Rivelazione capitolo 10 e le implicazioni sul tempo della fine
“E
vidi un altro forte angelo che scendeva dal cielo, adorno di una
nube, e un arcobaleno era sulla sua testa, e la sua faccia era come
il sole, e i suoi piedi erano come colonne di fuoco” v.1
Chi è questo “forte angelo”?
La
scrittura dice che egli è adorno di una nube ed ha un arcobaleno
sulla testa.
Il
primo accenno all’arcobaleno e alla sua relativa nube, nella
Bibbia, si trova in Genesi 9:12, 16.
Parlando
con Noè l’Iddio Onnipotente stabilisce un patto con ogni “anima
vivente” dicendo che “le
acque non (sarebbero
diventate)
più un diluvio per ridurre in rovina ogni carne”.
Nei
capitoli precedenti di Rivelazione abbiamo effettivamente visto delle
cose spaventose: molti atti di giudizio tra cui una guerra senza
precedenti.
Coloro
che sostengono a gran voce che “non ci sarà alcuna guerra”
giustificano questa affermazione dicendo che una guerra ad oltranza
tra le due più grandi potenze nucleari distruggerebbe tutta
l’umanità ma noi sappiamo che Dio non permetterebbe mai una cosa
del genere – Isaia 45:18; 55:11
Ovviamente
i sostenitori della “non guerra” non prendono neppure in
considerazione la differenza che passa tra “non permettere la
guerra” e “non permettere la distruzione dell’umanità”.
Sono
due cose ben diverse.
In
realtà le loro argomentazioni sono il semplice risultato della
propria condizione emotiva, non certo il risultato di un’accurata
ricerca biblica – Geremia 5:11-13; 23:16, 17; Isaia 13:11-13
Anche
noi non siamo affatto felici della guerra che dovrà scoppiare e
umanamente ci spaventa ma questo non è un buon motivo per negare la
Scrittura anzi… tanto più per questo non è saggio negare la
Scrittura perché nascondere i fatti non cambierà i fatti.
Noi
non mettiamo i nostri desideri e il nostro cuore al di sopra della
Scrittura – Geremia 17:9
Comunque la descrizione dell'arcobaleno sembra essere garanzia del fatto che, nonostante tutto quello che è accaduto nei
capitoli precedenti e ciò che accadrà nei capitoli successivi,
l’umanità non sarà sterminata.
E' probabile che l'arcobaleno voglia anche indicarci la durata della precedente guerra (40 giorni) la quale si aggiungerebbe ai tre anni e mezzo successivi in cui predicano i 2 testimoni vestiti di sacco: tutto all'interno della sesta tromba.
Comunque
l’altra menzione dell’arcobaleno si trova in Rivelazione 4:3 dove
si parla di Colui che siede sul trono.
Che
si parli, in questo caso, dell’Iddio Onnipotente è evidente dalla
reazione che hanno i ventiquattro anziani e le quattro creature
viventi – Rivelazione 4:4-11
Sembra che
questo potente angelo sia stato vicino a quel trono o che abbia
l’autorità di accostarvisi per cui l’intendimento che sia
proprio il Signore Gesù Cristo non sembra essere campato in aria – confronta
Rivelazione 7:13
In
effetti in prossimità del trono, da cui si vede questo meraviglioso
arcobaleno, finora abbiamo visto soltanto l’Agnello (il Signore
Gesù Cristo), i ventiquattro anziani e le quattro creature viventi.
Nessun’altra
creatura ha un privilegio così grande, cioè quello di trovarsi così
vicino a Dio stesso.
Quello che si dirà in seguito rafforzerà ulteriormente questa
interpretazione.
“...
e aveva in mano un rotolino aperto. E pose il piede destro sul mare,
ma il sinistro sulla terra” v.2
Riflettiamo
intanto sulla posizione dei piedi di questo potente angelo.
I
particolari aggiunti o omessi nelle Scritture non sono mai casuali
per cui dovremmo chiederci perché si è voluta specificare questa
cosa.
