nei luoghi celesti” e in questo caso dice schiettamente che abbiamo un combattimento NON contro la nostra yetzer ra (l’inclinazione cattiva) ma contro le “malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti”.
Nella mentalità ebraica dire “le malvagie forze spirituali che sono nei luoghi celesti” significava in realtà dire “le inclinazioni malvagie che sono dentro di noi”?
Inoltre la scrittura parla chiaramente di “insidie” o “macchinazioni” che significa “azioni astute e dissimulate” e ciò serve per “ingannare” la vittima che diversamente, se tale azione non fosse dissimulata, non cadrebbe nella trappola.
Ovviamente ognuno di noi può costruire macchinazioni per ottenere qualcosa, ma possiamo costruire macchinazioni contro noi stessi?
Riusciamo ad ingannare noi stessi dopo aver pensato attentamente a come ingannarci?
Citeranno 1 Timoteo 3:7 (“non cada in discredito e nel laccio del diavolo”) ma in genere non citano il versetto precedente che dice “non dev’essere uno convertito di recente, perché non diventi orgoglioso e riceva la stessa condanna emessa contro il Diavolo” - 1 Timoteo 3:6
Questa scrittura sta parlando di una condanna emessa contro le nostre inclinazioni cattive?
Inoltre dice “la stessa”, cioè una condanna simile a quella rivolta verso il Diavolo... e a chi si stava riferendo se il Diavolo “siamo noi”?
Citeranno 2 Timoteo 2:26 “escano dal laccio del diavolo” (come sopra) ma la scrittura continua dicendo “che li aveva presi prigionieri perché facessero la sua volontà”.
Se questo Diavolo non è altro che l’inclinazione malvagia che si cela dentro ognuno di noi, “la sua volontà” non è altro che “la nostra volontà”, giusto?
Perché dunque parlare della sua volontà?
Quindi Giacomo 4:7 dice “Sottomettetevi perciò a Dio ma opponetevi al Diavolo”, quindi se qualcuno riesce ad intravedere un contrasto in queste parole e questo contrasto ha un minimo di significato, se il Diavolo non è altri che “l’inclinazione cattiva che c’è dentro di noi”, allora Dio non è altri che l’inclinazione buona che c’è dentro di noi.
Eliminiamo anche Dio dalle Scritture?
Di 1 Pietro 5:8 (il vostro avversario, il Diavolo, va in giro come un leone ruggente, cercando di divorare qualcuno) danno questa spiegazione: significa che i cattivi pensieri incutono timore al pensatore stesso.
Però la scrittura dice che “va in giro”, cioè va in cerca di qualcuno… e in che senso la nostra inclinazione malvagia andrebbe in cerca di qualcuno?
Se è la nostra inclinazione malvagia non potrebbe andare da nessuna parte (è dentro di noi) e non cercare nessun altri all’infuori di noi (anzi, non ha proprio bisogno di cercare).
La scrittura dovrebbe dire, al massimo, “il vostro avversario, il Diavolo, aspetta un’occasione per saltare fuori”. Oppure “aspetta un’occasione per divorarvi”.
Invece dicendo “va in giro come un leone” non fa che enfatizzare la necessità di “essere sobri, vigilanti”, di guardare attentamente, di riconoscere le sue macchinazioni, come un pastore che si trova a passare in una zona pericolosa, infestata da leoni o da altre bestie pericolose.
Atti 13:10 dice “Uomo pieno di ogni tipo di frode e malvagità, figlio del Diavolo, nemico di tutto ciò che è giusto, quando smetterai di distorcere le giuste vie di Geova?”.
Dunque partiamo dal principio che Satana siamo noi (o una parte di noi) e anche che “satana” possa applicarsi a tutti coloro che non ascoltano la Parola di Dio.
Benissimo.
L’apostolo Paolo avrebbe dovuto dire «O uomo pieno d'ogni frode e d'ogni malizia, DIAVOLO, nemico di ogni giustizia, non cesserai mai di pervertire le rette vie del Signore?
Avrebbe dovuto chiamare questa persona “diavolo” e non “figlio del diavolo” perché in questo modo avrebbe indicato che le caratteristiche di questa persona, tali appunto che “pervertivano le rette vie del Signore”, ricalcavano quelle del Diavolo… ma se il “Diavolo” non era altro che una parte di lui perché chiamarlo “figlio del Diavolo”?
Era figlio di se stesso?
Bisogna aggiungere che solo davanti ad alcune Scritture essi allargheranno l’identità di Satana portandolo da “male dentro di noi” a “mondo estraniato da Dio”.
Satana sarebbe entrambe le cose (a seconda della convenienza) ed in entrambi i casi non sarebbe una persona reale.
Luca 22:31 dice Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di avervi per vagliarvi come il granoora, da sola, in questa scrittura, come si concretizza sia nel caso che esso sia il male dentro di noi che nel caso che parli di questo mondo diviso in due?