Dovremmo
ormai sapere cosa rappresenta il mare, non è vero? - Daniele 7:2, 3;
Salmo 46:1-3
Esso
rappresenta l’umanità agitata dalla guerra – vedi anche
Rivelazione 13:1
Ne
concludiamo che la terra ferma, anche solo per contrasto, rappresenti
quella parte della società umana ancora stabile non toccata dalla
guerra o almeno non caduta in questa guerra –
confronta Rivelazione 12:14-16
Solo
da questa suggestiva immagine, senza aver letto o sapere null’altro,
verrebbe da pensare che il rotolo che Egli ha in mano riguardi un
messaggio per tutta l’umanità: sia quella caduta/sopravvissuta alla guerra descritta nei capitoli
precedenti che quella mai toccata da questa guerra.
La
prima parte di questo versetto menziona dunque questo rotolo.
Cosa
conterrà?
Inutile
negare che questa immagine ci ricorda sia un episodio descritto in
Ezechiele che uno descritto in Zaccaria.
Al
capitolo 5 del libro che porta il suo nome, Zaccaria vede un rotolo
volante che l’angelo spiega essere “la
maledizione che esce sulla superficie di tutta la terra”
.
I
particolari
della visione di Zaccaria sono stati già trattati negli articoli
intitolati “Ripristino totale della vera adorazione” e “La
condanna della donna chiamata malvagità”*.
In
questi articoli si è parlato della condanna verso Babilonia la
Grande, incarico che porteranno a termine i due testimoni vestiti di
sacco descritti nel capitolo successivo.
Infatti
il capitolo 11 conferma la correttezza di questo intendimento –
confronta
Rivelazione 11:8
Essi
predicano “vestiti di sacco” proprio perché il messaggio che
portano è di condanna, ovvero “è amaro”.
Essi hanno evitato questa guerra... ma se non si pentiranno pochi anni dopo faranno la stessa fine.
Significa
questo che il messaggio è rivolto esclusivamente a Israele?
Da
quello che abbiamo detto finora in merito alla posizione di
quest’angelo sembrerebbe di no ma questo, compreso
il collegamento con Ezechiele che abbiamo appena
menzionato,
lo vedremo meglio più avanti.
“...e
gridò ad alta voce come quando ruggisce un leone. E quando gridò, i
sette tuoni fecero sentire le loro voci.
Or
quando parlarono i sette tuoni, io stavo per scrivere; ma udii una
voce dal cielo dire: “Sigilla le cose pronunciate dai sette tuoni,
e non scriverle” -
vv. 3, 4
Questo
potente angelo ruggisce come un leone e anche questo indizio ci
riporta al Signore Gesù Cristo, ovvero il Leone della tribù di
Giuda - Rivelazione 5:5.
Nella
Bibbia la voce di Dio è paragonata al tuono (Giobbe 37:5; Salmo
104:7) quindi questo angelo porta con sé la voce o i messaggi di
Dio.
Anche
questo incarico sembra voler rimarcare la sua identità.
Cosa
avranno mai dichiarato questi tuoni?
La
voce che parla con Giovanni dice di sigillare queste dichiarazioni e
quindi di “non scriverle” ma da quello che si leggerà più
avanti si comprende che sarebbe arrivato il tempo per comprendere.
Quel
tempo è forse arrivato?
Se
così fosse... sarebbe possibile comprendere quello che non è
neppure stato scritto?
Vediamo.
E
l’angelo che vidi stare in piedi sul mare e sulla terra alzò la
mano destra al cielo e giurò per Colui che vive per i secoli dei
secoli, che ha creato il cielo e le cose che sono in esso e la terra
e le cose che sono in essa e il mare e le cose che sono in esso: “Non
vi sarà più indugio...” - vv. 5, 6
Anche
questo significativo giuramento e gesto dell’angelo ci ricorda
qualcosa.
In
Daniele 12:5-7 abbiamo visto qualcosa di simile, non è vero?
Leggiamo…
“Poi
io, Daniele, guardai, ed ecco altri due uomini in piedi: l'uno su
questa sponda del fiume e l'altro sulla sponda opposta. Uno di essi
disse all'uomo vestito di lino che stava sulle acque del fiume:
"Quando sarà la fine di queste cose straordinarie?" Udii
l'uomo vestito di lino, che stava sopra le acque del fiume. Egli alzò
la mano destra e la mano sinistra al cielo e giurò per colui che
vive in eterno dicendo: "Questo durerà un tempo, dei tempi e la
metà d'un tempo; e quando la forza del popolo santo sarà
interamente spezzata, allora tutte queste cose si compiranno"-
Nuova Riveduta
Questo
collegamento è corretto oppure la similitudine sia delle parole del
giuramento che del gesto fatto dall’angelo sono da considerarsi
casuali?
Ebbene,
sia i tempi che gli avvenimenti descritti sembrano corrispondere.
“Un
tempo, dei tempi e la metà d’un tempo” sono esattamente i 1.260
giorni descritti subito dopo, ovvero il periodo in cui i due
testimoni predicano vestiti di sacco – Rivelazione 11:3
Alla
fine di questo periodo si compie il sacro segreto (le cose straordinarie) ma è evidente che qualcosa ancora ci sfugge perchè “la forza del popolo santo” viene
interamente spezzata solo tre anni e mezzo dopo – Daniele
8:12; Rivelazione 11:7; 12:13-17
A meno che, ovviamente, per "forza del popolo santo" non si intenda l'esercito, i 144.000, che appunto saranno tutti uccisi entro il suono della settima tromba.
Come questo riguarda il sacro segreto
di Dio?
“...ma
nei giorni del suono del settimo angelo, quando starà per suonare la
sua tromba, si compirà veramente il sacro segreto di Dio secondo la
buona notizia che egli dichiarò ai suoi schiavi, i profeti” - v. 7
Come
abbiamo visto nell’articolo dedicato al capitolo 11 di Rivelazione,
è proprio alla morte di questi due testimoni che Satana si dà
definitivamente la zappa sui piedi – confronta Rivelazione 11:15
La
loro risurrezione è l’inizio della fine del sistema satanico
perché l’esercito che essi formeranno, da risuscitati, distruggerà
tutto il regno della bestia selvaggia e di Satana di conseguenza –
Rivelazione 12:7-9; 19:11-21
Questo
errore è simile a quello che fece nel primo secolo, quando fece
uccidere il Figlio di Dio.
Anche
se dalla morte dei due testimoni fino alla guerra di Har-maghedon
passano in effetti ancora tre anni e mezzo, questo è solo il tempo
che gli è stato concesso ma l’esito della battaglia finale è
scontato come lui stesso si sarà ormai reso conto dopo la prima battaglia
in cielo – Daniele 7:25; Rivelazione 12:12
Il
sacro segreto di Dio, quello che in Rivelazione Giovanni non
scrisse, riguardava dunque l’intendimento dei tempi e
l’ordine degli avvenimenti, oltre l'ingresso dei gentili nella congregazione cristiana? - confronta Efesini capitolo 3
Parlando del sacro segreto Paolo menzionò "i gentili", ovvero le persone delle nazioni che avrebbero preso il posto dei rami originali tagliati fuori, ma se gli avvenimenti descritti da Daniele sono paralleli a quelli
descritti da Rivelazione possiamo dire che le due cose sono indissolubilmente legate.
Intanto abbiamo compreso questo bellissimo segreto: le persone delle nazioni, i gentili, altro non sono che ebrei delle tribù settentrionali dispersi 2700 anni fa - vedi Romani 11:30, 31
Per una dimostrazione scritturale di questa affermazione si vedano i seguenti articoli:
Dobbiamo concludere di aver finalmente compreso questo sacro segreto e di essere entrati nel tempo della fine?