Anche aggiungendo questo “mondo diviso in due” come riusciamo a spiegare l’espressione “Satana ha richiesto di avervi”?
Il mondo estraniato da Dio aveva “richiesto di averli”?
Ma il mondo estraniato da Dio non è una persona, giusto?
Anche il male presente dentro di noi non potrebbe richiedere di averci.

Aggiungendo la definizione di questo mondo estraniato da Dio essi credono di poter spiegare le parabole del Signore eliminando Satana come figura reale.
Ad esempio menzioneranno la parabola del buon seminatore e i diversi tipi di terreno.
Ovviamente tutta la spiegazione verte sui “fattori esterni” che riguardano la tribolazione, gli impegni mondani etc etc.
Anche qui, se leggessimo obiettivamente questa parabola capiremmo che Gesù stava parlando di Satana come di una persona reale.
Suolo roccioso con poca terra” è il simbolo e altro non è che “la tribolazione o la persecuzione” (o meglio è la Parola che non entra in profondità e quindi fa seccare la pianta alla prima difficoltà).
Su questo siamo d’accordo? Lo spiega il Signore.
Spine” sono il simbolo e raffigurano gli impegni, l’inganno delle ricchezze etc .
il seme caduto sulla strada” il Signore lo spiega così: “Quelli lungo la strada sono coloro in cui è seminata la parola, ma appena l’hanno udita viene Satana e porta via la parola seminata in loro”.
Ora se il suolo roccioso era il simbolo e significava (senza altri giri di parole) “le tribolazioni e le preoccupazioni” (esistono le tribolazioni e le preoccupazioni?) e se le spine erano il simbolo che raffiguravano gli impegni, l’amore per la ricchezza etc (esistono gli impegni e l’amore per la ricchezza?) la strada raffigura “Satana che porta via la parola seminata in loro”.
Invece essi asseriranno che, a differenza del terreno roccioso e delle spine che portano a cose concrete e reali, il simbolo della strada ci porta ad un altro simbolo.
Insomma Gesù ha utilizzato un simbolo (la strada) per poi menzionare un altro simbolo (Satana… che non esiste davvero ma è un simbolo).
E quindi a cosa serve il simbolo se ci fa fare un girotondo inutile?
Arriviamo infine alle scritture più chiare di tutte che riguardano quelle della parabola del buon seminatore e del nemico che semina zizzania.
Queste scritture dovrebbero dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio che Satana esiste e spiegare anche quale sia la sua attività preferita.
Proviamo a dimenticare tutto quello che abbiamo visto finora.
Prendiamo soltanto questa parabola ed analizziamola.
Il Regno dei cieli può essere paragonato a un uomo che seminò seme eccellente nel suo campo. Mentre gli uomini dormivano, il suo nemico venne, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando lo stelo crebbe e produsse frutto, allora comparve anche la zizzania. Quindi gli schiavi del padrone di casa vennero a dirgli: ‘Signore, non avevi seminato seme eccellente nel tuo campo? Come mai, allora, c’è la zizzania?’ Lui rispose loro: ‘È stato un nemico, un uomo, a farlo’ - Matteo 13:24-28
Il seminatore del seme eccellente è il Figlio dell’uomo; il campo è il mondo. Quanto al seme eccellente, questi sono i figli del Regno, mentre la zizzania sono i figli del Malvagio, e il nemico che la seminò è il Diavolo – Marco 13:37, 38
Grazie alle parole del Signore abbiamo dunque sia la parabola che LA SPIEGAZIONE.
Se non avessimo la spiegazione probabilmente adesso staremmo qui a discutere su “cosa significhi cosa”… ma il Signore spiegò la parabola ai suoi discepoli e noi dovremmo solo leggere quello che c’è scritto.
Il seminatore del seme eccellente è il “Figlio dell’uomo” cioè Gesù, non è vero?
Noi non ci chiediamo se Gesù è un personaggio allegorico o una persona reale (è proprio colui che sta spiegando la parabola...). Oltretutto il seminatore è il simbolo, mentre il Figlio dell’uomo è la spiegazione di quel simbolo.
Il campo che cos’è?
Il Signore ci dice che è “il mondo”… e noi non ci chiediamo se il mondo è allegorico o reale.
E non potrebbe essere altrimenti perché il campo è il simbolo, mentre il mondo è la spiegazione di quel simbolo.
E' chiaro fin qui?
Il seme eccellente chi è?
Sono i “figli del Regno” dice sempre il Signore e noi non ci chiediamo se i figli del Regno sono simbolici perché sappiamo che sono i discepoli di Cristo.
Oltretutto non potrebbe essere altrimenti perché il seme eccellente è il simbolo mentre i figli del Regno sono la spiegazione di quel simbolo.