– Daniele 12:9, 10
Quanto ci manca a dissigillare completamente il libro? | |
Nella prima stesura di questo articolo pensavamo d'essere relativamente vicini allo svelamento completo di questo mistero in quanto avevamo già capito diverse cose perlopiù sconosciute alla cristianità in generale.
Ovviamente da allora abbiamo imparato ancora molte cose che neppure immaginavamo per cui è probabile che ancora oggi abbiamo altro da imparare su questo soggetto.
Un'altra cosa importante che abbiamo imparato nel frattempo è stato il soggetto su cui verte questo segreto.
Il sacro segreto verte sul settimo angelo: perché?
Il versetto 7 di Apocalisse capitolo 10 dà incredibile enfasi al settimo angelo.
Non lo fa con nessun altro.
E' ovvio che essendo l'ultimo, qualcuno dirà, la sua azione è la più importante ma è proprio questo il punto.
L'ultimo angelo, appunto per l'importanza che riveste la volontà di Dio, non può essere un angelo qualsiasi.
Dev'essere uno speciale.
Con buona pace di coloro che insegnano che le trombe sono più di sette, ovviamente per giustificare le loro personali credenze, è proprio qui che si capisce perchè esse sono sette e non possono essercene di più o di meno.
Le trombe sono sette perchè gli angeli sono sette.
Chi è dunque il settimo angelo, il più importante?
Noi crediamo che sia proprio il Figlio di Dio, il primogenito di tutta la creazione.
Il suo personale coinvolgimento con il mistero dei gentili delle nazioni lo si capisce chiaramente dalla scrittura di Giovanni 10:16
Per una dimostrazione di tale affermazione si vedano i seguenti articoli:
Riflettiamo,
per un momento, senza alcuna emotività.
Se
il racconto è parallelo, il “sacro segreto” deve riguardare
anche l’intendimento e il susseguirsi di questi giorni**.
Ammettiamo
la possibilità che nel nostro raffronto o calcolo ci sia sfuggito
qualcosa e quindi l’interpretazione sia errata o incompleta.
Questo
ovviamente è possibile.
In
questo caso una parte del rotolo sarebbe di fatto ancora da dissigillare
e dovremo aspettare e sperare di ricevere ulteriore intendimento
(intendimento che potremmo ricevere noi come chiunque altro).
Se,
al contrario, il concetto di giorni e tempi non è più segreto
(ovvero questa parte del rotolo), allora la Scrittura ci sta dicendo
chiaramente che siamo nel tempo della fine, almeno all'inizio del tempo della fine.
Solo
nel tempo della fine il rotolo sarebbe stato dissigillato.
Prima
del raffronto tra Daniele e Rivelazione potevamo chiederci cosa
potesse riguardare questo “sacro segreto” ma adesso sembra non
esserci alcun dubbio.
Rivelazione
10:7, inoltre, non dice che tale sacro segreto sarebbe stato compreso
“nei giorni del suono del settimo angelo” ma che per allora si
sarebbe compiuto.
Torneremo
sul concetto di “tempo della fine” a conclusione di questo
articolo.
Proseguiamo
con i versetti restanti.
E
la voce che udii dal cielo mi parla di nuovo e dice: “Va, prendi il
rotolo aperto che è nella mano dell’angelo che sta in piedi sul
mare e sulla terra”. E andai dall’angelo e gli dissi di darmi il
rotolino. Ed egli mi disse: “Prendilo e mangialo, ed esso renderà
amaro il tuo ventre, ma nella tua bocca sarà dolce come il miele”
- vv. 8, 9
Come abbiamo scritto prima,
l’immagine di questo rotolo ci porta verso Ezechiele capitolo 3.
Dio disse ad Ezechiele di
mangiare il rotolo e di parlare alla casa di Israele.
Quando egli si riempì lo
stomaco di questo rotolo, lo trovò “dolce come il miele” e
quindi il collegamento è estremamente evidente.
Dio ordinò ad Ezechiele di
riferire le Sue parole e aggiunse “Non
ti mando da un popolo che ha un linguaggio incomprensibile o parla
una lingua sconosciuta, ma dalla casa d’Israele. Non ti mando da
molti popoli che hanno un linguaggio incomprensibile o parlano una
lingua sconosciuta di cui non capisci le parole. Se ti mandassi da
loro, ti ascolterebbero” - Ezechiele 3:5, 6
Questo contrasto è davvero
interessante.
Dio dice che se l’avesse
mandato a predicare ad altri popoli, essi avrebbero ascoltato.
Da quello che abbiamo visto
riflettendo sulle sembianze e la posizione dell’angelo, sembra
proprio che questo rotolo non sia rivolto solo ad Israele ma a tutta
l’umanità, ovvero anche quei popoli “che parlano una lingua
sconosciuta” dal punto di vista di Ezechiele o di Giovanni.
Tuttavia il capitolo 11,
ovvero quello successivo a questo, si concentra sull’opera di due
soli testimoni e su una specifica nazione.
È dunque una contraddizione?
Ovviamente no.
E
presi il rotolino dalla mano dell’angelo e lo mangiai, e nella mia
bocca fu dolce come il miele; ma quando l’ebbi mangiato, il mio
ventre fu reso amaro – v. 10
Giovanni conferma che il
messaggio contenuto in questo rotolo è sia dolce che amaro.
È dolce per coloro che
saranno disposti ad ascoltare ma sarà molto amaro per coloro che si
rifiuteranno di farlo – confronta Rivelazione 18:4
Come abbiamo già detto in un
articolo precedente, questo è uno dei motivi per cui essi predicano
vestiti di sacco.
Il messaggio, in particolare
per quella nazione, è di severa condanna.
Lo stesso ministero di Gesù
fu un messaggio di gioia e di speranza (dolce come il miele) ma nello
stesso tempo costituì una severa condanna e un ultimatum per quella
nazione (risultò amaro per molti) – confronta Luca 2:10-14 con
Luca 20:16-18
Una volta mangiato questo
rotolo, cosa si sente dire Giovanni sotto ispirazione?
“Devi
profetizzare di nuovo riguardo a popoli e nazioni e lingue e molti
re” - v. 11
Questa
espressione “di nuovo”, intanto mostra che la predicazione della
buona notizia secondo la volontà di Dio si interruppe a suo tempo.
Lo
sappiamo: l’apostasia ha soffocato il sano insegnamento nei
trascorsi duemila anni.
“Di
nuovo”, cioè a somiglianza dei primi cristiani, adesso bisogna
ricominciare a predicare quel messaggio che è sia dolce che amaro e
che riguarda tutta l’umanità, come avevamo già compreso dalla
descrizione dell’angelo, cioè a “popoli, nazioni, lingue e molti
re”.
Ovviamente noi sappiamo che proprio nel tempo della fine l'opera di predicazione inizi con la formazione della grande folla (abbiamo visto che il libro è stato scritto in ordine cronologico) e che subisca un'arresto ad un certo punto per poi riprendere al capitolo 10 dove, come dice la Scrittura, ad un certo punto bisognerà "predicare ancora".
C'è anche un'altra cosa da dire.
La stella Assenzio, per allora, avrà prima ucciso diversi falsi profeti e poi "risuscitato", ovvero tirato fuori dall'abisso, le "locuste" che altro non sono che parte degli efraimiti dispersi - Rivelazione 9:1-11
Qualcuno deve aver predicato loro, non è vero?
Da chi imparano, questi, d'essere componenti del regno settentrionale di Israele se avranno perso le loro origini da migliaia di anni?
E' probabile che proprio essi, insieme a componenti della grande folla, saranno incaricati di predicare.
La guerra appena finita farà senz'altro riflettere molte persone.