E’ tutto lineare fin qui, non è vero?
La zizzania chi è?
Il Signore dice che “sono i figli del malvagio” e noi non dobbiamo fare molti giri di parole o spremerci le meningi per constatare che fin dagli albori del cristianesimo questi falsi cristiani si sono effettivamente infiltrati nelle congregazioni – Atti 20:29, 30; 1 Giovanni 2:18
Oltretutto non potrebbe essere diversamente perché la zizzania è il simbolo mentre i figli del malvagio sono la spiegazione di quel simbolo.
Ora arriviamo al punto focale e chiediamoci onestamente se leggiamo le Scritture senza pregiudizio.
Il nemico chi è?
Il Signore dice che è “il Diavolo”.
Potremmo dire che nella mentalità ebraica il Diavolo non esisteva e che Gesù non volesse identificare una persona come colui che aveva seminato la zizzania… ma questo non tiene conto del fatto che nella parabola finora c’è stato sia il simbolo che la spiegazione del simbolo (ed è proprio Gesù a spiegarlo).
Se nella parabola c’è il simbolo e l’equivalente spiegazione
seminatore = Gesù
campo = mondo
seme eccellente = figli del regno
zizzania = figli del malvagio
nemico = chi???
proprio nell’ultima parte di questa parabola può Gesù aver utilizzato un simbolo (ovvero il nemico) per portare ad un altro simbolo (ovvero il Diavolo)?
Allora a cosa sarebbe servito il simbolo se, alla fine, questi portasse ad un altro simbolo?
Questo crea anche un cortocircuito con i figli del malvagio che diventano figli di loro stessi che si autotrapiantano nel terreno.
Non solo: se Satana è il male presente dentro di noi, allora i figli del Regno sono contemporaneamente i figli del malvagio, sono Gesù e sono anche Satana.
Avete le idee più chiare?
Comunque vogliamo rigirarla, non c’è modo di uscirne: Gesù stava spiegando ai suoi discepoli che, benché lui avesse seminato bene e loro erano il suo seme eccellente, in futuro Satana avrebbe seminato un altro tipo di seme che si sarebbe confuso con i veri adoratori fino al tempo della fine – Malachia 3:18; 1 Giovanni 2:18, 19; Rivelazione 14:15-19
Ci sarebbero molte altre Scritture che parlano sia di Satana che dei demoni che non è stato possibile trattare (ci sarebbero voluti altri tre o quattro articoli) e che i “negazionisti” spiegano alla loro maniera ma a questo punto il concetto dovrebbe essere chiaro.
Benché parleranno di “interpretazione”, di “simboli”, di “mentalità ebraica” e di allegorie… alla fine il semplice contesto biblico smentisce le loro pretese – 2 Corinti 10:4, 5
Non c’è possibilità di fraintendere per chi non ha un preconcetto da difendere: Satana esiste ed egli è il governante di questo mondo – Giovanni 14:30; 1 Giovanni 5:19, 20
Anzi, egli è l’unico che può avere interessi a rendersi invisibile ed inoffensivo come un personaggio dei fumetti.
Se Satana non esiste, allora non dobbiamo difenderci da lui.

Questo articolo non sarebbe completo se non valutassimo onestamente cosa diventa il messaggio biblico eliminando Satana dalle Scritture.
Se davvero il senso di “Satana” fosse quello che spiegano i negazionisti, allora tutto dovrebbe diventare più chiaro, non è vero?

Togliendo Satana dalle Scritture, il messaggio diventa più chiaro?


Togliendo Satana dalle Scritture, il messaggio diventa più chiaro?

Qualunque sia la nostra posizione dobbiamo valutare se togliendo Satana dalle Scritture (intendendo il Satana personificato) il messaggio diventa più chiaro.
Proviamo a dimenticare tutte le incongruenze e i “cortocircuiti” che si sono creati finora valutando scrittura per scrittura e guardiamo solo il messaggio generale.
Se davvero la Bibbia insegna che “Satana non esiste”, per coloro che l’hanno compreso tutto dovrebbe diventare più logico e semplice, non è vero?
Se è stata compresa una verità importante, adesso la Bibbia dovrebbe esserci maggiormente comprensibile.
Bene, allora prendiamo un punto qualsiasi e proviamo a ricollegarlo al tema generale della Bibbia.
Prendiamo ad esempio la scrittura di Apocalisse 13:2, la quale parlando di questa bestia che ascende dal mare dice che Il dragone le diede la sua potenza, il suo trono e una grande autorità”.
Ora, quello che capirebbe uno che non è stato iniziato “all’apocalittica” è che Satana, in qualità di persona reale, alla fine della guerra fa risorgere la sua bestia politica e dà a questa TUTTO il suo regno.