L'argomento locuste e loro identità è stato trattato nel seguente articolo:
Il
messaggio è dolce ed amaro per tutti in quanto dall’ubbidienza a
queste parole dipenderà il giudizio di Dio, ma è amaro in
particolare per gli abitanti ribelli di Israele perché, come
sappiamo, saranno distrutti da lì a pochi anni – confronta
Rivelazione 14:6-12
Infatti
solo a loro è rivolto l’urgente appello di “uscire da essa”,
non a tutte le nazioni.
Questo
ci fa comprendere il motivo per cui Rivelazione si concentri sui due
testimoni incaricati su Israele: non significa che essi saranno gli
unici predicatori in quel periodo.
Se
essi sono infatti solo due di quel numeroso esercito dei cieli
descritto in Daniele, dove sono finiti tutti gli altri?
Dove
sono coloro che devono predicare durante questi tre anni e mezzo che
devono essere abbattuti almeno in gran parte dall’ultimo re
dominante? - Daniele 8:10
È
evidente.
Essi
stanno predicando ai “popoli, nazioni, lingue e re” in obbedienza
alle parole dell’angelo, cosa che non potrebbero fare due sole
persone.
In
effetti dove sono andati a finire quei famosi 144.000 suggellati
addirittura nel capitolo 7?
Essi
si vedono poi nel capitolo 14 in numero completo insieme all’Agnello,
ovvero ormai risuscitati e potentati.
Quando
sono stati risuscitati o trasformati?
Ovviamente
durante lo squillo dell’ultima tromba, subito dopo la morte dei due
testimoni incaricati su Israele – 1 Corinti 15:52; Rivelazione
11:15, 17
Meditando
sulle Scritture e confrontando Daniele, Zaccaria, Ezechiele e
Rivelazione possiamo riconfermare quanto avevamo già concluso.
Gli
eletti di Dio (accompagnati probabilmente da parte del seme terreno) predicheranno in tutta le terra (o in molte nazioni) un
messaggio dolce e amaro che servirà, a somiglianza dei primi
cristiani, anche a ripristinare la vera adorazione.
Comprendiamo
che Rivelazione si concentra particolarmente sulla nazione di Israele,
com’è giusto che sia, in quanto essa sarà la prima a subire il
giudizio diretto da parte di Dio ed è anche il tema centrale
di tutto il libro.
Israele
è assolutamente un tema centrale di tutta la Rivelazione come, del
resto, è il tema centrale di tutta la Bibbia.
Non
sorprende che il capitolo 11 si concentri sui testimoni di Israele,
paese tra l’altro da cui ripartirà la vera adorazione.
Tuttavia
scrutando tutta la Scrittura riusciamo ad avere un
quadro più completo – 2 Timoteo 3:16, 17
Riflessioni
finali in merito al tempo della fine.
Abbiamo
detto che il sacro segreto non scritto in Rivelazione, ovvero la
dichiarazione dei fulmini, deve riguardare non solo l'ingresso dei gentili (quindi la loro identità) ma anche l’ordine degli
avvenimenti e la durata dei giorni.
Questo
lo deduciamo dal raffronto tra Daniele e Rivelazione e le
similitudini sono davvero troppe per essere considerate coincidenze.
Il
tempo di riferimento ma in particolare gli avvenimenti circostanziati
lì descritti sono gli stessi.
Ovviamente
non possiamo escludere di aver compreso solo in parte queste cose nonchè
l’ordine degli avvenimenti.
Ci sono comunque diverse altre cose, in particolare del libro di Daniele, che non abbiamo ancora compreso.
Non siamo nella posizione per poter dire "è iniziato il tempo della fine" ma sicuramente, visto il progresso fatto, questo è un indicatore che ci stiamo avvicinando, come minino.
Non possiamo far finta di non comprendere le implicazioni per
imbarazzo o per paura del giudizio altrui.
Come abbiamo visto negli articoli intitolati “Siamo nel tempo della
fine?” e “Storia scritta in anticipo”, il tempo della fine non
inizia propriamente con lo scoppio della guerra ma la guerra
è l’avvenimento che lo rende chiaramente identificabile.
Tra
l’altro dallo studio di Rivelazione noi aspettiamo la ricostruzione del Tempio e un attacco su
Israele
Quanto
tempo passa dall’ingresso del tempo della fine allo scoppio della
guerra?
Non
lo sappiamo.
Tra l'altro se la scrittura afferma che "molti l'avrebbero scorso e la vera conoscenza sarebbe diventata abbondante" dovremmo supporre che deve passare almeno un po' di tempo prima dello scoppio della guerra (anche se non possiamo escludere che la conoscenza divenga abbondante proprio durante la guerra).
Anche l'articolo intitolato "Chi sta prestando attenzione alle profezie?"*** farebbe pensare che debba passare almeno un po' di tempo prima dello scoppio della guerra ma è meglio non rimanere sugli allori.
Ovviamente
se il Signore ci disse di osservare gli avvenimenti per capire il
tempo in cui viviamo e di prestare attenzione alle guerre,
allora non dovremmo perderci in speculazioni o ipotesi sulla brevità
del tempo rimasto – confronta Matteo 24:6
Solo
la guerra e il coinvolgimento di Israele (e di molte altre nazioni) sarà una dimostrazione completa, per noi esseri umani, di
essere entrati in quel tempo che stiamo aspettando.
A questo avvenimento si aggiungerà l'identità del vero popolo di Dio (il quale, tra le altre cose, sarà anche in grado di spiegare tutta la profezia) per cui facciamo bene a riflettere su queste
informazioni e controllare le nostre vesti perché, come sappiamo e
come abbiamo ripetuto più volte, quando questi avvenimenti
inizieranno a verificarsi si susseguiranno in maniera frenetica.
A prescindere da quanto manca per l''inizio del tempo della fine, continuiamo ad
osservare con attenzione gli avvenimenti mondiali perché solo a quel
punto sapremo quanto tempo rimane a questo sistema malvagio e “levare
in alto la testa” - Luca 21:28
*
I rispettivi link sono
Altri
particolari interessanti si trovano nell’articolo intitolato “Che
messaggio predicheranno i due testimoni vestiti di sacco?”
** C'è da aggiungere che il "sacro segreto" include l'identità del settimo angelo a cui si da particolare importanza. Un prossimo articolo tratterà questo aspetto.
*** "Chi sta prestando attenzione alle profezie?"
L'articolo è molto bello, non avevo pensato al collegamento del sacro segreto del capitolo 10 di Rivelazione con il capitolo 12 di Daniele.
RispondiEliminaNon dovremmo comunque confonderlo con il sacro segreto citato da Paolo nel capitolo 3 di Efesini, li si dice che anch'esso fu fatto conoscere ai profeti , cioè che persone delle nazioni sarebbero diventate coeredi con gli ebrei delle promesse, guarda caso, è proprio al suono della settima tromba che essi divengono tali e si compie questo segreto.
Comunque la tua associazione con Daniele mi pare affascinante, ma ti mette in una posizione molto delicata, direi..,,, più che delicata.
Se siamo entrati nel tempo della fine e il segreto è stato svelato, a chi lo ha svelato, chi lo ha compreso? Un signore molto intelligente che si fa chiamare Israeli bar avaddhon? Forse anche altri sparsi nel mondo lo hanno capito? Non ci è dato di sapere, inoltre, perché lo avrebbe capito uno delle nazioni e non un ebreo suggellato tra i 144.000?
Quante domande che sorgono!
Comunque complimenti!!
Le domande sono legittime, hai ragione, ma non potevo evitare di scrivere questo articolo così come non ho evitato di scrivere l'articolo sul ripristino della vera adorazione, sul "giorno e l'ora" e su altri temi delicati.
EliminaSe ben ci pensi, sarebbe più facile non sbilanciarsi affatto.
Non nascondo che potrebbero esserci errori ma almeno per il momento la spiegazione qui riportata sui tempi mi sembra molto lineare ed in armonia con le Scritture.