In effetti è anche quello che si vede in Daniele quando si dice dell’ultima bestia che “divorerà l’intera terra abitata” - Daniele 7:23
Ora però abbiamo compreso che Satana non esiste e quindi questa bestia politica non può ricevere “il suo regno” e neppure può prenderselo da sola perché la Scrittura fa capire che è Satana a “risuscitarla” ovvero a guarirla dalla ferita mortale – Rivelazione 13:3, 4
Dunque, se Satana non esiste, egli non può risuscitare la bestia che non può ascendere dal mare e che quindi non può sopravvivere alla guerra.
Se non sopravvive alla guerra le possibilità sono due: o nessuno sopravvive alla guerra oppure non scoppia nessuna guerra.
Se nessuno sopravvive alla guerra, il proposito di Dio di ripristinare il Regno di Israele non può adempiersi, quindi non può iniziare il Regno Millenario, quindi l’umanità non può essere benedetta attraverso esso etc.
Alla fine ci troveremo a sostenere che anche il Regno Millenario è allegorico il quale, infatti, non può iniziare.
Se il Regno millenario non può iniziare… allora anche Cristo, che dovrebbe essere il Re di questo regno, non è davvero il Re del Regno Millenario.
Se Cristo non è mai diventato il re del Regno Millenario, allora è morto come qualsiasi altro uomo e Dio non l’ha risuscitato – confronta 1 Corinti 15:12-19
Se Dio non l’ha risuscitato… “la nostra speranza è vana e la nostra fede è vana. Mangiamo e beviamo perché domani moriremo” e noi siamo davvero “i più miserabili di tutti gli uomini”.
Seconda possibilità: abbiamo detto che potrebbe anche non scoppiare alcuna guerra (possibilità che sembra decisamente più gradevole) tuttavia se non scoppierà alcuna guerra, vorrà dire non solo che Daniele ha mentito durante la carrellata di bestie che vede in visione (e questo aprirebbe alla domanda… quali altre menzogne sono presenti nella Parola di Dio?) ma anche che il sistema satanico (che sarebbe formato dalle nostre inclinazioni malvagie e non governato da un Satana) non verrà mai eliminato perché quest’ultima guerra serve proprio per portare le condizioni descritte dalla statua di Nabucodonosor.
I piedi di ferro e argilla modellata sono l’ultimo impero dominante, quello che rimane durante l’ultima guerra (il re del nord).
Tuttavia se la guerra non scoppia non ci ritroveremo mai con “l’ultimo impero dominante” sulla scena mondiale perché rimarrà sempre “multipolare”… ovvero non si arriverà mai al punto in cui “la Roccia” tagliata non da mani colpirà la statua all’altezza dei piedi…
La Roccia è il Regno di Dio che a questo punto non interverrà mai e non cambierà mai le cose su questo pianeta e neppure “in cielo” (e questo a prescindere se Satana è il male presente in noi o qualcos’altro) e anzi… a questo punto ci sarebbe da chiedersi se esiste il Regno di Dio e a cosa serva.
Se Dio ha creato in noi questa “inclinazione malvagia” questo significa non solo che non potremo mai sperare di liberarci dalla nostra natura ma anche che Dio si diverta a vederci soffrire e a punirci per le inclinazioni che Lui stesso avrebbe creato in noi.
Se è Dio la causa del male, allora non saremo mai liberi dal male – Matteo 6:9-13; Giovanni 8:31, 32
Prendiamo qualsiasi altra Scrittura che parla di Satana e proviamo a fare la stessa “prova”.
Valutiamo onestamente se troviamo una logica, una via d’uscita e se la prospettiva per il futuro (a patto che esista un futuro) è davvero felice.
Il messaggio biblico diventa davvero più limpido e lineare o diventa una bolgia di zone grigie, di incomprensioni, di domande senza risposta?
E’ questo che vi aspettate dalla Parola di Dio, la fonte di luce, vita e ristoro? - Salmo 119:97
Coloro che amano e studiano la Bibbia non sono felici di sapere che Satana esista ma solo avendone coscienza possono cercare di comprendere le sue macchinazioni e prendere posizione contro di lui – 1 Pietro 5:6-9
Essi sono anche cosci che senza l’aiuto di Dio non potrebbero farcela – Giacomo 4:7-9
E naturalmente aspettano con ansia il momento in cui egli sarà scagliato nel lago di fuoco – Rivelazione 20:10
Tutti coloro che saranno in vita quando Dio farà ogni cosa nuova, potranno vivere una vita veramente felice e piena avendo il privilegio di conoscere sempre meglio il buon Padre, Colui che non ha mai avuto nulla di malvagio e mai ha fatto male alle Sue creature ma che tutto ciò che ha fatto è stato sempre per amore – 1 Giovanni 4:8
Per allora le sofferenze saranno cose del passato… e lo saranno anche Satana, i demoni e tutti i malvagi – Isaia 65:17-19

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