Se più avanti salteranno fuori nuove informazioni che modificheranno o stravolgeranno questa spiegazione... bene, non c'è problema. L'importante è comprendere meglio la Parola di Dio.
Come ben sai, il preconcetto che i testimoni di Geova fossero l'esclusivo popolo di Dio ha portato a commettere errori oppure a non capire certe informazioni che erano sempre state lì. Abbiamo superato questo scoglio (almeno... coloro che non si sono impuntati l'hanno superato, altri si sono arenati). Non posso escludere a priori che non ci siamo liberati davvero da tutti i preconcetti e quindi non posso escludere che ci sia qualcosa, in queste informazioni specifiche, che ci stia sfuggendo ma in tutta onestà al momento sembra tutto logico. Continuiamo a meditare e a confrontarci. Non possiamo negare di aver ricevuto molto intendimento. Anche se ci rimettiamo in discussione, com'è giusto, non è in discussione che abbiamo fatto notevoli progressi finora, non è vero? - Proverbi 2:1-6
Il capitolo 10 di Rivelazione parla chiaramente di una nuova predicazione, o predicare di nuovo, ma se ci sarà la guerra, come si predicherà?
RispondiEliminaSecondo te, ( anche secondo me), dall'inizio della guerra fino ad Harmaghedon non passeranno piu di 10 anni, e raggiungere tutta la terra con la predicazione, sembra attualmente impossibile, specialmente in un contesto di guerra e violenta persecuzione.
Mi vengono in mente le parole di Zaccaria " non mediante forza militare.. Ma mediante il mio spirito".
Dovrà essere evidente il sostegno dello spirito (vedi Gioele cap. 2). E questo dimostrerà chiaramente che l'attuale predicazione svolta da altre organizzazioni non è quella voluta da Dio o quella descritta in Rivelazione, forse è stata solo un'opera preparatoria tollerata da Dio.
Specialmente quella della WT, che in più di 100 anni non è riuscita a raggiungere una grossa fetta d'umanità, nonostante sforzi e sopratutto denaro.
Si, sarà lo spirito santo che, veramente, opererà in maniera straordinaria, anche se è cosi difficile da credere!
Esatto, inoltre se l'ordine di predicare di nuovo è immediatamente precedente alla comparsa dei due testimoni vestiti di sacco (come sembra), har-maghedon arriva da lì a 7 anni e quindi si raggiungerà una testimoinianza a tutte le nazioni in 7 anni. Ancora più incredibile, ma a quel punto dev'essere evidente il sostegno di Dio anche per chi fa finta di non capire
EliminaSe in Gioele si parla di visioni, di lingue e altro, forse anche miracoli di guarigione, la gente non avrà scusanti, anzi, saranno proprio queste opere ad aiutarle a comprendere.
EliminaMa secondo te, le pecore descritte nel capitolo 24 di Matteo, sono la grande folla?
Secondo me no, dovrebbero essere persone, come quelli che danno un bicchiere d'acqua ad uno dei suoi fratelli perché è un discepolo, che hanno mostrato benignità ai fratelli di Cristo ( compresa la grande folla, che basi abbiamo per dire che i suoi componenti non sono fratelli di Cristo?) ma non hanno raggiunto la terra promessa. Sembra che Gesù li giudichi quando sono gia nel millennio.
Che ne pensi?
Inoltre, se la morte dei due testimoni, come dice Rivelazione, sarà conosciuta in tutto il mondo, è evidente che i discepoli ( veri e unici) di Cristo, saranno l'oggetto in questione più rilevante, infatti sono loro "il cortile da calpestare" , e la grande tribolazione è, negativamente parlando, in funzione loro. Questo creerà una pubblicità talmente grande in tutto il mondo, e in una società costretta ad uniformarsi alla propaganda demonica, colui che dissente, verrà notato immediatamente, in bene e in male.
EliminaC'è da tener conto che i segni dovuti alle trombe, faranno pensare molti cuori disposti.